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Autore: mrsstilinski__    13/05/2020    0 recensioni
Rose ha un alveare di capelli rossicci indomabili, una costellazione di lentiggini sulle guance, due occhi castani scuri e un sorriso che, fin da quando erano bambini, lo fa sentire a casa.
James ha i capelli castano scuro, gli occhi verdi – profondi, sinceri – e un sorriso che le ricorda la vita, la felicità.
[...]
"E chiamami amore, senza tremare
Saremo anche banali
Ma che nome dare a questo vortice che porto al cuore?"
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Sirius Potter, Rose Weasley | Coppie: James Sirius/Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Abbi cura di te
Ovunque andrai abbi cura di te, cura dei tuoi guai
Io ti ricorderò tra i miei desideri e i sogni che
La notte porta e il giorno non cancella mai
Un giorno poi abbi cura di me, cura di noi
Per ogni passo che ho fatto per venire fino a te
Per quelli che farei, per quelli che farò
Per non stancarmi mai, mai, mai, mai
Rose ha un alveare di capelli rossicci indomabili, una costellazione di lentiggini sulle guance, due occhi castani scuri e un sorriso che, fin da quando erano bambini, lo fa sentire a casa.
James la osserva, mentre è assorta nel libro di storia della magia, la sua materia preferita. “La storia ci aiuta ad essere lungimiranti e non ricadere negli errori del passato, è importante” gli ripete ogni qual volta lui tenta di distrarla, col suo solito tono saccente che la rende antipatica a tutti, fino a che non la conoscono bene e scorgono il suo lato giocoso, il suo spirito Grifondoro.
La vede trattenere uno sbadiglio e iniziare a scrivere il suo tema, ha una grafia disordinata, ogni volta che studiano assieme lei non fa che lamentarsi di quanto detesti “quello sgorbio di scrittura!”: è imperfetta, come lei, ma ha il suo carattere, una personalità; ha il volto concentrato, scrive velocemente senza neanche consultare il libro – avrà imparato a memoria ogni virgola, ogni parola.
James ama quegli attimi solo con lei, in biblioteca, la sera, si bea della tranquillità di quel luogo così antico e così affascinante, usa la scusa di voler tenere compagnia a Rose, finge di essere scocciato quando lo racconta agli altri, lo fa passare come un gesto di galanteria per non lasciare sola la sua cuginetta, ma probabilmente quelli sono i suoi momenti preferiti in assoluto, più degli allenamenti e delle partite di quidditch, più delle lezioni di difesa contro le arti oscure.
Di preciso James non sa da quanto tempo Rose ha – involontariamente, silenziosamente – valicato quel confine tra l’essere sua cugina e la ragazza di cui si è innamorato, sa solo che è successo e se da un lato la cosa lo spaventa, dall’altro lo elettrizza, lo fa sentire sereno.
Era stato lui a muovere i primi passi verso di lei, ad iniziare quel gioco di sguardi, battutine, quell’ambigua frequentazione custodita al sicuro tra le mura protettive del castello di Hogwarts.
Un tonfo lo distrae dal suo flusso di pensieri, Rose lo guarda con espressione stanca, ma gli sorride, grata. «Torniamo alla torre, Jamie?»
Gli si rivolge con un tono affettuoso, pieno di premure: James sa quanto lei si senta in colpa ogni volta che si trattengono fino a tardi, quante volte ha provato a convincerlo a non sentirsi in dovere di andare con lei.
James annuisce, baciandole il dorso della mano.
È un gesto intimo, che non avevano mai condiviso: Rose ritrae la mano in fretta, sorridendogli nervosa e anticipandolo nell’uscita dalla biblioteca.
James finge indifferenza, mette le mani in tasca e la segue, ma la notte custodisce e non cancella i gesti, i sentimenti, i desideri.
E chiamami amore, senza tremare
Saremo anche banali
Ma che nome dare a questo vortice che porto al cuore?
Ancora chiamami amore e ci faremo male
Ma che cosa vale vivere tra le paure senza avere mai
Il coraggio di rischiare?
Amore
James ha i capelli castano scuro, gli occhi verdi – profondi, sinceri – e un sorriso che le ricorda la vita, la felicità.
Rose ci pensa spesso, a quando James è entrato prepotentemente nel suo cuore, oltrepassando quel confine da semplice cugino e diventando il suo primo, grande amore; ha le risposte a tante cose, Rose: potrebbe stare ore a parlare nei dettagli della storia di Hogwarts e del libro “Il quidditch attraverso i secoli”, potrebbe fare incantesimi ad occhi chiusi e riuscirci perfettamente, ma James, il suo James, è il più grande mistero della sua vita, indecifrabile perfino per lei, che ha sempre creduto di sapere tutto.
Non sa di preciso quando è iniziata la loro storia, se dopo la loro vittoria contro i Serpeverde di qualche mese prima, o se durante le vacanze di Natale, alla Tana, quando lui le aveva regalato la primissima edizione del suo romanzo babbano preferito, “Il Grande Gatsby”.
Era stato lui a prendere l’iniziativa per primo, di questo ne era sicura: l’aveva baciata, quasi vergognandosene l’attimo dopo, mentre lei – in qualità di prefetto – lo sorvegliava durante una punizione assegnatagli dalla professoressa di divinazione.
Rose a primo impatto aveva pensato di scappare, poi lo aveva guardato negli occhi, quegli occhi che conosceva bene, malandrini e dolci, maledettamente onesti.
Era stata lei a baciarlo una seconda volta, dopo un allenamento di quidditch, quando gli altri compagni di squadra erano già tornati al dormitorio: in qualità di capitano e vicecapitano era loro dovere essere gli ultimi a lasciare il campo; il ricordo di quel primo bacio innocente aleggiava in mezzo a loro, in un insolito silenzio che non li caratterizzava, che non apparteneva a due chiacchieroni come loro.
Le viene istintivo pensare a quei momenti, anche ora che James dorme e la avvolge con un braccio intorno alla vita, seduti sul divano davanti al camino della sala comune di Grifondoro.
Amore.
Non ha il coraggio di dirlo ad alta voce, lo pensa confidando nel fatto che nessuno può sentirla, niente può interrompere quell’armonia.
Le piacerebbe rischiare, camminare per lui mano nella mano per i corridoi della scuola, avanzare spavalda non curandosi delle occhiate altrui, del chiacchiericcio che si sarebbe creato di sottofondo.
Le cose facili, a noi Weasley e Potter, non capitano mai. Riflette, con un sorriso amaro, mentre James, come a captare le sue paure, la stringe.
Ti amo, Jamie. Lo dice a sé stessa, nella sua testa, certa che lui lo sa, certa che il messaggio, in qualche modo, gli arrivi.
Difenditi
Il vento soffia, sposta il tempo, il tempo soffierà su te
Per ogni volta che abbasserai lo sguardo
Senza più chiedere perché, chiedere di me
Tu non scordarti mai, mai, mai, mai
L’ha baciata, davanti a tutti, dopo aver vinto la coppa del quidditch; l’ultima coppa del quidditch della sua vita, l’ultima partita ad Hogwarts.
«Cambierà tutto» esordisce Rose, gli occhi fissi sul Lago Nero che si estende davanti a loro, con le acque leggermente agitate dal vento primaverile. «Ne siamo consapevoli?»
James le sorride, le accarezza la guancia, cerca di confortarla e farle superare le sue paure. Glielo si legge in faccia quanto sia terrorizzata dal futuro, è sempre stato un suo cruccio. «Chi ti dice che cambierà tutto in negativo?»
Risponde con una risata nervosa, asciugandosi velocemente una lacrima «Jamie, tra qualche mese non ci vedremo più, tu all’accademia auror, io ad Hogwarts. Ti scorderai di me.»
«Rose, guardami» le ordina, prendendole il viso tra le mani «è da mesi che ti tormento, letteralmente ogni giorno, non penso lo farei per chiunque. Io ti amo.»
Glielo dice frettolosamente, vuole tranquillizzarla. Lui sa che è impossibile dimenticare lei, quello che hanno passato, le serate in biblioteca e in sala comune, i pomeriggi in riva al lago nero, l’adrenalina di raccontare tutto ai loro cugini, affrontare l’entusiasmo di alcuni e lo scetticismo di altri.
Abbi cura di te, cura di noi. È un’altra di quelle frasi che Rose non esterna, non dice ad alta voce ma la pensa soltanto, è una richiesta implicita, sottintesa.
Segui la parte sinistra, il battito lento, l'istinto che sia.
Segui le orme dorate, I cieli d'argento, non perderti via
Annuisce, gli sorride e si accoccola al suo petto, sente i battiti del suo cuore, si trova nel suo posto sicuro al mondo. Con James.
 

 
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chi ha familiarità col mio account e le mie oneshot sa che una delle mie coppie preferite è la Rose/Scorpius, ma devo dire che la James/Rose non mi dispiace (quando li immagino insieme però Scorpius non esiste ahahah), ad ogni modo ultimamente mi lascio ispirare molto dalle canzoni - lo noterete se vi va di dare un'occhiata alle mie oneshot più recenti - e questa mi ha fatto pensare a loro due, così l'ho buttata giù e l'ho pubblicata.
Grazie per aver letto fino a qui, se vi va di farmi sapere cosa ne pensate ne sarò felice, alla prossima!
 
 
  
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