Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Miss_MaD    31/05/2020    0 recensioni
"Senza leggi né padroni,
Solo vivere è importante.
Notte e giorno,
Ogni momento
Perché il tempo è come il vento."
E se tra i re del mondo ci fosse stata una ragazza?
Benvolio estremamente OOC
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benvolio Montecchi, Giulietta Capuleti, Mercuzio Della Scala, Nuovo personaggio, Romeo Montecchi
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Erano ormai passate ore dall' inizio della festa, ore che Luna e Mercuzio avevano trascorso a ballare, prendere in giro la gente di nascosto, sorseggiare vino e ridere di assurdità. Stufi della folla sudata e appiccicosa, decisero di trasferirsi in una stanza più isolata di quella in cui si stava tenendo il ricevimento.

Con un gesto elegante, il ragazzo scostò una tenda rossa al lato della sala, rivelando una stanza secondaria molto simile all' altra, ma più piccola e riccamente decorata con arredi e cimeli di ogni tipo.
《È bellissima, Mercuzio》 Luna era affascinata, aveva il naso per aria, tanto che si scontrò con il ragazzo, i loro volti a pochi centimetri.
《Adesso lo ammetti?》
《Cosa?》sorrise lei, arrossendo.
《Ammetti che muori dalla voglia di baciarmi.》
Lei esitò.
《Se non lo fai tu, dovrò farlo io, allora!》concluse Mercuzio, rimanendo però fermo a guardarla.
《Oh, al diavolo!》sbottò lei, prendendogli la camicia e buttandosi a capofitto sulle labbra del giovane.
《Ho vinto la scommessa...》ridacchiò tra sé e sé.
《Quale?》
《Ho scommesso con i ragazzi che ti avrei convinta a baciarmi, mi devono una pinta.》rise, scatenando in Luna una furia.
《Tu! Brutto... Come hai potuto? Dopo quello che ti ho detto! Come?》si scagliò contro di lui, prendendolo a pugni sul petto. Lui rise ancora di più:
《Luna, calmati! Stavo scherzando, calma! 》le prese i polsi, guardandola negli occhi.
In un secondo la sua bocca era di nuovo su quella di Luna, in quello che non aveva niente a che fare con il bacio precedente: questo era morbido, dolce, sapeva di loro, sapeva di vino e di follia, e Luna lo adorava.

Il bacio dolce si trasformò, diventando piano piano più caldo, mentre le labbra del ragazzo si spostavano verso la mandibola, e poi sul lato del collo chiaro e su, verso la bocca, di nuovo, ad assaporare quelle labbra che aveva scoperto essere così indispensabili per lui.

Si staccarono per prendere fiato, e Luna si rese conto di essere rossa come le vesti dei Capuleti e piena di una nuova sensazione che le prendeva il basso ventre e le attorcigliava gli organi.

Mercuzio si spostò verso l' orecchio:《Andiamo via da qui.》le sussurrò sorridente, e lei annuì leggermente, deglutendo, gli occhi ancora chiusi, recuperando quel minimo di buon senso che aveva iniziato a scivolare via tra i baci del ragazzo.
Non sapeva se fosse stato il vino a farli agire così, ma dovette ammettere che quelle sensazioni non erano affatto male, e decise di lasciarsi andare, per una volta essere libera da regole ed etichette, e seguire l' unica cosa che faceva rumore dentro di lei, il suo cuore.

Seguì  Mercuzio verso il piano superiore, tra risate e qualche bacio rubato contro ai muri delle scale, fino ad arrivare sull' ampio balcone che dava sul retro del castello.

Ricominciarono a baciarsi con più foga di prima, le labbra di lui si concentrarono in un punto sul collo e un mugolío uscì dalla sua bocca.
《Ti piace, direi.》commentò sarcastico.
Lei sbuffò, ma dovette ammettere che si, evidentemente le piaceva.
Le piaceva quella sensazione di leggerezza in cui la stava portando, le piacevano i suoi baci e l'odore della sua pelle.

Lo prese per la nuca, riportandolo sulle sue labbra, facendo scivolare, poi, una mano in mezzo alle scapole, nella sua camicia.
《Rientriamo?》
《Ma dentro ci possono vedere》protestò  lei. 
《Dipende dove andiamo》le sorrise.
Lei sbuffò, ma decise di seguirlo verso quel posto che si rivelò essere la sua camera. Luna esitò un attimo, e Mercuzio se ne accorse, perchè le appoggiò la mano sulla curva della schiena e le sussurrò all' orecchio:
《Ti giuro che farò il bravo...》
Lei sospirò, ma si convinse ad entrare. Era una stanza grande e ricca, con molti bauli colmi di vestiti, un letto a baldacchino, persino il camino!
Si sedettero sul letto, lei ai piedi, lui sul lato a sinistra. Erano in silenzio, la foga di poco prima sembrava come svanita e ora si mancavano l' un l' altra senza avere il coraggio di ammetterlo.

《Luna?》
《Hm?》rispose, fissando un punto nel pavimento.
《Non avere paura.》lei provò a negare, ma lui la interruppe:《Sei tesa, lo vedo.》le disse, in ginocchio dietro di lei, mentre accarezzava la testa e scendeva fino alle spalle, abbassando di poco le maniche del vestito, dandole un bacio in fronte mentre lei abbandonava la testa all' indietro, sul suo petto.
《Potrei non stancarmi mai di questa vista》commentò il ragazzo, alludendo allo scollo della ragazza che, prontamente, gli tirò uno schiaffetto sulla gamba, scatenando le sue risate.

Mercuzio si chinò contro al suo orecchio, dove le sussurrò《Rilassati》.
Diceva benem lui! Luna non era mai stata così tesa, e non aiutava di certo Mercuzio, intento a solleticarle il collo con il naso e le labbra e scendere poi fino alla curva della spalla dove la pelle era tenera, un paradiso da baciare, mordere e tirare.

《Non sai quanto mi piaci...》le disse, appoggiando il mento sulla sua spalla, mentre le circondava la vita con le braccia.
Lei sorrise, abbassando lo sguardo:
《È solo il vino a farti parlare》
《Sarà, ma lo pensavo anche prima di bere》le sorrise distrattamente, mentre le lasciava qui e lì dei baci sulla spalla, poi si fermò di colpo:《Ti fidi di me ?》
《Devo proprio?》 
《Temo di si》la guardò negli occhi e le sorrise.
 Lei gli sorrise di rimando, accarezzandogli la guancia, ma si irrigidi nel momento esatto in cui lui iniziò a sciogliere i nastri che legavano la gonna.
《Ma che fai?》 Domandò, senza ricevere risposta.
La spinse leggermente per farla alzare in modo che la gonna scivolasse a terra, poi la attirò nuovamente a sé, facendola accomodare di nuovo sul letto, mentre le slacciava il bustino. 
Le tirò indietro il viso per darle un altro bacio, si staccò e si sdraiò sul letto.
《Non sopportavo più di vederti in quei vestiti pesanti...ora stai meglio.》le confidò, abbracciandola e facendole posare la testa sul suo petto.

I baci continuarono per ore, interrompendosi solo per prendete fiato, o per perdersi con il volto rivolto al soffitto.
Stavano così bene, l' una tra le braccia dell' altro, che si addormentarono così, abbracciati stretti, con le labbra tese in due sorrisi.
   
 
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