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Autore: _xhiLauren_    07/05/2020    0 recensioni
[Killing Eve]
||Killing Eve||
''Mi chiedevo se potevamo passare alle sessioni settimanali?'' chiese Villanelle mordendosi il labbro.
''Perché?''
''Beh, con questa storia del film e il trambusto che ne seguirà.. Ho paura che possa succedere qualcosa e tu sei brava ad aiutarmi. Solo se riesci ad inserirmi tra i tuoi impegni.''
''Certo, troverò il tempo. Tutto ciò che può farti stare bene'' rispose Eve, senza nascondere il modo in cui i suoi occhi scendevano lentamente sulle labbra di Villanelle.
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Eve è una tra le migliori psicologhe di Londra e Villanelle è la paziente più interessante seguita finora.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Eve non aveva programmato di diventare terapista. Studiò criminologia e rimase alcuni anni all’M15. Il suo sogno era quello di diventare una spia. Poi c’è stato il caso del figlio di un ambasciatore che ha ucciso tutta la sua famiglia senza provare alcun rimorso. Questa storia l’aveva incuriosita, voleva capire perché l’aveva fatto e l’idea di poter entrare nella mente di quel criminale la mandava su di giri. Così era diventata una psicologa per persone con un passato violento.
È questo che caratterizza la maggior parte dei suoi clienti e il suo compito era quello di aiutarli a controllare l’impulsività e la rabbia.
Fu Carolyn Martens a offrirle il lavoro dei suoi sogni. Ed era sempre lei che le passava i clienti. Eve non capiva perché le era stata affidata Villanelle, però.

Lei era diversa dagli altri pazienti che aveva. Non aveva un passato violento e non aveva fatto del male a nessuno. Tutto quello che Eve sapeva era che Villanelle doveva essere seguita per rimanere comproprietaria di una compagnia con suo zio dopo che le era stata diagnosticata la psicopatia.
Più Eve conosceva Villanelle più la diagnosi le sembrava errata.
Non poteva fare a meno di notare che era diversa da qualsiasi paziente avuto finora.

Lei è sgargiante e mette alla prova la pazienza di Eve nel miglior modo possibile. Il suo umorismo è oscuro e lei assolutamente senza vergogna. Flertava continuamente, cosa che Eve doveva costantemente ignorare.
A Villanelle piaceva il sesso. Un sacco. E non aveva avuto alcun problema nel raccontare a Eve dei suoi desideri sessuali.
Le piace avere il controllo durante le loro sessioni. Il controllo è qualcosa che Villanelle ha paura di perdere. Non faceva uso di droghe, non beveva quasi mai e se lo faceva era con misura. Un bicchiere di champagne o di vino.
È raffinata, ma selvaggia. C’è un modo in cui Villanelle sorride di tanto in tanto che le fa venire i brividi. Come i predatori che mostrano i denti alle loro prede per intimorirle. Questa immagine era l’unica che Eve aveva trovato che rendesse l’idea.

Rivolse uno sguardo all’orologio. Si lasciò sfuggire un gemito e cadde in avanti contro la sua scrivania. Villanelle aveva lasciato l’ufficio da tre ore ormai e lei non aveva fatto altro che pensare a lei.

‘’Momento sbagliato?’’

Eve si girò in direzione della voce. Il suo miglior amico, Bill, era sull’uscio della porta con una sacchettino di carta marrone in mano e un bicchiere di caffè fumante. Sorride ed entra.
Bill Stills lavora all’M15 ma raggiunge tutti i giorni Eve per poter pranzare con lei. Si siede di fronte a Eve e aspetta che lei apra il sacchetto pieno di deliziose alette di pollo, le sue preferite.
‘’Conosci qualcuno che sia.. frustrante, ma non troppo e allo stesso tempo intrigante? Come se ci fossero due persona distinte in una sola?’’ chiese Eve.

‘’Ti conosco’’ la prende in giro Bill scartando il suo panino. ‘’Parli del tuo nuovo paziente?’’
‘’Non lo considererei più nuovo, però si’’
Eve non dava mai informazioni personali sui suoi pazienti, a volte non specificava neanche il genere. Ma era solita confidarsi con Bill quando un paziente la stressava particolarmente o quando faceva grossi progressi.
‘’Com’è?’’
‘’Oh dio’’ Eve prende il suo caffè e si alza, spostandosi dove Villanelle era stata poche ore prima. ‘’E’ completamente aperta con me, ma assolutamente inaccessibile. Ogni volta che imparo una cosa, ci sono centinaia di altre cose che sembrano sfuggirmi. E’ sgargiante, ama l’attenzione e gli elogi. E’ attraente e cazzo se ne è consapevole. Arrogante come tanti, ma non è un arroganza fastidiosa, capisci?’’
‘’Ti è permesso avere una cotta per i tuoi pazienti?’’ chiese Bill inarcando le sopracciglia. 
‘’Oh mio dio Bill. Non ho una cotta per lui’’ Eve alza gli occhi al cielo e guarda verso la finestra. ‘’E, cotta? Veramente? Siamo adulti!.’’

‘’Quel che sto dicendo è: ti è permesso descrivere i tuoi pazienti come attraenti?’’
‘’Non dovrei neanche descriverli i miei pazienti’’
‘’Mmh, però lo fai comunque. Dai dimmi, cosa ti sei sentita dire di così sconvolgente oggi?’’

Ha detto che potrebbe essere innamorata di me.  

‘’Non capisco perché l’abbiano mandato a me. Sai che ho a che fare con pazienti aggressivi no? Questo paziente invece non ha assolutamente nulla in archivio e non si comporta in modo violento. Cerca sempre di controllarsi. Non fa uso di droghe o altre sostanze. Nessuna dipendenza da gioco o robe simili. Gli piace però spendere soldi per cose costose. Vestiti costosi, macchine, profumi, appartamenti. Viaggia molto ma non vive a spese di altri, sono cose che può permettersi’’
Eve si gira e si appoggia alla finestra. ‘’E’ solo una persona normale, ricca certo, e con un trauma legato al passato’’

A Eve non piaceva affatto quel’espressione. Villanelle non era normale. Ma non c’era nessun aggettivo che si adattasse a lei. Non l’aveva ancora trovato.
‘’Pensi che possa essere capace di commettere atti violenti?’’
Eve poteva presumere di si. Villanelle era una persona troppo attenta per aver accidentalmente ferito un compagno di classe di jiu-jitsu. Aveva una strana passione per i coltelli e sapeva troppo bene come macellare un animale. Quello gliel’aveva rivelato durante una sessione, dopo averle offerto la colazione preparata da lei stessa. Aveva detto che durante il fine settimana era stata in una fattoria solo per imparare a macellare un maiale. Al suo perché aveva risposto ‘’Ero solo annoiata e curiosa’’. Eve annuisce.
‘’Beh, forse è per questo. Sei la prevenzione, così che non sviluppi un carattere aggressivo. Chi te lo ha affidato?’’
‘’Carolyn’’

Carolyn Martens gestisce l’ufficio di consulenza gestito da una ventina di terapisti. Ogni terapista era specializzato in un data categoria ed erano i migliori a Londra. Il fatto che Carolyn avesse deciso di affidargli Villanelle non aveva senso per lei.

‘’Davvero? Quindi deve aver pensato che sei la persona più adatta’’
‘’Non ne ho idea. Spero solo che non stia cercando un motivo per licenziarmi.’’
‘’Non avvicinarti al tuo paziente attraente e molto arrogante e non ne avrà motivo.’’ Eve alzò gli occhi al cielo. ‘’Sono i miei pazienti. Non potrebbe mai accadere nulla tra di noi’’
‘’Anche se tu non fossi sposata?’’ ribatté Bill.
‘’Anche se io non fossi sposata’’


Note: Ho divorato killing Eve nel giro di un paio di giorni e.. come diamine si fa ad aspettare una settimana per poter vedere un nuovo episodio?! Così ho deciso che nel frattempo mi sarei data alla lettura perchè proprio non riesco a togliermele dalla testa. Ho trovato questa storia su un sito simile a questo, mi è piaciuta un sacco e ho deciso di tradurla. 
Spero vi piaccia come è piciuta a me :) 
ps. perdonate gli errori di battitura, è tardi ma non riuscivo più a resistere e volevo pubblicarla. 
   
 
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