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Autore: loreley90    23/05/2020    1 recensioni
[Station 19]
[Station 19]Station 19 - Maya si concede finalmente qualche giorno di ferie per rilassarsi insieme alla sua bella dottoressa, quando arriva una chiamata inaspettata. La sua squadra è chiamata ad affrontare un intervento difficile, e lei non potrà fare nulla per aiutarli.
Tratto dalla scena della puntata 3x11 di Station 19
Storia partecipante alla challenge indetta da Marika Ciarrocchi/AngelCruelty sul forum di EFP
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morbido... il tessuto dell'accappatoio... morbida... la tua pelle a contatto con la mia. 

Diin 

Sorridi mentre ti bacio il collo, sfiorando il tuo viso con una mano. Il tuo profilo, i tuoi zigomi perfetti. 

Diin

Dio, quanto avevo bisogno di una vacanza. Voglio solo godermi questo momento, voglio godermi... te.

Diin

Non posso più ignorare il telefono... 

"No... no no no, non farlo!"

Ah, quanto vorrei darti retta. Ma di solito nessuno mi cerca, o almeno non così insistentemente. Sarà qualcosa di lavoro. 

Leggo il messaggio. Allarme incendio di livello quattro. Merda. 

"E come potresti essere d'aiuto a più di mille miglia di distanza?" Mi chiedi, ironicamente. Il Capitano che è in me non ci trova assolutamente niente di ironico. Decido di prendermi qualche giorno di ferie e scoppia un incendio di livello quattro. Mi sembra un segno... ho rallentato la mia corsa. Ho infranto la regola numero 1: mai abbassare la guardia, mai accorciare il passo. 

"Allarme di livello quattro, vuol dire che chiamano chiunque!"

Ti sento venire verso di me, ma non posso, non ora. Sento il respiro farsi più difficile e decido di alzarmi, inseguendo il soffio d'aria che entra dalla portafinestra che dà sulla piccola terrazza della nostra camera. È caldo e fresco al tempo stesso, ma sembra non darmi l'ossigeno che cerco.

"Ok... chiameranno chiunque altro e riusciranno a spegnere quel dannato incendio"

"Si... si... ehm... io..." riesco a malapena a parlare. Porto istintivamente la mano alla gola, sembra non passare ossigeno. Per quanto cerco di far entrare aria nei polmoni, non respiro. 

"Io... sono il capitano... io dovrei... io dovrei essere lì per un incendio di livello quattro! Non... non sono mai stata così... così lontana..."

Percepisco il suono della tua voce che chiama il mio nome. I miei pensieri sembrano urlare nello spazio tra una tempia e l'altra.

"Maya..."

Mi chiami, vieni verso di me. Cerchi una me che è già in un altro posto. O vorrebbe esserlo. Sono qui, che razza di idea mi è venuta. Dovrei essere lì in caserma, come ogni giorno, pronta per la mia squadra. Dovrei essere pronta.

"E ora sono davvero troppo, troppo lontana..." 

Non respiro. Come se mi trovassi dentro un palazzo che va a fuoco e avessi terminato la bombola di ossigeno. E fossi intrappolata dentro. Non mi è mai capitato. Io non finisco l'ossigeno, io non resto intrappolata. Sono Maya Bishop, cazzo.

"Ok, Maya, Maya... stai avendo un attacco di panico. Va bene, va tutto bene, ci sono qui io con te. Loro spegneranno l'incendio..." cerchi di calmarmi, sento le tue parole ma il mio cervello è troppo impegnato, cerca una via di fuga, ma ogni porta che apre dà su una stanza chiusa. 

"E se qualcuno si ferisse? Cosa succede se capita qualcosa ad uno di loro?"

Sono la mia famiglia. Travis, Ben, Jack, Dean, Vic... Andy...

"Ci sono emergenze in ogni posto, ogni ora e ogni minuto di ogni singolo giorno. Lo sistemeranno. Andrà tutto bene, spegneranno quell'incendio. Staranno bene."

Cerco il tuo viso, vorrei calmarmi, ma non ci riesco. Il tuo sguardo è così... così... non riesco a sostenerlo, i miei occhi non sanno dove andare, ma di sicuro non possono perdersi nei tuoi.

Devo sedermi, ho bisogno di sentire qualcosa di fermo, mentre sento la testa diventare pesante e tutta la stanza inizia a girare. 

Mi prendi le mani e mi accompagni mentre mi siedo sul bordo del letto.

"Guardami... Maya, guardami! Occhi a me, occhi solo su di me."

Il respiro diventa ancora più difficile, ormai ho dimenticato cosa sia l'ossigeno... la vista diventa più offuscata, mentre sento il corpo cedere.

Mi prendi il viso tra le mani.

"Maya, occhi su di me... respira... respira, ok segui me"

I miei occhi si perdono nei tuoi. Seguo il ritmo del tuo respiro e sembra fare effetto. Si, decisamente sta avendo effetto. Ritorno a respirare normalmente... sento l'ossigeno riprendere a circolare nel mio corpo.  Il tuo tocco... le tue mani così dolcemente posate su di me, sul mio viso. Non posso credere che tu possa aver questo effetto su di me. Non posso credere di... no, vabbè. Sul serio quello che sento per te è...? Evidentemente non sono ancora tornata totalmente in me. Mi accarezzi la guancia e chiudo gli occhi, concentrandomi su questo tuo gesto. Lo sento amplificato, come se stessi accarezzando il mio cuore. La mia anima. Il lato più oscuro di me, quello di cui mi vergogno, quello debole, quello che... quello che non mi è stato mai concesso di avere.

Ti alzi e appena la tua mano si stacca da me, sento una sensazione di vuoto. Sento il respiro interrompersi, mentre ti seguo per vedere dove stai andando. Ti distendi sul letto e allarghi le braccia, facendomi cenno di venire a stendermi con te. Mi alzo e prima di raggiungerti mi fermo a guardarti.

"Grazie" sussurro piano, come se non volessi farmi sentire nemmeno da te.

Ti raggiungo su questo letto che sta diventando scenario di ricordi che farò fatica a scordare... tra cui pure questo. Mi stendo al tuo fianco e appoggio la testa al tuo petto, mentre mi circondi con il braccio. Accarezzi i miei lunghi capelli biondi, ancora bagnati dopo la doccia. Appena mi avevi vista uscire dal bagno, mi avevi definita una leonessa... la tua leonessa. E ora sono qui, inerme, distrutta, sconfitta, da quello che è appena successo. E tu sei qui, al fianco della me stessa avvilita, ferita... battuta. Non sono abituata a tutto questo: avere qualcuno che accettasse le mie debolezze, le mie sconfitte. E che semplicemente mi ami, nonostante tutto. Per un attimo vorrei dirtelo... ti amo... ma non sono pronta. E se te lo dicessi e poi andando avanti a scoprire i lati più nascosti di me ti venisse voglia di scappare? Se finissi con il mandare tutto a puttane? Oh si, conoscendomi sarei assolutamente in grado di farlo, anzi... è pure altamente probabile che questo succeda. E tu... sei un essere meraviglioso, Carina, meriti sicuramente meglio di una come me. Però non posso fare a meno di te... non voglio fare a meno di te! Non ora almeno.

"Ehi, bella... dammi un bacio" 

Rispondo subito alla tua richiesta.

In fondo, credo di essermi meritata almeno un po' questa felicità.

   
 
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