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Autore: Freez shad    13/05/2020    3 recensioni
Ogni cosa nella propria realtà ha un suo orologio. Un ciclo d'esistenza perfetto e collaudato da migliardi di anni d'esistenza.
Troppi per un qualcuno che, per arroganza o pura pazzia, ha intenzione di modificare e rinnovare...tutto, partendo da zero.
Ciò porterà a terribili conseguenze e toccherà ai nostri famosi eroi impedire che questo accada, ma le difficoltà saranno molte e non solo esterne.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaze the Cat, Shadow the Hedgehog, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accompagnate da un pacifico silenzio, nel quale il dolce fischio del vento sembrava percorrere l’erba fresca della valle per donare a quell’ambiente un tono assai più spirituale e mistico, le due fazioni si mostravano ferme l’una dinanzi all’altra; in attesa, similmente ai soldati di trincea, di colui che per primo avesse azzardato un attacco. Intente nella preparazione di una qualsiasi vincente strategia, nel caso una dimostrazione di forza non fosse stata sufficiente. 
In questo gioco di nervi Shadow, pur mantenendo alta la guardia, sembrava avere il fuoco della propria concentrazione deviato. Con uno sguardo rivolto oltre la preparazione dell’imminente combattimento, verso la figura dell’improvvisa alleata che adesso lo affiancava. 
Sebbene l’intromissione di Xin continuasse a risultargli non più di un fastidio da arginare, dovette ammettere a sé stesso quanto la manifestazione del potere che quest’ultima sembrava celare avesse provocato una discreta curiosità in lui. 
Effetto che, inoltre, veniva alimentato da una tempra combattiva e sicura di sé che palesava sul volto della giovane panda minore; come se la figura di un avversario potenzialmente superiore non scalfisse l’istintiva preoccupazione che, in casi naturali, chiunque avrebbe provato. Atteggiamento, ad oggi, visto solo riflesso negli occhi di faker e dell’ottuso echidna. 


<< Allora... >> esordì d’un tratto Vinew, lanciando fugaci occhiate ai due suoi contendenti, fingendo perplessità << ...che vogliamo fare? Combattiamo o restiamo a guardarci nelle palle degli occhi? >>. 
<< Inizio io! >> esclamò prontamente ed entusiasta la ragazza, battendo le mani avanti a sé e concentrandovi nei palmi, ora intensamente illuminati, quel vapore d’energia azzurro che le aveva rivestito il corpo fino a quel momento, 
<< Ma certo, come ho fatto a non pensarci? D'altronde, come si suol dire, prima le signo.... >> ma le parole del lupo vennero d’un tratto mozzate. impedendogli di trovare una conclusione. 
Due robuste lastre di terra, formate dal suolo ai lati di Vinew e guidate dal movimento manuale di Xin, avevano impedito al lupo cosmico di ultimare la sua provocazione e costringerlo ad un improvviso sforzo per non venirne pressato al centro,    
<< Ehi, niente male! Devo ammettere che mi hai quasi colto di sorpresa >> esordì affabile, distanziando l’attacco subito facendo leva con la forza dalle sole braccia << Ma devi lavorarci un po' di più se vuoi ottenere dei risultati, bimba! >>, 
<< D’accoldo! >> rispose semplicemente la giovane, una volta sgretolata la precedente forma con una leggera vibrazione delle dita, rimodellando il materiale originario per racchiudere il suo opponente al centro di una nuova sfera compatta come la roccia << E adesso? >>.  
Domanda retorica. Senza la reale volontà di prestare attenzione ad una risposta. 
Con un deciso e inesorabile movimento ascensionale e discensionale delle braccia la ragazza, dopo averlo sollevato a qualche metro d’altezza, fece più volte precipitare rovinosamente al suolo l’involucro argilloso provocando, a dimostrazione della potenza sprigionata nell’impatto, un cratere sempre maggiore di quello precedente. Tutto questo senza che una sola espressione o gemito avesse minimamente sfiorato la sua figura. 
Shadow, d’altra parte, non sembrava ancora intenzionato ad intervenire; completamente assorto nello studio di quella singolare ragazza che sembrava risplendere nel suo elegante portamento. Dotata di un prezioso dono che, in alcune sfaccettature, gli ricordava quello assai tremendo e pericoloso di Silver. 
<< Cosa ne pensa, signol Shadow? >> domandò ingenuamente Xin, alla ricerca di un cenno positivo del riccio scuro, distogliendo lo sguardo dall’avversario << Non sto andando male, velo? >>, 
<< Non distrarti, ragazzina! >> fu la secca risposta del nero, rimproverandole la superficialità dimostrata << Pensi che sia davvero così facile? >>. 
<< Oh andiamo, cerca di essere un po' più incoraggiante, riccetto! Si sta dando tanto da fare, in fondo! >> esclamò beffardo Vinew, sdraiato comodamente ed incolume alle loro spalle, richiamando l’attenzione di entrambi << Comunque hai ragione, ma se vuoi insegnare bene qualcosa ti consiglio di passare... >> s’interruppe, portandosi in una frazione di secondo a pochi centimetri dal volto della panda, sfiorando la mano sul suo addome << ...alle lezioni corporali >>. 
La piccola onda d’energia, che il lupo aveva creato e posato con quel semplice contatto, ebbe lo straordinario effetto di sbalzarla contro un costone di roccia situato a pochi metri dietro di lei, incastonandola all’interno della sagoma da lei creata con l’urto. 
Un grido di dolore echeggiò nella valle. La mente presto in lotta per non cedere e svenire completamente, mentre i muscoli procedevano nel loro inconscio rilassarsi.


Uno sguardo ironico e sinistro la osservava da troppo vicino. 
<< Piccoletta, sveglia! Lo so che mi senti, perciò smettila di far finta di essere svenuta...o morta...o entrambe le cose! >> fece Vinew chinato con lo sguardo su di lei, schioccando le dita nel tentativo di farla rinvenire, per poi sollevarsi da terra e rivolgersi al nero << Secondo te può continuare? Io scommetto di no! >>, 
<< Se non sbaglio eri venuto qui per affrontare me, non è così? >> fece pacatamente Shadow, ignorando la domanda del lupo, 
<< Esatto! Diciamo che questo è stato solo un piccolo riscaldamento. Un antipasto, in attesa della portata principale...sperando che ne sia valsa la pena! >>. 
Accennando un compiaciuto ghigno, che mal si accompagnava al suo sguardo truce, il riccio oscuro caricò una Lancia del Chaos su entrambe le mani. Eseguendo una torsione precisa del bacino e concentrando al massimo le energie in modo da imbrigliarne l’elasticità del movimento con la sua massima espressione nella forza, scoccò entrambe le armi con una precisione millimetrica al petto del misterioso opponente; un attacco basilare, dall’esito tanto rapido quanto distruttivo, ma di cui lui stesso metteva in dubbio l’utilità in quel frangente. 
Difatti quest’ultimo, con una scioltezza e non curanza tali da oltrepassare di gran lunga le aspettative del riccio striato, deviò la prima lancia con un leggero tocco della mano, facendola impattare altrove; la seconda, una volta fermata poco prima che gli raggiungesse lo sterno, la utilizzò come stuzzicadenti, 
<< Scusa se uso il tuo bastoncino, ma mi era rimasta una foglia di alta aspettativa tra i denti! >> spiegò, prima di lanciarla via con le dita << Su-su, non fare il timido con me! Non spererai di impensierirmi con dei simili trucchetti, spero! >>, 
<< Per niente! >>, 
<< Allora perché... >>, 
<< Volevo vedere a quanto potevo spingermi con te >> fece Shadow, elevandosi anch’egli, raggiungendo lo stesso piano di Vinew << E adesso lo so! >>. 
Appena concluse di parlare il riccio scuro, caricate fra le dite un numeroso quantitativo di Explosive Bullet, scagliò il suo arsenale contro la figura del lupo che, senza accennare alcun movimento o segno di timore, contrastò con un sottile scudo d’energia evocato avanti a sé. Il contrasto fra quelle due forze generò uno sfolgorio abbagliante che permise al nero, sfruttando la funzionalità del Chaos Control, di tele-trasportarsi alle spalle dell’avversario e sfogare su di lui una combo di diretti al centro del tronco, impregnati dalla stessa potenza di cui erano costituiti i Chaos Blast; così da ottenere una piccola, ma intensa, esplosione al contatto. 
Una mossa strategica che Vinew, stretto in una smorfia di fastidiosa sofferenza, non si attendeva da una creatura descrittagli da Eggman come terribile per la brutalità e violenza. Una scoperta che lo esaltò più di quanto potesse pensare. 
Fendendo un colpo di taglio orizzontale con la mano, eseguito mediante una rotazione del busto, riuscì ad allontanare il nero e a prendere una posizione più consona al combattimento; pronto a rispondere all’offensiva. 
Azione che però scoprì futile in quanto, nel periodo intercorso fra un colpo e l’altro, Shadow aveva avuto modo di invadere lo spazio intorno a lui di un quantitativo incalcolabile di sfere elettriche del Chaos. Le stesse che ebbe il tempo di perfezionare pochi minuti prima del suo arrivo e che ora fluttuavano con leggiadri movimenti ipnotici; come a formare un mantello ondeggiante di oscurità alle spalle del loro creatore. 
<< So che potrebbero farmi male ma,...che figata! >> fece Vinew, piacevolmente impressionato, catturato dallo scenografico e terrificante spettacolo di cui era stato reso partecipe.  
Queste, appena il riccio incrociò i pugni al petto, si concentrarono a gran velocità sull'obbiettivo, investendolo di una cocente ed esplosiva scarica elettrica che, oltre a strappare un breve e sottile latrato dal lupo, illuminò l’intera area della valle.  
Infine, a conclusione del tutto, una coltre nera salì al cielo. Gli echi della lotta si attenuarono, divenendo sempre più flebili e lontani, mentre il silenzio si riappropriava del suo regno. Il respiro di Shadow, lievemente alterato, si placò mentre discese a terra.  
  
  
  


<< Complimenti, signol Shadow... >> fece Xin, con tono affannoso, avvicinandosi zoppicante con braccio posato sulla parte dell’addome dove aveva subito l’attacco << ...lei è davvelo folte! >>, 
<< Siediti! >> esclamò imperativo il riccio, accennando uno sguardo interessato << Sei ferita, non dovresti affaticarti >>, 
<< Ha lagione, ma è stato così incledibilmente glandioso! >> esclamò infine euforica, esplodendo di meraviglia << La plego, me lo potlebbe insegnale? >>. 
<< Piccola, prenditi il biglietto e aspetta il tuo turno! >> proruppe nuovamente il canide, comparendo dal fitto del fumo che andava diradandosi, accolto dal riccio nero di rosso striato con un’espressione crucciata di sorpresa e ferocia << Prima lo deve insegnare a me, visto il pizzicore che mi ha provocato >>. 
La sua figura era intatta. Niente abbozzava l’idea che avesse appena subito un qualsiasi attacco. 
<< Spero non ti dispiaccia vedermi ancora qui, ma ho pensato sarebbe stato per te umiliante se mi fossi finto ferito o dolorante dopo quei buffetti innocenti >> continuò ironico e provocatorio, spolverandosi la tunica dai residui di polvere, 
<< Come ti pelmetti? Adesso ti faccio... >>, 
<< Niente! >> la bloccò invece Shadow << È me che vuole, tu stanne fuori! >>, 
<< Ma vollei dale una mano anch’io! Folse l’elemento non è quello giusto, ma posso... >>, 
<< Qualunque esso sia, il tuo potere non è sufficiente adesso! Mettiti al riparo e riposa, se non vuoi rischiare di lasciarci la pelle >>, 
<< Ehi, io sto ancora aspettando! >> esordì di nuovo Vinew, portandosi le mani sui fianchi con fare stizzito << Non è per niente carino tutto questo e non sto scherzando! Avete idea quanto io abbia viaggiato per venire qui?...non che la cosa fosse per me importante...ma avere un po' di considerazione è chiedere forse troppo, eh? >>, 
<< Per uno come te, sì! >>. 
 

Con velocità sonica, il nero raggiunse istantaneamente il lupo; sfruttando l’inerzia dello scatto, roteò il corpo su sé stesso per assestare un calcio caricato laterale e sfondare la difesa dell’opponente, prima di passare ad un attacco più diretto e mirato. Probabilmente, la sola forza del Chaos non sarebbe bastata a sopraffarlo.  
Manovra che però non trovò successo, interrompendo bruscamente la pianificazione offensiva.  
Mosso alla medesima velocità Vinew, abbassatosi per schivare il rapido colpo, afferrò con entrambe le mani la caviglia della gamba d’appoggio di Shadow che, usandola per fare leva sul corpo e sollevarlo a disegnare una traiettoria a parabola sopra la propria testa, lo batté con violenza a terra con tutta la sua forza. Una seconda. Terza. Quarta volta. Con sempre maggiore irruenza. 
Alla fine, mollando la presa a mezz’aria, lo caricò a palmo aperto proiettandolo a qualche metro di distanza da lui. Un ringhio di rabbia sfuggì dalla bocca del riccio. 
Ferito più nell’orgoglio che nel corpo, Shadow si apprestò a sollevarsi per riprendere lo scontro; prima che potesse effettivamente mettersi in piedi, il canide piombò a piedi pari sopra di lui, schiacciandolo e costringendolo a rimanere sotto il peso del suo massiccio e potente corpo. 
<< Senti un po', visto che la faccenda mi sta annoiando, che ne diresti se ti scatenassi davvero? >> fece l’essere cosmico divertito, picchiettando poi le dita sugli anelli da polso dello striato << Ad esempio, potresti finalmente togliertiquesti e mostrarmi la tua intera forza! Dureresti poco, data l’energia che ti verrebbe richiesta, ma sarebbero minuti di pura gioia >>. 
Nonostante la proposta potesse apparentemente risultare vantaggiosa, concedendogli una maggiore opportunità di prevalere sul suo avversario, il riccio comprese la sua inutilità; accompagnata dalla realizzazione di una verità che, per un breve istante, lo disarmò.  
Non aveva nessuna possibilità di vincere, sebbene non avesse subito dei seri danni. 
Vinew era a conoscenza di quel suo potere, sapeva la maniera di sbloccarlo e probabilmente come poterlo annichilire. Fino ad ora lo aveva provocato, mostrando nella lotta l’inutilità dell’uso dell’energia Chaos nella sua forma controllata, solo per poterlo spingere a dare il massimo e soddisfare il capriccio di una migliore qualità di divertimento. Era tutto un gioco nella sua mente, con lui che doveva essere il suo giocattolo.  
Non poteva sopportarlo. 
 
 



<< Lascialo stale! >> irruppe Xin, nuovamente imbrigliata nell’ultimo flusso del suo dono, attaccando il corpo del lupo con una raffica di taglienti lame di pietra << Non hai ancola finito con me >>, 
<< “Allola limedio subito, signolina”! >> fu la canzonatoria risposta di Vinew che, sbattendo con forza le mani di fronte a lui, fermò e ridusse a nulla gli oggetti lanciatigli contro << Anche i tuoi sono dei bei giochetti, lo sai? >> fece ancora, creando una sfera verde luminescente, grande non più di una palla da tennis, che iniziò a palleggiare tra le mani << Però, vorrei mostratene uno prima io! >>, 
<< Fermo! >> intervenne Shadow, cercando di voltarsi e tentare una nuova offensiva, impedito a terra dal piede del canide << Sono io il tuo avversario, battiti con me! >>, 
<< Ma cos’è tutto questo sprone al sacrificio? Non temere, appena avrò sistemato “difetto di pronuncia” qui presente, toglierò gli anellini che porti addosso e riprenderemo il combattimento. Perciò stai buono e goditi lo spettacolo >> concluse, lanciando improvvisamente la sfera verso la panda minore. 
Quest’ultima, nonostante l’esigua figura provata dalla violenza delle ferite subite, la superò con una capriola che mise in evidenza la sua forma atletica e prontezza di riflessi, 
<< Come diceva semple mio nonno: “Liplova, magali salai più foltunato!” >> fece beffarda, assumendo una nuova posa marziale, 
<< Complimenti, bel salto! >> applaudì il lupo, impressionato dai riflessi mostrati << Ma non è mia abitudine sbagliare >> concluse, invitandola con un gesto a voltarsi. 
La sfera verde infatti, dopo aver evitato l’impatto con la roccia, puntò nuovamente contro il suo obbiettivo; Xin se ne accorse e seguitò a destreggiarsi in eleganti ed aggraziate schivate, con calcolate deviazioni dell’oggetto, evidenziando inoltre la propria resistenza. Tutto questo sotto lo sguardo divertito di Vinew e quello attento di Shadow che, nel frattempo, tentava di divincolarsi da quella posizione. 
Purtroppo, col tempismo peggiore che potesse esistere, la panda mise il piede in fallo rovinando a terra, mentre la sfera si stava nuovamente dirigendo verso di lei; non avrebbe fatto in tempo ad evitarla.  
Chiuse gli occhi, accettando il finale della sua lotta.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          
 
 
 
                                                                                                                                              




Dalla scrivania dell’autore: 
Come dicono dalle mie parti: Lo so, sono una bestia! 
A peggiorare la situazione direi che l’intenzione originaria sarebbe stata quella di procedere ancora con la narrazione, triste o gaia che fosse. Il dramma deve essere da qualche parte, dopotutto. 
Spero che il confronto possa essere risultato di vostro gradimento e soprattutto esaustivo. 
Detto questo, ringraziando chiunque leggerà e darà un suo parere, vi saluto alla prossima. 


Arrisentirci!
   
 
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