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Autore: lemonguess    08/05/2020    2 recensioni
Arriva sempre il momento di rendere palesi le proprie alleanze, in qualunque forma si presentino.
«Che cos'hai contro l'arancione?»
«Tutto, qualunque cosa» dice convinto Sasuke, come se fosse ovvio che l'arancione non piaccia a nessuno.

[Sasuke!Nonno Brontolone e Cospiratore – Naruto!NonnoArzillo alle prese con il panico]
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Non c'è nessun pairing particolare, leggibile da chiunque.
[Oneshot legata inequivocabilmente alla serie:
"Rivalità Genetica"]
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie 'Rivalità Genetica'
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Sì anche questa fa parte delle cose che sto riesumando dal PC e sono ferme là dentro da millenni e per millemila motivi.
Comunque questa storia fa parte di una serie dedicata a Sasuke e Naruto nonni, nonostante il mio cuore batta sempre e comunque per il SasuNaru, ho praticamente un debole per questa loro versione un po' acciaccata, dove hanno tanto tempo libero da dedicare all'altro a farsi dispetti e sfidarsi come due bambini. Ammetto che avevo scritto queste shot sia per essere un regalo per Vavi_14 (la cito, anche se ormai è lontana dal fandom) ma è stato anche un modo per esorcizzare il finale che mi aveva lasciata amareggiata e trovarci qualcosa di positivo.
Tralasciando la digressione inutile le storie in questione sono dentro la serie Rivalità Genetica, ma possono essere lettere singolarmente, nel caso vi lascio i link se volete andare a rivederle, tanto sono brevi:
1. La perfezione degli Uchiha, secondo il karma e la genetica. 🍀
2. Faccia da Uchiha
Purtroppo questa storia non era del tutto conclusa e ho dovuto pesantemente metterci le mani; ringrazio Sara per aver ascoltato i miei vocali deliranti e lamentosi. xD





Sodalizio



Naruto strabuzza gli occhi lucidi, si guarda intorno spaesato e riporta lo sguardo assente su Mikoto mentre sente dei brividi freddi attraversargli il corpo, il respiro leggermente affannato e una spiacevole sensazione di oppressione al petto che lo costringe a stringere la mano sulla maglia nel tentativo di placare quel malessere che parte da lì, dal cuore, ma che poi si irradia dappertutto.
«Sas'ke?» riesce a gracchiare, ormai senza salivazione e forse con un principio di infarto in corso. «Perché mia nipote sembra il nuovo discepolo di Orochimaru?»
Mikoto tiene uno zaino in spalla e della sua tutina arancione non c'è più ombra: al suo posto un kimono bianco con il simbolo del Clan Uchiha sulla schiena, e una corda rossa a sostenere i pantaloni neri.
Sembra addirittura entusiasta dei nuovi vestiti, soprattutto dello zainetto: così grande per la sua schiena, ma così piccolo se ripensa ad anni fa e a Sasuke.
Naruto d'altronde è sicuro che non ci sia niente che non vada nella vita dell'amico da un paio di anni a questa parte.
Non proprio tutto, perché sempre di Sasuke si tratta, c'è stato ancora qualche momento buio, alcuni momenti un po' indecifrabili ai più ma niente di troppo drammatico o che richiedessero anni di missioni o complotti da sventare.
Anche l'orto è stato risistemato a dovere; nonostante sia stata Mikoto a fulminare le sue piantine di pomodori – Sasuke si ostina a definirli tali, ma è più facile scambiarli per quattro chicchi d' uva rinsecchiti e cotti dal sole – per evitare lamentele, musi lunghi e una fastidiosa punizione per sua nipote, Naruto ha dedicato alcune giornate a risistemare quel pezzetto di terra a cui Sasuke tiene tanto.
Per fortuna non ha minimamente preso in considerazione le direttive del proprietario e l'aver fatto di testa sua ha portato all'ottimo duplice risultato: aver reso Sasuke soddisfatto, ovviamente a modo suo – «visto che non è esploso dopo il tuo passaggio, speriamo che quel che ne verrà fuori sarà commestibile» aveva commentato magnanimo – e l'orto è finalmente diventato un vero orto e non un groviglio di buone intenzioni e aspirazioni.
A quanto pare poi non è successo nulla a nessuno; i componenti clan Uchiha faticosamente ripristinato stanno bene e sono tutti vivi. Naruto corruccia le labbra pensieroso: invecchiare ha un sacco di vantaggi, forse tra le poche cose poco piacevoli può esserci un leggero calo della memoria, però è sicurissimo di aver incrociato Sarada e Boruto passeggiare vicino al fiume Naka.
Sasuke di fronte a lui, ignorando quello che sembra l'inizio di un attacco di panico di Naruto, sorride malefico e ancora con la mano di Mikoto stretta tra le sue, proclama pomposo con ovvietà: «Io e mia nipote volevamo rendere palese la nostra alleanza.»
Mikoto annuisce convinta, sorridente e inconsapevole: ha scelto lei il colore della cintura e nonno Sasuke le ha regalato uno zainetto così grande per mettere tutti i suoi giocattoli e tenere al sicuro la sua tesserina punti del ramen.
Il loro sodalizio va avanti da qualche mese ed hanno all'attivo ai danni di Naruto ben più di qualche scossa elettrica al polpaccio.
Degno di nota è stato il tentativo – sempre tramite corrente alternata – di tramortire e confondere Naruto nella foresta, darlo per disperso per fare in modo che Sasuke Uchiha, da ottimo migliore amico qual'è, potesse incaricarsi della ricerca per riportarlo a Konoha, sano e salvo; l'escamotage perfetto per far smettere Naruto di vantarsi nell'averlo portato di nuovo al villaggio durante quelle stupide rimpatriate che finiscono sempre allo stesso modo: quando tutti tornano a casa, rimangono solo loro due di fronte alla locanda a litigare partendo da anedotti preistorici fino ad arrivare ad accusarsi a vicenda che avrebbe dovuto pagare l'altro.
Purtroppo quella volta l'inopportuno intervento di Rock Lee ha sabotato il suo brillante piano, dannazione a lui e al suo nuovo motto sulla giovinezza avanzata sperduta che va recuperata, ma Sasuke approfitta ormai da tempo dell'insonnia che lo tormenta per escogitare nuove tattiche e dimostrare a Naruto che è ancora un ottimo stratega, altro che vecchio Teme rimbambito.
Mikoto si è poi rivelata una preziosa alleata in incognito e spinto dal compiacimento del risultato delle loro missioni ha ritenuto opportuno premiarla; ha preferito non esagerare, ma medita in futuro di acquistare una confezione più abbondante di quell'intruglio di erbe che usa per mimetizzare i capelli bianchi e magari fargliela provare.
«Sas'ke cosa stai farneticando?» Naruto muove lo sguardo da Sasuke a sua nipote in continuazione, mentre per la sua testa si affollano mille pensieri.
«E' giusto che gli alleati si possano identificare tra loro» spiega con uno sbuffo annoiato.
«Cosa?»
«Hai capito bene, dobe. Io e Mikoto siamo un team» replica con orgoglio Sasuke. «E sono diventato il suo nonno preferito. Ti ho battuto, dobe!»
«Non volete andare via, vero?» domanda piano Naruto, in ansia, con lo sguardo ancora preoccupato.
«Per ora non è nei piani, ci accontenteremo di qualche missione da svolgere in questo noioso villaggio e sfidarti» Naruto sospira di sollievo e solo il pensiero che nessuno vada da nessuna parte gli fa ignorare il resto del discorso di Sasuke, perché tanto dice le stesse cose da troppi anni per non conoscerle a memoria.
«Una missione?» chiede con perplessità Naruto.
Sasuke annuisce «Qualcosa del nostro livello… Mikoto ci tiene.»
«Avanti Teme confessa! Come hai fatto a convincerla a separarsi dalla tuta arancione?»
La domanda arriva dopo qualche lungo momento di silenzio in cui Naruto sembrava davvero impegnato a pensare quale missione potrebbe fare al caso loro, invece esordisce con questioni futili.
«Le ho detto la verità»
«Quale verità?» Naruto è stranito, domandandosi tra sé e sé cosa passi per la testa di Sasuke.
«Che sarebbe stata una ninja più credibile con un abbigliamento più adeguato e meno arancione.»
«Che cos'hai contro l'arancione?»
«Tutto, qualunque cosa» dice convinto Sasuke, come se fosse ovvio che l'arancione non piaccia a nessuno, tranne a Naruto e sua nipote.
«E poi… nonno Teme mi ha promesso che avrebbe invitato anche te quando va a trovare i Taka!»
Mikoto interrompe il loro diverbio e prende il suo zainetto per posare i fiori e le foglie che ha raccolto dal prato.
«Mikoto questo doveva essere ancora un segreto!»
«Ops! Non dovevo dirlo?» Sasuke aggrotta la fronte, la comunicazione nella loro alleanza è una di quelle abilità che va perfezionata, anche se lo sguardo un po' furbetto e finto ingenuo non gli sfuggono del tutto.
«Davvero?» domanda entusiasta Naruto «Non mi hai mai voluto tra i piedi durante le tue rimpatriate in tutti questi anni!»
Mikoto continua a riempire di fiori il suo zainetto, vuole raccoglierne il più possibile per portarli in regalo a Karin e a Juugo, forse ne terrà uno o due anche per Suigestu, anche se a lui non piacciono i fiori; da quando Sasuke, con il permesso dei suoi genitori, le ha proposto di andare a far visita a degli amici e vedere villaggi nuovi, non sta nella pelle.
Non è molto convinta dei suoi nuovi vestiti, ma il nonno le ha assicurato che sono molto comodi per viaggiare, combattere e fare missioni da veri ninja, tradizionali per i luoghi che stanno per visitare e rappresentano un piccolo patto tra lei e Sasuke: «Se accontentiamo il dobe, però poi bisogna accontentare tutti quanti.»
«Infatti è ancora così. È solo perché ci serve qualcuno che porti le borse.»
«Quando si parte?» domanda felicissimo Naruto, non gli importa delle borse, le porterà pure tutte se è necessario.
«Prima la missione!»
Mikoto lo guarda piena di speranza, preferirebbe vederla con la sua solita tuta e non assecondare troppo apertamente i piani malefici di Sasuke, ma sembra tenerci molto a compiere delle missioni avventurose con lui, allo stesso modo di come sembra importante per lei che ci sia anche lui durante il prossimo incontro del Team Taka.
«Allora andiamo nel mio ufficio a sceglierne una!»
Mikoto esulta festante e si mette a correre lasciando un po' indietro Sasuke e Naruto.
«Sas'ke non cantar troppo vittoria di essere il suo preferito!» Naruto lo spintona leggermente, sfidandolo.
«Illuso, rassegnati» lo canzona con aria di superiorità Uchiha, sentendo la vittoria tra le mani.
Mikoto davanti a loro ferma la sua corsa; si gira per guardarli da lontano appoggiando con decisione le mani sui fianchi.
«Andiamo facciamo presto! Muovetevi! È l'ora della missione adesso!»
«Sì, si, è ora di mangiare adesso, arriviamo Mikoto! È colpa del teme.» «Non ha detto proprio così, dobe. Sei diventato sordo?»
«Sordo ci sei tu! E comunque ti dovrai rassegnare vecchio Teme. Le ho comprato un nuovo berretto da notte abbinato al mio, le piacerà tantissimo, stanne certo, poi vedremo chi è migliore tra noi.»
«Un berretto? Non essere ridicolo, meglio un bel pigiama!» rilancia Sasuke, pensando già a quali botteghe visitare per trovarne uno che piacerà così tanto a sua nipote abbastanza da oscurare il berretto di Naruto.
E mentre Mikoto li continua ad aspettare scalpitante, ad ogni passo si fermano a litigare.
Con calma.



  
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