Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: iris_white    26/05/2020    0 recensioni
SEQUEL DI IRRIMEDIABILMENTE TUA
Ludovica Lucia Elettra Dafne Capponi, per tutti Dafne, sa cosa vuol dire avere un padre che come mestiere fa il mafioso.
Sa cosa vuol dire essere guardati diversamente.
Sa che ha dei doveri da adempiere, ma sa anche come trasgredirli a regola d'arte.
Di carattere ribelle e anticonformista, le piace cogliere l'attimo e vivere la vita come se non ci fosse un domani.
I capelli corti, il rossetto scuro, la battuta sempre pronta sono i suoi segni di riconoscimento.
Tra i castighi paterni, le serate con gli amici e i brutti voti il tempo scorre velocemente fino al giorno in cui scoprirà che sarà costretta a diventare la moglie del viziato e prediletto figlio di Juan Cruzado, detto "El Cobra".
Una vera impresa in cui dovrà mettere tutta la sua buona volontà per non farlo finire sotto un treno.
Jesus Pablo Rafael Ruiz Cruzado è il figlio del famigerato boss mafioso spagnolo Juan Cruzado.
Di temperamento aggressivo e menefreghista sarà costretto a sorbirsi, a causa di suo padre, l'adorata figlia di Salvatore Capponi.
Dovrà usare tutto il suo contegno per non legarla come un salame e rinchiuderla in una cantina.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un altro tuono squassa il cielo provocandomi lunghi brividi sulla schiena.
Mi guardo allo specchio indecisa sul da farsi, questa sera ci sarà la festa di fidanzamento e sono del tutto fuori forma per affrontarla.
Il vestito è poggiato sul letto con cura e guardandolo il ritmo del mio cuore accelera, è così bello che quasi ho timore ad indossarlo.
Tra due ore arriveranno la parrucchiera e la truccatrice per prepararmi al meglio per l'evento, il problema è che non possono migliorare il mio stato di salute abbastanza precario.
In presenza degli altri cerco di minimizzare ma sono ancora troppo debole e quattro giorni non basteranno per rimettermi in forze, sono totalmente giù di morale.
Qualcuno bussa per poi entrare «Tesoro mio, come ti senti?» vado ad abbracciare mia madre beandomi del suo dolce profumo alla vaniglia «Come farò ad affrontare tutta quella gente? Non è qualcosa che mi riesce bene, sono così lontana da tutto questo...» mi accarezza i capelli continuando a tenermi nel suo caldo abbraccio «So quanto è difficile tutto questo per te, non ho ancora perdonato tuo padre per quel che ha tremato alle mie spalle ma soprattutto alle tue, sono così dispiaciuta di non poter annullare il matrimonio, ma almeno hai Jesus e non un pazzoide come marito» da una parte ha ragione, mi è andata bene, Jesus si è rivelato migliore di quel che avevo pensato all'inizio «Dovevi vedere com'è stato in pena per te quando eri ricoverata, non ha lasciato mai la stanza se non per andare in bagno o prendersi un caffè, è stato così premuroso e dolce, hai trovato un gioiello Dafne, devi solo saper prendere la strada giusta» posso solo immaginare come si è sentito, il rimorso per la morte di sua madre è sempre presente e non lo lascerà finché non si renderà conto che non è lui la causa ma la "natura maligna".
«Grazie mamma» le sorrido grata «Non c'è di che, non buttarti giù, stasera dovrai divertirti, resta accanto a Jesus, vedrai che non succederà niente di male» annuisco guardando nuovamente l'abito, si gira anche lei sorridendo «È davvero molto bello, vedrai, li stenderai tutti».

Cammino avanti e indietro lisciando le pieghe della gonna, l'agitazione mi assale vincendo l'apparente calma che si stagliava qualche minuto prima «Puoi farcela!» dico a me stessa spruzzandomi il profumo, si, posso farcela, devo farcela!
Vado verso il balcone uscendo, respiro un po' d'aria estiva, la luce nella sua stanza è ancora aperta, cerco di sbirciare ma le tende me lo impediscono così rientro dentro e mi affretto ad uscire dalla stanza.
Mentre cammino per il corridoio sento delle voci femminili in vicinanza, mi nascondo dietro l'angolo ed inizio ad origliare, saranno sicuramente Dolores e Lola.
«Proprio pessimo partito, è la peggior scelta di sempre di papà! Goffa, per niente aggraziata e femminile, i capelli sono un vero scempio, quale ragazza di buona famiglia tiene i capelli in quello stato? Come avevi notato il suo vero stile è un vero disastro, provo pena, per la prima volta, verso Jesus!» parlano in spagnolo ma per loro sfortuna lo capisco, stringo la mascella mentre le mie mani si serranno in pugni, quella papera starnazzante osa criticarmi per poi fare la faccia lavata, quello a dover provare pena è proprio Jesus, non il contrario.
«Sarà ancora una verginella incallita, chissà cosa ci hanno trovato di bello in lei José e papà» sentendo quelle parole il mio lato vendicativo esce allo scoperto facendomi uscire dal mio nascondiglio «Meglio verginella che puttanella, tesoro» si girano entrambe colte sul fatto con occhi sbarrati e bianche in volto «Stavo giusto sentendo i tanti complimenti che stavi facendo alla mia persona, ma non dovevi sentirti obbligata, Lola, giusto? La prossima volta assicurati che non ci sia nessuno prima di aprire i gommoni per parlare, ah, non serve a niente parlare in spagnolo visto che l'ho studiato e quindi riesco a comprendervi» detto ciò le do le spalle incamminandomi verso le scale dove incontro Jesus di un'eleganza abbagliante «Sei bellissima» gli sorrido prima che possa catturare le mia labbra in un bacio veloce «Sembravi turbata, ti senti male?» scuoto la testa, devo dirgli del mio incontro con le due spagnole?
«Piacevole conversazione con mia suocera e mia cognata» diventa serio di colpo guardandomi in modo freddo e distaccato «Perché penso che la tua linguaccia abbia fatto il suo intervento?» ha cominciato a conoscermi fin troppo bene per mia sfortuna «Ehi, hanno cominciato loro a criticarmi alle mie spalle, io mi sono ritrovata lì per caso a sentire quel che dicevano, anch'io ho il mio orgoglio da proteggere, non lasciavo di certo correre» alza gli occhi al cielo, ridacchio guadagnadomi un'occhiataccia «Non è la fine del mondo, se lo va a spifferare a tuo padre mi difenderò a mia volta dicendo quel che la sua cara figlioletta pensa di me, tranquillo, non ho bisogno del tuo aiuto, so cavarmela e poi ho notato che tuo padre non mi disprezza come loro due, anzi, sembra realmente gentile con me» sembra calmarsi respirando a fondo «D'accordo, basta che non combini altri guai fino a fine serata, adesso, passiamo a cose più importanti» si abbassa inginocchiandosi con in mano una scatolina, rimango senza fiato quando l'apre davanti ai miei occhi «Ludovica Lucia Elettra Dafne Capponi, vuoi sposarmi?» guardo il piccolo anello d'oro a goccia strabiliata, è così particolare con quella gemma nera «Jesus Pablo Rafael Ruiz Cruzado, si...» sorride nel sentire il suo nome per intero, mi infila l'anello alzandosi «E così ricordi il mio nome completo? Mi hai stupito, preciosa» mi avvolge il fianco col suo braccio per poi invitarmi a scendere le scale insieme, uno accanto all'altro per darci coraggio a vicenda «Andrà tutto bene» sussurro mentre tutti gli occhi si puntano su di noi.

Per tutta la serata sono rimasta accanto a Jesus che si è rivelato una buona compagnia in quella giungla di estranei.
Clotilde, invece, sembra del tutto scomparsa.
Non mi ha prestato molta attenzione ultimamente, sembrava essere sulle nuvole tutto il tempo.
Bevo un po' di spumante con la noia che esce da tutti i pori esistenti nel mio corpo.
«Sai ballare?» domanda di punto in bianco il Crociato «Per chi mi hai preso? Certo che so ballare!» goccioline di sudore freddo solcano la schiena mentre un sorriso finto viene abbozzato dalle mie labbra «Dafne, Dafne, scommetto che sei una frana nel ballo a coppia» sbuffo incrociando le braccia al petto «Non fare il muso, piccoletta, basta che mi segui, vedrai non sarà del tutto un fallimento» mi bacia sull'angolo della bocca per poi mordermi il lobo «Non vedo l'ora che tutte queste teste vuote se ne tornino a casa, ho qualcosa da farti vedere» sento i miei liquidi corporei prosciugarsi del tutto nel sentire quelle parole in contatto con il mio orecchio «Che tipo di sorpresa?» fa spellucce con la mano allontanandosi, vorrei tanto sapere cosa ha in mente quel Crociato spagnolo!
La musica cambia di colpo facendomi capire che è arrivato il momento del tanto indesiderato ballo di coppia, mi porge la mano che sono costretta ad accettare.
Mi dirige verso la pista da ballo ed inizia a muovere i primi passi di lento, a me del tutto sconosciuto.
Cerco di sembrare la più naturale possibile mentre continuo a seguirlo, mi stringe più a sé poggiando la sua guancia sulla mia «Te la cavi, preciosa...» mi conforto leggermente rimanendo concentrata fino alla fine che, per mia fortuna, non tarda ad arrivare.
Appena l'ultima nota cessa il suo suono mi allontano da tutta quella gente che applaude seguita subito dopo da Jesus che mi agguanta per la mano portandomi in balcone dove i fuochi d'artificio cominciano ad illuminare il cielo notturno.
Rimango senza fiato ammirando tutti quei colori mentre la sua mano stringe possessivamente il mio fianco facendomi aderire completamente a lui, mi giro per poterlo vedere in faccia notando che sta guardando qualcosa dietro le mie spalle, seguo il mio sguardo indirizzandolo sulla figura di José che alza il suo bicchiere ridendosela bellamente «Hijo de puta...» sgrano gli occhi nel sentire quell'affermazione uscire dalla bocca di Jesus «Ehi, non ci badare» lo faccio voltare verso di me per poi sorridergli, sospira avvolgendomi nel suo caldo abbraccio sotto quello spettacolo luminoso e sotto lo sguardo degli invitati.

Verso le tre del mattino posso finalmente tirare un respiro di sollievo, mi caccio i tacchi senza badare all'occhiata scettica che mi getta Lola e quella stupita di José che per tutta la serata non mi ha tolto gli occhi di dosso.
«Scusate l'indecenza, ma i miei piedi esigono l'essere ascoltati» lo vedo avvicinarsi fin troppo a me ghignando in modo perverso «Tu eres muy bonita, ¿puedo llamarte "bonita"?» sembra brillo ed un forte odore di alcol me lo conferma «No, per te sono Dafne» rispondo risoluta allontanandomi disgustata «Yo quiero llamarte "bonita", tu eres hermosa como las chicas españolasyo te quiero muchisimo» ma dov'è finito Jesus? E perché quella gallina non fa qualcosa per allontanare suo fratello? Ma certo, si gode lo spettacolo mentre i nostri genitori sono magicamente scomparsi nel nulla.
«Senti Crociato 2, adesso hai rotto, sei ubriaco marcio e puzzi da morire, vedi di girarmi a largo se non vuoi ritrovarti con i tuoi gioiellini spagnoli fuori uso...» scoppia in una risata oscena scuotendo la testa «Si, hai fegato, aveva ragione nostro padre» se ne va chissà dove seguito da Lola che prima di voltarsi mi lancia un'occhiata di fuoco che non promette amicizia.
Ma dove si è cacciato quel Crociato? 
Gli occhi si stanno chiudendo soli e le mie gambe tra poco esauriranno le ultime energie.
Se entro due minuti non è qui, me ne vado a dormire, senza "ma" e senza "se".
Mi avvicino al tavolo delle bevande e mi verso un po' di succo tropicale, il mio preferito.
Ad un tratto la luce si spegne e girandomi allarmata noto una luce soffusa sul balcone, lentamente mi avvicino e quando metto di poco la mia testa fuori parte una canzone, quella canzone...
«Amarte como te amo es complicado
Pensar como te pienso es un pecado
Mirar como te miro está prohibido
Tocarte como quiero es un delito

Ya no sé qué hacer
Para que estés bien
Si apagar el sol
para encender tu amanecer...» il mio cuore comincia a reagire alle parole, è la canzone che ho messo quando ci siamo conosciuti...
Mi guardo in giro trovandolo davanti alla balaustra con due lanterne pronte per spiccare il volo, mi avvicino velocemente sorridendo come una bambina «Ho pensato di ricreare l'atmosfera che Eugene Fitzherbert alias Flynn Rider ha voluto regalare alla sua amata principessa...» quasi non ci credo, Rapunzel è la mia principessa Disney preferita, come ha fatto a scoprirlo?
È stata proprio lei ad influenzarmi nel mio taglio di capelli all'epoca ed ancora oggi li tengo corti proprio per il bel ricordo che mi ha lasciato.
«Non dovevi...» non finisco di parlare che altre lanterne cominciano ad illuminare il buio che ci circonda, metto una mano davanti alla bocca stupita «Sorpresa!» sussurra avvicinandosi e porgendomi una lanterna, insieme le lasciamo andare guardando lo spettacolo che si è andato a creare in cielo «Grazie...» lo abbraccio spontaneamente mentre la canzone di Prince Royce accompagna il dolce momento.


Angolo Autrice
Capitolo interessante a mio parere, voi che ne pensate?
A presto❤

P.S. Vi lascio con i nostri protagonisti...

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: iris_white