Aljonka Serghevna si era persa in quel labirinto alla Minosse, doveva fuggire, per non farsi catturare. Fuggire a piedi nudi, calpestando ogni cosa che trovava, soffriva, ma non le importava. Il dolore che sentiva, le diceva solo che era viva. Il suo peccato l'aveva violata e per cosa? A che pro? Dove l'avrebbe portata, se non alla morte? Lo aveva sfidato. E il 'peccato' non si sfida, calpestarlo sì e doveva farlo.