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Autore: hale and hearty    23/05/2020    0 recensioni
Le sette tipologie d’amore. Dopotutto, Afrodite ha giurato a Percy di rendergli la vita difficile.
Lussuria [Lukercy] ♧ Struggimento [Perlypso] ♧ Desiderio [Preyna] ♧ Bisogno [Percabeth] ♧ Brama [Percico] ♧ Impulsi [Jaspipercy] ♧ Voglia [Percy]
{ Multipairing | One shot | 1325 parole | Traduzione di Hiraeth }
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jason/Piper, Luke/Percy, Percy Jackson, Percy/Annabeth, Percy/Nico
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note della traduttrice (Hiraeth): chi è che non ha mai letto HoO ma leggerebbe di tutto purché contenga i Lukercy? *si indica*
 Se sapete l’inglese e preferite leggere la versione originale della fanfic, potete trovarla a questo link. Buona lettura!









a lesson in romantics
di hale and hearty





i. Lussuria

La signora Jackson ha sempre avvertito Percy di diffidare dal genere di persona che è Luke. Lui è il peccato e i bordi affilati delle cose e, se Percy non presta attenzione, finirà per tagliarsi con i contorni seghettati e amari del punto di vista di Luke.

 A Percy non importa. Le labbra sono troppo gonfie e la pelle è troppo rosea e i loro corpi sono arrossati l’uno contro l’altro ed è lussuria. Pura e bestiale lussuria.

 Percy annega in essa e non gliene potrebbe fregar meno.

 Luke gli soffia del fumo in faccia e ride quando Percy gli chiede se avranno mai qualcosa che va oltre le misere mattine dopo e le labbra contuse.

 «Mai» lo deride Luke, attirandolo in un rude bacio.

 E Percy si rende conto che, quando vai a letto con il nemico, non ti è concessa l’opportunità di tenerci.

 Ricambia il bacio, forte, e fa finta che non gliene importi.




ii. Struggimento

Percy si strugge per lei per settimane.

 «Lei sarà per sempre il mio più grande punto interrogativo» confessa ad Annabeth una volta, proprio prima che lei lo colpisca al braccio, gli ricordi che lui è un imbecille e se ne vada infuriata.

 Non lo capisce fino a più tardi, ma la memoria del rametto di trina di luna e di quell’unico tenero e dolce bacio rimane ancorato a lui per anni, e si ricorda delle onde delle curve di Calipso e della morbidezza con cui i capelli le ricadevano sulle spalle e della prontezza con cui lei gli ha offerto il cuore, anche se era consapevole che lui se ne sarebbe andato.

 Si ricorda che le ha promesso di tornare da lei, ma poi vede dei ricci biondi e un corpo forte e atletico, e Calipso può aspettare, perché Percy ha tutta la vita davanti a sé con Annabeth, e un giorno qualcuno troverà Calipso.




iii. Desiderio

È il modo con cui lo guarda quando Percy finalmente la blocca contro il muro, pretendendo di sapere perché lo odia.

 «Io non ti odio, eroe» ribatte lei con disprezzo, e Percy è più frustrato che mai perché a) ancora non sa chi è e b) si è un po’ eccitato a causa della pelle sudata e dei capelli scompigliati di Reyna, e per via della maniera con cui lei attraverso gli indumenti si sfrega contro di lui, cercando di divincolarsi.

 «Non ti piaccio» si corregge dopo un attimo di distrazione. Reyna caccia un verso di scherno.

 «Affatto» concorda lei. «Ora, togliti di dosso prima che permetta a Ottaviano di farti quello che gli pare».

 Lo spinge e marcia via, ancheggiando leggermente, e il corpo di Percy pulsa di desiderio e non comprende l’attrazione che sente per tutte le ragazze che si comportano come se fossero superiori a lui.




iv. Bisogno

Annabeth non sa cosa gli fa.

 Forse una volta sì, un po’ di anni fa, ma adesso lei è completamente all’oscuro dell’effetto che esercita su di lui.

 Non è colpa sua. La colpa è del Tartaro, che le ha danneggiato l’autostima, ma non importa quanti gesti Percy faccia o quante volte le dica che è bellissima, Annabeth non gli crede più.

 Lei tenta di togliersi la vita e quella di Percy crolla e lui implora, scongiura, supplica ogni dio che conosce, greco o romano o egiziano o cristiano o altro.

 «Ho bisogno di lei» singhiozza nella mano fiacca e pallida di Annabeth, ma lei non si risveglia dal coma.

 Il mattino dopo, lei non c’è più comunque, e Percy scopre che più hai bisogno di una persona, più soffri quando quella ti lascia.




v. Brama

Percy comincia a bramarlo.

 Il modo con cui si morde il labbro quando pensa, con cui picchietta una musichetta nervosa con un dito ogni qualvolta è intorno a Percy, con cui fa finta di non fissarlo anche quando Percy lo coglie con le mani nel sacco.

 Percy prende in giro Nico a proposito più volte di quanto dovrebbe. «Sono il tuo ragazzo» osserva. «Non essere agitato intorno a me, e se mi lanci degli sguardi di apprezzamento, non comportarti come se non lo stessi facendo».

 Nico arrossisce sempre quando glielo dice, e Percy comincia a bramare anche le guance arrossate di Nico.

 Brama il modo con cui Nico si contorce sotto di lui durante i preliminari, e con cui Nico ribalta le carte in tavola quando è pronto e con cui un secondo dopo si avventa su di Percy. Brama il modo con cui Nico lo morde con troppa forza quando viene e con cui gli ricopre il petto e i fianchi di succhiotti.

 Ma soprattutto brama Nico, nel senso più puro con cui lo può possedere, e a volte gli dispiace che non può dare a Nico tutto se stesso.




vi. Impulsi

Ciò che Percy apprezza di Jason, oltre al suo bell’aspetto e il fatto che non si fa trattare di merda da nessuno, è che non gli pone mai domande.

 Quando Percy si presenta all’ingresso di casa sua con le parole: «Ho mandato tutto a puttane» che gli scivolano dalla lingua, Jason ruota gli occhi, apre la porta e, mentre si incammina per tornare alla camera che condivide con Piper, getta nella sua direzione un lenzuolo e annuncia con fare spiccio che Percy dormirà sul divano.

 A Piper servono due ore per cavare quanto è successo da Percy («Nico mi ha buttato fuori perché non posso dargli ciò di cui ha bisogno»), e a lui servono due settimane per dire a Jason: «Non sarò mai capace di dargli ciò di cui ha bisogno. Non sono degno di lui».

 Jason non fa commenti sulla sua bassa autostima e non lo rassicura asserendo che Nico lo ama comunque. Invece risponde solamente: «A me sembra che tu stia cercando di convincere te stesso che la vostra relazione non funziona per dare l’impressione di voler rompere per il suo bene, così da non risultare il cattivo della situazione».

 Percy non può ribattere, ma quando finalmente chiude con Nico, inizia a notare la curva del sedere di Jason e la maniera con cui Piper preme contro di lui il proprio corpo, e non è sicuro se la persona che vuole sia Jason o Piper, ma quando gli offrono la possibilità di unirsi a loro, lui non rigetta la proposta.

 Dopotutto, non ha senso reprimere i propri impulsi naturali.




vii. Voglia

Occorre sin troppo tempo perché Percy accetti il fatto che, molto probabilmente, morirà solo. A conti fatti, è un’evenienza che gli sta bene, pensa.

 Drew una volta gli ha detto, in uno dei suoi rari momenti di gentilezza, che se lui non vuole se stesso, allora nessun altro lo vorrà. Ci è voluto molto perché Percy afferrasse il significato di quelle parole, e perché decidesse di intraprendere un viaggio basandosi sul concetto di amor proprio che gli trasmette Drew.

 Il processo di Drew consiste in una quantità ridicolmente assurda di masturbazione, una serie di storielle da una notte e circa una cinquantina di articoli provenienti da riviste varie, ma poi Mitchell decide che lui può aiutare Percy molto più di quanto possa aiutarlo Drew.

 Il percorso di Mitchell è diverso. Il suo costringe Percy ad ammettere cose che gli piacciono ma di cui si è sempre vergognato, come la sua ossessione per il film Aquamarine e per Taylor Swift. Mitchell gli parla dell’importanza di essere a proprio agio con tutti i lati del proprio essere e, alla fine, Percy si ricorda perché si piaceva quando stava con Annabeth.

 Lei aveva amato tutto di lui e, adesso, anche lui ama tutto di se stesso.

 Percy sfiora i trent’anni prima di incontrare una persona e, cinque minuti dopo che l’ha convinta a uscire con lui, viene investito da un bus.

 Negli Inferi, ride al pensiero che Afrodite non sopportasse l’idea che lui si mettesse con quella ragazza in particolare, e chiede a Caronte di non fare parola di lei con Annabeth.

 Caronte ruota gli occhi, e Percy prega che Annabeth non abbia mai rinunciato ad aspettarlo.

   
 
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