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Autore: camillavaamare    04/05/2020    0 recensioni
Ares va dalla sua amata Afrodite. Si amano... perché è l'amore a calmare la violenza. Non potrebbero essere più diversi. Sono opposti mab si completano. L'amore ferma quella sua furia omicida ingiustificata. Ares solo quando è con Afrodite non fa il pazzo, anzi. Riesce ad essere perfino dolce! Lei lo calma... sono molto innamorati. Zeus, manderà il suo irresonsabile figlio a cercare un misterioso oggetto; in questo modo Afrodite vedrà realmente la natura del Dio Guerriero.
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Triangolo, Violenza
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2.ETERNI RIVALI!

Ares baciata Afrodite monta sul cavallo, galoppa a casa e nel corridoio incontra sua sorella. Lei gli salta addosso per baciarlo.

“Buonasera, sorella... dove vai di bello? Posso accompagnarti? Ne sarei felice...”

“Da nessuna parte, veramente. Stavo cecando te. Ti regalo un po' di me... con silenzi seducenti... tormenti e passioni. Desidero baciarti...”dice soave al fratello avvicinandosi. Lo bacia e lui osserva Eris innamorato. Indossa un vestito giallo, lungo, con le bretelle dorate ed i sandali.

“Non saprei stare senza di te... voglio baciarti. Fa niente, se sei mia sorella.”aggiunge tenero Ares prima di baciarla. Eris solo in qesti momenti si sente bene. Ama suo fratello più della sua stessa vita.

“Nessuno ci dividerà. E se proveranno a farlo li trafiggerò con la lancia.”

“Nessuno ci proverà. Sanno che sei crudele. Tutti hanno paura, tranne Afrodite.”aggiunge soave venendo trascinata dal fratello nella sua stanza.

Fratello e sorella si baciano lentamente, vogliono gustarsi quel momeno. Eris toglie il vdestito. Il tuo corpo mi affascina. È bello... e lo stesso i tuoi baci. Sono seducenti... sei perfetta. Riflette innamorato Ares accarezzandola.

“Devo andare. Scusa. Ci vediamo in un altro momento...”aggiunge sove baciandolo. I soldati entrano e sposta no la ragazza per prendere Ares.

“Tuo padre è arrabbiato. Vuole parlarti. Vieni con noi senza protestare.”

“E' arrabbiato e manda i soldati?!”sclama sprezzante il rgazzo al solato.

“Eseguo l'ordine di tuo padre. Non parlarmi in questo modo. Forza. Vieni.”

“Ringrazia Zeus che non posso prendere la spada. O saresti già morto.”repica rabbioso il ragazzo cvenendo ammanettatto dalla guardia. Quello è l'unico modo per portarlo dal padre. Non sono fatte dall'uomo; perché Ares essendo un Dio le romperebbe immediatamnte. Ha una forza sovrumana, dunque vengono fabbricate nello stteso posto delle Armi Divine. Non riesce a rompere le manette.

I soldati portano Ares al Tempio Di Zeus, dopo avergli tolto le manette lui gli rompe il braccio. Suo padre lo guarda infuriato... la gardia dolorante se ne va.

“La evi smettere di comportarti in questo modo. Non sei pazzo. Gli umani ci venerano. Fai il Dio, ogni tanto.”replica rabbioso Zeus al figlio.

“Non mi venerano. Prefino gli altri Dei hanno paura di me.”commenta sereno Ares sedendosi sulla panca. Non gli interessa venire venerato, vuole che Afrodite continui ad amarlo. Zeus si avvicina.

“Non dovrebbero? Hai rotto il braccio della guardia solo perché ti ha ammanettato.”

“Avete fatto ammanettare vostro figlio. Fatelo anche con Athena.”replica crudele Ares, ma Zeus gli dà uno schiaffo. Nesuno deve sfidarlo.

“Athena?! Lei non fa un incesto ed ha una relazione con uno sposato!”

“Amo entrambe! Vi, padre... quante aanti avete?! Afrofidite è innamorata di me!”

“Molto bene. Allora... partirete per Delfi. Andrete all'oracolo di Apollo...”

“Ma... padre... perché? Non posso rischiare che Afrdite venga uccisa...”

“Sei il Dio Della Guerra, no? Con chi sarebbe più al sicuro? I soldati?”

“Perché? Ditemi l motivo. Siete tanto crudele... rischiate che venga uccisa o ferita.”

“Delfi non è molto lontana e tra due settimane sarte tornati. Potrete sposarvi o stare nsieme da amanti. Nessuno potrà opporsi.”spiega calmo Zeus e suo figlio pur di stare con Afrodite deve accettare l'accordo.

Ares sulla scalitnata inconta Athena, si inchina con una frda educazine.

“Fratello...”dice impassibile Athena guardondolo con sufficienza. Lui fa lo stesso.

“Sorella... sto per partire. Nostro padre mi manda a Delfi per parlare con Apollo...”annuncia annoiato prima di andarsene. Non vuole sentirla.

Ares svelto esce dall'edificio e monta sul cavallo, trotta fino ad una caverna in montagna. È sera, gli unici esseri viventi che vede sono cinghiali.

Ares siede su un macigno e guarda l'avvoltoio mangiare il corpo della pecora. Forse essendosi persa nel bosco è morta di fame... o il pastore l'aveva abbandonata perché invendibile, per qalche strana ragione.

Ares deve dire ad Afrodite della partenza, odia sé stesso per averla messa in pericolo.

Ares è il Dio Della Fuerra, quando ha problemi nel combattimento preferisce fuggire.

   
 
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