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Autore: _euph0rja    20/05/2020    1 recensioni
Sembrava più facile fingere, abbracciarla e ignorare il costante desiderio di baciarla e farla mia; era più facile nascondere quello che tutt'ora provo, ignorare il cuore.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Sento il cuore rallentare. Ogni secondo in cui lei tiene gli occhi sigillati, corrisponde ad un battito in meno per il mio cuore.

Il cuore, che fregatura. Non ho mai voluto ascoltarlo, ho sempre voluto seguire la testa anche se soffrivo. Perché era meglio, perché sembrava più facile.

Sembrava più facile fingere, abbracciarla e ignorare il costante desiderio di baciarla e farla mia; era più facile nascondere quello che tutt'ora provo, ignorare il cuore.

E aspetto, aspetto, aspetto.. fino a quando aspettare non diventa insopportabile. Il mio respiro sembra pesante. 

Apri gli occhi Clarke, ti prego. Guardami, ti prego.

la mia voce trema, e forse solo adesso sto provando la vera paura.

Sento le lacrime arrivarmi agli occhi, sento che vorrei cadere e piangere fino a finire le lacrime. Piangere, piangere per tutto. Versare tutte le lacrime che ho trattenuto per lei; perché per lei io sono il Bellamy forte, io sono il suo eroe, lei è la mia principessa. 

Se solo sapesse tutte le volte che ho pianto per lei su quell'astronave per sei anni. Sei anni senza di lei.

passo lo sguardo da Gabriel a lei.

Clarke.

mi sembra di sentirli sempre più lontani, come se con la mente non fossi più dentro questa tenda a guardare la donna che amo morta su una barella.

Non lasciarmi, non puoi principessa.

<..Ma quando la testa dirà al cuore di smettere di battere, non si può fare più niente.> guardo Gabriel mentre sento il mio corpo che vuole cedere.

<Il cuore e la testa..> esce come un sussurro dalle mie labbra. 

Tu non mi lascerai di nuovo, Clarke. 

Incrocio le mani sul suo petto, all'altezza del cuore, e cerco di rianimarla.

Il suo cuore deve continuare a battere, lei deve continuare a vivere. Per me, con me.

la mia voce è strozzata. Continuo a fare pressione sul suo petto, ma lei sembra non avere intenzione di aprire quei pozzi azzurri.

sento lo sguardo di Octavia su di me, ma no, lei non può morire.

e finalmente lascio che una lacrima percorra il mio viso, una fra le tante che vorrei buttare. 

Vorrei urlare, urlare fino a perdere la voce perché non posso perderla, non sono pronto a dirle addio e non credo lo sarò mai.

sussurro, ma nella mia testa rimbomba la sua voce.

Rivedo i suoi occhi azzurri come l'oceano, rivedo la tempesta che celano dietro. I suoi capelli biondi, i suoi sorrisi. Cazzo, quel sorriso. Voglio rivederlo quel sorriso.

Mi avvicino alle sue labbra, quelle labbra che ho sempre voluto baciare, mordere, e inizio a farle la respirazione bocca a bocca.

Me lo immaginavo diverso il nostro primo bacio, Clarke. Avrei voluto portarti una rosa, avrei voluto spostarti i capelli dal viso per poi avvicinarmi a te e baciarti e assaporare quelle labbra che desidero da una vita.

Octavia posa una mano sulla mia spalla.

Mi volto bruscamente verso di lei, la vedo sobbalzare alla vista del mio viso pieno di lacrime.

Un'altro battito che rallenta, quel rumore assordante dello strumento medico che mai nessuno vorrebbe sentire. Quello che segna la morte, quello che fa morire anche te a sentirlo.

volgo un'altra volta lo sguardo verso la donna che mi ha fatto perdere la testa. assesto un colpo al suo addome.

Apri gli occhi, ti prego principessa.

 

le accarezzo i capelli, morbida luce di sole guardo mia sorella, lei sapeva. un singhiozzo lascia le mie labbra.

Io la amo, la amo dalla prima volta che l'ho vista.

Mi inginocchio accanto a lei e passo una mano sui suoi capelli. sussurro, come se le mie parole potessero arrivarle.

Mi torna in mente la prima volta che siamo sbarcati sulla terra.. i 100. 
100 criminali dentro una navicella, ma io guardavo lei. Lei che cercava di comandare, che col tempo si è dimostrata una guerriera; ma lei rimane la mia principessa, perché mi illudevo di essere io il suo eroe, di poterla salvare e proteggere, ma la realtà è che è stata lei a salvarmi. È sempre stata lei.

Mi alzo, mi avvicino di nuovo al suo viso e faccio combaciare le nostre labbra.

Per troppo ho desiderato queste labbra, lei. E, ora, non posso più averla.

Mi stacco, e la guardo. 

Sento l'oceano travolgermi ed è come se l'aria fosse tornata nel mio corpo.

esce un sussurro dalle mie labbra, ma poco mi importa.

Alza il busto e fissa i suoi occhi nei miei.

È viva.

L'abbraccio. La stringo a me, ispiro il suo profumo, mi godo la sensazione del suo corpo contro il mio.

continuo a ripetere il suo nome, e lo ripeterei anche all'infinito.

mi perdo nell'oceano che i suoi occhi contengono e, all'improvviso, quando le sue labbra toccano le mie non esiste più nessuno.

Niente 100, Josephine, Santum..

Io e lei. 

La bacio, assaporo le sue labbra così morbide e non posso che smentire tutte le mie fantasie perché, quelle vere, sono molto meglio. 

Perché lei, viva, vera, è molto meglio.

Allontana leggermente il viso dal mio, ma io continuo a tenerla stretta a me.

sussurro e lei mi stringe a sé. Nascondo il viso nel suo collo e sento altre lacrime cadere.

Vorrei urlarle di amarla, che la amo da quando abbiamo messo piede sulla Terra.

parlo sul suo collo. Sto per dirle che la amo dalla prima volta che l'ho vista, ma un sorriso mi nasce sul viso quando sento il suo naso conto il mio collo e le sue braccia che mi stringono più forte. ma lei questo già lo sa. 



Sorrido, e la bacio.
   
 
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