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Autore: AlexSgrilli97    08/05/2020    0 recensioni
Una one short sulla prigionia e i suoi effetti pisoclogici. O meglio, alcuni dei possibili effetti.
Aprì gli occhi.
Era ancora lì dentro.
Una stanza quasi vuota. Solo una branda, un water, un lavabo, uno specchio e una piccola libreria. La Tv era attaccata al muro.
Vi era un condotto di areazione interno, per potergli permettere di respirare e di portar via i cattivi odori.
Era rinchiuso lì da giorni. Non sapeva come c'era finito, né quando sarebbe uscito. Se sarebbe uscito.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prigionia

 

Aprì gli occhi.

Era ancora lì dentro.

Una stanza quasi vuota. Solo una branda, un water, un lavabo, uno specchio e una piccola libreria. La Tv era attaccata al muro.

Vi era un condotto di areazione interno, per potergli permettere di respirare e di portar via i cattivi odori.

Era rinchiuso lì da giorni. Non sapeva come c'era finito, né quando sarebbe uscito. Se sarebbe uscito.

I suoi pochi abiti erano posizionati in fondo al letto, un paio di magliette e un paio di pantaloni. Anche l'intimo era lì.

Stranamente aveva persino il sapone per lavare tutto a mano.

Ormai aveva imparato a scandirsi le giornate leggendo, lavando i panni e pensando. Il cibo se lo vedeva arrivare due volte al giorno, attraverso una fessura situata sulla porta.

Mai una sola parola scambiata con chiunque lo aveva messo lì dentro.

A volte dubitava persino di essere in quel posto.

Nessuna finestra, nessun contatto con l'esterno.

Niente di niente.

Si alzò dalla branda e si avvicinò alla libreria, cercando un libro da leggere.

Iniziò a sfogliare un romanzò che trovò tra gli scaffali.

Non lo aveva letto prima d'ora, a fatica si ricordava che esistesse.

Sfogliò le prime pagine, leggendone le prime righe.

Una storia per ragazzi, quasi una fiaba.

Sembrava carina, quindi decise di continuare la lettura.

Si sedette sul letto e continuò a leggere.

Il romanzo iniziò a piacergli sempre di più, ci entrò completamente dentro.

D'improvviso un rumore catturò la sua attenzione. Il cibo era apppena arrivato.

Vide un vassoio con dell'affettato, del formaggio e del pane. Si alzò e andò a sedersi per terra, iniziando a mangiare con calma. Gli portavano, sempre, anche una forchetta.

Ormai si stava sempre più abituando a quel luogo, poteva definirlo persino accogliente.

Nessuna preoccupazione, Altri pensavano a lui.

Finì di mangiare e come di consueto, lasciò il piatto accanto alla porta. Lo avrebbero portato via.

Tornò a leggere, perdendosi nel romanzò che aveva scelto.

 

Domani uscirai

 

La voce proveniva dal televisore, ma non vi era alcun volto, o immagine, se non uno statico improvviso. Lui non l'aveva acceso.

 

Domani uscirai.

 

Ripetè.

Il giorno dopo sarebbe uscito? Si chiese se veramente voleva andarsene.

Avrebbe rispettato gli ordini. Non avrebbe mai disubbedito a coloro che si occupavano di tenerlo lì dentro.

Domani sarebbe uscito.

 

 

 

Salve.

Credo poco nelle note, credo poco nell'utilità dell'autore di parlare al pubblico, immagino debba essere la storia stessa a farlo, io in quanto autore posso aggiungere ben poco.

Non so bene che cosa volessi tirar fuori da tutto ciò, non ne ho la più pallida idea manco io.

Nonostante questo spero sia stata di vostro gradimento.

Arrivederci.

   
 
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