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Autore: cut_wing    11/05/2020    1 recensioni
Ti capita di svegliarti da un incubo, e capire che non te ne potrai mai destare del tutto.
Perché la senti. La tua mano. Quella mano.
Senti la sua assenza, e ti serve per ricordarti che, per quanto tu possa essere forte, alla fine crolli. Sempre.
Perché sei crollato, quel giorno, quando hai chiesto a Findekàno di farla finita.
Nel modo più onorevole che conosci, in quello più da te, ma sei crollato.
...
Ma ce la farai. Ce la fai sempre.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fingon, Maedhros
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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PER FARCELA


 

Ce la farai. Ce la fai sempre.
 
Quante volte, dimmi, quante volte è successo?
Quanto tempo è passato dalla prima volta in cui ti è girata la testa, in cui hai sentito che le tue gambe erano troppo deboli per sostenerti, in cui l’unica cosa che percepivi era lei?
 
Ormai il ricordo non fa più male, anche se a te capita di sentirlo –quel dolore- quando dormi su un fianco, con il braccio sotto al cuscino.
 
Ti capita di svegliarti da un incubo, e capire che non te ne potrai mai destare del tutto.
Perché la senti. La tua mano. Quella mano.
 
Senti la sua assenza, e ti serve per ricordarti che, per quanto tu possa essere forte, alla fine crolli. Sempre.
 
Perché sei crollato, quel giorno, quando hai chiesto a Findekàno di farla finita.
Nel modo più onorevole che conosci, in quello più da te, ma sei crollato.
Dopo giorni passati senza emettere un suono, se non quando avevi sentito le schiere elfiche alle porte di Angband. Allora sì che avevi urlato, ma nessuno ti aveva risposto.
E tu ti sei rimproverato, perché lo avevi sempre saputo che urlare non serve a nulla.
 
Te ne eri accorto quando avevi dovuto fermare un litigio fra i tuoi fratelli.
E non avevi urlato, per farti ascoltare.
 
Lo avevi capito quando tuo padre aveva pronunciato il giuramento, e voi con lui.
E non aveva urlato, per convincervi che fosse la cosa giusta da fare.
 
Te ne eri convinto quando avevi preso il comando di un popolo sconfitto e frammentato.
Non avevi urlato, affinché seguissero i tuoi ordini.
 
Te lo eri ripetuto quando la tua carne veniva straziata dalle lance, quando eri costretto a farti strada in un boschetto di lame per ottenere del cibo, quando ti marchiavano a fuoco con le fruste dei balrog.
E non avevi urlato, per ottenere pietà.
I tuoi rari singhiozzi erano coperti dalle risate dei tuoi aguzzini.
 
Ma quel giorno hai urlato.
E te ne sei pentito, non è vero?
Non è servito a niente. Solo a prolungare le tue sofferenze.
 
Ma ce la farai. Ce la fai sempre.
 
Perché poi hai trovato qualcosa. Qualcosa che ti ha aiutato a rialzarti.
 
La rabbia.
Contro gli orchi, Morgoth o te stesso non importa; anche se non urli, se sei arrabbiato se ne accorgono tutti.
 
Se sei arrabbiato, sei forte.
Se sei forte non cadi, e non hai bisogno di rialzarti. Di nuovo.
 
E tu non l’hai mai lasciata andare, quella rabbia. La hai coltivata, lasciata crescere, direzionata verso chi l’aveva fatta nascere.
 
Ora però non la senti.
Lo sai, che è ancora da qualche parte dentro di te. Ma non la senti.
 
Non la senti perché è sepolta, e ti piace pensare che sia sepolta insieme a lui.
 
Insieme a quel giovane elfo con cui cavalcavi da giovane su prati sterminati.
Quell’elfo ormai diventato adulto, che ti aveva trovato e ti aveva curato quando ancora non conoscevi il significato della parola rabbia.
Quell’amico che ti aveva salvato così tante volte –dagli orchi, da te stesso- e che ti aveva sempre rassicurato dicendoti quelle parole, che significavano l’universo senza dire nulla.

Che non davano risposte, ma nemmeno lasciavano spazio ad ulteriori domande.

Quelle parole che davano tutto così per scontato, che l’unica cosa che potevi fare era riuscirci.
 
“Ce la farai. Ce la fai sempre.”
 
E ce l’avevi fatta. Solo per lui.
Lui, che non c’è più.







ANGOLINO DELL'AUTRICE

Buongiorno a tutti!
Spero che stiate bene!
Eccomi con un'altra OS su Maedhros (e sì, ce l'ho con la sua povera mano), ovviamente angst perchè ultimamente le uniche cose che leggo/ascolto sono depressive e questi sono i risultati...
Tralasciando il fatto che avrei voluto pubblicare qualcosa di leggero per la festa della mamma (avrei voluto...), spero che questa storia vi piaccia almeno la metà di quanto sia piaciuto a me scriverla.
Perchè sì, mi piace scrivere queste cose oscure e ingarbugliate, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi che ve le dovete sorbire; sono aperta a critiche costruttive, recensioni o messaggi privati.
Arrivederci, e buona serata!

P.S: Un consiglio per un'altra canzone: di "Monster" degli Imagine Dragons (già bellissima di suo) è stata fatta una cover più malinconica che io trovo bellissima; il cantante è "Runaground".

 
   
 
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