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Autore: ATeufel    31/05/2020    0 recensioni
Stavi lí.
Seduta sul mio letto a guardare il panorama dalla finestra.
È stata la prima cosa che mi ha colpito di questa casa. E piace anche a te.
Hai una treccia scomposta che si abbandona sulla tua spalla. Vorrei farlo anche io.
È così surreale averti qui...
Ho portato altre persone in questa camera , in questa casa, uomini ovviamente, e mi sono sempre sentita perfettamente padrona della situazione, di me stessa. Ma con te... È diverso.
Il tuo odore riempie l'aria.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Oddio che mal di testa, non riesco nemmeno ad aprire gli occhi. Staranno costruendo un centro commerciale nella mia testa. Sento qualcuno al mio fianco. Apro piano solo un occhio, oddio è Laura menomale. Che il mio cervello  registra bella anche con la bocca mezza aperta tutta addormentata. Ma quanto abbiamo bevuto ieri sera? Io sicuramente troppo…
ODDIO MI SONO LAUREATA. Ecco perché ho bevuto così tanto.
La testa continua a battere, però sono felice, questa sensazione di libertà!!!!
Sono venuti anche i miei genitori. Ovviamente hanno visto Laura, mia madre ha sicuramente capito tutto. Figurati se le sfugge qualcosa. Mio padre non credo.  Oddio mi sono laureata. Ancora faccio fatica a crederci. Questa frase mi rimbomba nel cervello tra una fitta ed un’altra. Forse potrei dormire un altro po', sono ancora le nove…mi giro dall’altro lato, faccio una carezza sul viso a Laura e mi riaddormento.
Qualche ora dopo mi sveglio pensando che per fortuna il mal di testa si è un po' accentuata, Laura è già sveglia, mi sta guardando
“buongiorno dottoressa” mi dice sorridendomi
io allungo un braccio e la stringo a me.
“mmmmm” è l’unico suono che riesco a mettere insieme
“mal di testa?”
“non ho più l’età ed il fisico per bere fino a tardi”
“però è stato divertentissimo vederti ubriaca”
“oddio che ho fatto?”
“mah in realtà niente di così grave, cantare a squarciagola al karaoke, oppure dirmi che sono la donna della tua vita”
“mi sto autocommiserando”
Laura ride “non ti ho presa sul serio tranquilla”
Forse dovresti, è quello che penso e non dico.
“che ore sono?” invece le chiedo
“quasi le 12”
“oddio è tardissimo, dovrei andare a pranzo con i miei prima che ripartono…. Vieni anche tu?”
Laura spalanca gli occhi che aveva richiuso, io sghignazzo un po'.
“non dobbiamo fare coming, tranquilla, anche se penso che mia madre abbia capito tutto”
“davvero?”
“non l’hai vista come ci guardava?”
“no che sei scema, mi vergognavo troppo”
inizio a ridere guardando la faccia di Laura che sembra terrorizzata
“non capisco cosa ci sia da ridere”
la stringo più vicino a me, “dai allora vieni a pranzo?”
“mmmm”
“prometto di non metterti in imbarazzo”
“hai promesso”
le sfioro le labbra per suggellare questa piccola promessa.
Il mio cellulare è pieno di messaggi di auguri, soprattutto di parenti simpaticissimi, devo dire, che molto probabilmente non hanno mai capito nemmeno cosa studio in verità. Va bene così, ringrazio e stop. Chissenefrega.
Un’ora dopo stiamo raggiungendo i miei a casa mia, che ho lasciato a loro ed a mio fratello e la ragazza.
Laura è ancora un po' agitata. Le stringo la mano prima di salire le scale.
Mia madre ci accoglie con un mega sorriso, che in realtà è rivolto più a Laura che a me.  Sto iniziando ad ingelosirmi. Mio fratello mi dice che non ha capito niente della mia discussione di laurea, ma secondo lui sono stata bravissima. I miei ripartiranno oggi pomeriggio, mentre io li raggiungerò nel fine settimana, ci tengono che ci sia una cena di festeggiamenti con la famiglia, anche se io non ero così d’accordo. Ho accettato solo per far piacere a loro, le persone con cui mi interessa festeggiare sono tutte in questa casa e poche altre più.
Sono nel mood niente discussioni e quindi ho detto si.

Quando i miei ripartono io e Laura ci stendiamo sul divano, mia madre come al solito ci ha riempito di cibo.
“allora come ti senti?” mi chiede mentre mi accarezza piano la testa
“libera”
“ahahhahhah è una bella sensazione?”
“molto, è come se fossi più leggera”
“sei stata bravissima” mi dice mentre mi solleva il mento e mi bacia, un bacio delicato all’inizio, poi piano piano un bacio voglioso.
“ho una sorpresa per te”
“un’altra?” le dico cercando di non staccare troppo la mia bocca dalle sue labbra, dal suo viso, dal suo corpo.
Laura si alza dal divano, si sfila prima i jeans lentamente, mentre io ho solo la forza di restare a bocca aperta.
Ha un completino intimo nuovo, che non avevo mai visto, che lascia poco e niente all’immaginazione, che mi fa avvampare e desiderare di imprimere l’immagine del suo corpo nella mia testa. L’immagine di questa meravigliosa dea, così sensuale, così sinuosa, che si avvicina a me. Come se io fossi la sua preda. Ho perso la ragione alla parola sorpresa. Perdo la lucidità quando Laura mi sfila i jeans e si abbassa tra le mie gambe accarezzandomi lentamente.

 
  
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