Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Morgan Greenlock    19/05/2020    0 recensioni
Severus, che non aveva mai amato l'attività fisica si ritrova inspiegabilmente a subirne le conseguenze senza aver neppure corso mezzo metro. Un affanno al livello del petto, un fastidioso sfarfallio allo stomaco e tutto perché doveva andare a pagare alla cassa dello spaccio vicino casa sua. Decisamente inappropriato...eppure avrebbe svuotato il suo conto alla Gringott pur di rivederla.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La nuova aiutante allo spaccio

*°*
Non era mai stato un tipo atletico, Severus, infatti il suo corpo esile da ragazzo e robusto da adulto ne era la confutabile prova, ma quando un insolito e del tutto immotivato fastidio allo stomaco lo coglieva si sentiva il fiato corto, come se avesse corso chilometri, mentre invece doveva solo andare a pagare alla cassa.

Finita la scuola Severus era solito passare le sue giornate in casa a preparare pozioni o a leggere. Usciva solo per fare qualche commisione e comprare il giornale e,ovviamente, per rifornire la propria dispensa di cibo. Però era fortunato, infondo, erano anni che un’anziana strega aveva una spaccio proprio a qualche metro da casa sua eppure alla sua primissima entrata, dopo un anno di assenza, notò qualcosa di diverso. Gli scaffali erano più ordinati, le cose divise in modo netto, le spezie ricollocate e quelle più costose posizionate vicino alla cassa. Non sapeva se dirsi più infastidito perché doveva imparare nuovamente il posto degli articoli o piacevolmente sorpreso per quel nuovo ordine che soddisfaceva così tanto le sue manie.

-Oh bentornato Professore- Un’anziana donna si avvicinò a lui rivolgendogli un sorriso. Aveva uno scialle in maglia larga rosso acceso e degli abiti nuovi e ben tenuti. Si era ingobbita un po’ di più dallo scorso anno, pensò Piton, il che le dava un’aria un pochino raggelante.

-Buongiorno.- Rispose osservandola con un po’ di smarrimento, indeciso se chiedere o no informazioni riguardo la decisione di cambiare l’ordine delle cose dopo quasi trent’anni di attività.

-E’ tutto merito di Lia, professore.- Disse dopo la domanda di Piton.- Decisamente la giovane adatta per questo incarico. Ormai io sono troppo vecchia per stare dietro a tutto, così ho assunto qualcuno. Devo ammettere che all’inizio la pensavo un po’…-Storse le labbra osservando il banco vuoto, difatti la giovane era corsa in magazzino da un paio di minuti e Severus non aveva fatto in tempo nemmeno a vederla.-…strana.
La conversazione continuò per pochi altri minuti prima che, finalmente con tutti gli oggetti nel proprio cestello, Severus si decidesse ad andare alla cassa.

-Buongiorno, è riuscito a trovare tutto?- Lia si sporse per predere il cestello sorridendo al lugubre uomo che la osservava con un sopracciglio alzato.

-Ovviamente.- Gracchiò lento. Ora capiva perché la padrona la riteneva strana: i capelli completamente neri sembravano assorbire ogni genere di luce che vi si poggiava sopra, i molti orecchini pendendi e il vestiario completamente nero, se non fosse stato per i manicotti con numerosi ghirigori in oro, del tutto in contrasto con il sorriso caloroso e spendente. Certo, Severus apprezzava la scelta del colore, ma gli abiti la modellavano in modo inequivocabilmente esplicito. Giovani, pensò, decisamente inappropriati.
Nei giorni successivi, però, si ritrovò a notare con più puntiglio cosa mancasse negli scaffali e ad uscire più di quanto non avesse mai fatto in vita sua.  Quel giorno c’era anche la vecchia strega alla cassa, accanto a Lia, diminutivo di Amelia gli aveva detto lei un giorno.

-Professor Piton- Salutò l’anziana prima che altri potessero parlare, la giovane gli scoccò uno sguardo strano, come imbarazzata. Allontanò quei pensieri inopportuni e pose il cestello sul bancone. Il sole entrava tenue nel piccolo spaccio, tanto che lo illuminava con pochi raggi provenienti dalle minuscole finestre poste in alto ai muri in mattoni. –Non l’avevo mai vista così spesso in trent’anni di lavoro.- Sogghignò e Piton si ritrovò a fare una smorfia incontrollata.

-Di certo le sue finanze ne saranno più che contente.- Lo disse senza l’ombra di un sorriso, un lievissimo accenno ci fu quando si inchinò impercettibilmente per predere la spesa. Lia, d’altro canto dovette portarsi una mano alla bocca per non sghignazzare più del dovuto, ma in fondo ci stava perdendo i polmoni.
La donna sorrise allontanandosi per andare ad accogliere un altro cliente e Severus infilò la mano in tasca per tirarne fuori cinque galeoni che mise nella mano della giovane.

-E’ stato decisamente…strano.- Ammise Lia incassando le monete.- Decisamente divertente.- Un ombra del precedente divertimento la fece nuovamente ridere e Severus sentì nuovamente quello strano affanno coglierlo. Di solito era pungente, schivo, eppure avrebbe volentieri svuotato il suo conto alla Gringott per vederla il più spesso possibile.

-Divertente?

-Oh sì.- Gli porse lo scontrino scritto a mano.- Ha un modo di dire le cose unico, sa?
Qualcosa in Severus sembrò improvvisamente riprendere a muoversi e quell’affanno divenne interno, mandando il fastidio allo stomaco alle stelle. Non gli veniva proprio nulla da ribattere.

-Grazie.- Disse mettendo via lo scontrino e congedandosi fece per allontanarsi.

-Come si chiama…di nome intendo, vorrei darle del tu se pensa che possa andare bene.- Chiese lei prima che fosse fuori portata. La signora aveva l’udito duro, quindi non si sarebbe intromessa come suo solito a fare la ficcanaso. Già lo era abbastanza senza che sapesse.

Piton si fermò, ma non volse il viso alla giovane.- Severus.- Ammise più contento di quanto volesse ammettere.

-Bene, allora alla prossima…Severus.- Stava sorridendo, Piton riusciva a sentirlo anche se non la stava osservando. Dovette obbligarsi a muovere le gambe e ad uscire da quel negozio diventato magicamente troppo stretto. Severus non credeva che avrebbe nuovamente provato certe emozioni, soprattutto dopo Lily, soprattutto dopo la guerra…
*°*
Questa storia è stata scritta per un evento del gruppo Facebook 'We Are Out For Prompt'
Se voleste lasciare un commento per dirmi cosa ne pensate, ne sarei oltremodo contenta.
La vostra scribacchina,
Morgan
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Morgan Greenlock