Sansa ha mantenuto la promessa e Arya non è mai stata da sola, si trattasse di discussioni nel pieno della notte che non potevano aspettare, dare la notizia a Gendry, difendersi dagli sguardi di disapprovazione dei Lord, o semplicemente consolarsi nei momenti di sconforto.

Per la prima volta si comportano come vere sorelle ed entrambe, a volte, si trovano a sospirare pensando che, una volta nato questo bambino, scalcia talmente tanto che Arya è sicura sia un maschio, riavranno la relazione distaccata ma gentile di sempre.

Quando ha saputo di star per diventare padre, Gendry ha preso Arya tra le braccia e l'ha baciata, ridendo fino alle lacrime, per poi dare la notizia a chiunque lo stesse ad ascoltare. Sansa pensa che suo nipote sarà fortunato e, guardando Irene, che cerca di prendere i raggi del sole, lo sguardo le si adombra leggermente. Prima che i dubbi possano travolgerla, però, li ha già messi da parte, soffocati tra i baci da dare alla bambina che la guarda indignata per essere stata distolta da un passatempo strano quanto impossibile. La piccola Principessa ama la luce in qualsiasi sua forma e per questo Sansa ha attaccato alla culla un prisma, che crea i colori dell'arcobaleno.

Ogni volta che viene colpito dal sole gli occhi azzurri si spalancano pieni di meraviglia e la Regina pensa che non esista spettacolo più bello e affascinante.

Jon non sa nulla di sua figlia e delle sue sorelle fino a quando non giunge una notizia che lo lascia perplesso e con la voglia di andare a controllarne la veridicità.

Non lo fa perché lo ha promesso e perché, dopotutto, alla vita ci tiene.

Si dice che Arya aspetti un figlio dal giovane fabbro che li aveva aiutati contro gli Estranei. Fa fatica ad immaginare Arya nelle vesti di madre, molta di più di quanto gli riesce con Sansa, che a quanto pare ama sua figlia più di qualunque altra cosa.

Quella sera, a cena, mentre la curiosità lo fa rimuginare su quei pensieri, brinda al futuro degli Stark, a una bambina che non potrà mai reclamare come sua e non potrà mai conoscere, consapevole di dover cercare il colpevole solo in se stesso e nelle sue azioni.

Tormund lo guarda preoccupato ma lui gli sorride, questa volta veramente contento, veramente in pace.

Maestro Aemon diceva che l'amore è la morte del dovere. Ha capito che non è vero, che lui può amare sua figlia e Sansa stando loro lontano, proteggendole evitando di imporre la sua presenza. Sa che se la caveranno perché lo hanno sempre fatto.