Crossover
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Autore: rosy03    12/05/2020    1 recensioni
[Crossover: MHA, Naruto, Fairy Tail, One Piece]
• Il Centro è un’organizzazione volta alla difesa della pace e dell’armonia tra gli Universi.
Ma cosa succederebbe se qualcosa andasse storto? Se tra le loro fila vi sia un demone di Abyss che sembra intenzionato ad aprire la Porta che conduce nel suo mondo, liberando così ciò che di più malvagio esiste?
Ivar e i suoi sottoposti non possono nulla contro Artemi, è un demone troppo potente e spietato.
Ma presto arriverà la soluzione: se loro, semplici esseri umani, non possono sperare di sconfiggerlo allora basterà chiedere a chi di umano ha ben poco, giusto?
Combattenti forti nello spirito, ecco di chi il Centro ha bisogno... comincia così un’avventura, una lotta contro il tempo per impedire ad Artemi di aprire quella Porta.
La Porta che si trova su Antilia.
• La storia è attualmente in revisione
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Battaglia dei Mondi'
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La Battaglia dei Mondi

La Porta per Abyss
 

Capitolo 07

La potenza Otsutsuki contro il Duo
 

 
Amanda tornò con una scatolina bianca e cominciò a prestare il primo soccorso, tamponando le ferite di Isuke per poi sedersi con la schiena appoggiata a un albero, stanca morta.
Dalla foresta sbucarono Midoriya e Bakugou, entrambi un po’ malconci ma vivi e questo bastava.
Ma quando Claudia li vide da vicinò quasi non svenne.
– Midoriya! Il braccio! È... È viola! – esclamò.
Il ragazzo sorrise mestamente ma non disse nulla, più che altro si rese conto della condizione in cui versavano i suoi compagni. I vestiti di Isuke erano sporchi si sangue e terra, Amanda non osava muovere il busto per evitare danni peggiori e Claudia, beh, lei era quella che stava meglio: sfoggiava qualche graffio ma niente di più.
– Dov’è la tizia? – chiese Bakugou, al che Amanda indiò la kunoichi stesa poco più in là.
Claudia decise di girarle attorno seguendo il biondo (più che altro aveva paura che quella si rialzasse da un momento all’altro) e poi andò dritta da Hinata, cominciando a scuoterla.
– È inutile – sentenziò Akame da terra – A meno che tu sappia come fare, il che io dubito, l’unico modo per rompere l’illusione è uccidermi –
Ovviamente, pensò la kunoichi, io posso disattivarla quando voglio ma con gli occhi in questo stato non credo ci riuscirei.
Bakugou si abbassò sulle ginocchia, Midoriya restò accanto a lui mentre seguiva con lo sguardo i movimenti di Claudia che cercava di svegliare la mora.
– Dov’è Naruto? – chiese Isuke, che intanto si era trascinato verso di lei e le puntava una pistola in volto – Scommetto che tu lo sai –
Akame rise ma una fitta alla testa la fece smettere – Certo che lo so. Il biondino è caduto in una trappola ma non è morto – spiegò – Non avremmo mai potuto ucciderlo, è troppo forte –
Era stata sincera, notò.
– E dov’è adesso? –
– Non è in questa dimensione, semplice –
Corrucciò le sopracciglia – In che senso? –
– Sì, insomma. Il mio potere illusorio non controlla solo gli animali ordinari, ma anche quelli da evocazione, specie se si tratta di Inomaru, l’animale con cui ho stretto il contratto –
Nella mente di Claudia si accese allora una lampadina ma doveva avere una conferma.
Akame si leccò le labbra dove alcune gocce di sangue si stavano incrostando – È forte e difficile da battere ma è un bel po’ scemotto –
Claudia non seppe se tirare un sospiro di sollievo perché era vivo o se imprecare mentalmente.
Isuke abbassò quindi la pistola, dalla sua espressione e dalle condizioni in cui versava il suo corpo intuì che non avrebbe dato loro una mano a farlo tornare indietro
Lui non sapeva neanche cosa fossero questi animali da evocazione e si appuntò di chiederlo a Claudia non appena fosse possibile. Ciò che non si aspettò, però, fu la spinta di Midoriya.
Entrambi caddero lontano da Akame, Bakugou riuscì a raggiugere Claudia con un salto e le abbassò la testa per evitare di venire colpita da quella... palla di fuoco?
Isuke imprecò per via del dolore e volse lo sguardo verso l’alto, da dove proveniva l’attacco e sgranò gli occhi – Ma che diamine...? –
Il corpo di Akame bruciò quasi immediatamente e Hinata si svegliò di soprassalto, puntando gli occhi sulle sue stesse mani. Lontano da lì, a Konoha, gli animali smisero di muoversi irrazionalmente e scapparono nella foresta, tornando alle loro tane e ai loro nidi.
– E adesso chi cazzo è questo? – ringhiò Bakugou.
Hinata avvertì quel particolare tipo di chakra e la sua testa scattò all’insù, fu un istante e riconobbe quegli occhi, così simili ai suoi. Anche Claudia restò a bocca aperta.
Lei e la giovane Hyuuga, più di tutti, conoscevano il reale pericolo che fluttuava sulle loro teste.
– Non è possibile – gracchiò la Colonna.
Izuku, allora, volse lo sguardo alla ragazza – Lo conosci? –
– È un Otsutsuki – rispose Hinata per lei e faticosamente tornò in piedi – Vi ringrazio per avermi aiutata, ma adesso è meglio se vi allontanate –
Claudia avrebbe voluto impedirglielo, contro un tipo dalle abilità semi divine avrebbe rischiato la vita!
– Conosco ognuno di voi, terrestri, e so per certo che non avete le capacità per battermi. Consegnatemi la Colonna e facciamola finita –
Bakugou sussultò e fece per rispondergli per le rime ma Claudia gli afferrò il braccio e scosse la testa – Ha ragione, è troppo forte. E poi siete feriti, non fate sciocchezze –
– Prendete Amanda e allontanatevi, svelti – ripeté la Hyuuga camminando in avanti e mettendosi in posizione, attivando la sua abilità oculare.
L’uomo vestito con un elegante kimono bianco poggiò i piedi a terra, possedeva il Byakugan e nascondersi non era un’opzione, li avrebbe trovati comunque.
– Una Hyuuga, bene – sentenziò – Il mio nome è Toshiaki Otsutsuki, consegnatemi la Colonna
Artemi mi aveva garantito che ci avrebbe pensato lui ma a quanto pare posso provvedere da me.
Cercò di calmare i battiti, Hinata. Quel tipo voleva qualcosa da lei, dunque? Sarebbe riuscita a resistere prima dell’arrivo dei soccorsi?
Sarebbero arrivati i soccorsi?
– Perché hai ucciso un tuo alleato? – chiese a un certo punto Izuku, che si era caricato la bruna sulle spalle nonostante le gambe tremanti. Non riusciva a concepire un’azione simile.
L’Otsutsuki rimase impassibile e lentamente voltò gli occhi perlacei verso di lui – Perché si è rotta – rispose atono – Tutti e tre sapevano perfettamente che sono solo dei prototipi, creati giusto per questa missione. Hanno assorbito il chakra di molte persone e io ho donato loro delle abilità innate come premio –
Claudia deglutì prima di aprire bocca – Hanno ucciso tutte quelle persone e distrutto interi villaggi per... il loro chakra? –
– Certo. Ma questo non vi interessa. Per prima cosa mi occuperò della Hyuuga – disse e fece per attivare anche lui il Byakugan ma Hinata si mosse prima.
Doveva farli allontanare il più possibile.
Sono sicura che Naruto arriverà presto, pensò con un sorriso.
Nel momento stesso in cui si lanciò verso il nemico, Hinata mosse le mani creando i segni che le servivano e concentrò il chakra nelle mani che assunse la forma di due leoni.
Si mosse velocemente, cercò di assestare all’Otsutsuki diversi pugni ma quest’ultimo rese vani tutti i suoi tentativi; la Hyuuga infine sciolse la tecnica all’improvviso ed eseguì il Doppio Palmo d’Aria.
Lo prese in pieno ma l’essere in bianco non sembrò per nulla colpito dalla mossa.
Alzò pigramente la mano sinistra in direzione della ragazza e allora sulla fronte si aprì un terzo occhio. Claudia sussultò sul posto, conosceva fin troppo bene quel tipo di arte oculare e le sue immense capacità: l’iride era viola e la pupilla circondata da tanti cerchi concentrici tutti uguali.
Toshiaki attivò il Bansho Tenin e Hinata venne attirata, come fosse una calamita, verso di lui.
Senza poter contrastare tale forza attrattiva, il collo della Hyuuga venne stretto tra le dita pallide dell’Otsutsuki, il suo corpo incapace di muoversi.
– Cosa diamine è successo? Cos’è quell’occhio?! – fece Amanda, tentando di respirare il più piano possibile.
Fu Claudia a rispondere e a chiarire ciò che stava succedendo – Quello è il Rinnegan. Esiste una vasta gamma di abilità legate a quell’occhio ma tutti quelli che lo possiedono sono ninja davvero molto potenti, peggio ancora se si tratta di un Otsutsuki – spiegò, la gola secca.
– Voglio soltanto due cose. La prima è la ragazza laggiù – disse e indicò Claudia con un cenno della testa, al che la ragazza tremò sul posto – E la seconda... –
Prima ancora che chiunque di loro capisse cos’aveva intenzione di fare, Toshiaki avvicinò minaccioso tre dita al viso di Hinata.
Subito dopo si levarono alte le grida della kunoichi che ricadde al suolo, nuovamente padrona del suo corpo, mentre stringeva entrambe le mani sulla cavità oculare ormai vuota. Il dolore era soffocante, il sangue usciva a fiotti e non sembrava volersi fermare.
Midoriya, senza neanche pensarci, attivò d’istinto il One For All pronto ad attaccare ma qualcosa spuntato all’improvviso dal terreno lo immobilizzò.
– Merda! Cosa sono?! – ululò Bakugou, sentendo le braccia venire tirate dietro la sua schiena.
Amanda strillò nel momento in cui sentì il dolore alle costole incrementare, Isuke mugugnò qualcosa, per non urlare si morse l’interno della guancia.
Anche Claudia venne immobilizzata così come gli altri e subito dopo sentì le energie venirle meno.
– Kacchan, riesci a liberarti? –
Il biondo strattonò per l’ultima volta quelle corde fatte di rami prima di espirare pesantemente – No. E mi sembra di non avere più forza da quando mi si sono aggrovigliate attorno –
L’ultima parola era praticamente biascicata.
Claudia ebbe conferma dei suoi timori in quel preciso istante – Questo legno sta... assorbendo la nostra energia – spiegò debolmente.
In circostanze normali Katsuki non avrebbe perso tempo a far esplodere tutto ma stranamente non aveva quasi più la forza neanche per alzare la testa e guardare in faccia lo stronzo presuntuoso che intanto immergeva l’occhio di Hinata in un barattolo a forma di cilindro.
Con la stessa espressione di superiorità stampata sul volto, ignorò i lamenti della mora inginocchiata a terra e si diresse spedito verso Claudia.
Beh? È già finita? Cavoli... non voglio che termini così. Dannazione...!
Alzò gli occhi sulla figura in bianco che man mano si stava avvicinando, la vista non era dei migliori in quanto gli occhiali si erano un po’ impolverati.
Le piccole corna spuntavano tra i capelli albini dell’uomo, il terzo occhio la fissava con intensità.
Il cuore batteva e batteva, la paura le bloccò il respiro. Toshiaki alzò nuovamente la mano, questa volta per rompere la tecnica che teneva ferma la Colonna ma prima ancora che potesse succedere si alzò il vento e udì uno strano rumore tremendamente familiare.
Questione di un battito di ciglia, le radici vennero tranciate di netto e abbassando lo sguardo sul proprio corpo ormai libero, Claudia notò dei piccoli bagliori. Come se pochissimi attimi prima le fosse passato accanto un fulmine.
Fare due più due non fu mai così facile.
Animata da nuova speranza alzò gli occhi per incontrare la schiena di Sasuke, coperta da un lungo mantello nero mentre alla sua destra splendeva la sua katana, ancora contornata dal chakra di tipo fulmine che era solito usare.
– Scusate il ritardo – esclamò Naruto spuntando alle sue spalle, ma non fece in tempo a vederlo che con un salto raggiuse l’Otsutsuki con una sfera di vento tra le mani.
Lanciò il Rasengan dritto sulla faccia del nemico senza remore, per poi atterrare al fianco dell’amico.
Volse lo sguardo a Izuku e gli altri e notò che anche loro erano liberi e stavano bene. Più o meno. E che anche Sakura li aveva raggiunti, iniziando a prestare il primo soccorso.
– Siete stati bravi a sopravvivere fino ad ora – sentenziò proprio l’Haruno mentre medicava con una certa urgenza Hinata che, grazie all’antidolorifico appena iniettatole, aveva smesso di dimenarsi dal dolore – Ora lasciate pure fare a noi –
– D-Dove diavolo eravate finiti? – chiese Amanda respirando a fatica.
– Beh, io... sono stato mangiato e trasportato in una palude puzzolente da un cinghiale gigante – disse lo shonobi biondo ridacchiando leggermente.
Sasuke al suo fianco sbuffò – Farei meno lo spiritoso fossi in te –
Prima ancora di poter controbattere, fu Sakura a prendere la parola – Esatto! Sasuke è dovuto venire a cercarti con li risultato di aver perso un sacco di tempo! –
L’altro sospirò affranto e chiedendo scusa nuovamente.
– Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki. Coloro che hanno vinto la guerra di alcuni anni fa – disse l’alieno alzando un sopracciglio – Ero ansioso di poter combattere contro di voi –
Il biondo assottigliò lo sguardo, all’improvviso fattosi serio in volto – Te la farò pagare per aver fatto del male a Hinata e mi riprenderò ciò che le appartiene! –
L’Otsutsuki ridacchiò, era la prima volta che Claudia lo vide fare un’espressione differente da quella a cui si era abituata.
Sasuke avanzò di un passo – Cosa vuoi ottenere con quell’occhio? –
– Il Tenseigan –
Ma non era stato lui a parlare, bensì Claudia.
Si era finalmente ricordata. Come una stupida si era dimenticata di quel particolare e non aveva pensato ad avvertire la povera Hinata.
– A quanto pare sai parecchie cose – iniziò a dire Toshiaki – Ebbene sì, il mio obiettivo è il Tenseigan e per ottenerlo mi serve necessariamente il Byakugan di voi abitanti della terra. Me ne basta uno, per la verità. Non ho bisogno di altro – spiegò.
Non aspettarono oltre, i due ninja di Konoha si lanciarono all’attacco.
Da qui in poi Claudia non riuscì quasi più a seguirli. Si muovevano velocemente, sferrando calci, pugni e fendenti in sequenza.
Sasuke e Naruto gli tenevano testa perfettamente, le loro abilità superavano di gran lunga quelle dei presenti e soltanto Otsutsuki poteva eguagliarle. Sakura concentrò il chakra sulle ferite di Isuke, fermando le emorragie che minacciavano di farlo svenire da un momento all’altro, dopodiché le bendò alla meno peggio. Cominciò poi a occuparsi di Amanda e trattenne un’imprecazione quando si rese conto che due costole erano state inclinate.
Non aveva tempo e materiali per procedere con un’operazione, per cui le disse di stringere i denti e in un attimo le rimise apposto le ossa. Il suo era un lavoro pulito e veloce, le iniettò dell’antidolorifico e le intimò di non muoversi troppo altrimenti la situazione le sarebbe sfuggita di mano.
Claudia però, così come i due studenti della U.A., non riuscivano a staccare gli occhi dallo scontro che si stava consumando a pochi passi da loro.
Sasuke muoveva quella katana con estrema precisione, contornandola di chakra del fulmine e sparendo e ricomparendo grazie al Rinnegan. D’altro canto Naruto aveva attivato la moltiplicazione del corpo, copie d’ombra che però vennero annientate da una potente tecnica dell’arte dell’acqua.
Un muro di terra si innalzò subito dopo ma lo shinobi biondo riuscì a sfondarlo con un Rasengan ben assestato, poi fu la volta del compagno lanciare numerosi shuriken nella direzione del nemico.
Il loro era un combattimento incredibile. Quei due erano perfettamente sincronizzati, il cuore di Claudia si gonfiò di speranza e ammirazione.
– Sono incredibili – soffiò Midoriya, con gli occhi sgranati.
Il suo compagno di classe non disse nulla e si limitò a guardare con la mascella tesa.
Quei tre erano su di un altro livello... erano superiori a loro in tutto e per tutto. E ne ebbe la conferma quando Naruto attivò la modalità cercoterio, venendo avvolto nel chakra di Kurama.
Da quel momento i suoi movimenti si fecero ancora più veloci, precisi, mentre Sasuke scattò riponendo la spada e attivando il Chidori nell’unica sua mano disponibile.
Si era sempre chiesta, Claudia, del perché non avesse accettato una protesi come invece aveva fatto l’amico. Imparare a comporre i sigilli con una sola mano doveva essere faticoso, si era immaginata.
Sakura sorrise nel vederli così sconvolti – Abbiate fiducia. Se la caveranno. Noi però dobbiamo allontanarci –
Aveva prestato soccorso ai tre che più le sembravano messi male, Hinata compresa, ma era arrivato il momento di tagliare la corda e allontanarsi il più possibile da uno scontro che a breve sarebbe diventato epocale.
Conosceva le armi di un Otsutsuki e i suoi due compagni non sarebbero riusciti a trattenerlo a lungo dallo scatenare tutta la sua potenza.
Midoriya annuì e con grandissimo sforzo si alzò in piedi, seguito a ruota dalla Colonna.
Avevano cominciato a incamminarsi nella foresta ma Toshiaki non aveva alcuna intenzione di lasciarli andare e così evocò numerose marionette che si lanciarono all’attacco del gruppo.
Sakura stette per lasciare Amanda agli altri per intervenire ma qualcosa si abbatté dinanzi a loro travolgendo un gran numero di nemici di legno. Claudia lo riconobbe quasi subito.
Anzi, li riconobbe.
Kiba e Akamaru, sembravano entrambi affaticati ma non ebbe il tempo di dire nulla che molte altre marionette si ruppero dall’interno rivelando una grande quantità di insetti. Era opera di Shino.
– Ragazzi... grazie per essere qui – fece Hinata, sorridendo debolmente.
I due ninja si voltarono a guardarla, il primo sgranò gli occhi e cominciò a chiedere spiegazioni riguardo il suo stato mentre il secondo si limitò a stringere i pugni.
Il grosso cane le si avvicinò guaendo e lei lo accarezzò.
Fu Sakura a chiarire la situazione – Non è il momento di farsi prendere dalla rabbia. Dobbiamo portare questi ragazzi via di qui, sono feriti –
Anche se con riluttanza, Kiba annuì.
In quel momento arrivò anche Sai, pallido come Claudia lo ricordava. Dopo essersi scambiato una veloce occhiata con i suoi compagni aprì il rotolo che normalmente si portava dietro e ci disegnò rapidamente dei grandi uccelli che subito dopo presero vita.
Midoriya restò ancora volta senza parole.
Rapidamente furono fatti salire sugli animali che presero il volo.

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– Cosa diamine è successo? –
Alla domanda di Temari, purtroppo, il suo compagni di viaggio non ebbe risposta. Per lo meno non ne aveva una che spiegasse con certezza assoluta perché i ninja che avevano incontrato blateravano di stupide bestiacce anziché di nemici.
Shikamaru ne aveva solo una, di certezza. Sapeva, se lo sentiva fin dentro le ossa, che quei tipi di cui gli avevano parlato Sakura e Sasuke si erano fatti vivi ancora una volta e che, questa volta, si erano dati davvero molto da fare.
Anzi, erano due le certezze. Anche quella sarebbe stata una grande seccatura da affrontare.
– Sei tornato presto – asserì Ino, che lo raggiunse scavalcando le macerie di una casa.
– Già – sbuffò lui portandosi una mano alla nuca – E Choji? –
– Sta arrivando. Io sono ripartita subito dopo aver comunicato la cosa alla Mizukage – spiegò, per poi fare un cenno di saluto alla kunoichi di Suna – Una manica di animali inferociti ci ha attaccato e abbiamo molti feriti –
Shikamaru annuì.
Avrebbe tanto voluto starsene in pace in qualche angolo sperduto del bosco che apparteneva alla sua famiglia da generazioni, invece che stare lì a cercare di calmare le acque. Perché era evidente che molti dei ninja, genin e chunin inesperti in primis, avevano iniziato a non capirci più niente.
L’Hokage apparve all’improvviso al loro fianco con il suo solito sorriso stampato sul viso.
– È stata confermata la presenza di un nemico in direzione sud-est. Il team 7 è già lì, supportato dal team 8 ma la situazione è grave, avranno bisogno di rinforzi –
Temari non perse tempo a chiedere come mai ci fosse anche Sasuke, semplicemente decise di andare a dare un’occhiata assieme al Nara mentre la biondina avrebbe dato le ultime indicazioni ai ninja medici. Li avrebbe raggiunti successivamente, in attesa che anche Choji arrivasse.
– Possibile che Konoha sia sempre inondata di guai? – fece ironica.
L’altro sospirò – Che posso farci... piace così tanto ai cattivi
Temari sogghignò e scosse la testa, divertita – Non ci vivrei per nulla al mondo –
– Ah sì? – questa volta fu il turno dello shinobi, di ridacchiare – Ed io che ero convinto che io e il mio villaggio stavamo guadagnando punti! –
– Muoviti e non ciarlare. Sei una seccatura – ribatté prontamente lei.
– Non puoi dire a me che sono una seccatura, seccatura
Temari roteò gli occhi al cielo e saltò sul primo ramo, decisa più che mai a mettere fine a quella conversazione assurda. Assurda e divertente, certo, ma non le pareva il momento per certe cose.

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Il Rasenshuriken si abbatté al suolo formando un enorme cratere. Ormai della casetta di legno dove erano stati sistemate quelle persone provenienti da un’altra dimensione era del tutto scomparsa.
Causa principale l’immenso chakra dell’Otsutsuki che aveva iniziato a lanciare attacchi a raffica, alcuni di questi lasciati liberi di colpire montagne e laghi nei dintorni, altri parati o deviati in quanto puntavano dritti al villaggio o nella direzione in cui erano fuggiti Claudia e gli altri.
– Mi avete stancato. Consegnatemi la Colonna se non volete far correre inutili rischi a Konoha –
– Neanche per idea! – esclamò Naruto – Anziché farci perdere tempo ridammi l’occhio di Hinata, bastardo! –
Sasuke gli lanciò un’occhiata intimandogli di stare calmo.
Se avesse perso il controllo delle proprie emozioni avrebbe perso quella battaglia. L’Uchiha aveva calcolato bene le potenzialità di quell’individuo e non gli piacevano per niente: possedeva il Byakugan e il Rinnegan, in più era maledettamente bravo nelle arti marziali e magiche.
Sconfiggerlo avrebbe richiesto una grande quantità di chakra.
Certo, Naruto poteva contare su quello di Kurama e lui si era ritrovato in situazioni pessime tantissime volte e non sprecava mai chakra a caso. Però...
Toshiaki Otsutsuki... va eliminato qui e adesso, pensò deciso.
– Non restituisco proprio niente, terrestri. Quell’occhio mi serve e anche la Colonna
– Mi stupisce che un Otsutsuki prenda ordini da qualcun altro – si intromise a un certo punto Sasuke.
L’alieno assottigliò gli occhi nella sua direzione – Che intendi dire? –
– Hai ottenuto il Byakugan di Hinata Hyuuga e ti ostini a rimanere qui sapendo che rischi di essere sconfitto solo per prendere una ragazzina per conto di qualcun altro – disse serio – Perché lo fai? –
Quello ghignò ma per un secondo Naruto ebbe la sensazione di vedere qualcos’altro in quello sguardo, diverso dall’arroganza che lasciava trasparire – Non sono affari vostri –
Le marionette che poco prima erano state distrutte da Kiba e Shino ripresero a muoversi.
Naruto fece per raggiungerle e toglierle di mezzo definitivamente ma Toshiaki lo bloccò palesandosi dinanzi a lui e sferrandogli un calcio allo stomaco. Mentre le marionette cominciarono ad allontanarsi, inseguendo Sakura e gli altri, l’alieno attivò nuovamente il Rinnegan, muovendosi velocemente e afferrando entrambi i ninja per il collo.
Fece per assorbire il loro chakra ma Naruto evocò due copie nel momento esatto in cui Sasuke attivò nuovamente il Chidori sulla mano destra, pronto a trafiggerlo.
Toshiaki scomparve e in un attimo fu alle loro spalle.
Non era facile stargli dietro ma gli altri due non erano da meno.
– Dobbiamo trovare un modo per sconfiggerlo e in fretta – disse Sasuke.
L’altro annuì – Suggerimenti? –
Saltarono via quando l’Otsutsuki cercò di colpirli con l’ennesima palla di fuoco.
Allontanatosi abbastanza l’Uzumaki ghignò – Forse ho un’idea –
– Ti prego, dimmi che non si tratta di quella sottospecie di tecnica –
L’occhiata che li lanciò era palesemente scocciata e supplicante, Sasuke non aveva proprio voglia di rendersi ridicolo di fronte a un avversario tanto temibile.
Naruto allora sbuffò – Hai qualche altra scelta? E poi con Kaguya ha funzionato... –
L’altro perse per un attimo la sua solita compostezza e si voltò completamente a guardarlo come se fosse pazzo – Non ci pensare neanche!! –
– Io ci provo –
Sasuke alzò gli occhi al cielo quando il biondo partì all’attacco.
Ma perché non può ideare dei piani normali?!, pensò, maledicendo la sua indole da mentecatto.
Naruto si lanciò verso di lui e formò i sigilli con le mani – Questa volta non hai scampo, Toshiaki Otsutsuki! –

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Atterrarono in cima alla montagna degli Hokage, Kiba e Shino avevano però accompagnato Hinata e Amanda a Konoha perché entrambe versavano in condizioni critiche.
Intanto però, dato che il pericolo non era ancora passato, Claudia avrebbe dovuto rimanere lì assieme agli altri ninja per evitare un secondo attacco al villaggio.
Isuke aveva insistito per rimanere dato che si sentiva già meglio grazie alle cure di Sakura e anche Midoriya, nonostante avesse un braccio steccato.
– Come diavolo hai fatto a ridurtelo così? Sembra che sia esploso dall’interno... –
Il ragazzo ridacchiò, preso in contropiede.
A quel punto Claudia sospirò, cercando di spiegare in breve la faccenda al ninja medico – È perché non riesce a controllare l’enorme potenza del One For All – disse e soltanto dopo si rese conto della grande stronzata che aveva fatto.
Per cercare di rendere chiare le cose aveva parlato sovrappensiero e aveva spifferato tutto.
Davvero complimenti, Claudia, sei un genio, pensò.
Midoriya la guardò con gli occhi e la bocca completamente spalancati, trovando il modo di formulare una frase di senso compiuto. Ci riuscì dopo un po’ di tempo – T-Tu come... come lo sai?! – finì la frase praticamente urlando.
– Beh... – cosa avrebbe dovuto dirgli?
Non riuscì comunque a dire niente perché Bakugou l’afferrò per il collo della felpa e la sollevò sulle punte, scuotendola senza fregarsene del fatto che stava finendo di rincitrullirla – Com’è che tu conosci il Quirk di questo sfigato, EH?! Cos’altro sai, parla!! –
Izuku, seppur sconcertato dalla notizia, cercò di calmare l’amico e convincerlo a lasciarla.
Claudia tirò un sospiro di sollievo quando Katsuki lasciò la presa – Vi va se ne parliamo dopo? Non mi sembra il momento –
– Ha ragione – affermò Sakura zittendo sul nascere Bakugou – Non ci sto capendo niente ma avrete tempo per parlare di Quork e di qualsiasi altra cosa vogliate –
I tre ignorarono la brutta pronuncia adottata dalla kunoichi e annuirono, chi con riluttanza e chi tentando di calmare i propri battiti. Midoriya non si aspettava certo che qualcun altro (pure di un altro mondo!) conoscesse il segreto di One Far All!
– Sta arrivando qualcuno – disse a un certo punto Sai.
Dopo pochi secondi le stesse marionette di prima si gettarono sul gruppo. Prima che qualcuno potesse fare la propria mossa, Sakura le disintegrò a suon di pugni.
Izuku si ricordò di quanto raccontatogli da Claudia e dovette ammettere che la forza fisica di quella ragazza superava la sua immaginazione.
A un certo punto il ninja medico unì le mani e colpì duramente il terreno che si sgretolò, subito dopo delle tigri d’inchiostro bloccarono le marionette rimaste riducendole a meri pezzi di legno.
Era stato alquanto facile.
– Non abbassate la guardia – sentenziò Sakura.
E intanto le stelle venivano oscurate da una misteriosa quanto minacciosa nube temporalesca.

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Sasuke cercò di evitare l’inevitabile lanciandogli addosso innumerevoli e gigantesche palle di fuoco. Erano teste di drago infuocate ma non valsero a nulla, Toshiaki le evitò fluttuando nel cielo.
– Torna giù, maledetto! – gridò Naruto.
Il modo sbuffò – Se non avessimo perso tempo con quella tua stupida tecnica... –
L’altro si sentì offeso nel profondo.
Assottigliò gli occhi e lo guardò malissimo – Non parlare male della mia Tecnica dell’Harem, disgraziato. Che ne potevo sapere io che si sarebbe incazzato così? –
– Ma guardatevi. Tanto bravi e potenti eppure litigate come due mocciosi –
Toshiaki voleva soltanto finirla, andare a prendere la Colonna e tornarsene a casa senza un mal di testa. E invece gli erano capitati due ninja dalle grandi abilità; uno irritante, l’altro irritante e pure scemo.
Quella battaglia stava durando da troppo tempo.
Avrebbe messo fine alla loro vita da lì a poco.
– Perché non scendi, eh? Così ti faccio vedere io! – esclamò ancora il biondo con un’espressione alquanto irritata in volto.
Naruto, stai esagerando... – la voce di Kurama risuonò nella sua testa e lui sbuffò.
– Adesso basta. Mi sono davvero stancato. Mi prenderò la Colonna dopo averci uccisi tutti quanti! –
Sasuke spostò l’attenzione dall’Otsutsuki al cielo per un solo istante, per assicurarsi che tutto stava procedendo come doveva. Un lieve sorriso nacque sulle labbra quando ebbe la certezza che sì, tutto stava procedendo alla grande.
– Sei pronto, Naruto? –
Il biondo sghignazzò in maniera allegra – Certo che sì! –
Toshiaki corrucciò la fronte e si preparò al peggio. Aveva il Rinnegan e il Byakugan, non sarebbero mai riusciti a batterlo.
Certo, uno di loro era un Jinchuuriki e l’altro l’ultimo sopravvissuto del clan Uchiha.
Finora non sono riusciti neanche a farmi il solletico. Sono veloci e molto forti ma prima o poi finiranno il loro chakra mentre io..., pensò ghignando.
– Allora, cominciamo! –
Naruto creò ancora una volta numerosissime copie che si gettarono all’attacco.
L’alieno li scacciò via a metà tra l’infastidito e il divertito – Insisti con questa tua tecnica inutile? Che siate in due o in cento non cambia il risultato –
– Infatti serviva solo a distrarti – affermò il biondo.
Sasuke lanciò alcuni shuriken per poi comporre i segni e alzando il braccio verso il cielo, il suo occhio era pronto a creare la corazza del Susanoo in qualsiasi momento. Da lì a breve gli sarebbe servito per evitare di finire folgorato assieme a quell’essere odioso.
Toshiaki udì il fragore potente dei tuoni alle sue spalle e solo allora capì il reale intento di quei due.
Quando diavolo hanno elaborato questa strategia se fino ad ora non hanno fatto altro che lamentarsi l’uno dell’altro?, pensò inviperito.
L’Otsutsuki fece per dileguarsi all’istante ma ciò gli fu inevitabilmente impedito quando notò di essere circondato da innumerevoli sfere di vento rotanti. Ma quella non era semplice arte del vento, quando più...
Teriosfera Rasenshuriken – esclamò Naruto, pronto a lanciarne un’altra, un po’ più grande delle altre che a brave avrebbero centrato il bersaglio – Vai, Teme! –
Il moro attirò i fulmini naturali che assunsero l’aspetto di un vero e proprio drago, il quale si abbatté con precisione e violenza sul nemico. Toshiaki venne colto di sprovvista e non solo il Kirin, ma anche l’attacco di Naruto rovesciarono su di lui.
Tanto veloci quanto distruttive.
Sasuke fece appena in tempo ad ingrandire il Susanoo, proteggendo se stesso e il suo compagno dalla forte esplosione dovuto all’impatto.
Il Kirin li abbagliò e una colonna di luce si levò alta verso il cielo, dove le nuvole si scaricarono della pesante elettricità scagliandola a terra. Non appena riuscì ad aprire gli occhi, Sasuke disattivò il Susanoo e la pioggia cominciò a cadere dissolvendo rapidamente la polvere venutasi a creare.
Anche Naruto rilassò i muscoli quando non percepì più la presenza dell’Otsutsuki e disattivò la modalità cercoterio, sbuffando di frustrazione – Se n’è andato, vero? –
L’altro annuì gravemente – Si è smaterializzato nel momento esatto in cui i nostri attacchi l’hanno colpito. Ho provato a usare il Susanoo ma... non ho fatto in tempo –
E infatti poco lontano da loro era ancora integra la freccia di chakra viola scagliata da Sasuke, conficcata nel terreno. Aveva infilzato un pezzo del kimono di Toshiaki ma niente di più.
– Dannazione! – esclamò il biondo, cominciando ad agitarsi – Si è portato via l’occhio di Hinata! Come facciamo adesso?! –
– Calmati. Sono certo che si rifarà vivo –
Sasuke ha ragione come sempre. Dovresti migliorare le tue abilità recitative, si vedeva lontano un miglio che stavi facendo finta di perdere la pazienza – lo rimbeccò Kurama divertito.
Naruto arricciò il naso ma non disse niente.
– Ad ogni modo – cominciò a dire l’Uchiha – Credo che siamo riusciti a danneggiarlo almeno un po’ –
Il suo dito pallido indicò il punto esatto in cui il fulmine era caduto. C’erano tracce di sangue.
E ce n’erano anche sul pezzo del kimono strappato.
Almeno per adesso non tornerà a scocciarci – disse la grossa volpe.
Al che lo shinobi biondo annuì, anche se non del tutto sicuro che quella notizia fosse tanto buona.
 
 
 







# Salve! ^^ Non ci crederete mai ma questo capitolo è pronto da sabato!
Non ci credo neanche io ^^ Coomunque, spero che questo capitolo vi abbia entusiasmati come ha entusiasmato me... scrivere di Naruto è sempre bellissimo.

Come sempre ringrazio chi legge, segue la mia storia, chi l’ha inserita tra le ricordate e/o preferite e, soprattutto, grazie infinite a chi spende del tempo per recensirla!

Bene, dal prossimo capitolo inizierà a delinearsi un po’ meglio la missione dei protagonisti, nel senso che oltre a reclutare gente e proteggere Claudia dovranno fare ben altro! Ma... non dico più nulla altrimenti poi perdete l’interesse (se ancora ce n’è).

Avevate capito che tecnica avrebbe cercato di usare Naruto? A me personalmente ha fatto morire dal ridere quando l'ha usata contro Kaguya! ^^
Ancora grazie mille e buona fase 2 a tutti (e non esagerate a uscire, eh)!

Per finire ecco le immagini dei nuovi personaggi apparsi in questo capitolo:

Sai 



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Bye ^^

rosy

 
  
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