Vaga per le strade di Firenze, di quella città che ha contribuito a rendere grande, alla ricerca di un fantasma e di un bambino, guidata da un incubo da cui non si è mai svegliata.

Chiama Giulio o forse Giuliano... Le parole si mischiano sulla sua lingua e si aggrovigliano nella sua mente...

Si confondono anche gli edifici e le persone...E per un momento non sa distinguere passato e presente e continua a chiamare il ragazzo.. Giulio.. Giuliano... Il suo bambino... Il bambino che ha perso quasi una vita fa durante quella peste che sembrava una punizione per i Medici che stavano conquistando il mondo a discapito di tutti...

No, non è lui che cerca... Cerca il suo bambino... Giuliano, sì, il suo bambino biondo e irruento che sembra tanto Lorenzo... Lorenzo morto nella Chiesa... No, nelle prigioni.. Giuliano è morto in chiesa, sotto quella cupola che era stata l'ossessione di Cosimo...

Ma, no... Non è neanche Giuliano quello che sta cercando impazzita e confusa per le strade buie... Giulio. Giulio che somiglia a suo padre, che somiglia a Lorenzo... Lorenzo morto per la famiglia come tanti altri... Morto per i Medici che dovevano fare grande Firenze... É così che diceva Cosimo, con queste parole che è cresciuto Piero... Il suo Piero che è sempre stato timido, ma lei lo ha amato lo stesso... E quanto era orgogliosa di lui,dei suoi successi... Piero... Dov'è Piero?

È morto...No,non può essere morto... Lei è viva... Ma chi è lei... Lucrezia... Si, Lucrezia Tornabuoni sposata Medici...

Sta morendo? No non può morire... La banca, la famiglia, Clarice non è ancora pronta a prendere il suo posto... Clarice è giovane, è innocente, non è fragile... É come lei, come Contessina... Sono i pilastri della famiglia... Non può morire...

Giulio! Deve trovare Giulio...

Eccolo! No... Non è suo nipote! È suo figlio... Giuliano con i capelli color dell'oro e il sorriso aperto, radioso come il sole... Il suo bambino dorato... Giuliano...