Poche parole, dolciastre, vibranti, irrorate da un tepore puro ed evanescente. Poche parole, improvvise, inattese, incastrate tra loro con gentilezza, che sembrano urlare i respiri del mese di Maggio. Parole di rugiada, un vortice confuso di immagini sbiadite e ricordi sigillati al centro del petto.