Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: Pontomedusa    30/05/2020    1 recensioni
Seguito di Birds of a Feather e A strange Kind of Love.
Mentre cercano di capire se una nuova figura emersa fra le macerie del Nuovo Secolo sia un amico o un nemico, Souther e Azusa devono affrontare dei problemi decisamente personali.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kenshiro, Nuovo personaggio, Raul, Rei, Souther
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Birds of a feather'
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4. Hope

 

Dieci minuti dopo, sono davanti alla casa di Rei. Quando busso, mi apre Airi.

“Sono Azusa,” le dico. La sua cecità mi mette un po' a disagio; ho sempre paura di dare qualcosa per scontato e metterla in imbarazzo.

“Ciao,” dice lei, con un sorriso. “Era un po' che non passavi di qui.”

“Vero,” rispondo. “C'è Rei?”

“Sì, sarà felice di vederti...entra pure.”

Non faccio in tempo a oltrepassare la soglia, che Rei si alza dalla sedia e mi viene incontro.

“Azusa! Qual buon vento! Sei in visita di cortesia?”

“Uhm. A dire il vero...”

“Ah. Hai l'espressione delle brutte notizie,” dice Rei, aggrottando la fronte.

“Sarà meglio che vada di là...” inizia Airi.

“No, resta anche tu, per favore,” dico io. “Sediamoci...è meglio.”

“Ma insomma, mi vuoi dire cosa succede?” chiede Rei, e adesso sembra davvero preoccupato.

“Abbiamo ricevuto dei dispacci dai territori di Raoh,” spiego. “Pare che un uomo stia liberando da solo i villaggi occupati dal suo esercito.”

“Be', meglio per voi, no?” dice Rei, ora un po' perplesso.

“Sì, il punto è che...non sappiamo il nome di quest'uomo, ma...pare abbia sette cicatrici sul petto.”

“Sette cicatrici?!” urla Airi, parlando per la prima volta da quando ci siamo seduti. Adesso, è pallida come un fantasma, e i suoi occhi velati sono sbarrati e pieni di terrore.

“Ecco, appunto...è per questo, che sono venuta,” tento di spiegare.

“Dimmi dov'è,” dice solo Rei. La sua voce è calma, ma gelida e tagliente come la lama di un pugnale.

“Sappiamo soltanto che è a nord,” dico. “Si sposta da un villaggio all'altro. Si limita a uccidere i soldati, e poi se ne va.”

“Strano,” mormora Airi. “Lui...lui si limitava a occupare un villaggio e spadroneggiare finché non finiva il cibo o l'acqua...poi ne sceglieva un altro e ricominciava da capo.”

“Non ne hai mai voluto parlare fino ad ora,” dice Rei, stupito. “Non mi hai mai neppure voluto dire il suo nome.”

“Io dovevo chiamarlo...Signore,” dice lei con un filo di voce, poi si lascia sfuggire un singhiozzo. “Ma gli altri uomini...i suoi uomini, lo chiamavano Jagi.”

“Ti dice qualcosa?” chiedo a Rei, ma lui scuote la testa.

“Pare sia un uomo di Hokuto,” tento ancora, ma Rei apre le braccia. “Ho sentito nominare solo Raoh.”

“Avrei dovuto farmi spiegare meglio da Souther, prima di venire qui,” sbuffo.

“Io vado a nord,” dice Rei, e si alza dalla sedia, come se avesse intenzione di partire sul momento.

“Rei, per favore...cerchiamo di stabilire una strategia...”

“La mia strategia è trovare quel bastardo e farlo a pezzi.”

E so che per Rei non è un modo di dire.

“Cerca di mantenere la calma. Non sappiamo neppure se sia la stessa persona.”

“Quanti uomini vuoi che ci siano, che padroneggiano un Sacro Pugno e con sette cicatrici sul petto che formano la costellazione dell'Orsa Maggiore?”

“Due,” dico, decisa.

“Due?!” ripete Rei, sorpreso. “Come fai a esserne così convinta?”

“Julia è subito venuta ad ascoltare, quando ci ha sentiti parlare di un uomo con sette cicatrici, ma ha perso interesse appena ha saputo che aveva rapito Airi. Perché, secondo te?”

“Non so...si è sempre rifiutata di elaborare oltre.”

“...perché conosce un uomo con quelle cicatrici, ecco perché! E l'uomo che conosce Julia non compirebbe mai certe...atrocità,” concludo, guardando Airi di sottecchi. Non voglio turbarla ancora di più, rammentandole quello che ha passato per colpa di quel mostro.

“Gli uomini cambiano,” dice Rei, scuotendo la testa. “Può darsi che Julia conoscesse un uomo per bene, una persona normale, che, con la Guerra, ha scoperto il proprio lato più oscuro. Non sarebbe certo il primo.”

“Anche questo è vero,” dico, e sento la mia sicurezza vacillare.

“Non è lo stesso uomo,” interviene Airi, e sia io sia Rei ci voltiamo verso di lei con tanto d'occhi.

“Non è lo stesso,” insiste. “Julia ama quell'uomo. E Julia ha un dono, lei sa...vedere. Vedere oltre, vedere dentro...in confronto a lei, voi siete ciechi come lo sono io paragonata a voi.”

“Si è confidata con te?” chiedo. Come ha detto Rei, Julia non racconta mai molto del suo passato, ma a quanto pare lei e Airi sono più amiche di quanto immaginassi.

“Sì. Si chiamava Kenshiro. Shin, prima di ucciderlo per portare via Julia, gli ha fatto sette ferite sul petto.”

“Ma è morto, hai detto?” chiedo.

“Julia pensa di sì. Lo hanno abbandonato nel deserto, mortalmente ferito...Anche se lei spera sempre. Spera sempre che, in qualche modo, sia riuscito a salvarsi, e possa tornare da lei. E Julia non potrebbe mai amare un uomo come Jagi.”

“Uhm,” dice Rei, pensieroso. “Forse hai ragione o forse no, Azusa. Comunque, che sia il porco che ha rapito mia sorella, o il grande amore di Julia, penso che dovremmo andarlo a cercare.”

“Sono d'accordo,” dico. “Vorrei avvisare anche Elliot.”

“Giusto. Un'altra avventura dei cavalieri sanguinari,” dice Rei, con un sorriso.

“E io vado ad avvisare Julia!” dice Airi.

“Ma sei sicura che sia il caso di...? Non siamo sicuri che sia lui. Forse significherebbe darle una falsa speranza...” inizio, dubbiosa.

“Una speranza non è mai sbagliata,” dice Airi. Il suo tono è così sicuro che intuisco come abbia fatto a sopravvivere a tutte le atrocità che ha dovuto subire.

   
 
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