Perché mi parli dei colori quando la mia vita è tutta un bianco-e-nero? Dove l’hai visto il blu del cielo? Cos’è il blu? Vuoi veramente farmi credere che c’è un intero mondo che sto perdendo, mentre il mio sangue grigio corre nelle mie grigie vene, pompato da un cuore di cenere? Davvero vuoi descrivermi qualcosa che non ho, di cui neanche sentivo la mancanza? Sei sempre stato così crudele? Perché non l’ho capito prima? Quanto ancora mi vuoi torturare?

 Avevo un sogno, un tempo. Nella mia scala di grigi volevo essere il Re Nero. Volevo appiattire la luce ed ingoiare le ombre. Volevo che tu fossi l’ultimo Bianco prima della fine, per sporcarti con la mia nullità, infettarti col mio morbo monocromatico ed elevarmi al di sopra di te, prima di frangermi contro la tua fronte.

 Ma tu l’hai insozzato. Il tuo bianco si è spezzato. La tua luce non è più perfetta.
 
 Lo vedo il blu del cielo, dannazione. Ma lo preferivo grigio, perché era grigio insieme a te.  
 

 
Angolo autrice:
Buona sera, questa è la mia prima storia in assoluto, sorta da un momento di tristezza e dal ricordo di un libro letto anni fa, con un personaggio che soffriva di questa disfunzione visiva. Non è legata al libro, né al personaggio in sé. Semplicemente, ho avuto come l’impressione di vedere in grigio il mondo emotivo che mi circonda, per un attimo, e ho pensato a come dev’essere subirlo sempre così e scoprire all’improvviso cosa ci siamo persi.
Ehm, forse la spiegazione è ancora più contorta del testo. Va bene, spero vi piaccia, commentate solo se me lo merito.
A presto
Emeerery