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Autore: Giacky7    27/05/2020    0 recensioni
La storia è ambientata subito dopo la fine della terza stagione di Violetta, e racconta dal punto di vista di violetta le sue vacanze passate con i suoi amici.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Triangolo
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POV Violetta
Vorrei tanto sapere quello che si stanno dicendo Tomas e Leon in questo momento anche se posso immaginare riguardi me, non penso sia stata una buona idea lasciarli da soli. Cami e Fran mi si avvicinano “Vilu, a che pensi?” mi chiede Fran, “Non vi è sembrato strano Leon? chiedo io, “Beh ovvio, la situazione è strana!” risponde Cami “Ma parlando di cose più importanti, perché indossi la felpa di Leon?” chiede Cami interessata, “Che, non capisco di cosa tu stia parlando…” dico io per cambiare argomento “Violetta, dai è ovvio che questa non è tua” dice Fran indicando la felpa, “Beh, devo essermi sbagliata…” rispondo vagamente, “Si, vabbè” risponde Cami. “Non vi sembra che Leon e Tomas siano su da molto tempo?” chiedo nervosa, “Tranquilla, vedrai che tra un po’ scenderanno” mi dice Fran per tranquillizzarmi. Pochi istanti dopo Leon e Tomas tornano in cucina, e Leon ritorna al mio fianco. “Ragazzi, domani sera c’è una festa alla spiaggia, ho pensato che sarebbe una bella idea se cantassimo qualcosa, noi ragazzi potremmo cantare con la band, voi ragazze potreste cantare una canzone di gruppo, e Diego potrebbe cantare qualcosa con Tomas…” dice a tuti Maxi, “Sì, io vorrei anche cantare Podemos con Violetta” dice Leon, “Sì, bene allora noi ragazzi andiamo a provare” dice Broduey, che insieme ai ragazzi della band esce dalla cucina, poi escono anche Diego e Tomas per andare a provare. “Bene, ragazze ci troviamo nella sala grande al piano di sopra per provare, tra mezz’ora, va bene?” chiedo io, “Sì” rispondono tutte insieme, poi usciamo tutte e andiamo nelle nostre camere per prepararci.
Io vado velocemente in bagno mi faccio una doccia, e mi preparo, sono pronta per andare in salone, adesso indosso un vestitino corto, rosa pastello. Sono passati trenta minuti, quindi esco e vado dalle ragazze, che stranamente sono già tutte là ad aspettarmi. “Bene ragazze che cosa volete cantare?” chiedo io, “Violetta, dai prima dicci com’è andata” mi dice Cami, “Com’è andata che?” chiedo io fingendo di non capire, “Violetta non fare la finta tonta dai, Leon, come va?” chiede Fran, il tempo sembra fermarsi, il mio cuore va a mille, avevano capito tutto, sapevano cos’era successo, arrossisco, e mi blocco “Sì dai com’è stato dormire insieme?” chiede Nata, oh meno male, faccio un sospiro di sollievo, quasi mi veniva un infarto, vogliono solo sapere com’è stato dormire con Leon, non sospettano di nulla, “Sempre che abbiano solo dormito” dice Ludmilla, non sapevo cosa dire, il mio silenzio rispose per me “Vilu, che è successo?” dice Cami, “Sai che a noi puoi dire tutto” continua Fran. Da rossa diventai completamente bianca, ero ancora immobile, ora si che avevano capito tutto, “Dai, che è successo con Leon?” chiede Nata, “Che volete dire, non è successo niente” rispondo io facendo finta di niente, “Dai Violetta, menti molto male, piantala” mi risponde Ludmilla, “Avanti!” dicono insieme Nata, Fran e Cami con gli occhi a cuoricino. “Ragazze!” dico io per farle smettere, “Allora?” chiede Ludmilla, “Vi ho visti stamattina abbracciati sotto le coperte” continua Ludmilla, prendo coraggio “Intendete, se io e Leon…” dico, poi mi fermo e divento di nuovo rossa, tutte le ragazze annuiscono, bene hanno capito, tanto vale ammettere tutto, “Beh, dunque ecco… Sì, io e Leon non abbiamo solo dormito” inizio a dire molto imbarazzata, non sapendo come dirlo “Beh dai avete capito” finisco io sempre più imbarazzata, le ragazze mi guardano e iniziano ad urlare per l’emozione, “Come? Quando? Dove?” mi chiede Fran, “Dai, raccontaci” dice Cami, “Non lo so ma è stato bellissimo, e perfetto” rispondo io, “Dai raccontaci tutto” dice Ludmilla. Inizio a raccontare tutto alle ragazze, una volta finito iniziamo a provare. Durante le prove mi viene sete, così scendo in cucina.
In cucina trovo Tomas, che come me, era lì per bere. Inizia a guardarmi intensamente, “Non ho smesso di pensare a te nemmeno un secondo, negli ultimi due anni” mi dice “Io ti amo e so che anche tu provi qualcosa per me” continua, ma chi pensa di essere “Non so perché tu pensi questo” ribatto io, “Lo vedo quando mi guardi” continua lui, “Basta Tomas, ancora con questa storia?” dico io, ma non ha capito che sto con Leon? “È per leon vero? So che state insieme, ma dimmi, lui ti piace?” riprende lui, “Ma chi pensi di essere per chiedermi questo?” gli dico arrabbiata, “Violetta basta, so cosa provi per me lo vedo dai tuoi occhi” mi dice mentre pian piano mi si avvicina, “Non so cosa tu veda ma hai frainteso Tomas” gli rispondo facendo un passo indietro, “Ti guardo negli occhi e non ho alcun dubbio” insiste lui, avvicinandosi sempre di più, “Allora non mi guardare” gli dico non sapendo più cosa rispondergli, provo a fare ancora un passo indietro, ma mi ritrovo con le spalle al muro, lui continua ad avvicinarsi, siamo a pochi centimetri di distanza, lui prova a baciarmi, gli do uno schiaffo e scappo di sopra. Non riesco a credere che un ragazzo dolce come lui possa essere così arrogante, quello non è il Tomas che conosco. Mentre corro per andare in stanza, inizio a piangere, e mi scontro con Leon, che vedendomi in quelle condizioni, mi ferma e mi abbraccia. “Che è successo, amore?” mi chiede preoccupato, “Tomas…” dico piangendo, “Cosa? Che ti ha fatto Tomas?” mi chiede sempre più preoccupato, “Ha provato a baciarmi” gli rispondo piangendo. Mi abbraccia forte, poi si stacca da me, vuole andare da lui, lo so, “No, non andare, non lasciarmi sola” imploro io ancora in lacrime. Leon annuisce e mi porta in camera, dove prova a tranquillizzarmi. Ce la fa, sono passate due ore ormai dall’accaduto, e intanto ho anche già parlato con papà, che probabilmente, conoscendolo, era già pronto a partire per capire come mai ancora io non l’avessi chiamato, ovviamente non ho detto nulla di quello che è successo con Leon, e con Tomas. Mi accorgo solo ora di non aver avvisato le ragazze, abbraccio un’ultima volta Leon, e vado di corsa nel salone dove le ragazze stanno ancora provando.
   
 
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