Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: fool_dynosaur    10/05/2020    0 recensioni
Amanda è arrogante, scorbutica ed narcisista. Una ragazza egoista che sa di essere il centro delle attenzioni, e di meritarselo sempre. Tutti la amano, tutti le vogliono parlare. Il suo unico problema sono le bugie. Mente in tutti i modi pur di piacere alla gente.
Finché lui, il suo nuovo compagno di banco, si presenta diverso, facendole capire quanto il suo favoloso mondo incentrato su di lei fosse tossico, ma ormai è troppo tardi.
-
( Questa è una storia di fantasia, qualsiasi referenza al mondo reale è puramente casuale )
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 




P r o l o g o







 

Amanda era la più bella della classe; una delle più brave e gentili, tanto che ogni giorno riceveva una lettera dai suoi ammiratori. Tutti la cercavano per chiederle aiuto, tutti le parlavano per avere qualche minuto con lei. Si vociferava fosse esperta in tutti i campi.
Lei era come una margherita: innocente, dolce e pura. Peccato non fosse realmente così, ma ad Amanda poco importava. I suoi compagni la cercavano, la gente la cercava, la amavano per quello che si mostrava davanti a loro. Perché era come loro volevano.
E ciò l’aveva riempita di orgoglio e amore di sé.
In realtà, c’erano quei momenti in cui da sola, in camera, ci pensava. Voleva vergognarsi, davvero. Le persone la amavano per quello che loro volevano e non ciò che era realmente. Non capiva più nemmeno chi fosse veramente, o quando fosse iniziato tutto. Qualche volta ci piangeva, era inevitabile. Perché era sensibile, cercava continue approvazioni. Aveva paura del rifiuto, dell'odio, di tutto quello che la rendeva fragile agli occhi di tutti. Voleva mostrarsi forte ma gentile con chi se lo meritava. Essere okay per tutti.
Ma quell'anno si stava già mostrando diverso. Troppo diverso anche per le aspettative di Amanda. L'istituto accanto al Del Bianca era andato in bancarotta da quando il preside si era suicidato. Una notizia scritta su tutti i giornali locali in quanto Buonverde non era un paese che vantava territori vasti.
Nemmeno Amanda amava abitarci, la capitale era a più di duecento chilometri. Soltanto per solidarietà il liceo Del Bianca aveva accettato di accogliere i studenti dell’istituto, anche se ciò avrebbe comportato classi affollate. Questo rendeva la ragazza molto frustrata, perché essendo amata da quasi tutta la scuola si trovava in difficoltà con quell’imprevisto. Ecco, quasi tutta.
Amanda collezionava lettere per hobby, tutti quelli che la vedevano non potevano far altro che innamorarsi della sua gentilezza, del suo essere margherita.

Ma una mattina è capitato di guardare gli occhi sbagliati, o il sorriso imperfetto, o la cavalleria inopportuna… E degli strani ragazzi erano apparsi nella sua vita, rendendola se stessa.

Oltretutto, erano vicini alle persone che più odiava. Ma non erano il suo tipo, definitivamente. Anche lei voleva credere nelle favole a lieto fine, ma poco di lieto c’era per la piccola pinocchio. Era tutto iniziato una mattina di ottobre, quando i corridoi erano ancora molto affollati e i nuovi studenti si perdevano.
"E quindi quest'anno che intenzioni hanno?”
Amanda strinse le labbra, continuando a compilare l'ennesimo documento di classe. Essere rappresentante per il quinto anno di fila comportava i soliti incarichi, a cui la ragazza cercava di starci dietro senza innervosirsi. Sospirò.
“Ma che stai facendo?”
“A quanto pare abbiamo nuovi compagni di classe. - sorrise guardando per un attimo l'amica. - Devo scrivere i propositi e gli argomenti che tratteremo quest'anno; devo anche realizzare a computer il documento con tutti gli argomenti svolti l'anno scorso per vedere se sono a passo con noi.”
Giulia sorrise poco convinta.
“Ma non ti stanchi mai di essere così gentile? Insomma, sei sempre così disponibile con tutti.”
Amanda nascondeva il suo sguardo triste dietro i lunghi capelli color miele. Gli aveva tinti mesi fa, quando Sabrina le aveva affermato che le donasse il color biondo. Chi era realmente Amanda? Nemmeno lei sapeva la risposta. Era rassicurante trovare qualcuno che fosse come lei. Riusciva a convincere se stessa che non fosse strana, quella diversa a cui la gente farebbe schifo starci accanto. Per quello il mondo aveva affrontato tante guerre sociali?

“Benvenuti nella classe 5A!”
I ragazzi battevano le mani cercando di mostrarsi felici. Non era realmente così. Trovarsi all'ultimo anno con altre otto persone in classe era quasi strano. Forse Amanda era l'unica, che avendo preparato la piccola festa in classe senza dormire la notte prima, non riusciva a mostrarsi felice. I nuovi compagni non le piacevano per niente; d'altronde, nemmeno l’istituto le era mai piaciuto. Giravano tantissime voci brutte su quel posto, e non sembravano tanto false al vedere quelle persone. Sapeva di non poter giudicare un libro dalla copertina, e ci aveva provato fino a due secondi prima che i ragazzi sbadigliassero, ignorando totalmente i nuovi compagni. Il tubo di coriandoli scoppiò, spezzando il silenzio tombale che si era creato. Sabrina si girò verso di loro, irritata da quel comportamento. Da che erano diciassette adesso avevano otto persone nuove in classe, e non sembravano molto disposti ad essere una "classe".
Erano quattro ragazzi e quattro ragazze, uno di loro aveva un tatuaggio lungo le nocche. Metà classe trattenne il respiro. Amanda fece un sorriso di imbarazzo, intervenendo prima che qualcosa si spezzasse.
“Siamo lieti di avervi qui. Ci dispiace per i disagi che avete avuto all'inizio di quest'anno scolastico. Spero vi troviate ben-”
“Ma chiudi il becco oca.”
Il tempo si era fermato. Di certo, se ci fosse stata la professoressa quella frase avrebbe avuto una conseguenza. Amanda si maledì per aver chiesto l'assemblea di classe straordinaria. Giulia strinse le labbra.
“Non è carino da parte vostra! Mostrate un po' di rispetto per chi vi accoglie.”
“Accogliere? Ma cosa credi che siamo, barboni?”
Una delle nuove ragazze rise all'altra, dandogli un pugno sulla spalla. Amanda si sgretolava dentro, non sapendo cosa fare per accontentare tutti.
“Lasciate perdere loro, grazie per l’accoglienza.”
Un ragazzo molto alto, dai capelli tinti di un verde muschio intenso, si avvicinò porgendo la mano alla capo classe, cercando di sembrare il più gentile possibile. Amanda sospirò per il sollievo.
“Di nulla, spero abbiate un anno scolastico meraviglioso in questo liceo.”
Una delle nuove ragazze, la rossa, fece una smorfia imitando le parole di Amanda. L’anno non sarebbe potuto iniziare meglio. 




 

____________________________________________________________________________________



 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: fool_dynosaur