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Autore: __Lily    06/05/2020    3 recensioni
E se Daenerys non fosse impazzita e Jon l'avesse uccisa ad Approdo del re?
Cosa sarebbe successo?
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Jon Snow, Sansa Stark
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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TRENTASEI









SANSA

Prima di uscire da quella stanza Sansa aveva guardato un’ultima volta Daenerys Targaryen e l’aveva trovata bellissima tanto quanto un tempo aveva trovato bella Margaery Tyrell.
Occhi viola come una pietra preziosa e capelli argentei come la luna e infatti uno dei molti nomi di Daenerys Targaryen era regina d’argento.
Avrebbe voluto poter conversare con Tyrion cosa che aveva rimandato dal suo arrivo a Roccia del Drago ma ancora non si sentiva pronta ad affrontare il suo ex marito ammesso che fosse così.
Jon l’aveva presa per mano e dopo un saluto e uno sguardo a Daenerys - sguardo che non le era affatto sfuggito - aveva condotto Sansa verso un lungo corridoio in cui si trovavano scale a chiocciola.
«Dove stiamo andando Jon?»
«Nella mia stanza» aveva risposto il fratello senza fermarsi, ma quando lei si era voltata indietro aveva visto Tyrion ma Jon continuava a salire senza lasciarla.
Aprì la porta e subito dopo che Sansa fu entrata la chiuse senza smettere di guardare la sorella.
«Che cosa fai qui?»
«Non sei felice di vedermi?»
«Certo che lo sono ma… ma perché sei venuta Sansa?»
«E’ giunta una lettera a Nord da Cersei Lannister, non potevo lasciarti solo. Jon tu non la conosci.»
«No, non verrai ad Approdo del Re non metterai nuovamente piede in quella città!»
«Credi che io lo voglia?! Ho dovuto aspettare così tanto per tornare a casa ma ora è necessario che io venga, Cersei è stata una buna maestra nonostante tutto e da lei ho imparato più di quanto tu possa immaginare Jon. Ogni parola che dirà sarà una menzogna.»
«Sansa non metterò la tua vita in pericolo ancora. Ti ho permesso di venire all’incontro con Ramsay, sono rimasto a guardare e ti ho lasciata fare dopo la battaglia ma questo, questo non posso permettertelo.»
«Ramsay era mio Jon, non avresti potuto impedirmelo. Ormai sono qui e verrò con te e con lei fino ad Approdo del Re, che ti piaccia o no. Jon lascia che ti aiuti io so come pensa. Non hai voluto ascoltarmi in passato ti prego di farlo ora.»
«Se verrai sarai in pericolo e io non so se potrò proteggerti» disse Jon avvicinandosi alla sorella e stringendole le mani, il camino era spento poiché non li aspettavano ma la stanza era ancora illuminata anche se a breve quei tenui raggi di sole sarebbero spariti per lasciare posto alla notte.
Jon mi credi così indifesa? Non sono più una bambina - avrebbe voluto dire Sansa ma non lo fece.
Si limitò a guardare il fratello a stringere la presa su di lui, di certo non sarebbe lasciata sfuggire quell’occasione per conoscere meglio Daenerys Targaryen.
«Sansa, come stanno?» domandò fissandola con i suoi occhi grigi.
«Bene per quanto possibile. Arya è sempre irritante e impulsiva e Bran… non lo so, lui è cambiato molto e dice cose che non comprendo. Sapeva di Ramsay e non solo del matrimonio, mi ha detto cose che solo io potevo sapere. Arya è molto più arrabbiata di un tempo e non è semplice gestire la sua rabbia, spero solo che in mia assenza non combini qualche disastro. Lei ha una lista.»
«Lista?»
«Sì, una lista di persone da uccidere. Era alle Torri Gemelle quando Robb e nostra madre sono stati uccisi dai Frey a parte questo non mi ha detto molto.»
Sansa si strinse le mani sulle spalle e poi si sedette sul letto di Jon.
«Siamo cambiati così tanto ormai.»
«Ma siamo ancora una famiglia, gli Stark hanno di nuovo Grande Inverno.»
«Per quanto Jon? Bran ha detto che tra non molto ci sarà la guerra, ancora.»
«Posso patteggiare una tregua con Cersei, Tyrion ha lavorato a questo.»
«Tyrion» disse Sansa sospirando «non ho ancora parlato con lui, so di doverlo fare.»
«Prenditi il tempo che ti serve, Tyrion lo capirà.»
«Lo spero.»
Sorrise a Jon, felice di rivederlo, felice di sentire nuovamente la sua stretta protettiva, la preoccupazione nella sua voce per la sua sorte gli era mancato così tanto eppure…
«E’ molto bella» disse improvvisamente guardando il fratello.
«Lo è, anche se lei non sembra rendersene conto.»
«Ti piace?» domandò temendo al tempo stesso la risposta.
«Sarei uno sciocco se rispondessi di no, Sansa io… io la amo.»
In quel momento tutte le speranza di Sansa Stark crollarono, speranze per il Nord, speranze per qualcosa che non riusciva ad ammettere nemmeno a se stessa.
«E lei?» rispose nonostante tutto.
«Anche lei mi ama, ma continua a mettere il dovere prima di qualunque altra cosa.»
«E’ pur sempre una regina, e non vorrei mai averla contro. Non la temo da sola ma ho visto i draghi Jon e ho visto parte dei suoi alleati e se mai decidesse di attaccarci… saremo perduti.»
«No Sansa, Daenerys non è nostra nemica e non solo per ciò che prova per me ma perché vuole unire i Sette Regni, lei vuole la pace tanto quanto noi.»










 

 

DAENERYS

«Non mi avevi detto di quanto fosse bella.»
«Direi che tra tutte le donne di Approdo del Re Sansa era una delle più belle. Ho cercato molte volte di aiutarla e di essergli di conforto ma si era costruita una corazza impossibile da abbattere» rispose Tyrion Lannister.
«Credo di non piacerle.»
«Come puoi dirlo? Non vi conoscete.»
«Non hai visto i suoi occhi mentre mi osservava? Io sì e conosco quello sguardo Tyrion.»
Era vero, lei lo sapeva e lo sapeva anche il suo Primo Cavaliere.
Aveva temuto così a lungo quell’incontro e ora che era lì sarebbe stato ancora più difficile.
La sua spossatezza era tornata, l’euforia di aver visto la Barriera e di aver trascorso del tempo con Jon era svanita e ora che erano di nuovo a Roccia del Drago non poteva permettersi di pensare a qualcosa che non fosse l’incontro con Cersei ma Sansa Stark aveva mandato tutto all’aria.
«Dalle un’opportunità, Sansa è una ragazza dolce e gentile e credo che se vi conosceste meglio…»
«Io non voglio esserle nemica ma dubito che accetterà altro.»
«Le parlerò, infondo ho molte cose da chiederle.»
Daenerys prese due coppe e versò del vino, poi ne passò una a Tyrion Lannister.
«E cosa mi dici di quella donna in armatura?»
«Brienne di Tarth maestà. Un tempo apparteneva alla guardia arcobaleno di Renly Baratheon e fu accusata di averlo ucciso, cosa di cui dubito. Jaime mi ha parlato di lei, è estremamente leale non avrebbe mai ucciso l’uomo che suppongo amasse. Dopo ciò che avvenne si unì a lady Stark e ora serve sua figlia.»
Daenerys passeggiò fino ad uscire fuori sulla terrazza che mostrava il mare.
Così vicino eppure così lontano.
«E l’uomo che hai chiamato Mastino?»
«Sandor Clegane» disse Tyrion raggiungendola con le sue corte gambe, «Clegane era il cane da guardia di mio nipote Joffrey, il fratello minore di Gregor Clagane.»
«L’uomo che uccise la moglie di mio fratello Rhaegar e suo figlio» rispose rabbrividendo.
Molte storie erano giunte oltre il mare stretto sulla sorte dei suoi nipoti, nipoti che se fossero stati vivi oggi avrebbero avuto la sua età più o meno.
«Molti lo chiamano la Montagna che cavalca o semplicemente la Montagna.»
«Viserys me ne ha parlato qualche volta.»
«Con tutto il rispetto ma dubito che il principe Viserys abbia conosciuto la Montagna.»
«Re. Re Viserys» rispose osservando il nano.
«Perdonami, re Viserys.»
«Era un fratello orribile ma era pur sempre il mio re. Ti sarei grata se le parlassi Tyrion, lei mi crede sua nemica.»
«Se così sarà allora le farò cambiare idea, sono bravo a convincere gli altri.»
«E’ una delle ragioni per cui sei il mio Primo Cavaliere, è stata la tua lingua a salvarti.»
Tyrion rise e diventò ancora più grottesco, tuttavia Daenerys provava affetto per lui e mai lo avrebbe deriso.
«Molte volte la mia lingua mi ha quasi fatto uccidere, sono lieto che una volta tanto sia servita a salvarmi la vita.»
«Credi che questo avrà mai una fine?»
«No maestà, dubito che le guerre avranno mai fine. Sì la pace è possibile e tu la otterrai ma prima o poi dopo che ce ne saremo andati be’… chi può dire quanto durerà la pace che stai cercando di ottenere? Sappiamo che tu non puoi avere figli.»
«Questo non c’entra.»
«Invece sì, quando muore un re e non ci sono eredi scoppiano guerre tra vari pretendenti a dire il vero scoppiano anche quando ci sono troppi pretendenti. Non c’è fine al potere che gli uomini desiderano.»
«E tu? Tu cosa desideri?» chiese Daenerys Targaryen senza smettere di guardare negli occhi Tyrion Lannister.
















 

Prima o poi concluderò sia questa che la storia sulla Jonsa.
Spero che stiate bene lettori/lettrici!
Mi auguro anche che questo capitolo sia di vostro gradimento. 
Un bacio e a presto spero!

  
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