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Autore: The_Kimo    18/05/2020    4 recensioni
[Saga di Paperon De\\\\\\\'Paperoni]
Angus, Fergus e Jake De'Paperoni sono ragazzi nella Scozia della prima metà dell'800: ad Angus però la vita nelle Highlands sta stretta!
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aveva ricominciato a piovere: la consueta pioggerellina primaverile che bagnava la Scozia...beh, ok non solo primaverile, visto che per otto o nove mesi all'anno la pioggia era una costante nelle Highlands, ma questa tonalità: quella della pioggia che più che bagnarti ti infastidisce, era tipica della primavera.
"Brrr!" Tremò il piccolo Jake uscendo di casa: la temperatura era ancora piuttosto bassa, ma i lavori di scaricamento al porto non avrebbero aspettato che un ragazzino di sette anni si riscaldasse.
"Forza fratellino!" Gli urlò Fergus, il fratello di mezzo, mentre saliva sul carretto e prendeva posto accanto ad Angus, il maggiore dei tre, che reggeva le redini. "Le navi in entrata nel porto presto arriveranno!"
"Arrivo, arrivo!" Replicò il più piccolo: era il suo primo giorno di lavoro, e sembrava preoccupato.
"Non darti pensiero Jake!" Lo rassicurò Fergus: "Oggi non ti tocca un lavoro difficile!"
"No?" Si stupì il ragazzino mentre il fratello dava sprone al mulo.
"Macchè! Dovrai restare sul carro, accertarti che non lo rubino o che il mulo non scappi finchè non avremo caricato le casse!" Spiegò Fergus, che nonostante avesse solo un anno in più di Jake, si sentiva già un esperto del mestiere. "Poi le trasportiamo fino al magazzino, torniamo indietro, ne carichiamo altre, e così via!"
"E quanto ci pagano?" Domandò Jake.
"Ecco che emerge il vero spirito di un De'Paperoni!" Esclamò malinconicamente Angus, che fino a quel momento non aveva aperto il becco. "Sono dieci pence a cassa! Se riusciamo a metterne tre sul carretto e a fare sette o otto viaggi sarà tanto!"
Jake avrebbe voluto fare i calcoli, ma ancora non ne era capace! Loro padre, Dingo detto "Il Sozzo" non era certo un uomo istruito, a differenza del fratello, e non aveva potuto permettersi di fornire un'istruzione ai figli: Fergus ed Angus avevano imparato a leggere e scrivere grazie a loro madre Molly; Jake ancora non era molto bravo, ma col tempo avrebbe imparato.
"Una miseria in ogni caso!" Ammise Fergus: "Ma che hai per la testa oggi Angus? Mi sembri...assente!"
Angus sospirò: aveva tredici anni ormai, e malgrado fosse ancora un ragazzino, si sentiva sprecato a fare lo scaricatore di porto. Spesso durante la pausa si fermava ad osservare i bastimenti in transito e sognava di imbarcarsi e scoprire il mondo. Giravano voci che il Discovery Service stesse programmando una nuova spedizione per scoprire il passaggio a nord-ovest: chissà, magari cercavano un mozzo.
Un mese prima ci aveva provato a partire, ma suo padre l'aveva beccato e gli aveva massacrato il portapiume a suon di pedate per aver voluto abbandonare la famiglia, tanto che per diverso tempo Angus aveva represso ogni desiderio di salpare...ma ora gli stava tornando!
I tre paperini arrivarono al molo e si misero al lavoro: a fine giornata avevano fatto sei viaggi, con tre casse l'uno. Un totale di quindici scellini perciò.
Una miseria! Solo uno scellino a testa. Il resto li avrebbero ceduti ai genitori per far sì che potessero finire di pagare la casa e mettessero qualcosa a tavola la sera...non era vita quella!
Nei tre mesi successivi il trio di fratelli proseguì a fare questo lavoro, ed ogni giorno le vele di qualche nave entravano in porto: Angus stava ogni giorno ad osservarle con gli occhi lucidi...il mare lo stava chiamando.
"Sveglia! Siam qua!" Una voce alle sue spalle lo richiamò al carro: questo era carico, e Jake e Fergus lo aspettavano per andare al magazzino.
"Arrivo, arrivo!" Replicò il ragazzo salendo a cassetta ed afferrando il frustino: schioccò l'arnese ma il mulo non si mosse. Lo schioccò ancora e l'animale mosse alcuni passi, ma sembrava ansimare...era stanco!
"Io resto giù ragazzi!" Disse allora il maggiore.
"Cosa?" Domandò Fergus.
"Resto giù e vi impilo le casse per il prossimo viaggio!" Spiegò Angus consegnandogli il frustino. "La strada la sapete, queste casse di chiodi pesano molto! Il mulo non ce la fa con tutti! Andate senza di me, forse così procederà meglio!"
I due tentennarono, ma alla fine acconsentirono e diedero sprone. Angus fece quanto aveva promesso: impilò le casse da solo per il prossimo viaggio, ma il tutto gli chiese solo una ventina di minuti: i suoi fratelli ci avrebbero messo almeno un'oretta ancora.
Decise di prendersi una pausa: si sedette su una galloccia ed osservò i moli: una nave della Compagnia delle Indie imbarcava un carico al molo davanti a lui, mentre un uomo sui vent'anni in divisa da ufficiale raccoglieva le firme dei volontari dell'ultimo minuto...la tentazione era forte. Molto, molto forte!
Angus non stette nemmeno a pensarci: i suoi piedi palmati si mossero da soli e lo portarono fino al banco d'arruolamento.
"Cercate dei mozzi signor tenente?" Domandò cercando di farsi notare, essendo il banco più alto di lui.
L'ufficiale si sporse in avanti per osservare il suo interlocutore: "Volendo sì ragazzino! Partiamo domani all'alba per l'america!"
Non ci fu bisogno di dire altro: in preda all'eccitazione Angus firmò, intascò la mezza sterlina del premio d'ingaggio e poi si comportò normalmente per tutta la giornata, continuando a lavorare senza dir nulla ai suoi fratelli. 
La mattina dopo il ragazzo si alzò ben prima dell'alba: i suoi genitori ed i suoi fratelli si sarebbero svegliati solo dopo un'ora o due, quindi non si perse d'animo: prese un sacco, ci ficcò dentro le sue cose, diede un bacio a Molly, sua madre, senza svegliarla, poi andò in cucina: con un gessetto nero scrisse una breve lettera con cui salutava la sua famiglia, poi uscì di soppiatto e si precipitò al porto, pronto a partire per la sua prima avventura!
Un'ora e mezzo più tardi, mentre il sole era in procinto di sorgere, un convoglio mercantile della Compagnia delle Indie spiegò le vele verso il nuovo mondo, mentre, a poca distanza dal molo, un paperino di sette anni scuoteva con le sue braccine la madre ancora addormentata sul letto per svegliarla.
"Mamma!"  La voce preoccupata di Jake destò Molly dal suo sonno, "Dov'è Angus?" 
   
 
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