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Autore: Black Panther    11/08/2009    13 recensioni
“Cosa farai tra una settimana?” continua Sakura, cambiando argomento. È curiosa di sentire come il ragazzo abbia intenzione di trascorrere il giorno del suo diciassettesimo compleanno.
“Niente. Cosa vuoi che faccia?” risponde in tono secco Sasuke.
“Vuoi dire che starai da solo?” mormora in tono incredulo la ragazza; non riesce a sopportare l’idea che lui non abbia compagnia proprio quel giorno.
“A meno che tu non abbia intenzione di venire da me...” esclama in tono ironico il ragazzo, fermandosi per poterla fissare negli occhi.
Sakura rimane in silenzio per un paio di minuti, pensierosa, per poi commentare: “Sasuke, mi stai invitando ad uscire con te?”
L’Uchiha si limita a rispondere con un laconico: “Forse.” per poi rifugiarsi in un dignitoso – almeno secondo la sua opinione – silenzio.
Prima classificata al contest "Il primo appuntamento!" indetto da Domi_chan (muccina89) sul forum di EFP e vincitrice del "Premio della Giuria".
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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13 settembre, undici anni

 

 

Cammina velocemente per le strade di Konoha, stringendo tra le esili mani una piccola scatola avvolta con cura in un sacco da pranzo. Ha cucinato lei stessa i biscotti che contiene, rifiutando per la prima volta l’aiuto offertole da sua madre; lei ormai è grande, può benissimo cavarsela da sola e poi per lui farebbe questo e altro.

Si ferma vedendolo intento ad allenarsi al solito posto; sul viso le si forma un breve sorriso perché, inutile negarlo, Sasuke-kun è dannatamente carino qualsiasi cosa faccia, persino quando cerca di colpire il bersaglio che ha davanti con i suoi piccoli pugni.

Sakura sente il suo cuore battere più velocemente e la fronte imperlarsi di sudore; stringe con tutta la forza di cui dispone il pacco che tiene fra le mani, cercando di convincersi che non c’è alcun motivo per essere agitata. Lei non è più un bocciolo, si è trasformata in uno splendido fiore e ormai i suoi capelli sono abbastanza lunghi, quindi Sasuke-kun non la respingerà di sicuro.

Lui è sgarbato con tutte le altre ragazzine del villaggio che lo importunano – solo lei ha il diritto di farsi avanti, quelle non devono neanche guardarlo – ma di sicuro con lei sarà gentile perché gli ha preparato dei biscotti e, si sa, piacciano a tutti i bambini, anche quelli più scorbutici. Senza contare che lui è il suo principe azzurro quindi non può trattarla male, dopotutto suo padre le ha sempre ripetuto che lei è una piccola principessa, quindi perché non può esserlo anche per Sasuke-kun? Certo, i veri principi hanno gli occhi azzurri e i capelli biondi ma a lei non importa, non vuole certo ritrovarsi con uno come Naruto Uzumaki – lui è insopportabile – e poi le piace l’idea che il suo sia diverso da quello delle altre.

Avanza nella direzione di Sasuke a piccoli passi e, una volta fermatasi al suo fianco, chiude istintivamente gli occhi, allungando le braccia e porgendogli il pacchetto.

“Ecco, io ti avrei preparato questi, sono tutti per te, tienili, prendili pure, mangiali!” esclama tutto d’un fiato con voce tremula, in maniera vagamente non coerente, senza neanche salutarlo. Nonostante il suo evidente nervosismo, è sicura che lui li accetterà con un sorriso e che la ringrazierà, offrendogliene uno – dopotutto, li ha cucinati lei -. In seguito, Sasuke la prenderà per mano e insieme se ne andranno in giro per Konoha come due fidanzatini, scatenando l’invidia e la gelosia delle altre bambine. Il loro primo appuntamento, al quale ovviamente ne seguiranno altri, sarà semplicemente perfetto.

Sakura riapre lentamente gli occhi verdi per poi fissare il volto di Sasuke, convinta che lui abbia già preso il pacco e che stia mangiando i biscotti. Rimane stupita quando lo vede continuare i suoi allenamenti senza degnarla della minima attenzione: probabilmente è timido e non sa bene come comportarsi con lei. Il pensiero che lui la stia respingendo non sfiora minimamente Sakura: è impossibile che un principe azzurro non accetti un regalo dalla sua principessa.

“Sasuke-kun?” mormora incerta, sentendosi improvvisamente a disagio. Inizia a sbattere i piedi per terra senza ricordarsi delle raccomandazioni di sua madre di non farlo mai per non sembrare una bambina viziata. Lei ha organizzato un appuntamento perfetto e lui non può assolutamente essere timido, no. Sasuke deve prenderla per mano e portarla in giro per Konoha, proteggerla da tutti i pericoli che incontreranno sul loro cammino e giurarle amore eterno.

Quando il ragazzino si gira fissando per un attimo con i suoi occhi neri l’insopportabile bambina davanti a sé, Sakura sente tutto l’ossigeno svanire dai suoi polmoni e per un istante si dimentica come si fa a respirare. Non è bello, sarebbe una definizione troppo riduttiva; lui è molto di più, è… non sa neanche lei come definirlo.

Rimane immobile mentre Sasuke la sorpassa senza degnarla di un’occhiata; non ha neanche la forza per dirgli di restare, di darle una sola, misera possibilità. Sente le sue illusioni infrangersi sotto il peso della delusione: non avrà l’appuntamento perfetto che ha tanto desiderato, non avrà proprio niente.

Lascia cadere il pacchetto mentre le prime lacrime iniziano a rigarle le guance; si lascia cadere a terra per poi piegare le gambe e abbracciarsele con le mani, continuando a singhiozzare disperatamente.

 

 

 

 

15 ottobre, dodici anni

 

 

Si guarda intorno tristemente, cercando di individuare il luogo in cui Sasuke è andato a mangiare; ormai fanno parte dello stesso team per cui sarebbe stato carino aspettarla per potere pranzare insieme. Sospira, affranta: forse è troppo ingenua nello sperare che improvvisamente lui si comporti in maniera gentile con lei solo per quello stupido motivo. Dopotutto non c’è fretta, d’ora in poi loro due passeranno molto tempo insieme e riuscirà sicuramente a trovare il modo per farsi apprezzare da lui. Non c’è fretta.

Si siede su una panchina, prendendosi il volto tra le mani e pensando alla strategia migliore per conquistarlo: fisicamente non può competere con una ragazza con Ino, è troppo piatta e l’unica curva che ha in evidenza è quella della fronte. Alza lo sguardo, scoraggiata, per poi spalancare gli occhi, incredula: Sasuke la sta fissando, per di più in maniera intensa.

Arrossisce bruscamente, dandosi della sciocca: per vincere l’imbarazzo, immagina cosa potrebbe succedere  se lui si avvicinasse a lei dicendole che gli verrebbe voglia di baciare la sua fronte.

Sospira nuovamente, cercando di scacciare quella immagine dalla sua mente: preferisce non illudersi. Ormai non è più una bambina e ha smesso di credere nelle favole; non vuole rimanere nuovamente delusa.

“Che bella fronte spaziosa che hai. Mi viene voglia di baciarla.”

Alza lo sguardo, boccheggiando stupita: non riesce a crederci, la sua favola sta per diventare realtà.

“O almeno così credo che direbbe Naruto.”

Come non detto: si dà mentalmente della stupida per essersi illusa nuovamente. Abbassa lo sguardo, sconfitta, senza rendersi conto che nel frattempo Sasuke si è seduto vicino a lei. Quando lo sente chiederle cosa pensa di quel baka rimane inizialmente perplessa per poi rispondere in tono deciso. In fondo anche lui non sopporta Naruto – e come potrebbe essere diversamente? -.

Per Sakura quel ragazzino biondo è solamente un’insopportabile rompiscatole che si diverte ad intromettersi nei suoi tentativi di farsi apprezzare da Sasuke e che si diverte nel vederla fallire ogni volta. Lui non sa niente di lei, non sa che farebbe anche l’impossibile per riuscire a farsi apprezzare dall’Uchiha perché lei è davvero innamorata di lui.

Così dicendo avvicina le sue labbra a quelle del ragazzo seduto vicino a lei con le gote rosse di piacere. Non può ancora crederci, sta per baciare Sasuke-kun. Nonostante avesse fantasticato parecchio sul loro primo appuntamento non se lo sarebbe mai aspettato così, soprattutto non si sarebbe mai aspettata che l’Uchiha le facesse delle domande su Naruto. Ma tutto questo non ha importanza, non è un sogno e quello è a tutti gli effetti il loro primo appuntamento: è perfetto così com’è.

All’improvviso vede Sasuke stringersi le mani intorno allo stomaco e alzarsi bruscamente in piedi per poi correre via gridandole di aspettarlo lì. Si porta un dito alla bocca, sorridendo: ora capisce perché un anno prima l’aveva respinta quando lei gli aveva preparato quei biscotti. Non perché non ne volesse sapere di lei ma perché è realmente timido.

Quando lo vede si alza in piedi, felice, pronta a riprendere dal punto in cui erano interrotti. Non nota il cambiamento di espressione avvenuto nel suo volto, molto più dura di prima. Sentendosi chiedere nuovamente dove sia quello scemo di Naruto, rimane stupita dal nuovo tentativo del ragazzo di cambiare argomento. Risponde che per lei quello là è solamente un attacca brighe che si comporta così perché orfano e perché non ha nessuno disposto a dirgli come comportarsi.

Rimane stupita nel vedere Sasuke girarsi lentamente verso di lei e fissarla sprezzante, dicendole che la solitudine è un dolore che non ha nulla a vedere con l’essere sgridata dai genitori. Non riesce a capire come mai la conversazione abbia preso quella piega del tutto sgradevole per lei: pochi attimi prima erano sul punto di baciarsi mentre ora…

“Sei insopportabile.”

Sente qualcosa rompersi dentro di lei: non è possibile, lui non può averla definita con lo stesso aggettivo con cui lei ha sempre catalogato Naruto. Sconsolata, si trascina fino alla panchina su cui pochi secondi prima era seduta insieme a Sasuke, pensando che forse anche quel baka si è sentito così quando lei gli ha detto quelle cattiverie. Chissà, forse d’ora in poi riuscirà a trattarlo meglio… anche se ovviamente non rinuncerà a provare di farsi apprezzare dall’Uchiha. No, loro due avranno il loro primo appuntamento.

 

 

 

 

17 marzo, dodici anni

 

 

Rimane immobile continuando ad aspettarlo, senza preoccuparsi del freddo che avverte o del fatto che sia notte fonda. Non le importa niente, lei deve sapere se Sasuke passerà di lì o no, a costo di restare nello stesso luogo per dei giorni interi senza mangiare, bere e dormire.

Sorride tristemente nel ricordarsi tutti i suoi vani tentativi di riuscire ad ottenere un appuntamento con il ragazzo; non è mai riuscita a farsi apprezzare realmente da lui. Che strano, in fondo si può dire che anche questo sia una specie di appuntamento, quello che deciderà le sorti del loro team. Non è sicura che lui se ne voglia andare realmente da Konoha eppure qualcosa le dice che sarà così: una ragazza non si sbaglia mai su queste cose, anche se vorrebbe con tutta se stessa che fosse così.

Alza lo sguardo dal terreno quando sente il rumore di alcuni passi vicino a lei: non emette una sola parola quando Sasuke si ferma davanti a lei, stupito di trovarla lì, limitandosi a fissarlo con occhi imploranti. Rimangono così per qualche secondo finché l’Uchiha non rompe il silenzio esclamando: “Cosa stai facendo in questo luogo nel bel mezzo della notte?”

“Sapevo che saresti venuto qua se avessi avuto intenzione di andare via così ti ho aspettato qui.” risponde semplicemente, sincera. Abbassa nuovamente lo sguardo quando vede il ragazzo superarla; vorrebbe piangere eppure trattiene a stento le lacrime. Forse c’è ancora una sola possibilità di fermarlo, forse è ancora è in tempo: non può permettersi di rovinare tutto piangendo.

“Vai via di qua e torna a dormire.”
La sua voce gelida la colpisce duramente, facendola soffrire; inizia a piangere, affranta, comprendendo quanto sia vicina a perdere Sasuke-kun per sempre.

Si volta verso il ragazzo fissandolo con il viso ricoperto di lacrime: i ricordi la assalgono prepotentemente. Le ritorna in mente il giorno in cui Iruka-sensei formò i team mettendoli nella stessa squadra, quando lui l’accusò di essere insopportabile, tutte le missioni portate a termine con successo insieme a Naruto.

Boccheggia quando sente Sasuke risponderle che no, lui non ricorda. Scuote la testa, bagnando la strada con le sue lacrime: dopotutto non importa, c’è lei a ricordare per entrambi.

Lei sa del suo passato, sa perché vuole andarsene da Konoha: tutto per vendicarsi di suo fratello, Itachi Uchiha. Eppure sa anche che è inutile, la vendetta non servirà a nessuno, né a Sasuke né tanto meno a lei. La risposta del ragazzo la lascia stupita: l’unica ragione per cui continua a vivere è portare a termine i suoi propositi di vendetta. Lui non può essere come Naruto e Sakura, non può.

Inizia a piangere ancora più forte, senza riuscire a fermarsi: non importa che lei abbia degli amici e una famiglia, se lui se ne va sarà come essere sola. Allora urla con tutte le sue forza, con tutto il fiato che ha in gola quello che vorrebbe dirgli da tanto tempo: lei lo ama, non può lasciarla lì. Per lui è disposta persino ad abbandonare il villaggio, ad aiutarlo a uccidere Itachi.

“Sei davvero insopportabile.”

Rimane con gli occhi sgarrati nel sentire di nuovo quella parola rivolta a lei: questa volta l’espressione di Sasuke è diversa, sul suo volto sembra essersi formato qualcosa a metà strada tra un sorriso rassegnato e un ghigno. È come se le dicesse che quella è la sua strada, che non può tornare indietro nonostante le sue suppliche, che è meglio che lei vada avanti senza di lui.

Le lacrime si fermano a metà strada sul suo volto, è come se non riuscisse più a piangere perché sarebbe troppo riduttivo: il suo è un dolore che va oltre i pianti.

“Non andare! Se lo fai urlerò!”

Prova a fare un ultimo, disperato tentativo per fermarlo: non può finire così, non può fallire, non può lasciarla. Avverte un movimento d’aria provenire da dietro lei e, prima che abbia il tempo di fare qualsiasi cosa, sente Sasuke mormorare un: “Grazie.”

In quel momento capisce: malgrado tutti i suoi tentativi di farlo rimanere là, ha fallito miseramente. Lui se ne sta andando e non può fare niente. Non è riuscita a fermarlo, non ce l’ha fatta ad ottenere un vero appuntamento con lui come ha sempre desiderato. Strano come poco prima avesse pensato che in fondo questo incontro non fosse nient’altro che un suo ennesimo tentativo di avere un primo appuntamento con lui. Ha fallito quella sera esattamente come nei mesi precedenti. Ormai è tutto finito.

Sente qualcosa colpirla all’altezza del collo e lentamente inizia a chiudere gli occhi, non prima di avere mormorato un flebile Sasuke-kun. L’ultima cosa che vede è la mezza luna alta nel cielo, incompleta, proprio come lei senza l’Uchiha.

 

 

 

 

21 giugno, diciassette anni

 

 

Corre il più velocemente possibile tra le strade bagnate di Konoha, maledicendo fra sé e sé il lavoro massacrante svolto quel giorno all’ospedale, l’influenza di Ino che la sta costringendo a stare a letto lasciando a lei il compito di occuparsi di tutti i pazienti e anche la pioggia scrosciante che sta scendendo. Non vede l’ora di tornare a casa per potersi preparare una tisana calda, lavare i corti capelli rosa e riposarsi per tutto il resto della giornata.

Entra dentro un negozio ancora aperto come una furia, sospirando di sollievo per avere trovato un luogo nel quale ripararsi. Scuote leggermente i capelli guadagnandosi un’occhiataccia da parte del proprietario, per niente contento dell’acqua che la ragazza ha versato sul suo pavimento. Si guarda intorno, incuriosita, notando come il negozio sia quasi vuoto, cosa del tutto normale a quell’ora; solamente i ritardi si affrettano a terminare i loro acquisti. Tra questi Sakura riconosce un ragazzo della sua età, con capelli neri dalla pettinatura alquanto strana e un kimono che lo fa sembrare più bello di quanto non sia in realtà.

“Sasuke!” esclama, correndo verso di lui sorridente. Avrebbe dovuto aspettarselo, quale altro ragazzo di quasi diciassette anni potrebbe ridursi a fare le compere all’ultimo minuto?

“Mph, Sakura.” risponde lui, loquace come sempre, tornando a concentrare la propria attenzione sulle due scatole di sashimi che tiene tra le mani. Le osserva, frustato e anche piuttosto arrabbiato: lui, il grande Sasuke Uchiha, il ninja che ha affrontato varie questioni spinose uscendone quasi intatto, quali lo sterminio della sua famiglia, il periodo trascorso con Orochimaru, l’uccisione di suo fratello Itachi, l’entrata nell’Akatsuki e altre piccolezze del genere, non è disposto a permettere che due semplicissimi pesci riescano ad avere la meglio su di lui. Rimane perplesso quando vede Sakura prenderne in mano uno con un gran sorriso e rimetterlo nel posto di appartenenza.

“Questo è sicuramente quello più fresco, Sasuke.” esclama la ragazza ricevendo per tutta risposta un breve cenno che, molto probabilmente, dovrebbe essere di ringraziamento.

“Se vuoi ti aiuto a finire di fare la spesa, così faremo più in fretta.” aggiunge, dimenticandosi dei suoi precedenti propositi per la serata.

L’Uchiha la guarda per un solo istante, annuendo frettolosamente; per quanto gli garbi poco ammetterlo, in quel particolare contesto Sakura è decisamente più brava di lui a cavarsela.

Venti minuti dopo, i due escono dal negozio con un numero di buste davvero esagerato secondo Sasuke: la ragazza ha insistito per fargli comprare un sacco di cose che con tutta probabilità non gli serviranno mai.

“Ha smesso di piovere!” esclama Sakura, soddisfatta. “Sono contenta di averti incontrato, mi sono divertita con te… anche se non so quanto possa essere buono il sushi pre-confenzionato. Di sicuro quello cucinato nella maniera tradizionale è decisamente migliore.”
“Come se io sapessi come cucinarlo.” borbotta Sasuke in un sussurro perfettamente udibile.

“Se vuoi posso insegnarti io!” risponde l’Haruno, entusiasta di quel piano. “È una delle poche ricette che mia madre mi permette di cucinare senza temere che combini qualche guaio.”

“Vedremo.” borbotta nuovamente l’altro, desideroso di tornare a casa per potere riprendere i suoi allenamenti. “Alla fine ce l’hai fatta, eh?” aggiunge, con tono sarcastico.

“A fare cosa?” mormora perplessa Sakura, assumendo un’aria pensierosa.

“Ad avere il tuo primo appuntamento con me… è da sei anni che ci provi ininterrottamente, sarai contenta.” risponde, iniziando a camminare e alzando una mano in segno di saluto.

Un largo sorriso si forma lentamente nel volto di Sakura; ormai si era quasi dimenticata di quella vecchia storia. Non avrebbe mai immaginato che il loro primo appuntamento sarebbe stato così, senza nessun bacio e nessuna romantica passeggiata per il villaggio con tanto di kunoichi invidiose di lei. Sa che è il massimo che per ora può aspettarsi da un tipo come Sasuke e le va bene così… senza contare che così sa già che quando loro due saranno sposati non dovrà mandare il ragazzo a fare la spesa, almeno di non volere rischiare un’indigestione. Sì, ha fatto decisamente bene a informarsi sugli orari in cui l’Uchiha esce di casa per fare la spesa, non c’è alcun dubbio.

 

 

 

 

16 luglio, diciassette anni

 

 

Sorride guardando il ragazzo che cammina vicino a lei con la sua solita aria superiore; non riesce ancora a credere che Sasuke la stia realmente accompagnando a casa dopo i massacranti allenamenti a cui li ha sottoposti Kakashi-sensei. Beh, non che lui le abbia detto esplicitamente che ha intenzione di farle da guardiano per tutto quello che resta del tragitto ma è quello che Sakura ha dedotto dal fatto che abbiano sorpassato la strada per arrivare a casa Uchiha da un pezzo.

“Allora, Sasuke.” esclama la ragazza, cercando di interrompere il silenzio calato su di loro. “Come mai hai deciso di accompagnarmi a casa?”
“Io non sto affatto facendo una cosa del genere.” mormora Sasuke assumendo un’aria sdegnata. “Ho semplicemente voglia di camminare, ecco tutto.”

Sakura si porta una mano davanti alla bocca, cercando di trattenere una risata; da quanto il ragazzo è diventato uno sportivo? Si sente lusingata dalle attenzioni che lui ha iniziato a dedicarle da un mese a quella parte… attenzioni comprese solamente da chi, come lei, è abituata a decifrare ogni minima espressione e ogni minimo gesto da parte di Sasuke.

“Cosa farai tra una settimana?” continua Sakura, cambiando argomento. È curiosa di sentire come il ragazzo abbia intenzione di trascorrere il giorno del suo diciassettesimo compleanno.

“Niente. Cosa vuoi che faccia?” risponde in tono secco Sasuke.

“Vuoi dire che starai da solo?” mormora in tono incredulo la ragazza; non riesce a sopportare l’idea che lui non abbia compagnia proprio quel giorno.

“A meno che tu non abbia intenzione di venire da me…” esclama in tono ironico il ragazzo, fermandosi per poterla fissare negli occhi.

Sakura rimane in silenzio per un paio di minuti, pensierosa, per poi commentare: “Sasuke, mi stai forse invitando ad uscire con te?”

L’Uchiha si limita a rispondere con un laconico: “Forse.” per poi rifugiarsi in un dignitoso – almeno secondo la sua opinione – silenzio.

Accorgendosi di essere arrivata davanti alla sua casa, Sakura si finge pensierosa per qualche istante: come se avesse bisogno di decidere se accettare la proposta di Sasuke oppure no.
“D’accordo!” esclama sorridente, avvicinandosi rapidamente al ragazzo e scoccandogli un veloce bacio sulla guancia prima che lui abbia il tempo di scansarsi. “Ti avverto, ti insegnerò come preparare il sushi!” conclude, prima di entrare in casa.

Sasuke rimane fermo per alcuni minuti, portandosi lentamente una mano sulla guancia: non si aspettava di certo quella mossa da parte di Sakura. Scuote la testa, irritato; non riesce a credere di essersi veramente fatto incastrare da quella ragazzina. Se qualcuno sei anni prima gli avesse detto che un giorno le avrebbe chiesto di uscire con lui di sicuro avrebbe steso a terra il malcapitato nel giro di pochi secondi dopo avergli riso in faccia.

E invece è realmente accaduto qualcosa del genere: beh, alla fine non sarà poi così male. Se tutti i ragazzi di Konoha hanno avuto il loro primo appuntamento con delle ragazze e sono riusciti a tornare relativamente normali da quell’incontro non vede nessun motivo per cui lui non può cavarsela meglio di loro. Dopotutto, lui è Sasuke Uchiha, il ninja che ha imparato ad uscire vincente da qualsiasi situazione … sebbene non sia sicurissimo del fatto che compiere una missione di livello B sia come affrontare il primo appuntamento con una ragazza.

 

 

 

 

 

 

 

Questa one-shot ha partecipato al contest “Il primo appuntamento!” indetto da Domi_chan sul forum di EFP classificandosi prima e vincendo il “Premio della Giuria”.

 

So che è banale dire che non me l’aspettavo ma è la pura verità *-*

Ero terrorizzata dall’idea di essere andata fuori tema – non ho propriamente descritto un primo appuntamento XD – e invece sono arrivata addirittura prima *-*

Senza contare il banner, assolutamente stupendo… grazie a sushiprecotto_chan per la disponibilità u__u

Grazie anche a Domi per la velocità, l’efficienza e i giudizi accuratamente stilati. Se volete leggere il mio, potete farlo in questa pagina (ve lo consiglio, così vedrete anche gli altri banner, tutti bellissimi).

Complimenti a Winry90, Kimly e Shurei, le altre partecipanti al contest… è stato un onore gareggiare con voi ^^

Beh, spero che la one-shot vi sia piaciuta almeno quanto io ho amato scriverla (L)

Credo che ne farò un sequel… chissà, vedremo più avanti XD
Grazie a tutti e che il SasuSaku sia con voi! (L)

   
 
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