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Capitolo 220

“Prendere posizione”

DUE ANNI DOPO…

POV Kevin

Stavo sistemando alcune cose in giardino, il mese di settembre era perfetto per i lavoretti, l’estate era finita, le giornate erano ancora lunghe e ancora non erano arrivate le piogge. Solitamente mi occupavo di qualche lavoretto a maggio oppure a settembre, mi facevo aiutare da Matthew ora che era cresciuto, tra poche settimane avrebbe compiuto infatti 17 anni. In quel momento stavo finendo di potare la siepe del giardino anteriore, mentre mio figlio stava rastrellando l’erba anch’essa tagliata, per riporla nel contenitore della raccolta. Evelyn era al lavoro, mentre quello era per me un giorno libero dalla clinica veterinaria. “Papà posso cominciare a raccogliere anche i rametti di siepe?” mi domandò mio figlio “Sì, ma prima butta l’erba, almeno la togliamo di mezzo” “D’accordo” rispose. Occuparci insieme di qualcosa relativo alla casa o al giardino mi piaceva molto, non solo perché facevo meno fatica e trascorrevamo del tempo in compagnia, ma anche perché lui imparava a gestire le cose che un domani avrebbe dovuto curare anche nella sua abitazione, imparava ad assumersi degli impegni e delle responsabilità che andavano oltre alla scuola e ai suoi impegni personali. “Papà?” mi sentii richiamare da mia figlia Jennifer, appena uscita in giardino “Dimmi” “Ci sono problemi se stasera resto a cena fuori?” chiese. Aveva 21 anni, di certo non potevo dirle di no, sebbene immaginassi che volesse restare in giro con quel tipo che aveva cominciato a frequentare da un mese, Harry. A me quello proprio non piaceva, ovviamente non parlavo dell’aspetto fisico, del quale poco mi importava, ammettevo che era un bel ragazzo, ma non mi convincevano i suoi modi di fare, sembrava uno di quei latin lover in cerca continua di qualcuna da scopare e di certo non volevo che pensasse quello di mia figlia. Lei era grande a sufficienza per avere le sue esperienze, anche sessuali, ma speravo che le avesse con la persona giusta, qualcuno che la amava e la rispettava. Evelyn diceva che ero prevenuto, che non potevo dire che Harry fosse quel genere di persona, anche se pure mia moglie non era felicissima di quella frequentazione. “Non ci sono problemi, ma con chi esci?” mi informai “Vado con Harry alla festa in centro” “Con Harry…da soli?” “Sì” “Va bene, anche se la notizia non mi riempie di felicità” la stuzzicai, sbuffò “Non deve riempire te, ma me” rispose entrando in casa. Riempire…sperai che lo avesse detto solo figurativamente e non alludendo al sesso. Matthew stava ridendo cercando di non farmelo notare “Tu cosa ridi?” gli chiesi “Ohhhh niente, ripensavo a una cosa mia” mentì. “Non dovrebbe farti ridere il fatto che mi preoccupi di tua sorella” lo rimproverai “Papà, andiamo. Jennifer ha 21 anni, saprà scegliere chi frequentare” affermò.

Scossi la testa ultimando il lavoro “Quel tipo di ragazzo è il contrario di ciò che vorrei le interessasse e il contrario di ciò che vorrei tu diventassi” gli spiegai “Ma che ti ha fatto?” domandò mio figlio “Nulla, ma per quanto sia un uomo anch’io e capisca che quando si è giovani è bello e interessante avere diverse esperienze, dall’altro lato penso che sia lecito averle, senza però mettere in mezzo una ragazza. Insomma Jen è una seria, non vorrei che si illudesse, tutto qua” chiarii. Avevamo finito il nostro lavoro, ci lavammo le mani nel lavandino esterno e restammo in giardino “Magari Jennifer non sta prendendo questa frequentazione come una cosa seria, o almeno non seria come la immagini tu” tentò di dire. Lo guardai malissimo “Papà, so che è tua figlia, ma a volte le ragazze lo fanno, non c’è nulla di male” affermò “Ascolta, questa prospettiva neanche voglio immaginarla lontanamente” replicai “È carino sentire che nella tua mente esista per i maschi la voglia legittima di divertirsi, per le femmine no, papà modernizzati, i tempi sono cambiati” ribattè ridendo. “Devi essere dalla mia parte, non da quella di Jen. Devi essere sempre dalla mia parte, almeno tu!” esclamai “Papà smettila, non c’è nessuna lotta per la quale devo prendere posizione” “Per cui ti schieri con lei e con quel bellimbusto” insistei “Del bellimbusto me ne importa zero, Jennifer non è una scema, saprà decidere della sua vita. Scusa se te lo chiedo…ma tu quando eri giovane sei sempre stato super serio come ora?” “No, certo che no” ammisi “E allora cosa vuoi?” rise “Te l’ho detto inizialmente che capisco questa prospettiva maschile, non volevo apparire come un santo” dichiarai ridendo.

Jennifer tornò in giardino “Insomma stasera a cena sarò fuori, lo dici tu a mamma?” mi chiese “Sì” “Vorrei sapere perché sei così ostile papà” affermò mia figlia “Non sono ostile” “Vuoi che resti chiusa in casa? Ho diritto di uscire e vivermi la vita” “Nessuno dice il contrario tesoro” precisai “È palese che Harry non ti piaccia, ma devi accettare che possa frequentare chi piace a me e non a te” replicò. Si mise seduta sotto al portico, feci altrettanto, Matt ci lasciò soli allontanandosi verso il cancello, dove c’era una panchina. Prese il telefono dalla tasca armeggiando. “Non voglio decidere chi devi vedere Jennifer, è solo che Harry…non lo conosco è vero, ma sembra un tipo che passa da una ragazza all’altra” provai a spiegarle “Tutti i ragazzi lo fanno” “Non è vero” risposi “Perché scusa? Pensi che tuo figlio non lo faccia?” mi domandò alludendo a Matt. Lui sollevò la testa verso di noi “Io? Ma che vuoi? Cosa c’entro adesso?” si lamentò “Sì tu, scommetto che a te papà non rompe le scatole quanto a me, eppure hai diciassette anni e so per certo che ne hai baciate più di me che ne ho 21” affermò “Senti Jen ho perfino preso le tue difese, neanche so perché, ora non mettermi in mezzo” ribattè lui. “D’accordo ragazzi, basta” intervenni prima che litigassero, poi proseguii “Dico questo solo perché vorrei evitare che tu soffrissi” spiegai a mia figlia “So cavarmela” “Bene, ti ho avvisata, sta a te gestire la tua vita” “Allora lo dici tu a mamma?” “D’accordo” conclusi.

Tornò in casa e andò a prepararsi, anch’io e Matthew rientrammo, fermandoci a bere un bicchiere d’acqua in cucina. “Tu che farai? Esci?” gli chiesi “Vado a cena da Holly e Ben, lo sai” “Oh sì, giusto, non ci pensavo” “Dopo Kate ed io andiamo fuori con gli amici” “Fate bene. Senti…questa cosa detta da tua sorella, che ne hai baciate più di lei che ha quattro anni in più, è vera?” domandai “Papà ora non ti ci mettere anche con me, ma che ne sa Jen? E che ne so io quanti ne ha baciati lei?” rispose scocciato “Scommetto che se lo ha detto sarà vero” insistei “Può essere” affermò andandosene in camera sua. Mi rilassai alla tv, avere figli adolescenti era impegnativo, chi per un verso, chi per l’altro. Evelyn arrivò poco dopo “Ciao amore, il giardino è venuto benissimo” mi salutò, avvicinandosi per baciarmi “Grazie” “Le due piccole pesti cresciute cosa fanno?” “Jennifer è uscita da cinque minuti, è fuori a cena con quel tipo, Harry, mister me le scopo tutte io” “Kevin” mi riprese. “Cosa ridi? Guarda che sono serissimo, mi girano pure le scatole” affermai “Devi rilassarti, non fare il santarellino, pure tu ti sei divertito a quell’età” replicò ridendo.

“Sì, ma non c’entra” “Sì invece” “Tu e tuo figlio non dovete tirar fuori episodi di millenni fa” ribattei “Matt? Che c’entra?” “Perché pure lui mi ha chiesto se da giovane ero serio come adesso” dissi. “Poteva chiederlo a me, hai mentito giusto?” “No, ho detto la verità” “Complimenti! Almeno ora è autorizzato ad imitarti” rispose “Non ero mica così terribile” “Sto scherzando Kevin” precisò. “Comunque per rispondere alla tua domanda iniziale, Jen è uscita a cena fuori, Matt sta per andare a cena da Holly e Ben, dopo dice che lui e Kate escono con gli amici” le spiegai “Ah, per fortuna, almeno per lui non dobbiamo preoccuparci” “Come no? Ho scoperto grazie a Jennifer che ha quasi diciassette anni e ne ha già baciate diverse” raccontai “Ahhhhhhhhhh e non lo sapevi? Te ne sei accorto oggi?” chiese “Perché tu lo sapevi?” “Kevin devi svegliarti” “Visto che loro due escono…noi cosa facciamo?” domandai “Mi faccio un bel bagno in vasca” disse alzandosi dal divano sul quale si era seduta “Se vuoi venire…” aggiunse “Ohhhhhhhhhhhhhh io sto uscendo per fortuna!” esclamò Matthew raggiungendo il soggiorno, dopo aver ascoltato l’allusione di sua madre.    

NOTE:

Ciao ragazze! Torniamo a lasciare la parola a Kevin, è lui che in questo capitolo offre il suo punto di vista sulla narrazione della storia. C'è stato un altro salto temporale di due anni, i figli crescono e le preoccupazioni genitoriali anche. Aver a che fare con due adolescenti non è semplice, Kevin si trova soprattutto in difficoltà verso Jennifer e la sua relazione con Harry, un tipo che lui proprio non digerisce. Sembra invece preoccuparsi meno per Matthew, sicuramente in età più critica con i suoi 17 anni, ma il fatto che sia un maschio proprio come lui, probabilmente gli crea meno ansie. Evelyn interviene solo a fine capitolo, provando a far capire al marito che deve mollare la presa con Jennifer, ha 21 anni e deve scegliere da sola chi frequentare. Alla prossima settimana,

Vanessie