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Autore: genxha    15/05/2020    6 recensioni
Quando tutto sembra perduto, c'è sempre una speranza, magari in due occhi verdi.
Papillon riesce a colpire Marinette, pur senza conoscere la sua vera identità. Toccherà a Chat Noir salvare la ragazza, accorgendosi che forse è qualcosa di più di una semplice amica.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Miraculous fanfic'
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Fanfic sulla serie: Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietá di Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.

Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Introduzione

La Fanfic si svolge dopo la fine della Stagione 3. Se non l'avete già vista attenzione agli spoiler.

Un grazie enorme a Jess per avermi convinto a scriverla e per il proofreading.


Ma andiamo a cominciare!


Capitolo 1 - Esausta


"Tikki?"

La kwami esce dal suo nascondiglio nella borsa di Marinette mentre la ragazza chiude la botola d'ingresso alla sua camera, ampia e tutta sui toni del rosa, che improvvisamente le sembra buia e piccolissima.

"Che succede, Marinette?" Invece di rispondere lei si lascia cadere sul divanetto, iniziando a balbettare "io...Ti-Tikki i-io.. non..." la kwami è visibilmente preoccupata e le vola più vicino "io non ce la faccio!" Finalmente riesce a concludere, scoppiando a piangere. "È successo tutto per colpa mia!" La ragazza guarda il divanetto in cui ha nascosto lo scrigno dei Miraculous "Il Maestro Fu... Adrien..." e prende dalla tasca il portafortuna che l'amico le ha regalato "e poi Luka! È troppo! Sono stanca, Tikki! Non posso più essere Ladybug!" prosegue tra i singhiozzi, coprendosi il viso con le mani.

"Oh, Marinette! Guardami, per favore" Tikki fa del suo meglio per farsi guardare dall'amica ma con scarso successo "È stato Papillon, non è colpa tua, non fare così, per favore". "E invece SI!" ora Marinette sta quasi gridando "È successo tutto per la mia indecisione! E perché pensavo a troppe cose!" si butta sul divanetto "e andrà solo peggio, Tikki!" singhiozza, nascondendo il viso sui cuscini.



     

Un rosone si apre, mostrando il profilo di un uomo con un abito viola: Papillon. "Cos'è questo? Oh, mi è familiare... Angoscia? Abbandono? PAURA? E c'è qualcos'altro.... No, non ho mai percepito niente del genere, è un'occasione perfetta! Questa volta non fallirò!

Papillon chiude le mani a coppa su una delle farfalle bianche che gli volano attorno, che viene circondata da una luce violacea e cambia colore. "Vola da lei, mia piccola Akuma, e oscura il suo cuore!" dichiara, mentre la farfalla lascia la stanza attraverso il rosone e vola nel cielo di Parigi.


 

Marinette non poteva fare a meno di pensare che, se solo fosse stata più attenta, Papillon non avrebbe trovato il maestro Fu, guardiano dei Miraculous e ora il vecchio cinese non avrebbe cancellato la propria memoria passando a lei il ruolo di Guardiano. E destinandola a perdere i ricordi dei miraculous a sua volta, quando, in futuro, avrebbe ceduto il ruolo di Guardiana.

Ma la ragazzina a questo, forse, non aveva ancora pensato. Oltre a quello, le erano successe troppe cose, quel giorno. Cose che facevano male. Era riuscita a fingere che andasse tutto bene, le aveva fatto piacere ascoltare la canzone di Luka e stare con gli altri, finché non è tornata in camera sua, quella stanza tappezzata di foto di Adrien.

Senza smettere di piangere, sempre nascosta tra i cuscini, si sfogava con Tikki "Sono la peggior Ladybug di sempre! Tutti i miei amici sono in pericolo, adesso, ed è tutta colpa mia! E non posso chiedere aiuto a nessuno, perché... lo sai perché!".

"Marinette, mi dispiace tanto per il maestro Fu, ma è ancora tra noi, ora ha rincontrato la sua amata, e staranno insieme e..." la piccola kwami cercava di confortare la sua portartice e amica volandole vicino al viso e cercando di abbracciarla, per quanto le sue dimensioni non possano consentirlo, mentre una farfalla viola entra dalla botola che, dal soppalco, dà sul terrazzo. Tikki la vede entrare e grida "MARINETTE! Un'akuma!" per avvertire l'amica, che alza la testa dai cuscini e spalanca gli occhi, già gonfi per le lacrime, alla vista della farfalla. Marinette si alza in piedi e cerca di allontanarsi dall'insetto magico, che sta per raggiungerla. "No! Aiuto!" grida "Non farti prendere dal panico! resisti!" la risposta di Tikki, ma la povera Marinette non riesce a distogliere lo sguardo dall'akuma che si sta avvicinando sempre più al suo viso "il Mirauclous!" riesce a malapena a pensare Marinette, mentre il terrore e la disperazione inizia a prendere il sopravvento su tutto il resto "Tikki! Scappa, prima che..." tenta di dire, prima che l'Akuma tocchi uno dei suoi orecchini e tutto diventi buio. Davanti agli occhi di Marinette c'è il volto di Papillon, circondato dalla sagoma violacea di una farfalla.

"Ciao, sono Papillon".

Tikki assiste a tutta la scena e rimane impietrita guardando il volto della ragazza contrarsi in una smorfia, un'ombra rossastra circondarle gli occhi azzurri "devo chiedere aiuto! Devo trovare Plagg!" pensa, volando verso la botola aperta sull'esterno.

Una voce nella testa di Marinette "Principessa Solitudine... tutti ti hanno abbandonata? Ti darò il potere di far perdere chi ama a chi ti ha fatto soffrire, così potrai vendicarti" mentre l'oscurità si tinge di viola "no" parlare le costava uno sforzo enorme "non... non… voglio... causare altro… male… vattene, mostro" sono le uniche cose che riesce a dire Marinette, ma la voce nella sua testa, melliflua "avanti, non vuoi vendicarti nemmeno di chi ti ha spezzato il cuore? Davvero?". "Vattene... sono più forte… di… te" prova a dire, scuotendo la testa, ma non riesce più a resistere a quella voce, quel giorno ne aveva passate troppe "Oh, bene, brava, in cambio, mi darai i miraculous di Ladybug e Chat Noir".

Qualcosa però ancora resisteva, mentre Marinette, terrorizzata, sente la propria voce dire "d'accordo Papillon. Quando mi sarò vendicata, li avrai". e tutto viene avvolto da una luce violacea e una nebbia viola avvolge il suo corpo.



 

Tikki sta volando tra i tetti di Parigi, cercando di capire dove andare per trovare Plagg e Chat Noir. "pensa Tikki, pensa... Dov'è quel gatto oggi?" dice fra sé. Improvvisamente il cielo, dalla luce dorata del tramonto, si fa grigio e da qualche parte alle sue spalle, come un'onda in uno stagno, una nube a forma di anello si sta espandendo velocemente su tutta Parigi "no no no no no devo andare più veloce" si lascia sfuggire la Kwami, mentre finalmente vede la sua meta: villa Agreste.

Adrien è alla scrivania, di fronte al computer, lo sfondo dei monitor con l'immagine della mamma sorridente. Ma il ragazzo non la sta guardando, ha tra le mani il cellulare e di fronte una foto di Instagram di Marinette e Kagami al tavolo di una gelateria.

Plagg svolazza sopra il divano, l'immancabile pezzo di formaggio tra le zampe "Allora, Casanova, hai fatto conquiste eh?" ammicca il Kwami al suo biondo portatore. "Non essere ridicolo, Plagg!" ribatte Adrien con un mezzo sorriso "Kagami mi piace ma.. io..." "si, certo, tu ami Ladybug" termina la frase Plagg. "oh, è inutile, Plagg… non capirai mai" il biondo scuote la testa vagamente annoiato. Plagg lancia il pezzo di formaggio in aria e lo inghiotte al volo "è moooooolto meglio il camembert delle ragazze!" conclude, la bocca mezza piena, ma il boccone gli va di traverso quando il tramonto si fa improvvisamente grigio. Adrien nota il cambiamento di luce, si gira verso la finestra, mentre la nube oscura per un attimo il cielo dorato. Quando il ragazzo posa di nuovo gli occhi sul cellulare, pronto a chiamare qualcuno, vede che la foto delle amiche è cambiata: le ragazze sono scomparse e il tavolo è vuoto. "Cosa?" non fa in tempo a chiedersi, notando che il viso della mamma è sparito dalla fotografia nello stesso modo. con gli occhi sbarrati Adrien sbotta "Plagg! Cosa sta succedendo?"e cerca con lo sguardo la piccola creatura magica, finché lo trova e sbotta "oh no. Plagg!" vedendo il Kwami diventare sempre più trasparente.
   
 
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