Anime & Manga > The Seven Deadly Sins / Nanatsu No Taizai
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Autore: rosy03    06/05/2020    3 recensioni
‘Amare non è guardarsi l’un l’altro’
Se amare non era guardarsi l’un l’altro allora cos’era? Ban non ne aveva idea, Zhivago avrebbe dovuto essere più chiaro con lui quando gli aveva rivelato quello strano segreto.
Lui amava Elaine. L'amava tanto, troppo.
Ma a quel punto le parole di Zhivago perdevano di significato perché lei era morta e non avrebbe mai potuto guardarlo mentre lui la guardava, felice di averla trovata.
*[Storia partecipante al Contest "Tarocchi Narranti" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP]*
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ban, Elaine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Guardare al Futuro... Insieme
 


 
Amare non è guardarsi l’un l’altro’ gli aveva detto una volta Zhivago.
All’epoca non aveva capito il reale significato di quelle parole, era solo un bambino, come poteva? Lui che aveva da sempre vissuto con la paura di addormentarsi accanto al proprio padre come avrebbe potuto capire il vero significato dell’amore?
Zhivago gli aveva insegnato il valore di una famiglia.
E lui, con quale coraggio giurava ad una donna di amarla sino alla morte?
Se amare non era guardarsi l’un l’altro allora cos’era? Quando ci si ama ci si guarda negli occhi, ci si protegge a vicenda, ci si ama, per l’appunto.
Ban ne aveva passate tante, era stato costretto a vivere nella miseria, aveva perso il suo unico punto di riferimento e infine... infine l’aveva incontrata.
Una bambina, una ragazza a guardia della Fonte della Giovinezza, colei che aveva saputo vederlo per quello che era. L’aveva ascoltato, l’aveva guardato con dolcezza, aveva pronunciato il suo nome quasi come se fosse una carezza e l’aveva amato.
Lei l’aveva guardato.
Si erano guardati l’un l’altro e si erano amati profondamente, anche quando lui se ne usciva con frasi stupide per vederla gonfiare le guancie, anche quando lei gli faceva la ramanzina perché aveva bevuto troppo. Avevano trascorso insieme sette intensi giorni.
Si erano guardati mentre abbassavano le loro difese.
Si erano guardati intensamente negli occhi scintillanti di passione.
Non c’era imbarazzo, solo attrazione. Elaine cercava le sue mani, Ban le sue labbra e più volte si erano addormentati abbracciati.
Stretti l’una tra le braccia dell’altro.
Amare non è guardarsi l’un l’altro’ma molto di più.
 

 
Elaine gli accarezzò i capelli amorevolmente.
Era così bello quando dormiva con la testa appoggiata sulle sue gambe, sotto i raggi del sole che lo illuminavano. Era ancora più bello quando le sorrideva.
Anzi, dovette ammettere Elaine, Ban mostrava il massimo del suo fascino quando le lanciava sguardi maliziosi o quando tirava fuori una delle solite battutine a sfondo sessuale che tanto la facevano arrossire.
Le piaceva, Ban. Le piaceva tutto di lui, a partire dal suo cuore.
Lo osservò ancora, sfiorando con i polpastrelli i contorni del suo viso stando attenta a non svegliarlo.
Era più forte di lei, non riusciva a smettere di guardarlo, di toccarlo, di amarlo.
Avrebbe continuato all’infinito. Lì dove nessun’altra fata osava avvicinarsi.
Poi, a un certo punto, l’umano schiuse gli occhi mormorando qualcosa, era in procinto di svegliarsi. Elaine attese con pazienza affinché i loro occhi si incrociassero.
Quelli scarlatti di Ban si illuminarono in un istante. – Buongiorno.
Lei gli sorrise teneramente. – Buongiorno, Ban. Dormito bene?
– Con te vicino è naturale che io dormi bene.
Elaine ridacchiò: – Cosa facciamo oggi?
Con un solo colpo di reni Ban si mise a sedere, dopodiché si voltò verso di lei con un sorrisetto impertinente in volto. – E se ce ne restassimo qui?
Lei sbatté le palpebre, confusa.
Il luogo a cui faceva riferimento l’albino era quella specie di letto di fiori dove soleva addormentarsi durante il giorno, il suo posto preferito di tutta la Foresta.
– Qui? A fare cosa? – chiese incuriosita.
Nonostante la scomoda posizione, Ban allungò la mano verso di lei, facendola avvicinare al suo viso e strappandole un veloce bacio a stampo.
Elaine, che non era più così ingenua da quando l’aveva conosciuto, non aspettò che lui le spiegasse poiché allacciò le braccia attorno al suo collo e gli rubò le labbra.
– Mh, Elaine... – la voce cantilenante di Ban venne fermata dall’ennesimo bacio.
Lei era rossa in viso e il cuore batteva veloce, troppo veloce per poterlo controllare.
Per poter controllare i respiri, le sua mani che si spostarono sulle larghe spalle del bandito che ridacchiò.
– Va bene... se restiamo qui, intendo.
Ban esultò prima di mettersi agilmente a cavalcioni su di lei cominciando a baciarle le guance, le labbra, il collo, la spalla e lei gemette quando con i denti le morse il lobo dell’orecchio e poi l’angolo della mandibola.
Le sue labbra l’accarezzavano, le sue grandi mani vagavano sui suoi fianchi stringendola sempre di più al suo petto caldo.
– Ban – sospirò, Elaine, prendendogli il viso tra le mani e avvicinandolo al suo fino a respirare il suo profumo: – Ti amo.
Il cuore perse un battito. La guardò negli occhi dorati, gli stessi occhi che l’avevano fatto capitolare in un vortice di pura follia.
Tutto, la sua vita, i suoi occhi, la sua mente, calamitavano su di lei. E lui non riusciva a non pensarci, non riusciva a non sorridere quando era così vicina da poterla sfiorare, da poterla baciare in quel modo.
– Ti amo anch’io, Elaine.
Sì, l’amava. L’amava davvero tanto, più di quanto abbia mai amato qualcuno.

Ma lei è morta.

E Ban si risvegliò in una piccola stanza, su un letto che non era di fiori, con il viso dolce e gentile di Elaine a riempirgli la mente e senza poter abbracciare il suo corpo morbido e magro.
Poco distante da lui King dormiva sul suo cuscino fluttuante e Dio solo sapeva quanto entrambi desideravano riavere Elaine lì con loro. Al piano di sotto, Ban ne era certo, il suo capitano teneva stretta l’amore della sua vita mentre lui era lì, quasi sul punto di piangere.
Gli mancava. Gli mancava da morire.
A quel punto le parole di Zhivago perdevano di significato perché lei era morta e non avrebbe mai potuto guardarlo mentre lui la guardava, felice di averla trovata.
 

 
– Amare non è guardarsi l’un l’altro.
Elaine corrucciò la fronte e voltandosi verso di lui lo vide sorridere teneramente al suo bambino che allungava le manine, gioioso e scalciante come suo padre.
Gli si avvicinò e poggiò il mento sulla sua spalla. – Che intendi dire?
Ban sghignazzò come faceva sempre, non sembrava intenzionato a rivelarle il significato delle sue strane parole e così lei gonfiò le guance indispettita.
Immediatamente gli diede una pacca sul braccio, quello che avrebbe dovuto sembrare un piccolo pugno. – Eddai, Ban, dimmelo. Cosa significa?
Lui le rubò velocemente un bacio a fior di labbra prima di rispondere – Amare non è guardarsi l’un l’altro, Elaine, ma guardare insieme nella stessa direzione. Non sei d’accordo? – e nel chiederlo volse lo sguardo verso Lancillotto che richiamava attenzioni da parte dei due neo genitori.
Zhivago aveva ragione. Ban aveva finalmente capito, nel momento esatto in cui aveva pensato per la prima volta che sarebbe stato bellissimo avere un figlio dalla donna che amava. Amarsi non era soltanto guardarsi negli occhi, rispettarsi, accettarsi con tutti i pregi e tutti i difetti... ma era anche e soprattutto guardare al futuro insieme.
Immaginare un futuro dove il loro bambino cresceva sano, forte e gentile, un futuro senza altri spargimenti di sangue, un futuro radioso e felice dove poter vivere la loro vita insieme.
Elaine annuì emozionata asciugandosi le lacrime che minacciavano di sgorgare. – Non ti facevo così poetico, Ban.
Lui ridacchiò, felice come non lo era mai stato. L’abbracciò e Lancillotto emise un gridolino. – Ehi, ehi, siamo gelosi, vedo – disse, rivolto al piccolo: – Mi spiace ma questa qui è tutta mia.
Elaine scoppiò a ridere per poi dare un bacio a entrambi i suoi amori.
– Vi amo.














# Storia scritta in un solo giorno per il contest 'Tarocchi Narranti' indetto da _Vintage_ sul forum di EFP.
In verità ho un po' di paura visto che è la prima volta che scrivo in questo Fandom... e soprattutto la primissima volta che scrivo qualcosa riguardo la coppia Ban/Elaine ^^ e poi Ban è tenerissimo! Spero possa essere di vostro gradimento.
Grazie anche solo per essere arrivati sin qui. Baci

rosy

 
  
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