Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: steffirah    27/05/2020    0 recensioni
Raccolta di one-shot, scritte utilizzando i prompt del "Tsubasa Month" (maggio 2020) indetto su Tumblr. Temi:
1) Natural Wonders
2) Favorite Worlds
3) Angst + Goodbyes
4) Fluff
5) Hitsuzen
Genere: Fluff, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane, Mokona, Sakura, Syaoran
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nel tuo cuore, sperduto







 
いつもいつも側にいるよ
どんな遠く君の心が迷っても


- “Synchronicity” -








“Svegliati! Se non ti sveglierai… la persona a cui tieni tanto non farà ritorno…”
La persona a cui tengo tanto…
A cui tengo tanto…
La persona per me più importante...
Syaoran-kun!
Syaoran-kun, ti prego fermati! Perché, perché non riesco a raggiungerti? Perché proprio ora veniamo separati?
Sbatto i pugni contro questa spessa parete, disperata. Sei ferito, sporco di sangue, gli abiti a brandelli, i tuoi occhi non sono più gli stessi. Non sono più quelli di un tempo.
Syaoran-kun! Syaoran-kun!!
Che cosa ti è successo? Perché mi rivolgi quello sguardo di ghiaccio? Perché ferisci gli altri, senza alcuna pietà? Perché non mostri più alcuna emozione?
Questo non sei tu… Non sei lo Syaoran-kun gentile che conosco. Eppure, sento che sei tu. Ed è per colpa mia che fai tutto questo. Per colpa mia compi queste turpe azioni. Per le mie piume.
Me la restituisci, ma io non voglio addormentarmi di nuovo. Non senza riuscire a trattenerti, a farti restare.
Mi attiri verso di te con un braccio, ma non è la stessa cosa. Non c’è alcuna delicatezza, alcuna cura. C’è solo freddezza sul tuo viso, apatia nella tua voce, spietatezza nelle tue azioni.
Syaoran-kun, ascoltami… Ti prego…
Il tuo corpo è così gelido, le tue labbra e le tue mani ricoperte di un sangue che non ti appartiene…
Questo non è il mio Syaoran-kun, eppure è il mio Syaoran-kun.
Per favore… Per favore, ascolta la mia voce… Non ho bisogno delle piume, ho bisogno di te…
Non rivolgere lo sguardo altrove… Non lasciarmi cadere… Non voltarmi le spalle…
Allungo disperatamente una mano, sentendo le forze abbandonarmi. Attraverso le lacrime, vedo soltanto te. Te, che stai per scivolarmi via dalle dita.
“Syaoran-kun… non andare…”
Ti vedo fermarti, voltarti verso di me, e io comincio ad intravedere un barlume di speranza. Forse riesco a raggiungerti, forse riesco a farti tornare… Ma anche se c’è un minimo cambiamento nei tuoi occhi, tu sei impenetrabile. Ti scrolli la mia mano di dosso, procedendo verso la tua nuova meta. Verso un mondo senza di me.
Sollevo con le ultime forze rimaste la mia stessa mano insanguinata, sentendomi debole.
E da quel momento in poi non faccio che precipitare tra aculei di ghiaccio, finendo segregata in una bolla di denso e soffocante inchiostro.




«Syaoran-kun!»
Scatto seduta, ansante, madida di sudore. Mi guardo le mani, notando che tremano incontrollabilmente. Le porto al viso, bagnandole delle mie lacrime, e mi stringo le gambe al petto, singhiozzando. Mi sento morire.
Ancora una volta, ho rivissuto quel momento. Ancora una volta il mio cuore si è spezzato, e la notte si è riempita della solitudine più cupa. Ancora una volta, i miei sogni sono stati costellati da senso di perdita e abbandono, da dolore e sofferenza.
Syaoran-kun…
Chiudo le palpebre, e rivedo il tuo volto. Quelle iridi gelide, simili ad un’affilata lama di ghiaccio, impossibile da sciogliere. Mi guardano impassibili, eppure io riesco ancora a vederla: c’è una scintilla. È piccola, minuscola, fioca, minaccia di spegnersi da un momento all’altro… Ma c’è. Io lo so che c’è. La nascondi dietro l’indifferenza, come hai sempre fatto con la tristezza e con tutti quei cupi sentimenti che mascheravi dietro un sorriso. Quelle ombre che, ahimè, non sono mai stata in grado di dissolvere…
Syaoran-kun…
Se ti avessi di nuovo qui con me, davanti a me, cercherei di rimediare a tutto. Metterei il mio cuore nelle tue mani, te lo porgerei, te lo donerei, se potesse servire a farti tornare. Se potesse riuscire ad infrangere le tenebre che hanno avvolto il tuo, rinchiudendolo in uno scrigno all’infuori della mia portata. E a te, in cambio, non chiederei altro che di abbracciarmi, e non lasciarmi.
Promettimi di non allontanarti più da me. Promettimi che mi terrai stretta, che potremmo restare così per sempre.
Non andartene…
Fa così freddo…
Senza di te, il mondo stesso sembra essersi congelato…
Non andartene…
Ti prego…
Abbracciami, con la stessa gentilezza di un tempo.
Cingimi di nuovo, come facevi una volta. Non così. Non lasciarmi di nuovo cadere… Non lasciarmi di nuovo indietro… Non lasciarmi di nuovo sola…
Restituiscimi la vita, ora che non so più cosa sia… Ora che tutto il calore rimasto in me, lo sento andare via…
Il buio vive attorno a me. Anche quando apro gli occhi, è tutto scuro, tutto perso nel vuoto. Perché anche se mi resta uno “Syaoran”, sono consapevole che non è il mio Syaoran-kun. Può avere lo stesso nome, lo stesso aspetto, la stessa voce, gli stessi atteggiamenti, lo stesso sguardo… ma non può riuscire a guarire il mio cuore.
Non è il mio Syaoran-kun.
Ora che non ci sei tu, nulla sembra più possedere colore. Ogni luce si è spenta, e io non sono più in grado di concentrarmi su nulla. Nel mio domani, non resta più nulla.
“Il vostro viaggio è stato pianificato da Fei Wang Reed.”
“Gli servono i ricordi del tuo corpo.”
“Se insegui quello Syaoran, agevolerai l’intento di Fei Wang.”
Non mi importa. Nulla più mi importa, né delle mie piume e della mia memoria, né del mio potere, né di quello che ne sarà di me, né di ciò che sarò costretta a fare per raggiungere il mio scopo. Anche se non riuscirò mai a perdonarmi ruberò dagli altri, farò del male ad innocenti, pagherò il prezzo giusto per le mie azioni e le mie colpe, cadrò lontano quanto te, camminando sulla tua stessa strada… Sperando che, un giorno, i nostri percorsi possano incrociarsi. E quando noi ci ritroveremo faccia a faccia ancora una volta, ti dirò tutto quello che non sono mai riuscita a confessarti.
Ho perso così tanto tempo, tutto questo tempo, e se solo potessi tornare indietro rifarei tutto da capo. Tenterei di aggiustare e rimarginare queste nostre sanguinanti ferite. Farei tutto questo, per riprendere il tuo cuore smarrito. Per recuperare il tuo animo che s’è perduto.
Ricordo ancora vividamente le parole che Karen Dayu disse nel Regno di Shara: “Quando desideri qualcosa devi cercare di allungare la mano per afferrarla, prima che questa sparisca per sempre”. E io, per quanto ci abbia provato, non ho fatto in tempo.
Tuttavia, Syaoran-kun, ti prometto che riuscirò a trovarti, e a salvarti, ad ogni costo. Perché io credo fermamente nella nostra connessione. Io lo so, che i nostri cuori sono legati. Che dovunque sarai, un giorno ti troverò. Che in un modo o nell’altro riuscirò a riportarti indietro. Che nonostante il ghiaccio nei tuoi occhi ora sembri inscalfibile, riuscirò a lasciarvi almeno una crepa. Che anche se il tuo cuore è diventato talmente gelido da dare l’idea di infrangersi e frantumarsi da un momento all’altro, io riuscirò a scaldarti. Anche se dovessi farlo attraverso le mie lacrime. Le verserò tutte per te, sanguinerò per te, ucciderò per te, soffrirò per te, con te, se può servire a riportarti da me. Non importa quanto sarai lontano nell’oscurità, ti seguirò, ci ritroveremo, perché il nostro legame è più forte di ogni altra cosa.
Anche se le cose non dovessero più essere le stesse, ti prometto che staremo sempre insieme.
Sempre.














 
Angolino autrice:
Hello! Mi rifaccio viva a fine maggio (come previsto ç_ç), approfittando di un momento di relax dallo studio per aggiornare la raccolta.
Questi 2 prompt alla fine ho deciso di dividerli in due parti, quindi la seconda arriverà presto (spero domani), e lì spiegherò meglio la scelta del titolo.
Chi ha letto varie storie scritte da me si sarà reso conto che lo stile qui è piuttosto diverso da quello che sono solita utilizzare (nel prossimo sarà ancora più evidente), ma chi mi conosce sa anche che di tanto in tanto mi piace sperimentare. In questo caso, tutto segue la traccia del "sogno" iniziale, quindi anche se Sakura si sveglia è come se rimanesse parzialmente intrappolata in quel mondo onirico, e il fantasma del suo Syaoran continuasse ad essere lì con lei. C'è anche da tenere in considerazione che sia questa che la successiva sono state scritte subito dopo aver rivisto e riletto queste parti (in giapponese, quindi, al solito, se non ci sono corrispondenze precise con la versione italiana del manga non vi stupite), per cui la sofferenza era ancora fresca anche per me, e
ascoltando in loop la canzone "Falling inside the black" degli Skillet (da qui ho istintivamente tentato di replicare una sorta di struttura alla "brano musicale"). 
Quello descritto è un immaginario missing moment sospeso tra Tokyo e Infinity, quando Sakura comincia ad essere un po' più determinata e prenderà poi le decisioni che sappiamo che seguono.
I due versi iniziali sono presi dalla opening di Tokyo Revelations, cantata da Yui Makino (il che non mi fa piangere ancora di più, nono), e dicono: "Per quanto lontano il tuo cuore si smarrisca, sarò sempre, sempre al tuo fianco" (traduzione mia).
Grazie a chiunque avrà letto!
Steffirah

 
  
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