Dreams come true
Foxie
I
raggi del sole entrarono
della finestra semiaperta, illuminando il volto del ragazzo, che
dormiva sul
suo letto.
Appena però il sole iniziò a
brillare un po’ più forte, si svegliò
di colpo con un vago senso di rammarico: aveva fatto molta fatica a
addormentarsi…
Si tirò su lentamente, si
stiracchiò e sbadigliò.
Si alzò, ancora insonnolito
dalla notte passata per metà in bianco, si diresse verso la
cucina e si sedette
a tavola per la colazione. Mentre tracannava il suo latte,
cercò di ricordare
per quale motivo non era riuscito a dormire.
E perché era tornato a casa così
tardi…
…pensa,
pensa…cos’ho fatto
ieri sera?Ricordo solo che…che sono stato fino a tardi con
gli altri…
Il
ricordo di Sakura mezza ubriaca che urlava:-Congratulazioni!SHANNARO!-
gli
balzò davanti agli occhi.
Naruto non riuscì a
trattenersi e scoppiò a ridere, sputando tutto il latte:
certo che quella
ragazza era davvero buffa…
Mentre cercava di ripulire
il disastro che aveva appena fatto con il latte, un sorriso gli
spuntò sulle
labbra, ricordandosi di quando aveva cercato di baciarla.
Il "consiglio" era partito da Jirayia, già…
Il
ragazzo all’improvviso
s’intristì:Jirayia…non poteva ancora
credere che era stato ucciso da Pain.
Gli mancava
moltissimo, l’Ero-senin…gli mancavano le sue
battute, la sua adorazione
perversa per le donne, i suoi stravaganti insegnamenti…
Naruto
si asciugò in fretta
e furia una lacrima: non doveva piangere, no. Lui non avrebbe
voluto…anzi, se
fosse stato lì gli avrebbe lanciato in faccia un
Rasengan!
Il ragazzo, a questo
pensiero, tornò a sorridere: l’Ero-senin sarebbe
stato fiero dei livelli
raggiunti da lui, il suo allievo…che oltretutto era anche il
suo figlioccio!
Chi l’avrebbe mai detto?!
Certo, la notizia più improvvisa e sconvolgente di tutte era stato quando Tsunade, prendendolo da parte, gli aveva rivelato le identità dei suoi genitori…nientemeno che Kushina Uzumaki…e Minato Namikaze.
Minato Namikaze. Yondaime Hokage.
Naruto a quella notizia
era
quasi svenuto, ma aveva perso del tutto i sensi a due notizie
stupefacenti…
Naruto si grattò la testa. "…sto perdendo la
memoria, non me ne ricordo nemmeno una…si diventa anziani,
eh?", borbottò, ridacchiando.
All’improvviso
Naruto si
ritrovò catapultato nei corridoi freddi e umidi che ormai
conosceva come le sue tasche. Si
diresse baldanzoso e senza alcuna paura verso l’enorme
cancello che aveva
davanti a sé e urlò: "Che vuoi, Kyuubi?"
Il
demone ridacchiò dietro
le sbarre. "Neanche un buongiorno,
Naruto-kun? Stai diventando antipatico, sai?"
Naruto sbraitò: "Ho altro da
fare, cara la mia volpe!Se vuoi sbranarmi come le altre volte, stavolta
farò sul serio e ti distruggerò!"
"Ehi, ehi…tranquillo, moccioso!Non
ti preoccupare, non farò niente del
genere oggi…", e l’enorme volpe si fece
d’un tratto seria. "Volevo solo…congratularmi con
te…"
Naruto si stupì di ciò che Kyuubi
disse. Congratularsi?
"e voglio
dirti solo una cosa…", riprese la volpe, dopo un
lungo respiro.
"All’inizio
non ti sopportavo, pensavo fossi un
inutile poppante che non era neanche capace di eseguire correttamente
una Henge
no Jutsu…"
Il ragazzo arrossì grattandosi
le guance. "Ehmm…non rivanghiamo il passato, eh?"
Kyuubi continuò: "…eri
un ragazzo senza capacità, e per
questo ti odiavo. Volevo distruggerti per tornare di nuovo libera. Poi
ho
scoperto che, se fossi morto tu, sarei morta anch’io, e ho
lasciato perdere…anche se a
volte mi piaceva spaventarti…"
La volpe ridacchiò malefica.
"Ah, allora facevi apposta!Questa te la faccio pagare, 'tebayo!"
"Fammi finire, moccioso!Poi tu un giorno sei
venuto qui, e mi hai
chiesto di passarti il chakra come paga per
“l’ospitalità” che mi dai. Io
alla
fine ho accettato.
Tuttavia in questi ultimi mesi, quelli
più impegnativi della tua vita, hai
chiesto sempre meno chakra, fino a non avere più bisogno di
me. Per questo
volevo dirti che…che sono fiera di te…e che se
potessi ti abbraccerei con tutte
le mie forze…"
Naruto non riusciva a
credere alle sue orecchie. Ascoltava il demone che aveva tanto odiato
ringraziarlo. La situazione era proprio assurda.
"Sei cresciuto, Naruto. Non sei più un ragazzo
ormai…sei un uomo fatto e finito. Sei come un figlio per me
e…mi dispiace tremendamente
che per colpa mia tu non abbia potuto conoscere Kushina e
Minato…ah, quel
dannato Hokage!Per colpa sua, sono costretta a stare qui dentro in
eterno!"
Sul muso della volpe
apparve qualcosa che Naruto identificò come un sorriso.
"In
fondo però…dovrei
ringraziarlo…è grazie a lui che ho conosciuto te."
Naruto
venne riportato alla
realtà da un leggero bussare alla porta. Rimase per qualche
attimo scioccato e
poi, sorridendo, si carezzò la pancia.
“Kyuubi…”
TOC
TOC!
"Naruto-kun?Dormi
ancora?Rispondi!"
Il ragazzo sobbalzò sulla
sedia. Chi era adesso?
"…sì?Chi è?"
"Ma come chi sono?!Dai,
muoviti!Guarda che farai tardi…e non mi sembra il caso che
tu arrivi in ritardo
proprio oggi!"
Naruto riconobbe la voce: ma
certo, era lei…
Divenne di botto rosso, e ridacchiò: ora ricordava una delle
due
notizie che gli avevano dato!
"Tranquilla, cara…a-arrivo!"
Tornò di corsa in camera da
letto e cercò in fretta e furia la sua felpa arancione e
nera.
Mentre si vestiva,
pensò a chi lo aspettava fuori casa: si ricordava del giorno
in cui le aveva
rivelato quel che provava…la sua reazione era stato a dir
poco esagerata!
Era
diventata rossissima, l’aveva guardato inebetita, e sembrava
stesse per
svenire. Poi aveva cacciato un urlo e gli era saltata al collo,
baciandolo e
lasciandolo senza fiato…e poi era effettivamente svenuta.
Naruto trattenne le risate:
chi l’avrebbe mai detto! Non pensava che lei lo amasse
tanto…in verità, era
convinto di beccarsi un NO a caratteri cubitali, e invece…
E poi…era arrivato il
fidanzamento ufficiale, e poi…beh, era successo quello che
normalmente accade
quando due persone si amano…
Il ragazzo sospirò: facile
dirlo così, ma spiegarlo agli altri non era stato
così facile…soprattutto a
una certa persona…
"Naruto-kun!Quanto ci
stai mettendo?!"
"Arrivo, un attimo!",
urlò Naruto, cercando il coprifronte. Lo trovò
sul comodino, vicino alla foto
del Team 7. Gli occhi azzurri del ragazzo si annebbiarono per i
ricordi: quante
missioni…quante fatiche…quante litigate con
Sasuke, il suo migliore
amico…quante sgridate a Kakashi-sensei (“Cavolo,
è sempre in ritardo, dattebayo!”)…e
quanto ci aveva provato con Sakura!
Già, Sakura…come gli
piaceva…
"Guarda
che entro!Meno
male che mi sono portata le chiavi del tuo appartamento…ora
che tu le trovi, fa
notte!"
La porta si aprì, e Naruto
si trovò davanti lei, la sua amata…e anche
qualcun altro…
"Buongiorno, Naruto-kun…"
"Buongiorno, Hinata-chan…",
disse lui, arrossendo.
NdA
Salve a tutti. ^^
Dunque,
questa longfiction è dedicata a LalyBlackAngel, che proprio
oggi ha raggiunto la soglia dei vent'anni.
Purtroppo devo fare una confessione: questa storia è stata
scritta da me qualche mesetto fa, perciò perdonatemi se lo
stile fa un po' schifo. ^^"
Perdono, Laly. Lo so, sarebbe stato meglio non dire nulla, ma avrei
avuto i sensi di colpa poi. >_<
Spero tu la gradisca comunque.
Ora,
dovete immaginare che tutta la storia avvenga prima dell'assalto di
Pain, prima della dichiarazione di Hinata e prima della riunione dei
Kage.
Il motivo di questo collocamento temporale verrà spiegato
nel capitolo seguente. ^^
La storia è una NaruHina (per forza, vero Laly? **). Il prossimo capitolo parlerà solo ed esclusivamente di loro, promesso!
Questa
è per te, Laly. Spero ti piaccia.
Devo ringraziarti per tutto il lavoro che abbiamo svolto insieme. Sei
una sensei magnifica, severa al punto giusto. E incredibilmente
fantastica.
Grazie, Signore, che mi hai fatto scrivere "One sheep, two sheeps,
three sheeps..." e me l'hai fatta conoscere. **
Auguroni ancora!
A presto
Vale