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Autore: Ellygattina    03/05/2020    1 recensioni
Anche se questo non sarebbe proprio il periodo giusto (XD), ecco a voi una raccolta di storie AU su diversi personaggi di Edens Zero alle prese con la stregoneria.
Attenzione: la storia 5 contiene spoiler per chi non segue le scan online. Scusate l'inconveniente e godetevi tranquilli il resto, se vi va.
Day 1: Candela/Cristallo
Day 2: Famiglio/Demone (leggermente erotica)
Day 3: Magia nera
Day 4: Tarocchi
Day 5: Divinazione
Day 6: Ostara/Samhain
Day 7:
[…]
*Questa raccolta partecipa alla Writing Week 2020 indetta dal sito fanwriter.it*
(Raccolta presente anche su AO3 e Wattpad con lo stesso nickname.)
Genere: Comico, Erotico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Homura, Rebecca, Shiki Granbell, Weisz Steiner
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Day 6: Ostara/Samhain

Rebecca, semi-cosciente nel suo letto da quando era crollata sul pavimento della capanna il pomeriggio precedente, si sentiva sempre peggio, al punto che ormai faticava a distinguere realtà e fantasia. Nella sua testa, infatti, le fiammelle delle candele che illuminavano la stanza buia stavano in realtà lambendo il suo corpo sudato, in preda a dolori talmente forti da toglierle quasi il respiro, mentre le voci e le immagini confuse di Shiki e delle persone a lei più care si mischiavano ai deliri causati dalla febbre, impedendole di cogliere anche solo una delle domande e delle parole di incoraggiamento che le venivano rivolte quando iniziava a urlare e tentare di alzarsi per sfuggire a nemici spaventosi che cercavano di ghermirla da ogni lato.
Non capiva cosa fosse successo così all'improvviso, ma ormai si era rassegnata al fatto che la morte non avrebbe tardato molto a portarsela via, ed era triste pensare che il suo viaggio nel mondo si sarebbe concluso così presto, impedendole di realizzare anche solo uno dei suoi molti sogni di ragazza appena approdata all'età adulta. Purtroppo però nessuno poteva cambiare il destino, e il suo era chiaramente già segnato.

Non ho nemmeno partecipato alla festa di Samhain” pensò a un certo punto, ricordando l'ammirazione con cui da bambina aveva sempre guardato quella ricorrenza, immaginando come sarebbe stato partecipare con le altre streghe ai riti di quella notte una volta cresciuta. Come novizia, infatti, non aveva mai avuto accesso alla cerimonia segreta con la quale gli adulti chiedevano la protezione e la guida dei defunti per l'intera comunità, ma anche il favore di demoni e creature oscure che tutti loro avrebbero evocato nei mesi successivi. Per sua sfortuna non sarebbe vissuta abbastanza per vederla, e a quel pensiero le sfuggì una lacrima.
Subito un volto sfocato apparve nel suo campo visivo e la ragazza avvertì qualcosa di fresco sul viso e una voce lontana che non riuscì a identificare. Forse si trattava del padre adottivo, arrivato chissà quando, ma non ne era sicura.
Un attimo dopo una mano strinse leggermente la sua e Rebecca, girandosi appena da quella parte, intravide gli occhi blu e i capelli sbarazzini di Shiki, che la guardava preoccupato. Ora che ci pensava, se lei fosse morta, il contratto si sarebbe sciolto e lui sarebbe tornato negli Inferi in attesa di un nuovo padrone da servire.
L'idea la rattristò enormemente, visto che in quelle poche settimane insieme il loro legame si era fatto incredibilmente stretto, e si sforzò quindi di dirgli qualcosa. Avrebbe voluto salutarlo e ringraziarlo come si deve, ma le parole non le uscivano e gli occhi le si riempirono ancor più di lacrime. Perché il destino era così crudele nei suoi confronti? Non c'era nulla di male nel voler salutare un caro amico prima di morire...
Purtroppo, all'ennesimo tentativo di costringere la voce a fare il suo dovere, una fitta particolarmente intensa le mozzò il respiro, facendole emettere uno strano verso che peggiorò la situazione.
Spaventata e sofferente, si agitò per qualche minuto nel letto finché delle braccia forti le impedirono di muoversi, e a quel punto qualcuno ne approfittò per farle bere un infuso di erbe che non riuscì a identificare.
In breve tempo gli spasmi del suo corpo si acquietarono e Rebecca, sempre più debole, riuscì finalmente ad assopirsi con sollievo dei presenti. In realtà sapevano tutti che non sarebbe certo bastato quello a guarirla, ma placare il dolore e la febbre, anche solo per poco, avrebbe di certo aiutato mentre cercavano una soluzione.
Ormai incapace di seguire gli eventi, la ragazza si perse in un mondo alternativo di sogni e ricordi in cui ogni tanto si infiltravano voci per lei incomprensibili e sporadiche fitte che non centravano nulla con la realtà che stava vivendo.
A un certo punto avvertì sul viso un refolo d'aria fresca e profumata di fiori che le diede un minimo di sollievo, e voltandosi da quella parte, anziché i volti preoccupati dei suoi cari riuniti intorno al letto, vide le streghe della comunità prepararsi allegramente per Ostara, sentendosi invadere dall'euforia che caratterizzava sempre quel giorno.
Inizialmente confusa per una situazione che non le quadrava, si sentì chiamare dalla sua amica Homura, che sorridendo radiosa nella sua veste nuova di un lilla delicato, le chiedeva aiuto per stringere i lacci sulla schiena. Rebecca la accontentò, e resasi conto di avere lo stesso problema con il proprio abito, ne approfittò a sua volta prima che entrambe uscissero di nuovo all'aria aperta, portando nella radura le ultime decorazioni senza smettere di chiacchierare. Ostara era sempre motivo di grande gioia, ma quel giorno, per la prima volta, anche lei e le sue compagne, ormai adulte, avrebbero partecipato attivamente alla cerimonia e non vedevano l'ora di contribuire con preghiere e magie a quel giorno particolare.
Passando, incontrarono altri amici indaffarati come loro finché a un certo punto la bionda, colpita dalla visione di un ragazzo con gli occhi blu e i capelli neri che le sorrideva, non si fermò un attimo con le sopracciglia aggrottate per cercare di rimettere in ordine le idee. Da un lato era felicissima di vederlo, ma dall'altro le sembrava che in quella scena ci fosse qualcosa di sbagliato, e ora che ci faceva caso, anche Homura e le altre streghe della sua età avevano accanto persone e animali che le davano la stessa sensazione.
Si guardò intorno confusa, ma prima che potesse chiedere a qualcuno, l'ennesima fitta, di cui non capì la natura, la fece tornare alla realtà con un lieve gemito.
Ancora un po' intontita da quello strano sogno, le ci volle qualche secondo per riconoscere il posto in cui si trovava, decisamente più luminoso dell'ultima volta che l'aveva visto, e appena si accorse della presenza di Shiki accanto a sé, ricordò tutto all'improvviso, intristendosi di nuovo.
Il giorno di Ostara lei e le sue amiche avevano fantasticato spesso, nei momenti di pausa, su come sarebbe stato bello l'anno successivo godersi la festa di primavera in compagnia dei propri famigli, visto che a quel tempo non era ancora avvenuta la cerimonia di evocazione, e Rebecca capì che il sogno appena fatto, evidentemente un misto tra il passato di alcune settimane prima e le sue aspettative per il futuro, non si sarebbe mai avverato.
Un po' incerta se sperare o temere che quella visione continuasse, chiuse gli occhi addolorata nel tentativo di riaddormentarsi, ma ormai febbre e dolori erano tornati a tormentarla come prima, impedendole di riprendere sonno.
I suoi cari cercarono con ogni mezzo di alleviare le sue sofferenze, ma nessun rimedio funzionava e la ragazza, nel dormiveglia, passava continuamente da immagini più o meno verosimili del passato, del presente e del futuro agli incubi più spaventosi, invocando di tanto in tanto una morte che le sembrava sempre più gradita.
Nessuno di loro avrebbe voluto arrendersi a questo triste destino, né tanto meno esaudire quella pietosa richiesta, ma persino Shiki, il più testardo di tutti nel trovare una soluzione, cominciava ormai a temere che per la sua compagna non ci fosse più nulla da fare.


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Ieri purtoppo non sono riuscita a pubblicare e devo dire che ancora adesso la storia non mi convince del tutto, ma non volevo rischiare di peggiorare le cose rimettendoci mano. Ammetto che la fic, secondo il programma iniziale, avrebbe dovuto essere ben diversa e mi dispiace di aver fatto soffrire tanto la povera Rebecca, ma alla fine mi è uscita così e non aveva senso riscriverla del tutto. Spero che non mi abbiate odiata troppo e di aver reso bene la scena, visto che certi pezzi li ho cambiati così tante volte da non capirci più nulla. XD
Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e un grazie speciale, come sempre, a Sissi1978 per le sue bellissime recensioni e a tutti voi per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Se a qualcuno interessa, vi ricordo inoltre di aver fondato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora mi dileguo. Appuntamento a domani con la prossima storia e buonanotte per dopo!
Un bacio,
Ellygattina

  
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