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Autore: Freya_Melyor    06/05/2020    6 recensioni
~ Prima classificata al contest "Tarocchi Narranti" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP ~
Queste le riflessioni della Regina dei Sette Regni, immersa nello spettacolo dei bagliori dorati che il tramonto ogni giorno le riserva, facendola riflettere sulla propria vita e sulla propria condizione.
Dal testo:
"[...] Mentre ammiri il sole scomparire sotto il filo d'acqua marina, gli ultimi raggi di luce inondano la stanza con maggior calore e intensità, rendendo ambrata la tua pelle diafana e fuoco i tuoi occhi di ghiaccio. [...] Non dura che pochi minuti, ma in quei fugaci istanti non fa che mostrati e ricordarti come la vita che stai vivendo sia una vita calda e dorata; una vita che molti ti invidiano, che ti ha messo al di sopra di chiunque, che ti ha mostrato lo splendore del potere e la possibilità di agire nell'ombra. [...]"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incest
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I bagliori dell'oro



 
Come ogni giorno, ti ritrovi nelle tue stanze con lo sguardo fisso oltre la finestra a osservare il tramonto.
Mentre ammiri il sole scomparire sotto il filo d'acqua marina, gli ultimi raggi di luce inondano la stanza con maggior calore e intensità, rendendo ambrata la tua pelle diafana e fuoco i tuoi occhi di ghiaccio.
Alzi il calice d'oro che tieni in mano e ti perdi in quei bagliori radiosi che quasi ti accecano sotto i riflessi aurei. Impercettibilmente sorridi languida e porti alle labbra il bordo della coppa, assaporando per qualche attimo ancora l'amaro del metallo prima che la dolcezza dell'uva fermentata ti scenda in gola, inebriandoti i sensi.
Quello spettacolo che ogni dì ti godi in solitudine è il momento della giornata che preferisci, sebbene sia quello più breve fra tutti. Non dura che pochi minuti, ma in quei fugaci istanti non fa che mostrarti e ricordarti come la vita che stai vivendo sia una vita calda e dorata; una vita che molti ti invidiano, che ti ha messo al di sopra di chiunque, che ti ha mostrato lo splendore del potere e la possibilità di agire nell'ombra.
Apparentemente, sembra che il tuo unico scopo sia stato quello di dare alla luce l'erede e che la tua bellezza glaciale sia destinata a rimanere dietro le quinte del comando tenuto in mano dal Re tuo marito, ma oh... quanto di più sbagliato vi è in queste parole!
Tuo marito non ha mai detenuto il potere, non effettivamente.
La tua famiglia... sono loro, siete voi ad avere pieno controllo di quanto successo e di quanto avverrà. Tu sei stata il mezzo che ha fatto sì che ciò accadesse, sei stata e continui a essere il ponte che unisce le due rive e che ha permesso ai Lannister di invadere il territorio Baratheon. È stata un'invasione graduale e silenziosa, un'invasione che perpetua all'ombra del Re, lasciandogli tuttavia la convinzione di essere il solo a manovrare il regno.
Ma Robert non è altro che un povero illuso, una palla di lardo che rotolerebbe se solo perdesse l'utilizzo delle gambe; un miserabile che con gli anni non ha fatto altro che trasformarsi, sia fisicamente che mentalmente. Sì, c'è stato un tempo in cui avresti potuto amarlo; ma quell'amore quasi impossibile non ti è mai stato ricambiato, così come non te n'è stato concesso il frutto¹, a riprova del fatto che si trattava di un sentimento che non avrebbe mai dovuto svilupparsi.
Gli unici frutti del tuo amore, ora, sono i tre biondi figli che hai concepito nel peccato. Quei figli che ami con tutta te stessa, che ti somigliano nei tratti e – chissà! – forse anche nello spirito, ma che, purtroppo e per fortuna, hai dovuto lasciare in balia della dinastia Baratheon, accettando che venissero strappati via dal tuo seno materno. È il prezzo da pagare per vederli un giorno seduti sul Trono di Spade, sapendo che la scaltrezza della tua Casata continuerà a vivere attraverso il loro sangue puro di Lannister.
Così, ogni giorno, ti perdi in codeste riflessioni; potresti affogarci, persino, per quanto profonde. Ma nei pochi attimi in cui i fulgori del tramonto ti bagnano con la più densa delle luci, ti lasci estasiare dal piacere, allentando la presa sul controllo – proprio quel controllo che hai sempre dovuto tenere nascosto, cedendolo con riluttanza, accettando che altri arrivino infine a quelle stesse astuzie che già da tempo sono affiorate alle tue labbra, ma che, riottosa, devi tacere; perché, in quanto donna, non hai ufficialmente voce in capitolo.
A tal pensiero una smorfia ti contrae il velluto del viso, sottolineando rughe di disappunto miste a uno strano baluginio nello sguardo: la consapevolezza che un giorno, vicino o lontano, potrai finalmente mostrare al mondo quanto in verità tu sia nata per indossare la corona del potere e il mantello della vittoria; perché non sei una donna qualunque, sei Cersei Lannister, e i Lannister ottengono sempre ciò che vogliono.
Un sorriso compiaciuto si dipinge sulle tue labbra indaffarate ad accogliere l'ultimo sorso di vino, ma è un'altra la sete che ora brucia la tua gola. Posi il calice sul tavolo, lasciando che la brezza del crepuscolo prenda il posto dei chiarori ormai scomparsi; chiudi gli occhi e aspetti, ma non fai neanche in tempo ad abbassare le palpebre che la porta alle tue spalle cigola nell'oscurità.
Percepisci passi affrettati, poi braccia forti che ti afferrano, ti costringono a girarti e finalmente puoi placare l'arsura che lesta ti stava consumando, persuasa dall'alcol ad avvolgerti prorompente in ogni molecola del tuo essere. Lo guardi solo per un istante, un secondo in cui ti specchi in quei lineamenti simili ai tuoi e in quegli occhi che ardono del tuo stesso desiderio, infine colmi la distanza dissetandoti direttamente dalle sue labbra. Adori il momento in cui i raggi del sole morente ti ricoprono d'oro, inchinandosi alla tua regalità; ma altrettanto ami la notte, quando, rintanati nelle tenebre, puoi farlo tuo mentre la luna vi protegge e vi lambisce con tenue sfavillio.
E mentre le sue mani si prodigano nello sfilarti la veste, un lungo brivido ti percorre con lascivia la schiena, pregustando di già la notte di piacere che sta per consumarsi.
Ma pensi, non smetti mai di farlo.
In particolare, in questi momenti tanto proibiti quanto attraenti, una frase ti torna alla mente: l’irresponsabile ama la verità sugli altri e l’omertà su sé stesso, perché non ha mai deciso niente nella sua vita, si è solo limitato a nasconderne i difetti.
E intanto che la sua bocca inizia a esplorare ogni centimetro della tua pelle, una risata mefistofelica ti esce spontanea dal petto, turbando il silenzio rotto solo dai gemiti sommessi.
Diventare Regina era la tua ambizione, ma se è vero che non scegliesti tu di sposare un uomo che non ti ha mai considerata, è vero anche che da quel momento in poi – tramite burattini da te comandati – hai preso in mano le redini della tua vita: hai deciso di amare l'unico uomo che sia mai entrato nelle tue grazie, hai deciso che i tuoi tesori più grandi divenissero Baratheon benché neanche una goccia di sangue ramoso contamini le loro vene leonine, hai deciso di agire nell'ombra in quanto la tua femminilità non ti ha mai concesso la parola, ma rimani grande artefice di importanti decisioni. Hai deciso di celare quelli che il mondo vedrebbe come difetti non perché anche tu li consideri tali, ma perché dal loro occultamento dipende la salvezza della tua famiglia.
No, tu non sei un'irresponsabile. Sei una stratega.
E, al momento opportuno, lo griderai al mondo che non potrà più intimarti silenzio. Sarà invece costretto a chinare il capo, sottostando al tuo volere.







¹Faccio riferimento all'unico figlio che Cersei ha avuto con Robert, morto in fasce poco dopo la nascita, menzionato da Cersei stessa nella prima stagione della serie.

NdA:
La storia si colloca in un contesto primario, in cui le vicende da noi conosciute non sono ancora avvenute.
Il titolo è un richiamo ai Lannister che, grazie alle grandi quantità di oro possedute, hanno sempre potuto ottenere – o, per meglio dire, comprare – ciò che desideravano.
Tengo a precisare che, per questa OneShot, mi sono ispirata agli avvenimenti della serie tv, non ai romanzi. Quelli, purtroppo, non li ho letti.
   
 
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