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Autore: Semper_Paratae    18/05/2020    3 recensioni
A volte sulle scale di Hogwarts ci sono dei rospi. A volte può capitare che questi rospi cadano accidentalmente sulla testa di qualcuno...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Neville Paciock, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Altri quaranta punti in meno a Grifondoro
La scuola era cominciata da qualche mese e Neville aveva già perso il suo rospo Oscar almeno un centinaio di volte.  Quel primo periodo era andato abbastanza bene: era stato smistato in Grifondoro, aveva stretto amicizia con Harry Potter e altri ragazzi della sua stessa casa, aveva scoperto che era portato per Erbologia e che al contrario era davvero negato, cioè più del solito, in pozioni e che il professor Piton lo terrorizzava, non sapeva bene il perché ma aveva la sensazione che l’insegnante l’odiasse.
Neville era nel suo dormitorio disperandosi per il fatto che aveva nuovamente perso Oscar quando Seamus Finnigan entrò di corsa “Neville, Neville… ho appena visto il tuo rospo nel bagno dei ragazzi al secondo piano!” Neville sgranò gli occhi “Oscar! Davvero?!” Seamus annuì mentre riprendeva fiato.
Neville uscì dal dormitorio correndo per raggiungere il bagno al secondo piano il prima possibile e quando entrò lo vide lì, Oscar era sopra un lavandino. Lo prese, lo accarezzò e disse: “Oscar! Mi sei mancato! Non hai idea dello spavento che mi hai fatto prendere… comunque sono contento di rivederti e ti prometto che non ti perderò più!” e così dicendo uscì dal bagno e iniziò a salire gli scalini per andare nella sala comune di Grifondoro. Era arrivato davanti al dipinto della Signora Grassa e stava pensando a qual era la parola d’ordine che, mannaggia a lui, non se la ricordava mai quando improvvisamente Oscar gli scivolò via di mano e si girò a guardarlo prima di iniziare a saltare giù per le scale. Appena Nevill ebbe realizzato quello che stava succedendo iniziò a correre dietro al suo rospo che stava schizzando da una rampa all’altra di scale, che in quel momento sembravano fare tutto il possibile per rendere a Nevill l’inseguimento di Oscar ancora più complicato.
Il professor Piton si stava dirigendo nei suoi alloggi dopo essersi recato in biblioteca per prendere in prestito un nuovo libro. Aveva già iniziato a leggerlo lungo il corridoio e ora sta scendendo le scale per raggiungere i sotterranei.
Harry stava tornando nel suo dormitorio dopo un pesante allenamento di Quidditch quando vide Neville che si stava precipitando giù per le scale per prendere il suo rospo. Decise allora di dargli una mano cercando di fermare il rospo che però gli sfuggì, quindi si aggiunse a Neville nel disperato tentativo di rincorrere Oscar.
Harry si accorse giusto in tempo che nella scalinata sotto di loro stava passando, in quell’esatto momento, il professor Piton, troppo immerso nella lettura per accorgersi dei due Grifondoro.
Oscar fece un salto dal corrimano della rampa di scale in cui si trovarono Neville e Harry che fermò immediatamente il compagno prima che cadesse di sotto anche lui. Per loro sfortuna però Oscar non precipitò nel vuoto delle centinaia di scalinate di Hogwarts ma bensì sulla testa del professore. Quest’ultimo, restò immobile per qualche secondo mentre cercava di capire cosa gli fosse appena saltato in testa quando Oscar scivolò dai suoi capelli al libro che aveva davanti a sé ancora aperto e con uno sguardo alquanto schifato capì cos’era appena successo. Sopra di lui Harry e Neville trattennero il respiro per tutto il tempo. Piton alzò la testa e quando vide Potter e Paciock sopra di lui li guardò con talmente tanto odio che se gli sguardi potessero uccidere si sarebbero ritrovati carbonizzati all’istante.
 Piton pensò che gli sguardi pieni di terrore che avevano quei due fossero alquanto appaganti e dopodiché fece un respiro profondo e poi li fulminò con lo sguardo dicendo: “Potter! Paciock! Siete in punizione! E venti punti in meno, a testa, a Grifondoro!” e abbassò lo sguardo sul libro dove c’era ancora il rospo che lo guardò e poi riprese a saltellare via.
Solo dopo che Piton se ne andò Harry e Neville ricominciarono a respirare e tirando un sospiro di sollievo Harry esclamò: “Bè poteva andarci peggio!” Neville lo guardò terrorizzato e poi cercò di dire: “S-s-s-stai scherzando vero??” alla sola idea di quello che avrebbe potuto fargli fare Piton iniziò a tremare e a sudare freddo “Ti… ti rendi conto che siamo stati messi in punizione da Piton?!” Harry lo guardò sorridendo e, cercando di tirarlo su di morale, disse: “Insomma, viste come sono andate le cose, pensavo che ci avrebbe ucciso all’istante!”  
Altri quaranta punti in meno a Grifondoro
La scuola era cominciata da qualche mese e Neville aveva già perso il suo rospo Oscar almeno un centinaio di volte.  Quel primo periodo era andato abbastanza bene: era stato smistato in Grifondoro, aveva stretto amicizia con Harry Potter e altri ragazzi della sua stessa casa, aveva scoperto che era portato per Erbologia e che al contrario era davvero negato, cioè più del solito, in pozioni e che il professor Piton lo terrorizzava, non sapeva bene il perché ma aveva la sensazione che l’insegnante l’odiasse.
Neville era nel suo dormitorio disperandosi per il fatto che aveva nuovamente perso Oscar quando Seamus Finnigan entrò di corsa “Neville, Neville… ho appena visto il tuo rospo nel bagno dei ragazzi al secondo piano!” Neville sgranò gli occhi “Oscar! Davvero?!” Seamus annuì mentre riprendeva fiato.
Neville uscì dal dormitorio correndo per raggiungere il bagno al secondo piano il prima possibile e quando entrò lo vide lì, Oscar era sopra un lavandino. Lo prese, lo accarezzò e disse: “Oscar! Mi sei mancato! Non hai idea dello spavento che mi hai fatto prendere… comunque sono contento di rivederti e ti prometto che non ti perderò più!” e così dicendo uscì dal bagno e iniziò a salire gli scalini per andare nella sala comune di Grifondoro. Era arrivato davanti al dipinto della Signora Grassa e stava pensando a qual era la parola d’ordine che, mannaggia a lui, non se la ricordava mai quando improvvisamente Oscar gli scivolò via di mano e si girò a guardarlo prima di iniziare a saltare giù per le scale. Appena Nevill ebbe realizzato quello che stava succedendo iniziò a correre dietro al suo rospo che stava schizzando da una rampa all’altra di scale, che in quel momento sembravano fare tutto il possibile per rendere a Nevill l’inseguimento di Oscar ancora più complicato.
Il professor Piton si stava dirigendo nei suoi alloggi dopo essersi recato in biblioteca per prendere in prestito un nuovo libro. Aveva già iniziato a leggerlo lungo il corridoio e ora sta scendendo le scale per raggiungere i sotterranei.
Harry stava tornando nel suo dormitorio dopo un pesante allenamento di Quidditch quando vide Neville che si stava precipitando giù per le scale per prendere il suo rospo. Decise allora di dargli una mano cercando di fermare il rospo che però gli sfuggì, quindi si aggiunse a Neville nel disperato tentativo di rincorrere Oscar.
Harry si accorse giusto in tempo che nella scalinata sotto di loro stava passando, in quell’esatto momento, il professor Piton, troppo immerso nella lettura per accorgersi dei due Grifondoro.
Oscar fece un salto dal corrimano della rampa di scale in cui si trovarono Neville e Harry che fermò immediatamente il compagno prima che cadesse di sotto anche lui. Per loro sfortuna però Oscar non precipitò nel vuoto delle centinaia di scalinate di Hogwarts ma bensì sulla testa del professore. Quest’ultimo, restò immobile per qualche secondo mentre cercava di capire cosa gli fosse appena saltato in testa quando Oscar scivolò dai suoi capelli al libro che aveva davanti a sé ancora aperto e con uno sguardo alquanto schifato capì cos’era appena successo. Sopra di lui Harry e Neville trattennero il respiro per tutto il tempo. Piton alzò la testa e quando vide Potter e Paciock sopra di lui li guardò con talmente tanto odio che se gli sguardi potessero uccidere si sarebbero ritrovati carbonizzati all’istante.
 Piton pensò che gli sguardi pieni di terrore che avevano quei due fossero alquanto appaganti e dopodiché fece un respiro profondo e poi li fulminò con lo sguardo dicendo: “Potter! Paciock! Siete in punizione! E venti punti in meno, a testa, a Grifondoro!” e abbassò lo sguardo sul libro dove c’era ancora il rospo che lo guardò e poi riprese a saltellare via.
Solo dopo che Piton se ne andò Harry e Neville ricominciarono a respirare e tirando un sospiro di sollievo Harry esclamò: “Bè poteva andarci peggio!” Neville lo guardò terrorizzato e poi cercò di dire: “S-s-s-stai scherzando vero??” alla sola idea di quello che avrebbe potuto fargli fare Piton iniziò a tremare e a sudare freddo “Ti… ti rendi conto che siamo stati messi in punizione da Piton?!” Harry lo guardò sorridendo e, cercando di tirarlo su di morale, disse: “Insomma, viste come sono andate le cose, pensavo che ci avrebbe ucciso all’istante!”  
Altri quaranta punti in meno a Grifondoro
La scuola era cominciata da qualche mese e Neville aveva già perso il suo rospo Oscar almeno un centinaio di volte.  Quel primo periodo era andato abbastanza bene: era stato smistato in Grifondoro, aveva stretto amicizia con Harry Potter e altri ragazzi della sua stessa casa, aveva scoperto che era portato per Erbologia e che al contrario era davvero negato, cioè più del solito, in pozioni e che il professor Piton lo terrorizzava, non sapeva bene il perché ma aveva la sensazione che l’insegnante l’odiasse.
Neville era nel suo dormitorio disperandosi per il fatto che aveva nuovamente perso Oscar quando Seamus Finnigan entrò di corsa “Neville, Neville… ho appena visto il tuo rospo nel bagno dei ragazzi al secondo piano!” Neville sgranò gli occhi “Oscar! Davvero?!” Seamus annuì mentre riprendeva fiato.
Neville uscì dal dormitorio correndo per raggiungere il bagno al secondo piano il prima possibile e quando entrò lo vide lì, Oscar era sopra un lavandino. Lo prese, lo accarezzò e disse: “Oscar! Mi sei mancato! Non hai idea dello spavento che mi hai fatto prendere… comunque sono contento di rivederti e ti prometto che non ti perderò più!” e così dicendo uscì dal bagno e iniziò a salire gli scalini per andare nella sala comune di Grifondoro. Era arrivato davanti al dipinto della Signora Grassa e stava pensando a qual era la parola d’ordine che, mannaggia a lui, non se la ricordava mai quando improvvisamente Oscar gli scivolò via di mano e si girò a guardarlo prima di iniziare a saltare giù per le scale. Appena Nevill ebbe realizzato quello che stava succedendo iniziò a correre dietro al suo rospo che stava schizzando da una rampa all’altra di scale, che in quel momento sembravano fare tutto il possibile per rendere a Nevill l’inseguimento di Oscar ancora più complicato.
Il professor Piton si stava dirigendo nei suoi alloggi dopo essersi recato in biblioteca per prendere in prestito un nuovo libro. Aveva già iniziato a leggerlo lungo il corridoio e ora sta scendendo le scale per raggiungere i sotterranei.
Harry stava tornando nel suo dormitorio dopo un pesante allenamento di Quidditch quando vide Neville che si stava precipitando giù per le scale per prendere il suo rospo. Decise allora di dargli una mano cercando di fermare il rospo che però gli sfuggì, quindi si aggiunse a Neville nel disperato tentativo di rincorrere Oscar.
Harry si accorse giusto in tempo che nella scalinata sotto di loro stava passando, in quell’esatto momento, il professor Piton, troppo immerso nella lettura per accorgersi dei due Grifondoro.
Oscar fece un salto dal corrimano della rampa di scale in cui si trovarono Neville e Harry che fermò immediatamente il compagno prima che cadesse di sotto anche lui. Per loro sfortuna però Oscar non precipitò nel vuoto delle centinaia di scalinate di Hogwarts ma bensì sulla testa del professore. Quest’ultimo, restò immobile per qualche secondo mentre cercava di capire cosa gli fosse appena saltato in testa quando Oscar scivolò dai suoi capelli al libro che aveva davanti a sé ancora aperto e con uno sguardo alquanto schifato capì cos’era appena successo. Sopra di lui Harry e Neville trattennero il respiro per tutto il tempo. Piton alzò la testa e quando vide Potter e Paciock sopra di lui li guardò con talmente tanto odio che se gli sguardi potessero uccidere si sarebbero ritrovati carbonizzati all’istante.
 Piton pensò che gli sguardi pieni di terrore che avevano quei due fossero alquanto appaganti e dopodiché fece un respiro profondo e poi li fulminò con lo sguardo dicendo: “Potter! Paciock! Siete in punizione! E venti punti in meno, a testa, a Grifondoro!” e abbassò lo sguardo sul libro dove c’era ancora il rospo che lo guardò e poi riprese a saltellare via.
Solo dopo che Piton se ne andò Harry e Neville ricominciarono a respirare e tirando un sospiro di sollievo Harry esclamò: “Bè poteva andarci peggio!” Neville lo guardò terrorizzato e poi cercò di dire: “S-s-s-stai scherzando vero??” alla sola idea di quello che avrebbe potuto fargli fare Piton iniziò a tremare e a sudare freddo “Ti… ti rendi conto che siamo stati messi in punizione da Piton?!” Harry lo guardò sorridendo e, cercando di tirarlo su di morale, disse: “Insomma, viste come sono andate le cose, pensavo che ci avrebbe ucciso all’istante!”  
   
 
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