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Autore: Vanx_vanix    13/05/2020    2 recensioni
Ciao a tutti questa e la primissima FF che scrivo in assoluto, Sana e Akito non si conoscono, saranno i testimoni di nozze dei loro rispettivi migliori amici. Che cosa avrà il destino in serbo per loro, il loro legame è nato molto prima del loro primo incontro, e a capirlo per primo sara proprio Akito.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Aya Sugita/Alissa, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
I poli opposti si attraggono



POV Sana

 
Sono letteralmente scioccata, è inconcepibile, dal mio punto di vista che una persona possa condurre una vita così….mmmm  Come dire?..... così “triste” ecco si! Triste.
No! Non posso accettarlo, non è giusto! 
La vita è bella! Anzi deve essere bella e piena di avventure ed emozioni “belle” per tutti. Non posso accettare che Hayama abbia vissuto fino ad ora una vita triste e buia.
 S: - Sai Hayama che dopo quello che mi hai appena detto tu non ti libererai più di me? – 
E se è vero che mi chiamo Sana, che i kami possano fulminarmi se non dovessi riuscirci, questo è il mio obbiettivo. Caro Hayama sono determinata a trasformare completamente la tua vita, voglio vedere quei splendi occhi ambrati pieni di gioia di vivere. 
Questa è una promessa Hayama, sarò il tuo sole, e a giudicare dalla luce che sprigiona dai suoi occhi, lo vuole anche lui, e quindi mi impegnerò al massimmo a cominciare già da subito.
S:- Quindi caro Hayama, deduco, che dal tuo sguardo l'idea non ti dispiaccia! E allora sù...! Forza! La notte è ancora giovane, e visto che Tsu e Aya ancora non si decidono a tornare, noi usciamo e andiamo a divertirci!!- 
Lo prendo per mano e mi alzo dal divano come una saetta, mah.... mi ero dimenticata che aveva ancora in mano il bicchiere con la birra, e quindi data la mia poca grazia nell'alzarmi e averlo preso per mano nell'intento di trasacinarlo con me, gli rovescio la birra addosso. 
S:- Oddio Hayama, scusami non volevo, mi diaspiace tantissimo! - sono talmente mortificata e l'unica cosa che riesco a fare e coprirmi il viso con le mani. Ma possibile che io debba essere così imbranata: la limonata in testa e la birra sui pantaloni. Ci manca solo che lo ustioni con del thè caldo o del caffè è siamo a posto!
H:- Senti Kurata!- dal tono della sua voce, visto che non ho il coraggio di guardarlo, posso dedurre che sia un tantino irritato. Devo però farmi coraggio e guardarlo, quindi scopro gli occhi  facendo rimanere le mani a mo' di preghiera davanti alla bocca.
Ora potendolo guardare non saprei decifrare bene il suo sguardo, non sembra tanto irritato ma nenanche il contrario, però gurdando in che stato sono i suoi pantaloni avrei una voglia matta di ridere a crepapelle, ma cerco di trattenermi il più possibile, per quanto  difficile..beh, sembra che si sia fatto pipì addosso!
H:- Se proprio non devo più liberarmi di te, fammi un favore, che non ti venga mai in mente di starmi vicina se dovessi avere in mano qualcosa di bollente! E non ti azzardare a servirmi del thè o del caffè caldi!- 
Ed ecco appunto lo stesso mio pensiero, così mi viene ancora più da ridere.
H:- Non provarci nemmeno a ridere, vedo che stai cercando di trattenerti-
Dopo questa non resisto più e scoppio a ridere come una matta, per di più la sua faccia imbronciata e con le braccia conserte è troppo buffo e non riesco a smettere. Ma devo darmi un contegno non sta bene che io rida così, e anche se difficile, cerco di incamerare aria nei polmoni e facendo dei grossi respiri provo a fermare la mia risata. 
Dopo essermi calmata lo vedo lì ancora con le braccia conserte, la testa un pò inclinata lateralmente e con il broncio di chi attente che qualcuno (la sottoscritta) abbia smesso di sbeffeggiarlo, solo in quel momento mi rendo conto che è ancora tutto bagnato e anche il pavimento e il divano non sono da meno.
S:- Scusami, scusami Hayama. Dvvero non capiterà più te lo prometto, e stai tranquillo mi terrò alla larga da te con qualsiasi cosa che possa provocare ustioni. Ora aspetta che vado a prendere qualcosa per pulire questo disastro.- 
Corro a prendere degli strofinacci per pulire e spero che Aya non arrivi prima che non abbia finito di ripulire il tutto.
Torno in sala e rimango di sasso, mi ritrovo Hayama in mutande! mentre raccoglie scarpe, maglietta, calzini e pantaloni che si è appena tolto. Mentre si sta tirando su, si ferma a guardarmi e vedendomi completamente immobile fa un sorrisetto malizioso.
H:- Kurata stai sbavando! Se volevi vedrmi in muntande bastava dirlo, non c'era bisogno di rovesciarmi addosso la birra!- Cacchio stavo sbavando davvero, con quel fisico da Dio chi non sbaverebbe. Ma non posso certo passare per una pervertita.
S:- Brutto scimmione senza pudore, per tua informazione non stavo sbavando, e poi non potevi andare a spogliarti in bagno? Sei proprio uno svergognato.- 
H:- Avanti Kurata non fare la santarellina, sappiamo entrambi che sei una "guardona", e poi non potevo di certo andare di sopra zuppo com'ero. Avrei imbrattato le scale e tutto il resto, così avrai meno da pulire e intanto ti sei rifatta anche gli occhi.- 
Ma guarda tè che insolente, mi dirigo verso di lui stizzita, intenta a colpirlo a suon di stracciate, ma mi ferma prima che mi avvicini abbastanza.
H:- Prima di scatenare la tua furia, potresti passarmi le pantofole? ho ancora i piedi tutti bagnati, grazie a te!- 
S: - Guarda le prendo giusto perchè sicuramente tirandotele in testa faranno più male dello straccio. - e mi dirigo verso la scarpiera posta all'entrata.
H: - Ma non dovrei essere io quello arrabbiato, dopo che mi hai inzuppato e sbeffeggiato? - rientrando in sala gli lancio una pantafola che prende al volo, e gli corro in contro con l'altra in mano per colpirlo dritto su quella zuccona da scimmione che si ritrova. 
Ma prima ancora che riesca a colpirlo fa cadere tutto cio che ha in mano bloccandomi per i polsi. 
H:- certo che sei proprio violenta! Ma io, si da il caso che sia più forte, ora voglio proprio vedere come farai a liberarti?- sorride beffardo.
Per cercare di liberarmi mi dimeno come un'ossessa, e con ancora la pantofola in mano sospesa a mezzaria sopra la sua testa, bloccata nella morsa di Hayama, cerco di colpirlo con scarsi risultati. Tra spinte e movimenti bruschi non so come ma Akito perde l'equilibrio cadendo all'indietro sul divano trascinando anche me, finendo così a cavalcioni sopra di lui.
Mi ritrovo con la faccia piantata sul suo petto nudo e con ancora i polsi blocatti tra le mani di Akito. All'istante vengo pervasa da una forte scossa e brividi in tutto il corpo, il suo profumo invade le mie narici e mi sento avvampare. Sento che Akito allenta la presa dai mei polsi, sollevo la testa lentamente trovando ad un palmo dal naso il suo viso. Punto gli occhi nei suoi e ci guardiamo così intensamente che i nostri sguardi si fondo l'un l'altro, miele e cioccolato uniti insieme. Le nostre labbra sono talmente vicine da riuscire quasi a sfiorarsi. Sentire il suo respiro sulle mie labbra provoca in me un forte richiamo a cui non riesco a resistere e il mio sguardo si va a posare dirattamente sulle sue labbra, il cuore martella nel petto all'impazzata. Ho un desiderio irrefrenabile di assaporare quelle labbra e quando alzo di nuovo lo sguardo verso gli occhi di Akito, lo trovo a puntare il suo sguardo sulle mie labbra per poi tornare di nuovo occhi negli occhi. Posso percepire la complicità e lo stesso desiderio, gemello al mio, anche in lui, e quando poso di nuovo lo sguardo sulle sue labbra, queste diventano un'attrazzione alla quale non posso resistere. Mi sento calamitare verso quelle labbra, mi basta mezzo millimetro per azzerare la distanza e soddisfare quel richiamo a cui non riesco a resistere.



POV Akito

 
S:- Quindi caro Hayama, deduco, che dal tuo sguardo l'idea non ti dispiaccia! E allora sù...! Forza! La notte è ancora giovane, e visto che Tsu e Aya ancora non si decidono a tornare, noi usciamo e andiamo a divertirci!!- 
Mi prende per mano, alzandosi come una saetta dal divano non faccio in tempo a posare il bicchiere pieno di birra sul tavolino, che me la ritrovo tutta addosso. 
S:- Oddio Hayama, scusami non volevo, mi diaspiace tantissimo! - si porta le mani in volto imbarazzata.
Passi la limonata, passi la birra, la voglio il più vicino possibile a me, ma.....
H:- Senti Kurata!- Fa scivolare le mani dal volto per scoprire gli occhi.
H:- Se proprio non devo più liberarmi di te, fammi un favore, che non ti venga mai in mente di starmi vicina se dovessi avere in mano qualcosa di bollente! E non ti azzardare a servirmi del thè o del caffè caldi!-  - Perchè di finire ustionato non mi va proprio.
Ed eccola li che cerca a stento di trattenersi dal ridere.
H:- Non provarci nemmeno a ridere, vedo che stai cercando di trattenerti-
E scoppia a ridere come una matta. Ma guardala un po'. Oltre al danno pure la beffa. Ridi ridi mia bella Sana, quando avrai finito faremo i conti.
Rimango lì a guardarla con le braccia conserte, è troppo buffa e in fondo mi fa anche tenerezza nel tentativo di bloccare le risate con quei profondi respiri. Ma oramai il danno è fatto e una piccola vendetta non me la toglie nessuno.
Ci mette un po ma alla fine riesce a calmare le risate, poi mi guarda e guarda il disastro che ha combinato.
S:- Scusami, scusami Hyama. Davvero non capiterà più te lo prometto, e stai tranquillo mi terrò alla larga con qualsiasi cosa che possa provocare ustioni. Ora aspetta che vado a prendere qualcosa per pulire questo disastro.- Me lo auguro vivamente.
Mentre va a prendere qualcosa per pulire mi alzo dal divano per dirigermi in bagno ma sono fradicio fin dentro i calzini e di camminare come una papera con quei pantaloni zuppi fino al piano di sopra non ne ho proprio intenzione. Quindi decido di spogliarmi direttamente li, intanto mi prenderò un pochino della mia vendetta per quando tornera Kurata. 
Data l'esperienza di questa mattina so per certo che si sentirà in imbarazzo, infatti appena torna e mi ritrova in mutande rimane imbabolata come una statua di sale, e quel che vede si capisce che non le dispiace, e la cosa non può che farmi piacere però ora devo prendermi un po' gioco di lei e sicuro come l'oro si incazzerà.
H:- Kurata stai sbavando! se volevi vedermi in mutande bastava dirlo, non c'era bisogno di rovesciarmi addosso la birra!- 
Come immaginavo, è diventata paonazza sia di vergogna che di rabbia.
S:- Brutto scimmione senza pudore, per tua informazione non stavo sbavando, e poi non potevi andare a spogliarti in bagno? Sei proprio uno svergognato!- 
H:- Avanti Kurata non fare la santarellina, sappiamo entrambi che sei una "guardona", e poi non potevo di certo andare di sopra zuppo com'ero. Avrei imbrattato le scale e tutto il resto, così avrai meno da pulire e intanto ti sei rifatta anche gli occhi.- 
Mi sto divertendo come un matto, quando si arrabbia diventa troppo bella e buffa allo stesso tempo, inizia a fare qualche passo verso di me intenta sicuramente ad usare la violenza, ma voglio stuzzicarla ancora un po'.
H:- Prima di scatenare la tua furia, potresti passarmi le pantofole? Ho ancora i piedi tutti bagnati, grazie a te!- 
S: - Guarda le prendo giusto perchè sicuramente tirandotele in testa faranno più male dello straccio. - e corre a prendere le pantofole. Ora il bello ha inizio!
H: - Ma non dovrei essere io quello arrabbiato, dopo che mi hai inzuppato e sbeffeggiato? 
Eccola che spunta dall'ingresso lanciando la pantofola che prendo al volo, corre verso di me come una furia con l'altra pantofola in mano pronta a colpirmi sulla testa ma la blocco all'istante trattenendola per i polsi, senza stringerla troppo forte, non ho nessuna intenzione di farle male o di lasciarle qualche segno.
H:- certo che sei proprio violenta! Ma io, si da il caso che sia più forte, ora voglio proprio vedere come farai a liberarti?- 
Si dimena come una furia e tenta ancora di colpirmi con quella pantofola a mezzaria sopra la mia testa. Devo dire però che per essere minuta di foza ne ha e per non gravare tanto sui suoi polsi per non farle male, sono un po' in difficolta a tenerla ferma. Non voglio però che scappi, così tento di girarla con le spalle al divano per farcela cadere sopra e bloccarla li ma nel tentativo perdo l'equilibrio inciampando nei miei stessi indumenti lasciati cadere poco prima e finisco sul divano portandomi sopra di me lei a cavalcioni.
Il suo viso finisce sul mio petto e sentire il suo calore su di me mi provoca un brivido lungo tutto il corpo, i suoi capelli proprio sotto il mio naso, inebriato dal suo profumo mi manda in estasi.
Volevo una piccola vendetta ma la situazione si è capovolta, averla così vicino e in questa posizione non so se riesco a controllare l'attrazione e il desiderio che provo per lei. Allento la presa sui suoi polsi cosicchè lei si possa alzare e allontanarsi da me e da questa situazione a dir poco pericolosa per me e per i i miei desideri, ma lei non lo fa. Con mia somma sorpresa alza lentamente la testa e punta il suo sguardo nel mio e cio che vedo nei suoi occhi mi destabilizza completamente. Vedo fondersi i miei desideri con i suoi. 
Possibile che provi le mie stesse emozioni? 
Il mio cuore, che già aveva inizato a battere all'impazzata, perde un battito quando vedo il suo sguardo posarsi sulle mie labbra come se volesse azzerare la distanza che le separa. Come per effetto di una calamita anche il mio sguardo si posa sulle sue labbra, il suo respiro sul mio non aiuta affatto.
Torna a gaurdarmi negli occhi e io faccio lo stesso, alterniamo sguardi tra labbra e occhi e quando la sento più vicina non so cosa fare. Lei vuole! Lo sta facendo sta per posare le sue labbra sulle mie!
Ma proprio nel momento in cui capisco che lei non si allontanerà e che anzi, vuole la stessa cosa che voglio anche io, vengo invaso dalla paura. Paura di sbagliare, paura di non riuscire a trattenermi, paura di perderla, la desidero troppo, desidero assaporare con più approfondimento quelle labbra. Il desiderio è talmente forte che ne ho paura.
H:- Sei troppo vicina- Le soffio sulle labbra queste tre parole che spero la facciano ritornare in se, perchè se non si ferma lei, io non so se riuiscirei a fermarmi. Sento che è troppo presto per approfondire quello che sta nascendo tra noi, perche sì, sono sicuro che stia nascendo qualcosa, e se sbaglio ora ho la sensazione che sarà difficile tornare indietro.
S:- Lo so – sussurra e la sua risposta ahimè non è quella che mi aspettavo, ma è quella che fa scattare in me la conferma che non si vuole fermare e che forse non è un errore, allora mi lascio andare a quel calore che si propaga in tutto il mio corpo, il sangue inizia a pompare sempre di più e mentre sono preda dei suoi occhi così magnetici, le sue labbra si posano sulle mie.   




ANGOLO AUTRICE
Carissime lettrici, finalmente dopo un anno sono riuscita ad aggiornare. Non vorrei far passare tanto tempo tra un capito e l'altro ma purtroppo non ho potuto fare altrimenti. Spero che questo capitolo vi sia piacciuto e volevo ringraziare di cuore Kategirl90 per i suoi consigli che hanno dato a questo capitolo quel tocco in più che gli mancava, e per la sua disponibilità, grazie.
Spero di aggiornare il prossimo in tempi brevi, e se riesco ad aggiungere anche una piccola sorpresa. Un forte abbraccio a tutte, a chi legge, a chi lascia una recionsione e chi legge silenziosamente.
un bacio e al prossimo capitolo.
   
 
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