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Autore: Mr Lavottino    09/05/2020    7 recensioni
E se Efp non fosse altro che una grossa industria che presta i personaggi dei vari fandom ai giovani scrittori in erba?
La storia vede come protagonisti i personaggi di ATR/TD che, annoiati dal poco lavoro, interagiscono fra di loro ricordando il passato e ragionando sul futuro. Riusciranno i nostri eroi a tornare allo splendore di un tempo?
Capitolo I - Duncan e Courtney
Capitolo II - Dawn e Scott
Capitolo III - Noah ed Emma
Capitolo IV - Trent e Cody
Capitolo V - Duncan, Gwen, Zoey e Mike
Capitolo VI - Troppi.
Capitolo VII - Noah ed Ezekiel
Capitolo VIII - Heather e Gwen
Capitolo IX - Tutti.
Capitolo X - Gwen, Zoey, Tyler e Leshawna
Genere: Comico, Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Duncan, seduto scomposto su una sedia, osservò il fumo della sua sigaretta disperdersi nell’aria con sguardo distratto. Teneva gli occhi, quelle due biglie azzurre che si ritrovava incastonate in faccia, fissi contro un punto indefinito della stanza bianca e vuota in cui era confinato.
Negli ultimi mesi il suo quantitativo di lavoro era calato nettamente, tanto che passava numerosi giorni all’interno di quelle “quattro mura” senza fare nulla, se non aspettare che la grossa  porta di servizio alle sue spalle si aprisse.
Prese un altro tiro dalla sigaretta e lasciò lentamente uscire il fumo grigiastro dalla bocca semiaperta. Assaporò con noncuranza il sapore amarognolo della nicotina e poi sospirò, pensando quanto fosse noiosa la sua vita.
Era diventato il giocattolo di un gruppo di ragazzini che si divertivano a definirsi scrittori, ma che in realtà non avevano la minima idea di come scrivere neppure una riga.
Ricordava ancora quando il reality era appena finito e lui, da buon personaggio principale, veniva utilizzato da tutti gli “scrittori” per interpretare i ruoli più disparati: dal villain al buon samaritano, dal ladro al mago. Aveva spesso preso parte a delle storie belle ed avvincenti delle quali andava fiero, ma non poteva dimenticarsi di quelle terribili alle quali era stato obbligato a partecipare.
- Andiamo Erika, ma che diavolo è stà roba? Mi vuoi davvero umiliare in questo modo?- diceva Duncan ad Erika, la sua manager, con tono lagnoso nella speranza che si decidesse, per una buona volta, a rifiutare quell’incarico.
- Conosci la politica aziendale: accettiamo tutte le storie di tutti gli autori. Questo posto serve ai giovani scrittori per crescere ed imparare le basi del mestiere.- replicava sempre lei, portando Duncan a storcere gli occhi.
Il tempo era passato e lui aveva imparato a lavorare a qualsiasi tipo di storia, dalle belle alle brutte, senza battere ciglio, perché con l’andare avanti del tempo il numero degli scrittori era sceso sempre di più e Duncan aveva capito che avrebbe dovuto accettare anche i ruoli più umilianti se voleva sopravvivere in quella giungla.
Sospirò con forza scuotendo la testa e gettò da qualche parte il mozzicone della sigaretta, che sparì all’istante dissolvendosi come il fumo.
- Che maleducato! Non hai il minimo rispetto per l’ambiente.- una voce alle sue spalle lo portò a voltare la testa di scatto.
- Courtney, si può sapere che ci fai qui?- sbuffò e, dopo essersi girato con il corpo verso di lei, accennò ad un leggero sorriso.
- Sono passata a trovarti. Ultimamente il lavoro è poco, quindi ho molto tempo libero.- la bruna schioccò le dita e fece apparire una sedia.
- Se perfino io ho questa carenza di lavoro figuriamoci voi. Deve essere parecchio noioso, vero?- chiese Duncan, appoggiando la testa contro lo schienale della sua sedia.
- Puoi dirlo forte. I più famosi se la cavano con comparsate qua e là in qualche storia che non verrà mai finita.- Courtney si mise a sedere sulla sedia imitando la postura del ragazzo. Non le si addiceva quel modo rozzo di sedersi, ma era talmente spallata che non gli dava importanza.
- Merda.- Duncan si portò un pugno sulla fronte – Come siamo arrivati a questo punto?- domandò, seppur in cuor suo sapesse già la risposta.
- Il nostro tempo è finito, tutto qui. Ringrazia che siamo durati per tutti questi anni, ci sono delle categorie che non hanno nemmeno un decimo delle nostre storie.- sospirò Courtney.
- Già.- Duncan non riuscì a dire altro. Rimase in silenzio per un po’, finché la sua testa non si perse nei ricordi lontani di quando lavorava ventiquattro ore su ventiquattro – Ti ricordi quando ci hanno fatto partecipare a quella storia sui campi di concentramento? Come si chiamava? Priz… prinz.. pre…-
- “Prinzessin”.- lo imboccò lei – Che bella storia, è la più famosa del sito. - Courtney si abbandonò ad un sorriso nostalgico.
- Vero, è un onore averne fatto parte.- Duncan sorrise e gonfiò il petto, facendola ridere.
- Ti ricordo che eri l’antagonista principale della storia e che tutti ti odiarono dopo averla letta.- il volto del punk passò dal divertito al triste in pochi istanti.
- Cavolo, è vero! Mi avevano preso per un animale senza cuore.- si grattò la fronte e ripensò alle crudeltà che era stato costretto a fare in quella storia.
- Hai ucciso un migliaio di ebrei e stuprato una povera ragazzina, potevi anche aspettartelo.- Courtney alzò le spalle.
- Che ne sapevo? Mica l’ho scritta io. - Duncan si limitò a sbuffare.
- Se è per questo non lo sapeva nemmeno l’autrice che l’ha pubblicata. Era una storia scritta in inglese che una volenterosa ha tradotto.- la castana tirò su il collo con fare altezzoso.
- Ecco che ricomincia a fare l’enciclopedia umana. - Duncan roteò gli occhi, facendola arrabbiare.
- Ehi, non dire così! È stato il mio più grande successo, è normale che ci sia affezionata. Ovviamente senza parlare del sequel, se ci penso mi vengono ancora i brividi.- posò le mani incrociate sulle spalle ed iniziò a tremare.
- Fare una storia in cui due morti si rincontrano in paradiso non è stata una grande idea, vero?- il punk la guardò con un sorrisetto in volto.
- Per niente.-
- Dai su, non abbatterti. Abbiamo fatto anche altre belle storie.- la consolò Duncan.
- Sì, come ad esempio quella che è stata aggiornata di recente, “Love me Always”. Non ci speravo più, ma alla fine siamo andati avanti!- Courtney batté le mani.
- Speriamo la finisca, di questi tempi sono ben poche le storie che trovano un degno finale. Tipo quella storia in cui io ero stato portato nel futuro perché tu eri diventata una dittatrice senza pietà dopo che ti avevo lasciato.- disse Duncan, conscio di quanto lei la odiasse.
- Oh, quella sono contenta non sia finita! Mi ritraeva come un mostro senza scrupoli.- la sua risposta non si fece attendere.
- Touché, ti capisco. Però non puoi negare che fosse geniale.-
- Beh, sì, era un’ottima idea. - Courtney si prese una breve pausa – Tuttavia non sono d’accordo, il ruolo di cattiva spetta sempre a me e mai a Gwen!- portò le braccia al petto e mise il broncio.
- Mi pare il minimo, nella serie hai dimostrato di essere parecchio suscettibile. Sei una villain con i fiocchi.- la punzecchiò Duncan, con un sorrisetto in volto.
- Che significa!? Fino a prova contraria sono una delle più amate del cast. – alzò nuovamente il collo, cercando di darsi un tono.
- Su questo non ho dubbi, nella sezione è pieno di tue storie. Anche se nemmeno una è finita.- sentendo quelle parole, Courtney scattò sull’attenti.
- Non è colpa mia se gli autori non hanno voglia di finire ciò che iniziano.- batté le mani sulle cosce e girò la testa di scatto.
- Eppure quelle mie e di Gwen hanno quasi sempre un finale. Ti ricordi “Choose what your heart suggests”? Oppure “Desert_Zone” o “La fine del mondo…”, sono tutte belle storie con una discreta conclusione. Inoltre hanno una bella trama.-
- Sì, sì. Guarda che anche le storie in cui compaio io hanno una bella trama! È solo che - Courtney si interruppe a metà discorso.
- È solo che?- la incalzò Duncan, vedendola in difficoltà.
- È solo che gli autori crescono e non sempre riescono a finire ciò che iniziano.- la castana sospirò.
- Hai ragione. Però dai, ogni tanto si vede qualche One-shot interessante, quelle hanno sempre una conclusione.- Duncan provò a tirarla su di morale.
- Ultimamente ne sono uscite tante su Chris, vero?- Courtney appoggiò la testa sullo schienale della sedia con sguardo abbattuto.
- Se lo meritava un momento di gloria, non credi? In una delle ultime storie in cui era apparso aveva il ruolo di un pedofilo, non fece una gran bella figura.- Duncan rise di gusto, contagiando anche l’altra.
- Sì, è vero. Pensare che “The Bus” sia stato un grande successo mi fa diventare furiosa.- sbuffò Courtney.
- Ce l’hai ancora con le storie ad OC?- il punk la guardò stranito. Era sin dal primo momento in cui erano state concepite che Courtney le aveva attaccate a spada tratta, convinta che non facessero altro che “uccidere” le loro già poche possibilità di lavoro – Eppure in una delle ultime hai fatto una comparsa.-
- Parli di “Moonlight Camp”?- ottenne un cenno positivo con la testa – Certo, come no. Al contrario tuo, che sei stato il protagonista, io non ho avuto nemmeno una battuta, giusto qualche citazione qua e là. -
- È già qualcosa, non credi?- ironizzò Duncan.
- No!- Courtney dette un colpo alla sedia – Che diavolo ha in testa quell’autore? Non fa altro che pubblicare storie su te e Zoey, oltre che sfornare annualmente delle storie ad OC del cavolo.-
- Io non posso lamentarmi, grazie a lui sono riuscito a tornare per un bel po’ sulla cresta dell’onda e se non sbaglio anche tu in “The Getaway” hai avuto un ruolo abbastanza importante.- le ricordò Duncan.
- Sì, hai ragione.-
- Vabbè, lasciamo stare questo discorso. Hai più sentito gli altri? – Duncan decise bene di passare all’argomento successivo.
- Sì, più o meno siamo tutti nelle stessa situazione. Giusto Dawn e Scott hanno sempre delle long in cui lavorare. – sbuffò Courtney.
- Ho notato che anche Heather ed Alejandro sono tornati alla ribalta. –
- Beh, era anche l’ora. Sembravano caduti nel dimenticatoio. – la castana si stiracchiò la schiena e poi lasciò cadere la testa all’indietro.
- Andiamo, Court, non essere triste, prima o poi le cose miglioreranno. – Duncan cercò di tirarla su di morale.
- Sicuramente, con un programma morente che ha pensato bene di suicidarsi facendoci diventare bambini dell’asilo. – ironizzò lei. Duncan sapeva bene quanto Courtney disprezzasse le ultime direttive che i loro superiori avevano scelto – Non ne ho vista nemmeno una di storia su di noi da marmocchi. – aggiunse, per poi incrociare le braccia.
- Quella è stata una bella stronzata, te lo concedo. – anche Duncan la pensava come lei, seppur ormai si fosse fatto una ragione. Nulla poteva abbatterlo più dell’umiliazione che gli avevano inflitto nella quinta stagione, con quel cambio di carattere completamente a caso che, per di più, non avevano nemmeno portato ad una conclusione.
- Maledetti, avrebbero dovuto fare un’ultima stagione fatta per bene. – Courtney colpì con violenza la sedia. Fece per continuare, ma qualcosa nelle sue tasche squillò – Pronto? Oh, sì, vengo subito. –
- Lavoro? – Duncan le rivolse un’occhiata di soppiatto.
- No, qualcuno mi ha cercato nella barra delle ricerche, devo andare. Ci vediamo. – lo salutò muovendo leggermente la punta delle dita e rivolgendogli un sorrisetto spento.
Duncan la guardò andare via nel più completo silenzio.
- Che poi, dopotutto, potrebbe essere una storia anche questa. – sussurrò, prima di affondare la testa fra le braccia. Trasse un grosso respiro e, all’improvviso, sentì il cellulare vibrare.
- Pronto, Duncan? – una calda voce femminile, che conosceva fin troppo bene, gli arrivò alle orecchie.
- Dimmi tutto, Erika. – un sorriso si dipinse sul suo volto.
- C’è del lavoro per te. – disse la segretaria.
- Fantastico. – sussurrò lui, per poi osservare l’enorme portale che appariva davanti ai suoi occhi.
 
ANGOLO AUTORE:
Che cos’è questa storia? Il delirio di un maturando che ha fatto da poco Pirandello, ecco cos’è. Diciamo che mi sono immaginato Efp come una grossa industria che “presta” i personaggi agli autori.
Metto le mani avanti dicendo che questa non è una critica verso l’inattività del fandom o altro (anzi, ho spiegato all’interno della storia anche il motivo per cui secondo me siamo finiti in questo stato) inoltre ci tengo a chiedere scusa agli autori delle storie citate nel caso gli abbia dato fastidio, non era assolutamente mia intenzione, volevo dare un tocco di realismo alla storia.
Detto ciò, parliamo un po’ di futuro! Vista la grossa emergenza CoronaVirus, c’è la possibilità che questa estate me la passi a casa, perciò… boh, pensavo che, forse, potrei buttare giù una storiella ad OC. Vedrò in futuro, non vorrei fare la fine della precedente, LOL.
Comunque sia, per concludere, vi ringrazio per aver letto questa storia e vi auguro una spassosissima giornata a casa!!!
   
 
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