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Autore: ilovebooks3    29/05/2020    0 recensioni
Una one-shot dedicata a quelli che potrebbero essere i pensieri dell’indimenticabile capo del CBI Virgil Minelli all’inizio della seconda stagione.
Perché Teresa Lisbon, la sua agente migliore, si mette sempre nei guai pur di difendere il suo folle consulente?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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RIFLESSIONI DI UN CAPO
 

 
Teresa Lisbon è il mio miglior agente.
Anzi, lo era prima che arrivasse Patrick Jane.
Quando avevo deciso di assumerlo, immaginavo che il biondo consulente potesse trasformarsi in una mina vagante, ma ero convinto potesse rappresentare per noi un interessante valore aggiunto; e in effetti avevo ragione, visto che è proprio grazie a lui che viene risolta la maggior parte dei casi.
La squadra di Teresa è la migliore del CBI, quella con il maggior numero di casi chiusi, ma anche quella con il maggior numero di denunce. È il prezzo da pagare. E me l’aspettavo.
Quello che non mi aspettavo, però, era che Lisbon finisse per assecondarlo in tutte le sue follie.
Un po’ va bene, glielo avevo chiesto io all’inizio della collaborazione, per far sentire il mentalista a suo agio e per sfruttare al meglio le sue strambe, ma promettenti, doti a nostro vantaggio.
Ma non così.
Così è troppo.
“Congratulazioni Jane, ormai le fai fare tutto quello che vuoi”, mi complimento.
Sono sincero, è davvero bravo a manipolare le persone, niente da dire. Non è affatto facile convincere Teresa Lisbon a fare qualcosa che non vuole; io stesso ci sono riuscito poche volte, nonostante sia un suo superiore.
Eppure Jane ha questo potere.
Forse gli dà retta perché è consapevole che sia l’unico modo per chiudere un caso velocemente.
Forse perché le fa pena.
Forse perché l’ha ipnotizzata.
O forse perché, in qualche modo, quei due hanno stabilito un particolare, e incomprensibile, legame.
Lisbon dichiara spesso che il consulente è la sua spina nel fianco, ma io lo vedo che quando è accanto a lui le brillano gli occhi.
Il più delle volte di rabbia, a dire la verità, comunque le brillano.
E ho pure notato che, quando ce l’ha tra i piedi, sorride un po’ più spesso di prima.
Jane, dal canto suo, la rispetta, la ammira e la osserva come fosse l’animale di una specie rara.
Sono davvero una coppia strana.
Una coppia.
Di colleghi, ovvio.
Più o meno.
E se fossero qualcosa di più?
Anche io sono un buon osservatore e devo ammettere che, quando li guardo battibeccare o provocarsi l’un l’altro, il dubbio mi viene.
Ma il cuore di Jane è spezzato per sempre, e quello di Lisbon è arroccato come un fortino dietro il suo muro di diffidenza e disillusione.
Impossibile, dunque.
Credo.
E spero.
I colleghi coinvolti sentimentalmente non possono lavorare insieme, e sarebbe un peccato visto che quei due, malgrado tutto, funzionano bene insieme.
Professionalmente parlando.
Quando Lisbon non fa il suo burattino, però.
Come adesso.
Stavolta hanno davvero oltrepassato il limite.
Da quando Jane l’ha miracolosamente salvata, Teresa forse si sente in debito nei suoi confronti e gli fa fare tutto quello che vuole.
Che anche quella è stata proprio una faccenda strana.
Jane, che odia le armi e ha paura della sua ombra, ha sparato e ucciso l’ultima persona che mai avrebbe voluto uccidere, dal momento che era l’unica che avrebbe potuto portarlo da John il Rosso.
Eppure non ci ha pensato un secondo e l’ha ammazzato, rinunciando a catturare colui che gli ha distrutto la famiglia e la vita.
Tutto questo per salvare Lisbon.
Tiene a lei, su questo non ci piove.
E mi fa piacere, ovviamente.
Nonostante la sua ossessione di vendetta, Jane è ancora fedele alla squadra.
Non potrei fidarmi di lui, se non fosse così.
Quello che è meglio non chiedersi non è quanto lui tenga a lei, ma quanto lei tenga a lui: decisamente troppo.
Io la conosco Teresa, la stimo e le voglio bene, quindi so che, se fosse davvero così, tutto questo non la porterà da nessuna a parte.
Jane l’ha salvata una volta, ma la prossima non lo farà: la distruggerà e, probabilmente, distruggerà la squadra e l’intero CBI.
Per ora, però, chiude i casi.
E io, per ora, devo accontentarmi di questo e fare finta di niente.
Spero solo che Lisbon sappia quello che sta facendo.
Osservo il suo atteggiamento da leonessa in modalità protettiva e mi rendo conto che no, in realtà lei non ne ha idea.
Tutto questo non porterà a nulla di buono.
L’ho sempre saputo che Jane è qui per la sua vendetta: ora però, per la prima volta, mi chiedo se Lisbon sarà così folle da lasciargliela compiere davvero.
Da quello che vedo oggi, immagino sia possibile.
L’integerrima agente Teresa Lisbon potrebbe essere capace di seppellire i suoi principi morali?
Ha sempre dichiarato la sua intenzione di fermare la vendetta del consulente ed essere al suo fianco proprio per impedirgli di compierla. Ma so che non lo farà, se Jane glielo chiederà. O se lui sarà in pericolo.
In questo caso, la sua carriera finirà.
Avrà la vita rovinata.
Andrà in prigione.
Spero di essere già in pensione quando succederà.
Spero ancora di sbagliarmi.
Guardo questa piccola donna che ora è qui davanti a me, determinata a difendere il suo consulente per l’ennesima volta, e cerco in lei la verità: è facile trovarla, perché come dice il nostro mentalista da strapazzo, Teresa è trasparente.
E vedo chiaramente ciò che vorrei non vedere: la mia agente migliore proteggerà Patrick Jane sempre e comunque, qualunque cosa accada, a scapito della sua carriera, e forse anche della sua vita.
Perché è il suo dovere di capo.
E per qualche altro recondito motivo, che probabilmente negherebbe anche a se stessa.
Spero che Jane se lo meriti, ma temo di no.
Forse, però, anche lui farebbe qualcosa di simile per lei.
Tutto sommato l’ha già fatto, quella sera, con un fucile in mano.
Ma c’è ancora tempo.
E nessuno dei due, per ora, sembra consapevole di tutto questo.
Ne succederanno di disastri, immagino.
Passerà molta acqua sotto tutti i ponti del mondo.
Cambieranno molte cose.
Ma la verità è quella che mi si presenta davanti in questo momento, senza filtri né difese, e non cambierà.
Sono vecchio, ma so ancora riconoscere due occhi verdi innamorati.
  
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