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Autore: inu_ka    12/05/2020    5 recensioni
[phantom in the twilight ]
Tratto dal testo:
-Quando tutta questa storia da pazzi sarà finita, e potremo andare dove vogliamo, ti va di tornarci insieme? -Propose Chris.
- Certo. E’ una promessa.- Rispose Shinyao.
- Sì, dobbiamo tornarci di sicuro. - Ribatté emozionato il licantropo.
I due si erano scambiati la promessa lungo le strade di Camden town, Londra.
Una promessa da mantenere lega due anime.
La natura dei due ragazzi, è diversa: Chris è un Umbra; Shinyao è un’umana.
Tra i due potrà mai nascere qualcosa, o la loro natura li sarà d’intralcio?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Quando tutta questa storia da pazzi sarà finita, e potremo andare dove vogliamo, ti va di tornarci insieme? -Propose Chris.
- Certo. E’ una promessa.- Rispose Shinyao.
- Sì, dobbiamo tornarci di sicuro. - Ribatté emozionato il licantropo.
I due si erano scambiati la promessa lungo le strade di Camden town, Londra.
 
Erano passati vari mesi da quella promessa, finalmente Haisyn era stato sconfitto, e tutto sembrava essere tornato alla normalità.
 
Dopo la battaglia, Chris aveva deciso di girare il mondo in cerca di altri Umbra per imparare a gestire la rabbia, che in passato lo aveva posseduto.
 
Durante i suoi viaggi Chris era rimasto in contatto con Shinyao, i due avevano stretto una solida amicizia e, ogni volta che visitava una città, le mandava una foto; cosa che non faceva con suo fratello Luke.
 
Un giorno Shinyao aveva ricevuto uno strano messaggio.
“ Ciao Shinyao, come stai? Sai, mi trovo in un posto e mi ricorda tanto la nostra promessa. Chissà, quando potremo realizzarla?”
 
Quel messaggio aveva rattristato molto la ragazza.
 In cuor suo non vedeva l’ora che quel giorno arrivasse, infatti, ogni volta che Chris le mandava una foto, cercava di scorgere qualche panorama di Londra, ma era sempre il monumento caratteristico di qualche altro paese. L’ultima foto veniva dal Giappone, e risaliva a tre giorni prima.
Shinyao era stata presa dalla malinconia, inconsciamente si era diretta a Camden town; era arrivata sul ponte quando, all’improvviso, era stata attratta da un ragazzo con i capelli rossi… Le ricordava tanto Chris.
- E’ impossibile che sia lui. - Disse tra sé chinando il capo, mentre una lacrima solitaria le rigava il viso.
La ragazza si era voltata per tornare indietro ma, improvvisamente, due mani grandi e soffici le avevano coperto gli occhi.
- Facciamo quella passeggiata? Ricorda, era la nostra promessa. - Disse con tono caldo il ragazzo.
Shinyao avrebbe riconosciuto quella voce tra mille; era la voce di Chris.
- Chris sei tu? - Domandò la ragazza, riversando fiumi di lacrime per l’emozione.
La ragazza si era girata e aveva stretto saldamente il licantropo, nel timore che fosse solo la sua immaginazione.
- Ehi, ipoteticamente sarei immortale ma, così, mi ucciderai. - Ironizzò Chris, accarezzandole i capelli.
Shinyao non disse una parola, voleva godersi appieno il contatto con il licantropo. Non immaginava che quel ragazzo le fosse mancato così tanto.
Dopo un bel po’ si decise a parlare.
- Per quanto tempo resterai? - Domandò, temendo la risposta.
- Non me ne andrò mai più. - Sorrise, mentre avvicinava il suo viso a quello di Shinyao. Poi fissandola negli occhi, le disse. - Ho capito che quello che mi serve, è a Londra. Quei viaggi sono serviti solo per capire quanto avessi bisogno di ritornare qui, e di quanto tu fossi importante per me. - Le confessò con una nota di rossore sulle guance. Se avesse continuato a parlare, le gote sarebbero diventate lo stesso colore dei suoi capelli.
- Mi sei mancato tantissimo. Ogni volta che mi mandavi qualche foto, speravo di scorgere il panorama di Londra. - Confessò, continuando a stringerlo.
- Andiamo, voglio portarti in un posto speciale. - Annunciò sorridendo.
La ragazza annuì, tenendogli stretta la mano, mentre camminavano lungo le strade di Camden Town.
I due non erano fidanzati, ma la lontananza sembrava che avesse portato la loro amicizia a un livello superiore.
Non servivano dichiarazioni, i loro cuori avevano già scelto.
 
- E’ bello passeggiare senza dover fuggire da qualcuno, non è vero? - Domandò Chris, guardando teneramente la ragazza.
- Sì, anche se durante quell’avventura mi sono divertita tantissimo. - Gli ricordò. - Però, su quel ponte, ho davvero temuto di perderti. - Disse rabbuiandosi.
Quel terrore era ancora vivo nel suo cuore.
Il ragazzo le fece una tenera carezza sul capo.
- Sono un Umbra, non posso morire, soprattutto se ho qualcuno da proteggere, e da cui devo tornare. - Le ricordò Chris.
Shinyao non disse niente, la sua mente fu pervasa da un turbinio di emozioni, l’unica cosa che riuscì a fare, fu quella di stringersi al braccio di Chris; anche il licantropo era in preda a sentimenti che, fino a qualche mese fa, gli erano sconosciuti. L’unico sentimento che aveva provato, nei suoi lunghi anni di vita, era l’odio.
 
Continuarono a camminare senza proferire parola.
Erano giunti nei pressi di Kensington gardens, definito come una parte del polmone di Londra.
Chris aveva preso in braccio la ragazza e l’aveva portata sul tetto del Kensington palace, da lì potevano avere una visuale perfetta del luogo.
- Che meraviglia. - Si stupì la ragazza, guardando l’immensità del parco.
Chris sorrise, vedendo lo sguardo meravigliato di Shinyao.
- Sono felice che ti piaccia. - Disse mettendo la sua mano su quella di lei. Poi riprese. - Come vanno i tuoi studi? - Chiese per allacciare il discorso.
- Bene, le lezioni sono pesanti e le aule sono gremite di studenti, a volte, non ci si riesce nemmeno a sedere. - Rispose, ricordando la corsa giornaliera ai posti.
- Sono proprio curioso di vedere com’è quest’università. - Disse mettendosi una mano sotto il mento.
- Ci sono! - Esclamò la ragazza. - Perché domani non vieni con me a lezione? - Propose. - Ah, forse è meglio un altro giorno, sicuramente sarai stanco e vorrai riposarti. - Ripensò.
- Non sono un umano, non ho bisogno di riposo. - La tranquillizzò. - E, poi, anche se fossi stato umano, non avrei rifiutato il tuo invito. - Specificò, facendole l’occhiolino.
Shinyao stava sorridendo mentre le sue guance arrossivano sempre più.
Improvvisamente, Chris, come spinto da una forza invisibile, baciò la ragazza sulle labbra.
- Sc… Scusa. - Si scusò il licantropo, distogliendo lo sguardo.
- Non hai niente di cui scusarti, non aspettavo altro. - Disse, dandogli un bacio a stampo per nascondere l’imbarazzo di quella confessione.
Chris sorrise, tornare a Londra era stata la decisione più saggia che aveva preso in vita sua.
 
Era calato il tramonto, quando i due erano usciti dal parco.
 
- Chris, hai fame? Possiamo andare al Cafè Forbidden, così approfitti per salutare Luke. Non lo ammetterà mai, ma gli manchi. - Gli confessò.
- No, sicuramente senza di me sarà stato più tranquillo. -
- E invece no. - Disse dispiaciuta Shinyao. - Ti svelo un segreto. Quando sei partito, gli ho detto qual era il tuo piano, e lui si è risentito del fatto che non gli avessi detto niente. Un’altra volta, invece, ha detto a Ton di chiedermi come stavi, però lei non doveva dire che era lui a volerlo sapere. Questo è successo più volte - Raccontò divertita.
- Sarà stato solo per curiosità. - Pronunciò, cercando di nascondere l’imbarazzo.
- Chris, Luke è il tuo fratello maggiore, è naturale che si preoccupi per te. - Gli chiarì. - Non immagini quanto avrei voluto anch’io una sorella o un fratello, invece, sono cresciuta da sola, finchè non ho conosciuto Ton. Perciò sii fiero di avere un fratello come Luke. -
Chris non disse una parola; in cuor suo sapeva che suo fratello gli voleva bene e, nonostante non lo volesse ammettere, anche lui gliene voleva.
 
Alla fine, avevano deciso di andare al Cafè Forbidden.
 
Shinyao aveva fatto aspettare il licantropo fuori.
- Buonasera, è permesso? - Chiese, entrando nel locale.
- Mi spiace ma è ancora chiuso. - Rispose Luke, non accorgendosi chi fosse.
- Se il locale è chiuso, lo chef potrebbe uscire? Gli devo parlare. - Disse la ragazza, canzonandolo.
- Oh! Shinyao sei tu? Non ti avevo riconosciuta. Ero impegnato a inventare nuovi piatti. - Confessò il licantropo, seguendo la ragazza all’esterno.
Uscito dal locale, Luke era stato colpito da un pugno in testa. Aveva riconosciuto quel colpo, come anche il suo odore, ma comunque aveva contraccambiato, in fondo era il loro modo di mostrarsi affetto.
- E’ questo il modo di accogliere il tuo fratellino? - Domandò Chris, fintamente deluso mentre si massaggiava la testa.
- E’ così che si saluta un fratello maggiore? - Ribatté Luke, guardandolo torvo.
Shinyao guardava quel siparietto divertita, guadagnandosi un’occhiataccia dai due fratelli.
 
Luke li fece entrare nel locale, aveva molto di cui discutere col fratello. Era curioso di sapere com’era andato il viaggio, e se avesse raggiunto il suo obiettivo.
- Chris, com’è stato fare il turista? Hai trovato, almeno, quello che cercavi? - Domandò curioso.
- Il viaggio mi è servito solo per capire che quello che cercavo era sempre stato qui, a Londra. - Confessò facendo una breve pausa. - E non sei tu. - Disse volgendo uno sguardo minaccioso al fratello.
- Ah, sì! Peccato. - Ammise, sorridendo alla ragazza. - Il mio fratellino è cresciuto. - Piagnucolò, prendendolo chiaramente in giro.
Luke era felice per suo fratello, finalmente qualcuno era riuscito a rompere il muro che aveva innalzato intorno al suo cuore. Quella ragazza era stata una benedizione, lui lo aveva capito sin dall’inizio, sin da quando Chris aveva promesso che l’avrebbe protetta a ogni costo.
- Fratellino, qui c’è una stanza libera, resta qui. - Propose Luke.
Chris era felice della proposta.
Si era fatto tardi, e Shinyao doveva tornare a casa, il giorno dopo sarebbe stata una giornata pesante.
 
-Grazie per avermi accompagnata. - Ringraziò la ragazza.
- Non ti avrei mai lasciata tornare a casa da sola. - Disse, dandole un bacio. - Ci vediamo domani mattina. A che ora? - Domandò.
- Alle 7:00, se vogliamo arrivare in tempo per prendere posto. - Gli ricordò.
 
La mattina Chris era arrivato in largo anticipo.
 La notte, per l’emozione, non era riuscito a chiudere occhio, continuava a pensare a tutte le cose belle che gli erano successe al suo ritorno.
- Buongiorno. E’ da molto che aspetti? - Domandò Shinyao, salutando il licantropo.
- Ehm, mezz’ora. - Confessò, grattandosi la guancia con l’indice.
- Ti avevo detto alle 7:00, non potevi suonare? Ti avrei offerto la colazione. Io e Ton eravamo pronte da un bel po’. - Disse dispiaciuta per averlo fatto aspettare tanto.
- Non ti preoccupare, la prossima volta suonerò. - La rassicurò il licantropo.
 
Erano arrivati all’università, i corridoi cominciavano ad affollarsi, e Chris arricciava continuamente il naso.
- Chris, che succede? - Chiese preoccupata, vedendo lo strano comportamento del ragazzo.
- Avere un fiuto troppo sviluppato, a volte, è fastidioso. Dove c’è molta gente, ci sono anche un sacco di odori. I licantropi, inconsciamente, tendono a fiutare tutto ciò che li circonda, al fine di immagazzinare quanti più odori. Siamo una specie di banca dati, se succede qualcosa, ci affidiamo al nostro naso per fiutare il colpevole. - Spiegò Chris, tranquillizzando la ragazza.
I ragazzi arrivarono in tempo per prendere posto. Shinyao, grazie alla sua corporatura minuta, era riuscita a intrufolarsi tra la folla, assicurandosi la comodità per l’intera giornata.
- Accidenti, Shinyao ma ogni giorno è così? - Domandò stupito il licantropo.
- Sì, non ne ricordo uno tranquillo. Però, essere piccolina ha i suoi vantaggi. - Disse, indicando se stessa.
- Io avrei sbaragliato tutti con la forza. - Replicò guardando la folla.
- Sì, così ti avrebbero cacciato immediatamente. - Rise.
 
Le lezioni iniziarono, e tra le spiegazioni e i rimproveri dei professori mossi per il continuo brusio che vi era in aula, era arrivata la pausa pranzo.
 
- Finalmente, un po’ di tregua. - Disse Shinyao, stiracchiandosi. - Ti sei annoiato, vero? - Chiese.
- Niente affatto, anzi, mi piacciono davvero. - Ammise il licantropo, osservando i dati scritti sulla lavagna.
-Fidati, ti è piaciuto solo perché per te è una novità. - Pronunciò sospirando. - Vieni, andiamo a pranzare. Di là c’è la mensa... Altra fila. - Lo informò.
 
All’ingresso della mensa, Shinyao mostrò un tesserino, e superò la fila.
- Cos’era, un pass da privilegiato? - Domandò Chris, vedendo la marea di gente che avevano lasciato davanti all’ingresso.
- Faccio parte di un’associazione universitaria, abbiamo una sezione separata. - Confessò a voce bassa.
La ragazza aveva occupato i posti, ed era andata a prendere il pranzo, lasciando il licantropo stupito.
-Tieni, fortunatamente queste erano le ultime cotolette, gli altri secondi piatti avevano un aspetto nauseabondo. Spero che il resto ti piaccia- Disse porgendogli il vassoio.
-  Grazie… Buon appetito. - Ringraziò il licantropo, prendendo le posate.
La pausa era quasi terminata, e Chris non aveva ancora finito.
- Chris, scommetto che il pranzo non ti piace. - Costatò la ragazza, guardando il vassoio mezzo pieno del ragazzo.
- Ho mangiato cose migliori. - Ammise. - La prossima volta cucino io. Pranzo a sacco. Queste cose fanno pena. - Confessò, guardando in malo modo l’addetta alla mensa.
Shinyao rise per l’espressione quasi disgustata del ragazzo.
- Tu ogni giorno pranzi qui? - Domandò Chris.
- Sì, non ho tempo di cucinare o di tornare a casa. - Rispose con tranquillità.
- Mai più queste schifezze. Da domani il pranzo te lo preparo io. - Disse ancora disgustato da quelle pietanze.
 
La giornata era conclusa, era il momento di tornare a casa.
- Che ne pensi?  Sei ancora dell’idea che l’università sia bella? - Domandò Shinyao riferendosi alla valutazione che il ragazzo aveva fatto prima del pranzo.
- Sì, mi piace. Mi sarebbe piaciuto fare una cosa del genere. - Ammise il licantropo.
- Potresti sempre farlo. - Lo informò entusiasta.
- Non ho più l’età. I miei diciotto anni sono passati da più di un secolo, anche se ne dimostro molto meno. - Disse ridendo.
- All’università ci si può iscrivere a qualsiasi età, anche se sei un vecchietto. - Ironizzò. - Se ti piace, fallo. - Lo incoraggiò la ragazza.
Al ragazzo l’idea non dispiaceva, ma era comunque da valutare.
 
Da quel giorno, Chris e Shinyao erano andati insieme alle lezioni, e il ragazzo era riuscito anche a iscriversi, con grande stupore di suo fratello Luke.
 
Era passato un anno da quando Chris e Shinyao si erano fidanzati ufficialmente, la loro relazione era invidiata da molti ragazzi. Non avevano mai visto una coppia così affiatata; anche Luke era un po’ geloso, ma era anche contento per suo fratello, e doveva ammettere che, il fratello problematico (come lo aveva definito Toryu), era davvero cambiato.
Shinyao aveva domato il lupo selvaggio.
 
Era il giorno del compleanno di Shinyao, e Chris aveva deciso di farle una sorpresa.
Aveva chiesto a Ton di lasciargli usare la cucina e lei, ovviamente, aveva accettato, proponendo addirittura di lasciarli la casa libera.
Chris aveva preparato una cena con i fiocchi; suo fratello era stato un degno insegnante.
- Tanti auguri, amore. - Le augurò imbarazzato per averla chiamata così, era la prima volta che lo diceva, e questo fece commuovere la ragazza.
- Grazie, che magnifica sorpresa. - Ringraziò commossa.
 
Quella sera, Chris era rimasto a dormire da Shinyao.
Erano nel letto, quando improvvisamente, Chris si sentiva il braccio bagnato e la ragazza che singhiozzava.
Il licantropo le accarezzava i capelli per calmarla.
- Ehi, che succede? Perché stai piangendo? - Domandò intristito.
- Niente, stavo pensando a delle cose e mi sono emozionata. - Mentì.
- Shinyao, i licantropi capiscono quando qualcuno mente e, anche se non lo fossi stato, lo avrei capito ugualmente. Ora, mi dici cos’hai? - Richiese.
- A te va bene stare con un’umana? - Chiese, stupendo il licantropo.
- Perché questa domanda? - Chris temeva che Shinyao avesse dei ripensamenti sulla loro relazione.
- Chris, a differenza tua, per me gli anni passeranno. Per ora sono ancora una ragazza, ma quando sarò vecchia e tu ancora giovane, che farai? - Disse impaurita.
- Avrò l’aspetto di un ragazzo, ma gli anni passeranno anche per me. - Rispose cercando di confortarla.
- Sei immortale, il tuo aspetto non cambierà. - Puntualizzò intristita.
- Non m’interessa. Ho aspettato troppo per avere la felicità che mi hai donato. Passassero secoli, ma la felicità che ho raggiunto non invecchierà mai. - Pronunciò, orgoglioso della sua nuova vita.
- Volevo chiederti una cosa. - Disse asciugandosi le lacrime. - E’ vero che i licantropi possono trasformare gli umani in loro simili? - Domandò Shinyao senza esitazione.
- Se un umano ci crede, allora, sì. - Ammise, capendo solo in seguito dove volesse arrivare.
- Trasformami in un licantropo. Io voglio vivere per sempre con te; sempre che tu lo voglia. - Proferì seriosa.
- Shinyao, non è una cosa da prendere alla leggera. Se ti trasformi in un’umbra, perderai la tua umanità, e non potrai più tornare indietro, resterai così, per sempre. - Le spiegò, sperando di farle capire a cosa voleva andare incontro.
- Lo so, e ti assicuro che ci ho pensato attentamente. - Disse, sicura. - Se davvero mi ami, trasformami in un licantropo. -
Chris vedeva la risolutezza della ragazza, ma lui comunque non voleva fare una cosa di cui lei si sarebbe potuta pentire, però nei suoi occhi non c’era la minima esitazione. L’unica cosa era proporre un accordo.
- Facciamo un patto.-Propose, sperando che la ragazza accettasse.
- Quale? - Domandò curiosa.
- Il giorno della laurea, se ancora lo vorrai, ti trasformerò in un licantropo. - Puntualizzò il ragazzo.
- Va bene. - Accettò, dopo averci pensato un po’.
Il patto fu sigillato da un intenso bacio.
 
Era giunto il giorno della laurea e i due strepitavano dall’emozione.
 
Negli anni precedenti, Shinyao non aveva avuto alcun ripensamento, anzi a ogni compleanno, glielo ricordava, ed era sempre più impaziente e euforica. Lo avevano accennato anche ai loro amici, e nessuno aveva avuto da ridire, in fondo, si trattava delle loro vite.
 
-Chris, i prossimi a discutere la tesi siamo noi due. Ricordati il mio regalo di laurea questa sera. - Gli ricordò, massaggiandogli i canini appuntiti.
- Non l’ho dimenticato. Sono felicissimo che tu voglia rimanere al mio fianco per l’eternità, ma non canterò vittoria fino a questa sera. - Disse con tono malizioso.
 
La festa per la loro laurea era finita, entrambi avevano concluso i loro studi con ottimi risultati. Erano felici ma, adesso, li attendeva una felicità maggiore; una gioia che nessun voto avrebbe potuto dare.
 
Avevano deciso di compiere la loro promessa sul tetto del Kensington palace, il posto dove si erano scambiati il loro primo vero bacio; il bacio tra un’umana e un licantropo.
Chris, aveva chiesto ancora una volta, il consenso, e Shinyao aveva acconsentito, accompagnando la testa del ragazzo sul suo collo.
Il licantropo non avrebbe mai voluto fare del male alla sua amata ma, quel dolore, sarebbe stato l’inizio della loro eterna fedeltà.
Prese fiato e, velocemente, morse il collo della ragazza; ora erano due Umbra pronti ad amarsi per l’eternità.
-Ti amo. - Pronunciò Chris tutto di un fiato.
Chris aveva sempre amato Shinyao, ma non era mai riuscito a dirlo per l’imbarazzo, però le sue azioni erano valse più di mille parole.
Per la coppia, quella giornata sarebbe stata la più bella in assoluto, della loro intera esistenza.


 
  
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