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Autore: Willow99    27/05/2020    0 recensioni
«Pronto?» Risposi al cellulare.
«...» Silenzio dall'altro lato.
«Pronto?» Dissi di nuovo.
«...» Nulla ancora.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 33          

                                                                                                                -Lo rifacciamo?-


Mi svegliai presto il mattino successivo, alla fine non avevo più scritto a Danielle perché non appena avevo finito di leggere il post di Liam mi ero addormentata. Lo avevo letto due volte e mi piaceva sempre di più. 


Comunque, decisi di scriverle in quel momento visto che non avevo niente di meglio da fare, e poi volevo metterla al correte di quello che era successo tra me e Nathan; come aveva fatto lei in passato quando era successo con Liam.


Chat WhatsApp tra Shiver e Danielle.


Me:
Tesò, ti devo dire una cosa importante!

Danielle:
Cosa? Dimmi!

Me:
Io e Nathan l'abbiamo fatto!

Danielle:
FATTO COSA?

Me:
E secondo te?!

Danielle:
AVETE SCOPATO!

Me:
DANIELLE!!

Danielle:
SI O NO?

Me:
Non abbiamo scopato, abbiamo fatto l'amore.

Danielle:
Oh Gesù Bambino!

Me:
DANIELLE!

Danielle:
E com'è stato?

Me:
Doloroso ma magnifico.

Danielle:
Ti è venuto dentro?

Me:
DANIELLE!!

Danielle:
E RISPONDI!

Me:
No, è arrivato fuori.

Danielle:
No, perché?!

Me:
E che ne so, poi è presto per quello.

Danielle:
Ma tua vuoi diventare mamma!

Me:
Vero, ma ripeto: è presto per quello.

Danielle:
Vabbè... ma quindi ora state insieme?

Me:
Non lo so... non so cosa ne pensa lui al riguardo. Dopo proverò a parlargli di questa cosa perché voglio saperlo anch'io. CREDIMI!

Danielle:
Lo so.

Me:
Solo che... non so da dove iniziare.

Danielle:
Tranquilla, verrà da se.

Me:
Sicura?

Danielle:
Sì, inizia prima con una cosa a caso, e vedrai che pian piano il discorso si aprirà da solo.

Me:
Speriamo.

Danielle:
BUONA FORTUNA.

Me:
Grazie.


Chiusi WhatsApp posando anche il cellulare sul comodino lì vicino al letto e mi girai dalla parte di Nathan. Lui stava ancora dormendo e stava anche russando in maniera pesante: come un trattore con il motore fuso.


Per poco non mi veniva da ridere, quante volte lo avevo preso in giro per il suo russare e quanti video gli avevo fatto al riguardo... vabbè anch'io russavo e quindi era meglio che mi stavo zitta su questa cosa. 


Mi ritrovai in attimo in mille e più pensieri, passavo da uno altro senza un filo logico tra essi, senza un filo conduttore. Io, Shiver fidanzata con Nathan... CON NATHAN! Colui che avevo sempre desiderato. 


L'unico che mi aveva fatto battere realmente il cuore, colui che mi aveva vista crescere, colui che avevo visto crescere. Colui che c'era stato quando pian piano mi stavo avventurando nel mondo e mi costruivo una vita.


Io, fidanzata con Nathan... già mi immaginavo di camminare mano nella mano con lui, a baciarci in Villa Comunale senza nasconderci. A vivere il nostro amore senza paura e di viverlo appieno senza “se” e senza “ma”.


A goderci ogni attimo insieme senza mai separarci, lo avrei visto invecchiare e lui avrebbe fatto lo stesso con me.


E se non fosse stato così? Pensai colta dal panico e dall'ansia. E se era tutta un illusione? Se non ci sarebbe mai stato nulla? E se avessimo preso ognuno la propria strada... e se avessi sofferto ancora come in quei tre anni?


Ma no... non era così... giusto? Lui mi amava... vero? Non mi aveva usato solo perché gli andava... corretto?


«A cosa pensi?» Mi spaventai.
«Nathan, mi hai fatto prendere un colpo!» Esclamai.
«... cosa stavi peeensandoooh.» Chiese, sbadigliando.
«Nulla di importante...» Mentii.
«Perché mi menti?» Chiese lui.
«Non ti sto mentendo.» Replicai.
«Lo stai facendo ancora.» Controbattette lui.
«Tu non lo fai mai?!» Esclamai.
«... ma ti posso dire una cosa?» Chiese.
«Dimmi.» Risposi.
«.....» Mollò una scoreggia pesante.
«FAI SCHIFO!» Urlai.
«Aaaah, senti che buon odore.» Disse lui, in modo teatrale.
«Puzza!» Esclamai.
«Ma quando mai! Vieni qua!» Disse, prendendomi con la testa.


Riuscii solo ad urlare “Nathan no” che poi mi ritrovai con la testa sotto alla coperta e subito sentii una puzza tremenda. Cercai di togliermi da la sotto ma Nathan forte e continuò a spingere la mia testa in basso sempre ridendo.


Dovevo iscrivermi assolutamente e al più presto in palestra, così l'avrei preso meglio a mazzate!


In quel momento ne mollò un'altra, più pensante, più rumorosa e più puzzolente, mi sa che se la stava facendo sotto. Urlai, respirando a fatica: tossendo anche pesantemente e lui continuò lo stesso a ridere. 


Ma poi di punto in bianco mi bloccai, smisi di divincolarmi, smisi di urlare, smisi di fare tutto. Perché? Perché avevo in bella vista il sesso di Nathan quasi davanti agli occhi... era leggermente eretto, non del tutto.


«Sei morta ahah!» Chiese Nathan, ridendo.
«No... ma un altro pò mi ritrovo il tuo pisello in faccia.» Risposi, imbarazzata.
«E ti piace?» Chiese Nathan, con naturalezza.
«Nathan!» Esclamai.
«Vuoi farmi un pompino hahaha.» Rise. 
«DIO SANTO!» Urlai, imbarazzata.


Riuscii ad uscire dalle coperte e mi girai dall'altra parte del letto dando le spalle a Nathan che rideva come un matto. Ero imbarazzata per quello che aveva detto, ma sapevo anche che stesse scherzando e che era una cosa naturale.


Certo, non avevo mai praticato del “sesso orale” e neanche volevo farlo onestamente... non lo trovavo molto igienico. 


Non per qualcosa, solo che insomma... che schifo: dovrei prendere in bocca un pene... che dal pene usciva l'urina e il liquido seminale?! Che schifo. Non sto dicendo che sia sbagliando farlo per carità: ognuno era libero di fare ciò che voleva.


Solo che a parer mio non l'avrei mai fatto, e non me lo sarei neanche fatto fare.


Nathan smise di ridere e si misi vicino a me abbracciandomi forte a se. Sorrisi ricambiando il suo abbraccio per quello che potevo e lui mi baciò sulla spalla nuda. Quel baciò mi creò un strano brivido per tutto il corpo.


Lui voltò con la sua mano il mio viso verso la sua direzione e mi baciò sulle labbra con passione a tal punto che si... insomma... capitemi! Non so perché provassi ancora dell'imbarazzo, forse se ne sarebbe andato via con il tempo.


«Lo rifacciamo?» Mi chiese, quando si fu staccato dalle mie labbra.
«No.» Risposi, semplicemente.
«Stronza... prima mi fai arrapare e poi mi dici di no?!» Disse, sfacciato.
«La colpa non è mia!» Risi.
«No?» Chiese.
«No!» Risposi, ridendo.
«Quanto sei bella!» Disse, baciandomi il naso.
«Dai, smettila.» Dissi, imbarazzata.
«Uuuh, ti sei fatta rossa rossa. Vieni qua, zitta, zitta, zitta.» Disse, mettendosi tra le mie gambe.
«Che vuoi fare, cretino?» Chiesi, ridendo.
«Ora vedrai.» Rispose, baciandomi. 


Risi e poi ricambiai il bacio che lui approfondì mettendomi la lingua in bocca. Solo dopo decise con il mio consenso ovviamente di penetrarmi con la sua intimità. E questa volta non mi fece per niente male, era anche piuttosto piacevole.


Vabbè era normale, la seconda volta non era come la prima... no?!


Quindi lui questa volta non fu dolce, nel senso che non andò piano ma tenne un ritmo/movimento regolare, deciso e costante. La verità, non mi dispiaceva neanche, anzi ad un certo punto gli chiesi di aumentare e questo lo portò a venire quasi subito.
   
 
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