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Autore: armony_93    11/08/2009    4 recensioni
Corre rapida verso l’uscita passando a spintoni e sente gli occhi bruciarle, mille volti si frappongono tra lei e la via di fuga, mille corpi le impediscono una rapida fuga, più di mille pensieri le confondono la mente e mille lacrime le annebbiano la vista.
Corre verso l’esterno spaventata: cosa le sta succedendo?
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Sharpay Evans
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Luci variopinte.

Un fascio viola, uno azzurro, giallo fluorescente, verde psichedelico, rosso sangue, fucsia acceso.

E ancora.

Viola, azzurro, giallo, verde, rosso, fucsia, in una sequenza quasi nauseante.

Bianco abbagliante.

Il calore dei corpi vicini obbligati ad un contatto ravvicinato mentre si dimenano al ritmo di una musica quasi violenta, che si impossessa dei pensieri e dei brividi umani rendendo quella distesa di corpi fluidi come un mare di mille colori, tessuti, chiome variopinte che si muovono fluenti al suono della musica.

Alcune voci spiccano altre si confondono, risate, urla, chi cerca di intonare la canzone che in quel momento rimbomba per quelle mura che li circondano.

Fiumi di alcool che sgorgano da bottiglie vivaci e altrettanto colorate che riflettono le luci lampanti della discoteca. Il buio intervallato da sprazzi violenti che accecano e illuminano quelle persone.

Il caldo asfissiante del contatto e quegli abiti che sembrano addirittura troppo aderenti ai corpi, come una seconda pelle che rende tutto ancora più caldo e soffocante e si prova il desiderio di poterseli togliere, c’è chi lo fa, chi si trattiene.

Uno scambio di sguardi celati, vogliosi, qualche bacio rubato, altri più intensi mentre le mani diventano strumenti per esplorare il corpo altrui e le labbra cercano quelle degli altri.

Una chioma bionda che viene colpita da un raggio di luce che la investe completamente rendendola per un attimo la regina della pista, un attimo l’unica luce in quel buio, bianca e pura, quasi divina, ha scelto lei.

Un vestito straordinariamente verde smeraldo si agita sul suo corpo perfetto e formoso. Le sue gambe nude e snelle spiccano dall’abito succinto che indossa mentre i piedi avvolti in delle decoltè da brivido di un verde più scuro accompagnano lenti e eleganti i movimenti del corpo. Sguardi intrigati si perdono del pendio dorsale terminando sul dolce fondoschiena, altri seguono la scollatura vertiginosa sul petto. Sorrise mentre balla , sollevando i capelli, scuotendoli e muovendo la testa a ritmo di musica mentre le labbra carnose ma dolci si muovono canticchiando.

Sbatte le ciglia puntando la sua preda che ricambia lo sguardo rapito, capelli neri come la pece e occhi verdi.

Sharpay sorride a Evan e si stringe a lui per ballare una nuova canzone. Eppure sta solo giocando con la sua nuova vittima. Gioca e stuzzica con lo sguardo caramello quello scuro e penetrante di una persona dall’altra parte della sala da ballo.

Due occhi scuri non la abbandonano un attimo, mentre la gelosia tinge quasi di verde quel mare cioccolato alla vista dei numerosi ragazzi che si fanno vicini alla ragazza smeraldo. Una luce bianca colpisce anche lui nel suo buio e come una saetta spicca la sua pelle scura come impregnata dell’oscurità nella quale si celava.

Una maglia bianca attillata, che risalta i muscoli degli addominali e i pettorali, una cinta nera di cuoio e dei jeans neri a sigaretta formano l’abbigliamento del ragazzo immobile nel suo angolo con le braccia incrociate al petto. I riccioli ribelli sparpagliati sul capo, alcuni ricadono davanti agli occhi o sulla fronte scompostamente, donando un aria più sbarazzina al giovane.

Gli sguardi si scontrano prepotenti e in un attimo il sorriso scompare sul volto della biondina mentre uno spacco si crea sul volto del ricciolino scaraventando via quello sguardo serio e incavolato che fino a pochi secondi prima aveva indurito i suoi tratti giovanili lasciando posto ad un ghigno un po’ perfido.

La mano del ragazzo scivola avida sul corpo della fanciulla che ingenua e intrigata l’ha avvicinato e ha iniziato a ballare con Chad che quasi per sfida ha accettato quella richiesta. Il ricciolino lanciato un ultimo sguardo a Sharpay abbandona l’incatenamento di sguardi scivolando sul corpo della ragazza con cui sta ballando.

La biondina si pietrifica sul posto irritata, scansa bruscamente da se Evan e iniziando a farsi largo con sguardi di ghiaccio e movimenti decisi si dirige a passo di leone verso quello che ella ama definire “il suo ragazzo”. Giunta presso i due senza remore o parole penetra tra i corpi dei due con una mano affusolata e scansa violentemente la ragazza dal corpo del riccio.

-Che ti prende Evans?-

Ghigna lui incrociando le braccia al petto mentre la ragazza spaventata dagli occhi caramellati della biondina si ritira rapidamente il più lontana possibile dai due-.

Sharpay si concentra sul ricciolino e lo guarda con occhi infiammati dalla gelosia e dalla rabbia.

-Tu sei mio. Chiaro?-

La ragazza marca il suo territorio puntando un dito sul petto di lui che inarca un sopracciglio e con aria infastidita mormora quasi irritato.

-Non sei tu quella che “dobbiamo prenderci una pausa”?-

Indaga lui con fare deciso e tono ironico che fa sobbalzare la ragazza, fortunatamente le luci sono variopinte e nascondo il rossore che è sorto sulle sue gote per rabbia e imbarazzo.

-Già, ma vedo che per te non è un problema dato che la sera stessa di quando ti ho chiesto del tempo sei già in discoteca a spalmarti su una troietta qualsiasi!-

Chad inarca un sopracciglio e dice con voce tagliente e sguardo penetrante.

-Mi pare ci sia anche tu qui…adesso, con me.-

Sharpay sbatte un piede a terra irritata e mormora con un ringhio cercando di portare la ragione nuovamente dalla sua parte non riuscendo a rendersi conto che la situazione le sta sfuggendo dalle dita.

-Io avevo bisogno di svagarmi e di non pensare a te per una sera!-

Chad indurisce lo sguardo e con voce irritata dice indicando con un gesto della testa Evan poco distante da loro che cerca Sharpay nella folla.

-E dimmi, sei riuscita a non pensarmi avvinghiata a quel bamboccio?-

Sharpay stupita la fissa improvvisamente disarmata dalla rabbia e lo sconcerto. Si volta rapida non trovando più risposte, si sente strana da tempo non riesce a capire quello che le succede ogni volta che è con Chad. Confusa, disorientata, sconcertata, non capisce se vuole qualcosa di più o se preferisce rimanere allo stato nel quale sono. La paura regna sovrana nel suo cuore segretamente innamorato, mentre si sottopone a mille quesiti, dubbi, domande alle quali solo un ragazzo conosce la risposta. Teme di andare troppo a fondo, di scoprire che quello che prova per Chad non sia solo attrazione fisica come è stata fino a quel momento. Si appartenevano si, ma solo dal punto di vista fisico, legato al sesso che però per lei non era più solo quello.

Corre rapida verso l’uscita passando a spintoni e sente gli occhi bruciarle, mille volti si frappongono tra lei e la via di fuga, mille corpi le impediscono una rapida fuga, più di mille pensieri le confondono la mente e mille lacrime le annebbiano la vista.

Corre verso l’esterno spaventata: cosa le sta succedendo?

La porta blindata rossa si spalanca su una strada buia illuminata solo da un lampione lontano e immediatamente il gelo invernale la avvolge distogliendola dal caldo asfissiante all’interno della discoteca. Si maledice mentre le lacrime sugli occhi sono indecise se scendere libere o rimanere a contatto con quel mare caramellato per prudenza.

-Il giubbotto cazzo…-

Mormora stringendosi le spalle e sospirando di freddo mentre dall’entrata della discoteca parallela all’uscita, solamente distante di qualche metro, una fila di persone fanno la coda per entrare e alcuni buttafuori sorvegliano la porta. Per la distanza le giunge solo un mormorio soffocato.

Rantola ripensando a quello che le è accaduto quando ad un tratto la porta alle sue spalle si apre e sulla soglia appare Chad con il giubbotto della ragazza tra le mani e il suo poggiato su una spalla. L’aria sospesa tra il preoccupato e l’indifferente.

-Credo sia tuo.-

Dice posandoglielo sulle spalle mentre Sharpay indignata si volta di scatto dalla parte opposta stringendosi nel proprio giubbotto senza trovare la forza di guardarlo, troppa la rabbia e la paura nei suoi confronti.

-Io e il tuo giubbotto a quanto pare abbiamo qualcosa in comune…-

Accenna con un mezzo sorriso sarcastico estraendo dalla tasca una sigaretta e accendendola con l’accendino per poi regalare all’aria uno sbuffo di fumo che lentamente scomparve verso il cielo notturno.

Sharpay si perde nel guardare il suo profilo. È così bello, tutto quello che aveva sempre sognato, persino il principe azzurro che sognava da bambina assunse le sembianze di Chad. Un po’ più galante e gentiluomo, con un sorriso dolce e generoso e non quell’espressione assorta e assente che assumeva spesso da qualche mese a quella parte. Ormai ne era sicura, non voleva più che il loro rapporto fosse solo di sesso, avrebbe preteso di più, avrebbe imposto un limite dove finiva il sesso e dove iniziava l’amore. Lo aveva già oltrepassato da tempo quel limite e si era gettata a ruota libera verso il completo coinvolgimento con quel ricciolino che le recava emozioni impossibili e non classificabili.

-Chad siamo patetici. I nostri amici sono tutti innamorati, pienamente consapevoli dei loro sentimenti mentre io e te non sappiamo nemmeno cosa ci spinge quasi tutte le sere a ritrovarci nello stesso letto.-

Chad si volta verso di lei e i suoi occhi hanno un fremito di quella che Sharpay riconosce come rabbia pura, folle, forte e prepotente nei suoi confronti. Avverte un dolore all’altezza del cuore e la paura nuovamente attanagliarle le membra senza però trovare il coraggio per esporgli i suoi dubbi e i suoi sentimenti rimanendo gelida e impalata a fissarlo intensamente.

Il riccio butta a terra la sigaretta e la pesta con prepotenza scendendo poi un gradino arrivando all’altezza della ragazza che appena lui la afferra per le spalle si lascia sfuggire un rantolo sorpreso e di paura.

-Tu credi davvero che io non sappia cosa mi spinge a rimanere con te nonostante la tua completa indifferenza? Credi che io non conosca il motivo che mi fa rimanere abbracciato a te la notte? Che mi porta a pensarti ogni momento della mia giornata? Che mi fa impazzire se ti penso con un altro? Pensi sul serio che io sia all’oscuro della causa che mi spinge a volerti più di ogni altra cosa, più della mia stessa vita?-

Chiede lui con voce sempre più tesa e con lo sguardo sempre più perso e iroso. Sharpay sente il cuore mancarle un battito al suono di quelle parole quando ad un tratto Chad molla stancamente la presa sulle sue spalle e si volta fissando nuovamente il cielo nero e privo di stelle che si staglia su di loro.

-Io lo so Sharpay, io sono consapevole che ti amo.-

La ragazza avverte il cuore esploderle nel petto mentre il ragazzo fissa come stremato da quella confessione il cielo, chissà da quanto lo stava lacerando, forse dallo stesso tempo che stava uccidendo anche lei. Come erano stati ciechi, sciocchi a non vedere la delicatezza dei baci, la passione interminabile, irrefrenabile della quale non vedevano mai la fine. Il desiderio crescente e mai spento.

-Quando mi hai chiesto del tempo mi hai ucciso. Mi sono perso: del tempo per cosa? Ti eri stufata di giocare con me? Non volevi più che continuassi a starti vicino? Ti eri accorta che ti amavo e volevi allontanarmi? Stasera poi…ti sei messa a ballare con quel…quel…cazzone e dal modo con cui mi guardavi sembrava che stessi cercando di stuzzicare il fatto che ti amavo, ferendomi o forse prendendoti gioco di me che ero stato così sciocco da innamorami di te.-

Spiega il ragazzo abbassando lo sguardo verso gli occhi della ragazza che avevano liberato alcune lacrime, ora le rigavano le guance.

Sorride appena e Sharpay si sente morire dalla gioia, quel sorriso era dolce e affettuoso più di quanto avesse mai immaginato. Il riccio scende le scale con dolcezza. Annullò la distanza dai loro corpi e con dolcezza la cinse la vita avvicinando i loro volti. La fissò intensamente negli occhi e socchiudendo i propri mormorò con la voce ridotta ad un filo.

-Siamo patetici solo perché ci siamo accorti troppo tardi di amarci…-

Sharpay sorride tra le lacrime e Chad dolcemente riduce al minimo la distanza dei loro visi lasciando che le loro labbra entrino in contatto. In un attimo però approfondisce il bacio non riuscendo a reprimere tutto quell’amore che nei mesi passati era stato nascosto. Le loro lingue si carezzano regalandosi dolcezza e amore mentre le mani di lei si posano sulle spalle del ricciolino stringendolo quasi avidamente e le mani si lui si posarono sul volto di lei attirandola più vicina a se per poter gustare quelle labbra fragola. Ma si sa, prima o dopo tutti hanno bisogno di respirare…in un attimo le labbra si separano in cerca d’aria e Chad carezzandole il viso con una mano le stampa un bacio sulle labbra. Sharpay ancora stretta a lui sussurra con una voce docile e innamorata.

-Ti amo.-

Chad sorride e dopo averle spostato una ciocca bionda dietro all’orecchio riprende a baciarla con tutto il suo amore.

 

 

 

 

Fine

  
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