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Autore: IppaR    06/05/2020    1 recensioni
"James Potter aveva il sonno pesante, e questo era un dato di fatto per tutti coloro che lo conoscevano. Certo, non quanto Remus nei giorni successivi alla luna piena, però, come soleva ghignargli Sirius dopo averlo spintonato giù dal letto del dormitorio quasi tutte le mattine, lui non aveva nessun problema peloso da poter utilizzare come scusa.
Tuttavia, quando la finestra di camera sua -ultimo piano, Godric’s Hollow 3- esplose, neanche lui riuscì a evitare di svegliarsi di soprassalto, confuso e con il cuore in gola."
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Sesto anno dei Malandrini a Hogwarts. L'anno prima dell'inizio della guerra, con tutto ciò che porta con sé: l’avventura, l’amicizia, le scelte, la lotta, gli sbagli, la paura, il coraggio, l’amore. [Wolfstar e un po' di LilyxJames]
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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War and Peace
Escape

 

30 luglio 1976

James Potter aveva il sonno pesante, e questo era un dato di fatto per tutti coloro che lo conoscevano. Certo, non quanto Remus nei giorni successivi alla luna piena, però, come soleva ghignargli Sirius dopo averlo spintonato giù dal letto del dormitorio quasi tutte le mattine, lui non aveva nessun problema peloso da poter utilizzare come scusa. 

Tuttavia, quando la finestra di camera sua -ultimo piano, Godric’s Hollow 3- esplose, neanche lui riuscì a evitare di svegliarsi di soprassalto, confuso e con il cuore in gola. Si inforcò gli occhiai il più velocemente possibile e balzò in piedi per controllare. I pochi raggi di luna mostravano una figura umana piegata a tre quarti, quasi barcollante, vicino alla finestra. E… possibile… una scopa? 

James toccò il mobile accanto a lui e afferrò la prima cosa che gli capitò sotto mano, fortunatamente era una massiccio portafoto d’argento che poteva anche risultare minaccioso, guardato da lontano. Una bella cosina, davvero, realizzata dai folletti. Gliel’avevano regalata i suoi genitori per il compleanno ed era stata stregata per mostrare una foto diversa dopo ogni sguardo. 

«Chi è là?» tuonò, muovendo con fare minaccioso l’oggetto tra le sue mani. 

«Merlino… Prongs, sei un ma…go. Dov’è… la… bacchetta?»

In un istante tutto si fece confuso. La camera si accese di luce magica, due signori molto avanti con l’età - e parecchio preoccupati - comparvero sulla soglia; contemporaneamente Sirius borbottò qualcosa del tipo «Flea…mont, Euphemia, scu…sate.. per… la…fine..stra» per poi cadere a terra. Euphemia sbiancò, Fleamont corse ad afferrare il ragazzo e lo adagiò sul letto di James, che era come impietrito. Il suo amico sanguinava dal fianco destro e aveva numerosi lividi sulla faccia. Il giovane Potter aveva solo voglia di urlare e di prendere a pugni qualcuno, ma chi?

«James, cosa…?»

«Non lo so…»

Sua madre non lo guardava più, ripresasi dallo shock si era avvicinata al marito e aveva iniziato a muovere la bacchetta con decisione e strategia. 

«Prima di tutto dobbiamo fermare l’emorragia. Fleamont epismendo dovrebbe bastare, sarà più forte se lo fai con me.»

James non ascoltò nient’altro. Si concentrò sul petto di Sirius che si alzava e si abbassava e provò una gioia completamente nuova quando vide il suo respiro, incantesimo dopo incantesimo, farsi sempre più regolare. Sempre più vivo! 

La mano di suo padre gli si posò sulla spalla e lo riscosse dalla trance in cui era caduto. 

«Vieni James, dobbiamo lasciarlo riposare..»

 

31 luglio 1976

«…e Regulus non faceva altro che parlare della purezza di sangue e delle arti oscure necessarie per la salvezza, sembrava mia madre James, giuro. E poi ha iniziato a delirare, a dire che appena possibile si sarebbe unito a Tu-Sai-Chi per liberare il mondo magico… avresti dovuto vedere i miei genitori, pendevano dalle sue labbra!»

Sirius parlava con disprezzo, ma James lo conosceva troppo bene per non riuscire a percepire il dolore che taceva. Con Pad però c’erano molte regole non scritte, e una di queste gli ricordava di non fargli notare le cose, soprattutto quelle che sapeva benissimo da solo. Così attese che l’amico proseguisse il racconto. 

«Bellatrix… penso ci sia già dentro. Non ha detto niente, ma rideva. E poi hanno iniziato a insultare i traditori del loro sangue… e Andromeda, sai, per Ted. Poi hanno parlato di cosa faranno ai nati babbani e a chi li difende… Prongs, non hai idea… non hai idea... e io non potevo restare lì ad ascoltare, capisci? Non potevo e basta!»

«Lo capisco Sir, avrei voluto essere con te e fargliela vedere! Cos’è successo, poi?» 

«Ho tirato fuori la bacchetta e ho detto loro quello che pensavo della purezza di sangue» 

Eccolo, il gigno di Sirius.
Non quello malandrino, quello da leone e da serpe insieme. 

«Mamma non è stata molto contenta ma non mi ha toccato, le ferite sono opera di Bella e papà. Non hanno preso molto bene la direzione che ho dato alla cena di famiglia… o le mie idee… o la mia esistenza» 

Sirius disse l’ultima frase quasi latrando, James si concesse un sorriso amaro. Poi il giovane Black guardò il suo migliore amico con molta serietà.

«Mi dispiace di essere piombato qui all’improvviso. Non sapevo dove altro andare... e avevo solo la scopa per muovermi… e continuavo a perdere sangue... e… non voglio più avere niente da spartire con quella gente, Jem, neanche il tetto. Sono dovuto andare via, e basta. Se mi presti il tuo gufo scrivo ad Andromeda, penso che non abbiano problemi a ospitare un altro reietto Black, potremmo fondare un club! Di sicuro siamo i più belli della famiglia!» 

«Sei proprio un idiota Pad, abbiamo la possibilità di vivere insieme e tu vuoi andare a rompere le scatole a una coppia di sposini? Sei mio fratello da anni, sarà bello poter vivere come tali a tutti gli effetti!» 

Sirius aprì la bocca per replicare ma venne fermato subito. «E poi sai quanto mamma e papà abbiano sempre voluto un cane, non spezzargli il cuore andandotene proprio quando pensavano di poterti tenere!» 

I due risero simultaneamente e tutte le parole che non dissero s’incontrarono così. Era fatta, erano insieme, liberi ancora una volta. 

«Però mi presti lo stesso quel gufo? Voglio scrivere a Moony quello che è successo, se gli dico che mi sono beccato una maledizione cruciatus sai quanti compiti fatti da lui posso rimediarci?!» 

«Vile cagnaccio!
… Ma non sei stato colpito veramente dalla cruciatus, vero?
È illegale, no?
Sir? Sir!
Vero?» 

 

12 agosto 1976

Caro Moony,
purtroppo la spalla mi fa ancora troppo male per riuscire a muoverla. 

 

«Sirius, ma non sei neanche stato ferito alla spalla, così si capisce troppo! Remus non è stupido!» 

«Lascia fare al maestro, Prongs. Poi ti faccio copiare i suoi compiti!» 

 

Euphemia dice che entro il primo settembre, ma non molto prima, dovrei riprendere la piena funzionalità dell’arto. Spero che Ruf capisca la situazione e non sei la prenda troppo se non riesco a scrivere il tema sulla guerra dei giganti.


«Paddy puoi dettare alla piuma… non è credibile quello che stai dicendo!» 

«Disse il mago che ha combattuto armato di cornice» 

«Stai zitto cane, ci penso io!» 

James rubò la piuma a Sirius e iniziò a scrivere, cercando di imitare la grafia dell’amico. 


Questo per il turbamento emotivo che mi hanno provocato gli eventi, ovviamente. Sono un mago e potrei scrivere anche senza un braccio… ma sono così sconvolto che neanche le appassionanti leggi che vietarono il rapporto tra gli umani e i giganti riescono a darmi conforto. 

 

«Avevi ragione Jem, così suona proprio bene!» 

«Dici che esageriamo se gli chiediamo anche i compiti della Kettleburn?» 

«Cosa dobbiamo fare?»

«Solo il saggio sulle Salamandre, mi pare»

«Bleah»

Sirius si fece restituire la penna con un cenno e butto giù altre due righe.

 

Per non parlare del compito sulle salamandre, Remus. Devi sapere che a sei anni me ne è stata regalata una da…
 

«È più credibile mia madre o zio Cygnus?»

«Emh…»

«Hai ragione, nessuno dei due l’avrebbe considerata un animale degno»

 

…zio Alphard. Non penso che mi perdonerò mai per averlo lasciato da solo in una famiglia di pazzi. Mi manca molto. 

 

Sirius guardò James soddisfatto, con l’aria di chi la sa lunga. L’amico annuì energicamente. 

«Ottima mossa! Moony non dirà mai di no dopo questa… vado a farmi una doccia, poi partita a gobbiglie?»

«Puoi scommetterci!»

Sirius sorrise con sincerità mentre James spariva dal suo campo visivo, poi il suo sguardo tornò sulla lettera e seppe che doveva aggiungerci qualcosa, che voleva aggiungerci qualcosa. 

 

E mi manchi molto anche tu, Rem.
Qui sto bene, Fleamont e Euphemia mi trattano come un figlio e James è…beh, James, lo sai. Sono felice di essermene andato e sono ancora più felice di essere a casa Potter. Però mi piacerebbe che ci fossi anche tu.

Come va con il tuo piccolo problema peloso?
Nell’ultima lettera hai ignorato l’argomento, ce ne siamo accorti. 
Ci sono e ti voglio bene.

Io e James ci siamo e ti vogliamo bene.

Ci vediamo presto,
Padfoot.

 

 

14 agosto 1976

 

Bel tentativo, Sirius!
Hai vinto un premio.
Saluta Fleamont e Euphemia da parte mia. 
Ci vediamo a Diagon Alley verso la fine del mese per le compere?

Vostro, 
Moony. 

Due cioccorane e una lettera. Per l'ennesima volta Sirius si ritrovò a maledirsi per aver sottovalutato il malandrino nascosto sotto il distintivo da prefetto-perfetto di Remus Lupin.

«Jaaaaames! Con cosa si nutrono le salamandre?»


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Ndr al volo:

1) La data in cui Sirius è scappato di casa è incerta, sappiamo solo che è successo mentre aveva sedici anni. Considerando che è nato il 3 novembre 1959, l’arco di tempo possibile va da novembre ’75 a novembre ’76. Mi è dunque sembrato plausibile fissare l’evento durante l’estate a cavallo tra i due anni. Ovviamente, però, è un’invenzione bella e buona (sia la data che la crudeltà di quel momento, che comunque immagino non essere stato all’acqua di rose): mi piaceva l’idea di farlo accadere tra il 30 e il 31 luglio, tra quelli che diventeranno i giorni di nascita di Neville e di Harry, come fosse l’apertura a qualcosa di bello, un proseguo, un regalo, una liberazione, un filo rosso del destino. D’altronde si sa che in certi giorni, così come in certi numeri e in certi atti d’amore, c’è una piccola magia. 

2) Grazie a chi ha letto fin qui. Aspetto qualsiasi condivisione/critica/pensiero/commento/momento fangirl su quanto Sirius sia un cucciolo di panda da proteggere… insomma, cose così.
Intanto.. ci aggiorniamo tra due settimane (dopo gli esami i tempi saranno più corti, promessa)! 
 

 

 

 

 

 

 

 

  
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