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Autore: lmpaoli94    27/05/2020    0 recensioni
Sequel de “I Prigionieri della Torre”.
Mentre Ono Tofu era in ospedale per rimanere vicino a Kasumi, non riusciva a darsi pace sulla scomparsa del corpo di Takewaki.
“La faccenda sta diventando sempre più surreale e non mi darò pace finché non l’avrò ritrovato” Pensò lo scienziato “Non può essere scomparso nel nulla… E soprattutto non ti lascerò un momento in pace, tesoro mio. Siamo ancora tutti in pericolo. Me lo sento.”
Un pericolo che non accennava a passare.
Una situazione che continuerà a mettere in gioco le vite dei protagonisti.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Genma Saotome, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ranma corse più veloce che poté per raggiungere l’ospedale dove avrebbe trovato Ono Tofu.
Dopo una lunga corsa durata quasi un’ora, il giovane ragazzo dovette impiegare un bel èpo’ prima di riuscire a trovarlo all’interno dell’edificio.
< Ranma, che cosa ci fai qui? > gli domandò Ono Tofu appena lo vide.
< Ono… ho bisogno di parlarti… è urgente > rispose il ragazzo con tono affannato.
< Non dirmi che sei venuto fin qui dal castello a piedi. >
< Avevo forse un’altra alternativa? >
< Potevi prendere un taxi. >
< Non avevo soldi con me… E comunque non ti preoccupare. Non è questo il nostro problema… Le ragazze e Soun Tendo stanno bene? >
< Sì, fortunatamente sì. Tuo padre è con Soun mentre le ragazze stanno mangiando la loro cena. Le dimetteranno domani. >
< Meno male. >
< Allora, di cosa dovevi parlarmi? >
Guardandosi intorno con aria circospetta, Ranma decise alla fine di voler parlare allo scienziato in privato.
< Ne sei davvero sicuro? >
< Io e Kodochi abbiamo visto tracce di sangue partire dalla Torre dov’è rinchiuso Ryoga fino ad interrompersi nella sala dove tutti noi abbiamo visto morire Takewaki… Ho portato una provetta con dentro il sangue per analizzarlo. >
Ma mentre si stava tastando addosso, con grande sorpresa Ranma vide che non l’aveva con sé.
< E’ impossibile. Era nella mia tasca fino a pochi minuti fa’. >
< Non è che per caso l’hai fatta cadere da qualche parte? >
< Non ne ho la più pallida idea… Accidenti! Questa non ci voleva! >
< Ok, facciamo che questa storia sia vera… Dove si trova Kodochi? >
< E’ rimasta in compagnia di Ryoga a fargli la guardia. Quel dannato non vuole rivelarci cosa sta succedendo in quel castello. >
< Forse è meglio se ritorniamo al castello. Stanno succedendo cose fin troppo strane. >
< Secondo me succederà qualcos’altro questa notte. Me lo sento. >
< Allora dovremmo essere pronti per ogni evenienza… A questo punto penso che avremmo bisogno dell’aiuto di tuo padre. >
< Lascialo pure in compagnia di Soun Tendo. Possiamo farcela benissimo noi tre da soli. >
< Forse è meglio che Kodochi stia fuori da questa situazione. È troppo coinvolta. >
< No, Ono Tofu. Ormai c’è dentro come noi fino al collo. E poi conoscendo il suo carattere, non vorrà mai starne fuori. >
< Sì, forse hai ragione… Hai fatto bene ad arrivare fin qui ma da un lato era meglio se non la lasciavi sola. >
< C’ho pensato anch’io ma non avevo altre possibilità. >
< Prenderemo la macchina di tuo padre. Così faremo molto prima ad arrivare al Castello. >
< Va bene. Andiamo. >
 
 
Nel mentre Kodochi aspettava il ritorno di Ranma insieme allo scienziato, non smetteva di fissare ogni singolo gesto di Ryoga.
< Ti diverti così tanto a fissarmi? >
< Ti do forse fastidio? >
< Perché a questo punto non entri nella cella con me? Ci divertiremo insieme. >
< E lasciarmi abbindolare da te? Non ci pensare nemmeno. >
< Peccato… >
< Che cosa stai facendo con quei fogli? >
< Non lo vedi? Sto dipingendo il panorama che si vede dalla mia cella. È davvero bellissimo. >
Fissando accuratamente i suoi disegni, Kodochi notò delle figure molto strane tra di loro.
< Non stai disegnando solo il panorama… Che cosa sono quegli schizzi? >
< Frutto della mia immaginazione. Ma non te le faccio vedere perché sono ancora incompleti. >
< Passameli immediatamente invece. Secondo me stai tenendo nascosta la verità proprio con quei disegni. >
< Ahahah tu sei davvero paranoica, Kodochi. >
< Ho detto di farmeli vedere! > gridò spazientita la ragazza.
< Se vuoi vederli perché non entri insieme a me? >
< Adesso mi hai stancata. >
Non vedendoci più dalla rabbia, Kodochi aprì la cella di Ryoga per vedere chiaramente i suoi disegni, ma quest’ultimo fu molto più veloce di lei prendendoli per prima.
< Vuoi giocare, Ryoga? Lo scherzo è bello quando dura poco. >
< Un vero artista non mostra mai i suoi capolavori incompleti. >
< Stai elaborando un piano strategico di fuga, vero? >
< Non servirà, mia cara. Se tu e tutti gli altri continuerete a soggiornare in questo castello impazzirete ad uno ad uno. >
< Ahahah sarai tu che ci farai impazzire? >
< Io non riderei se fossi in te. la faccenda è molto più seria del previsto. >
< Dammi quei fogli, altrimenti… >
< Sai cosa farò? Li getterò via. Tanto a te non servono. >
< No! >
Non riuscendo a fermarlo, alla fine Ryoga gettò i suoi schizzi fuori dalla torre.
< Che fai? Non vuoi andarli a prendere? >
< Maledetto! > gridò Kodochi minacciandolo con un coltello alla gola < Se fosse per me ti ucciderei all’istante. >
< Allora perché non lo fai? Te l’ho detto: io non ho niente da perdere a differenza vostra. >
< Se non mi dici che cosa stai nascondendo ti ucciderò davvero. >
< Non lo farai, Kodochi. Sono troppo prezioso per te. >
< Uccidendoti risolverò un sacco di miei problemi. >
< Davvero? Uccideresti il più fedele alla causa di tuo fratello evitando di sapere qual è la verità? Saresti più stupida di quanto potessi mai immaginare. >
< Che cosa sai di mio fratello? Parla! >
< Lo vedi? Stai già cominciando a diventare matta. >
< Non provare a giocare con me, Ryoga. Non ti conviene. >
< Sai cosa c’è? Mi stai annoiando. È ora che prenda in mano la situazione. >
Senza accorgersene, Kodochi fu pugnalata alla gamba grazie ad un oggetto contundente che Ryoga teneva gelosamente nascosto dietro la schiena.
< Adesso potrei essere libero di fuggire. Ma non lo farò… Quando gli altri torneranno dall’ospedale voglio che mi trovino esattamente nel punto dove sono stato rinchiuso. >
< Quando vedranno che mi hai aggredito non avranno pietà di te. >
< Possono fare pure quello che vogliono con me… Ma è l’anima di Takewaki che vi causerà un sacco di problemi. >
< L’anima di Takewaki? >
< Non lo vedi? Secondo te dov’è finita la scia di sangue che ha fatto allarmare Ranma e tu? Sembra scomparsa nel nulla. Ma è solo un trucco del vostro nemico che vuole prendersi gioco di voi. >
< Ma cosa stai dicendo? Stai dicendo cose senza senso. >
< Tu e Ranma volete rimanere qui anche stanotte, vero? Allora è solo questione di tempo e vedrete che cos’è capace di fare il tuo fratellino. >
< Vuoi forse dirmi che è ancora vivo. >
< Lui no… Ma il suo spirito vaga ancora per questo castello in cerca di vendetta. Una vendetta che non tarderà ad arrivare. >
Sentendo un rumore di un auto, Ryoga intuì che Ranma era appena tornato.
< Curati immediatamente quella ferita. Così dopo ti sentirai meglio… Non vedo l’ora che venga questa notte. Ci sarà un sacco da divertirci. Ahahah > disse infine Ryoga immergendosi nella sua risata isterica prima di fissare il tramonto sul mare.
   
 
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