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Autore: Policasta0015    02/06/2020    1 recensioni
Aiazawa si considerava piuttosto felice della sua vita.
Aveva una classe di giovani hero scalmanati ,e ,sebbene di un paio di loro avrebbe fatto anche a meno, ci teneva a quei ragazzi.
Aveva dei buoni amici, e aveva iniziato ad includere anche il fastidioso All Might tra di loro.
E poi aveva Eri,la piccola indifesa Eri,che lentamente stava diventando la persona più importante della sua vita.
Ma il destino aveva altro in serbo per Ereaser Head.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Hawks, Present Mic, Shōta Aizawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un mese dopo…

Le cose erano state decisamente difficili per Yara in quel mese.

Stare lontana da Shota era sicuramente la parte che l’aveva messa di più alla prova.Sapeva che lui aveva ragione, che se qualcuno avesse scoperto quello che succedeva tra di loro, sarebbero finiti in guai seri entrambi.

Il tempo tuttavia era passato in fretta tra baci rubati nei pochi secondi di intimità e gli ultimi esami.

E la preparazione della festa pre diploma, naturalmente

La festa per la vigilia del diploma era un momento tradizionale alla UA.

I ragazzi delle classi terze organizzavano una grande festa con i professori e con i ragazzi delle seconde, a cui passavano simbolicamente il testimone.L’alcol scorreva a fiumi, e testimonianze antiche narravano di un Ectoplasm ubriaco marcio che si dilettava in spettacoli di karaoke, su canzonare militari talmente oscene da far arrossire Midnight.I ragazzi della sua classe erano decisi a replicare.

Alla festa i ragazzi indossavano la loro riforme da hero, ormai praticamente definitiva per quanto riguardava il loro debutto.

Yara si guardò soddisfatta nello specchio della sua stanza.

La sua uniforme era piuttosto semplice costituita da una tuta nera maniche lunghe, degli anfibi con il tacco alti fino al polpaccio e una mantellina blu notte con il cappuccio, puramente decorativa.

Midnight l’aveva convinta ad aggiungerla perché faceva un bell’effetto quando volava, secondo lei.

Alle cosce era legata una giarrettiera in pelle con dei pugnali, mentre ai polsi portava bracciali con aghi elettrici per i combattimenti più violenti.

Normalmente avrebbe raccolto i capelli, in modo da non fornire un appiglio all’avversario, ma quella sera li aveva solo intrecciati disordinatamente.

-Wow, sei davvero bellissima!-

Si voltò di scatto ,sorpresa dalla voce di Isamu.

-Daki!Mi hai spaventata.Credevo fossi da Yumi…-Isamu era magnifico nella sua tenuta blu elettrico con i bracciali e il colletto dorato.Riusciva decisamente a capire perché Yumi si fosse innamorata di lui.Era uno dei futuri pro hero più richiesti dalle agenzie, aveva già firmato un contratto di precedenza con Endeavor.Era stato il suo primo amico dopo Yumi, per tutto il primo anno aveva avuto una dolorosissima cotta per lui, mai ricambiata.Per Isamu esisteva solo Yumi,dal primo istante.Lo aveva accettato lentamente, facendosi passare la cotta con parecchie distrazioni.

-Io…si ero lì, ma la conosci quella pazza di Yumi, un secondo prima stavamo limonando e un secondo dopo mi ritrovo in corridoio senza sapere come.Doveva prepararsi.Visto che io sono già pronto, ho pensato di venire da te.E poi volevo parlarti di una cosa.-

Il ragazzo si sedette sul suo letto.No, per quanto lui fosse dolorosamente bello, non provava più assolutamente nulla.Non le piaceva ammetterlo, ma Aizawa le aveva fatto perdere interesse per il resto del genere maschile.

-Dimmi.- gli si sedette accanto.

-Voglio solo che tu sappia che anche se probabilmente finiremo divisi, noi tre, e di sicuro le cose tra me e Yumi non funzioneranno più prima o poi, io ti voglio bene come ad una sorella.E io ne ho tre, ne so qualcosa.Tu sei forte, tu sei intelligente, tu sei importante, non permettere a nessuno di metterlo in dubbio.Soprattutto non ad Aizawa .-

Poi Daki la strinse forte.Rimasero stretti in silenzio per qualche secondo, prima che la porta si spalancasse e Yumi, con la sua aderente provocante tuta bianca gridasse:-Hey! Un abbraccio di gruppo senza di me?-

Yara rise e Daki allargò un braccio per permettere alla fidanzata di unirsi.

Risero tutti e tre insieme, ma alla fine, quando si separarono, avevano gli occhi lucidi.

 

 

La festa era stata decisamente divertente.Avevano ballato, cantato e bevuto.E Yumi era riuscita, con l’aiuto di Mic, a far bere Ectoplasm quanto bastava per fargli cantare la canzone più oscena che avessero mai sentito.Yara non credeva che qualcuno potesse concepire tali oscenità.

Aizawa aveva distolto lo sguardo più volte, provando un pò di pena per il collega.

Isamu invece era riuscito perfino a strappare un bacio a Midnight,suo sogno proibito fin dal primo giorno di liceo ,scatenando l’ira di Yumi, ma diventando l’idolo indiscusso di tutti i maschi presenti alla festa, e ,Yara ne era certa, anche delle generazioni a venire.

Lei e Aizawa si erano evitati per tutta la serata incontrandosi casualmente fuori dalla palestra quando entrambi erano usciti a fumare.Yara si era accorta di sfuggita che Aizawa aveva fulminato con lo sguardo un suo compagno di classe un pò troppo affettuoso, che le aveva chiesto di aiutarlo a far vedere ad un ragazzo di seconda come ci si scambia il fumo con la bocca.Yara era certa che ad Aizawa stessero dannatamente prudendo le mani.

Sentì chiaramente Mic che diceva -No Shota, absolutely!Non puoi uccidere uno studente.He’s drunk.Let it be!-

Mentre rideva tra se e se per la gelosia di Aizawa, sentì il telefono vibrarle in tasca.

-Astova , ti cerca il fidanzato?- aveva scherzato una compagna di classe.

-Ma che dici!-Yumi, che nel tentativo di far ubriacare Ectoplasm, si era ridotta come il professore-Il suo “fidanzato”-e mimò le virgolette con le dita- è…-Yara fu grata alla prontezza di Isamu, che chiuse la bocca alla ragazza con un bacio, evitando Las catastrofe appena in tempo.

Riconobbe il numero della referente dei Servizi di Primo Intervento che si era occupata del suo colloquio.Era strano la chiamasse a quell’ora.

Mentre si allontanava dalla palestra per rispondere, sentì Mic urlare- Daki, Yumi! Siete un pò too much, su , distance!It’s basically a porn!-

 

 

Shota aveva visto la ragazza allontanarsi di fretta con il telefono in mano.Strano che qualcuno la chiamasse a quell’ora.

Quando dopo più di mezz’ora Yara non accennava a tornare ,l’uomo decise di andare a controllare.

Fuori dalla palestra non c’era traccia della ragazza, ma un suo alunno di seconda riuscì a dirgli, nonostante fosse decisamente sbronzo, che l’aveva vista andare verso il dormitorio.

-Sembrava parecchio …scossa.-

Nella sala comune del dormitorio non c’era traccia di Yara , e la porta di camera sua era spalancata ,la stanza disordinata come al solito, ma vuota.

Non riusciva ad immaginare dove potesse essere, ne cosa avesse potuto portarla a scappare dalla festa.Shota stava cercando di ripercorrere le sue azioni durante la serata.Era certo di non essere lui la causa della sua sparizione, o almeno lo sperava.

Per tutta la sera aveva parlato solo con Cementos e Ectoplasm,e doveva ammettere che si era divertito parecchio a sentirlo cantare una canzone su quirk decisamente osceni, anche se l’idea che Yara fosse così vicina lo imbarazzava, aveva scherzato un pò con Mic, e aveva ignorato completamente gli studenti.

Improvvisamente gli venne un’idea.

Mic una volta aveva scherzato sul fatto che Yara era da sola la responsabile di metà dell’ammontare della  bolletta dell’acqua della scuola, vista la quantità di docce che si faceva.Lei aveva spiegato che una lunga doccia calda la aiutava a placare Raven e a riprendere il controllo.

Nel dormitorio non c’era nessuno, e Yara era comunque l’unica ragazza su quel piano, così Shota entrò nel bagno delle ragazze senza bussare.

Ci aveva visto giusto, riusciva a sentire il getto della doccia e l’acqua che sbatteva sulle mattonelle, in più la stanza era avvolta dal vapore.

In un angolo, la tenuta da hero di Yara.

-Yara,sei qui?-

Il getto si spense.Forse non aveva riconosciuto la voce.

-Yara, che succede, sei sparita…-

Nessuna risposta.Sentì però il fruscio di un asciugamano.

Dopo qualche secondo la ragazza comparve, un asciugamano avvolto attorno al corpo, i capelli lunghissimi e bagnati che cadevano come un mantello sulle spalle.

L’acqua doveva essere bollente, perché la pelle della ragazza era arrossata.

Yara guardò Shota per qualche istante, poi si chinò a prendere una sigaretta dal cumulo di vestiti .Si appoggiò sul davanzale della finestra che aprì leggermente.

Dietro di sé, Shota sentì scattare la serratura della porta.

E’ lucida.

Yara aveva preso a fumare , guardando fuori, verso la palestra.

Senza guardare l’uomo, gli allungò il pacchetto , lasciando che lui ne prendesse una.

Shota si sedette accanto a lei e Yara gli distese una gamba addosso, chinandosi verso di lui per accendergli la sigaretta.

Rimasero in silenzio per un pò, poi fu Shota a parlare.

-Che succede Yara?-

Lei lo guardò e gli sorrise.Aveva sempre amato il fascino da bello e tenebroso di Aizawa, e trovava dannatamente sexy il suo fregarsene dell’apparenza.

Shota aveva la fronte leggermente imperlata di sudore e le guance rosse per il calore della stanza.Con quei vestiti addosso doveva morire di caldo.Non voleva dirgli la verità.Non avrebbe voluto dirla a nessuno, ma lui la meritava.

-Mi hanno chiamato dai Servizi di primo Intervento. Sono fuori.-

Shota sentì un vuoto allo stomaco.

-Non capisco…-

Lei rise, con la risata più triste che Shota avesse mai sentito.

-Ah nemmeno io. La tipa con cui ho parlato ha detto che c’è stata una riunione in cui hanno sviscerato il passato di tutti i candidati, a quanto pare , dopo una seconda ulteriore analisi, hanno ritenuto che io non fossi più idonea.Si scusano per l’accaduto e mi augurano il meglio per il mio futuro da hero, che sono certi sarà brillante anche senza di loro.-

Shota scattò in piedi.-Yara, non possono farlo, se tu li avevi informati di tutto, non possono escluderti in seconda battuta. Non esiste!-

Shota sentiva la rabbia salire. Certo, Yara aveva un passato non proprio eccellente, ma non avrebbero dovuto illuderla se lo ritenevano influente.

Yara si alzò e si mise proprio davanti a lui.

Shota era sempre stato dell’idea che le persone belle fossero ancora più belle da tristi.

Yara in quel momento era incantevole.Gli ricordava un angelo caduto, di quelli che vedeva da bambino sui libri di suo padre, con la pelle bianchissima e le ali nere consumate dal fuoco.

Era così Yara, bianchissima, con gli occhi consumati da troppo dolore per una vita così giovane.

Lei gli poggiò una mano sul petto.

-Va bene così.Non ti preoccupare.Ci sono abituata. Legge di Murphy, no?-

Shota avrebbe voluto urlare , urlare che no, non andava bene.Che la sua vita non doveva essere la rappresentazione di una legge fisica del cazzo,tra l’altro la più terribile.Che non era giusto che lei fosse triste.Lui non lo voleva.

Quando Yara si strinse a lui, però, tutta la rabbia sembrò scemare.Era affranta, e aveva bisogno solo di potersi crogiolare nel dolore per un pò.

-Mi dispiace tanto Yara.Io…sono loro che ci rimettono, non tu.-

Un istante dopo aver pronunciato quelle parola, Shota si ritrovò le labbra della ragazza premute sulle sue.

Il bacio durò un tempo indefinito, che a Shota sembrò un istante e un’eternità.

-Non mi importa di loro.Non ora.-Eppure gli occhi della ragazza erano pieni di lacrime.

Shota non era bravo a consolare le persone, anche quando teneva sinceramente a loro.

Così la baciò di nuovo, con tutta la passione di cui fosse capace.

Fu in quel momento che realizzò quanto tenesse a Yara, quanto la ragazza gli fosse entrata profondamente nell’animo,sotto la pelle, quanto poco gli importasse del mondo fuori da quel bagno, d’un tratto insopportabilmente caldo per restare vestiti.

Si staccò un attimo da lei e gettò le bende e la maglia a terra, per poi sollevare la ragazza per la vita e poggiarla sul bancone dei lavandini.

Yara si ritrovò davanti il torace asciutto e scolpito di Aizawa, solcato da sottili cicatrici bianche.

Le accarezzò con le dita, leggermente imbarazzata dal bollore che avvertiva sul viso.

Non era mai timida con i ragazzi, anzi, per i suoi gusti i preamboli erano stati anche troppi, ma Shota le faceva un effetto diverso. Con lui era nuda e indifesa, completamente in balia delle sue emozioni.

Sentiva di aver desiderato a lungo quel contatto, e non solo per una mera ragione di piacere carnale, ma perché sapeva il valore che vi attribuiva il moro , e desiderava che quel valore lo desse a lei.

Sentì un bacio di lui poggiarsi lievissimo sulla sua fronte.Il respiro di Aizawa, impazzito dopo il bacio di Yara, stava iniziando a placarsi.Aveva capito che Yara non era sicura di quello che voleva ,così si era costretto a darsi una calmata.

-Mi distrugge vederti così.-le sussurrò , stringendo al petto il viso di lei.

Shota aveva un odore buonissimo.Non usava mai profumi, era proprio l’odore naturale della sua pelle ad essere così dannatamente piacevole per Yara.

Decise che non si sarebbe fatta rovinare quel momento dalla delusione.In un nuovo slancio, più forte del primo, Yara attirò a se il corpo di Shota, cercando nuovo le sue labbra, mentre con le mani gli percorreva la schiena.

Quel tanto bastò per accendere immediatamente Aizawa.Yara era stata desiderata e proibita troppo a lungo.Non era abituato a desiderare qualcosa per tanto tempo.Di solito si stancava presto di qualsiasi cosa.Mai aveva provato un’attrazione simile per nessuno.Ora che lei era lì, tra le sue braccia, Shota non riuscì a contenere l’eccitazione.

Dalle labbra scese verso il collo candido e sottile di lei, riempiendolo di umidi baci, causandole debolissimi gemiti di piacere.

Fu Yara però ad accelerare sensibilmente le cose, andando a slacciargli la cintura dei pantaloni e permettendo a Shota di sfilarle l’asciugamano , unica barriera tra le mani di lui il corpo nudo e bollente della ragazza.

Non le piaceva farsi vedere nuda, ma lo sguardo di Shota non la mise a disagio.Lui si saziò della vista del corpo meraviglioso di Yara.Era più piccola di quanto non sembrasse da vestita.

Quando si chinò per baciarle il seno, Yara perse completamente la concezione di sè, la lentezza dei movimenti dell’uomo, il modo in cui si prendeva tutto il tempo nelle carezze, che si facevano sempre più intime, era qualcosa a cui non era abituata.

Per lei il sesso era sempre stato qualcosa di veloce e un pò squallido , un passatempo che lasciava il tempo che trovava.

Era la prima volta che sentiva tanto piacere e tanto coinvolgimento nel contatto con un altro corpo.

Quando le carezze e i baci non le bastarono più ,cinse con le gambe la vita di Aizawa, avvicinando il suo bacino al suo, speranzosa che recepisse il segnale.

-Sei sicura?-Shota non voleva altro, e sentiva i pantaloni farsi decisamente troppo stretti, ma non avrebbe fatto nulla che lei non volesse davvero.

Yara annuì, cercando la bocca di lui per un nuovo bacio.

E poi accadde ciò che per mesi avevano cercato di evitare.Entrambi persero immediatamente la concezione del tempo , completamente travolti dalle sensazioni che si donavano reciprocamente.

Quando, parecchio tempo dopo, si accasciarono a terra, nudi e ansimanti,Yara scoppiò a ridere.

-Sai, me ne sono capitate parecchie, ma che una ridesse dopo il sesso mai.-Shota si finse offeso.

Lei gli diede un bacio sulla guancia.

-Ma no scemo, non rido di te.Pensavo che ora dovrai dirlo a Zashi, ed è successo solo poche ore prima del diploma.Avessi aspettato mezza giornata , non te le avrebbe dette di tutti i colori-

Shota la fissò un attimo, poi  rise anche lui.-Mi ucciderà, già lo sento urlare “Oh damn, Shota!”-

L’imitazione di Aizawa fu decisamente troppo per Yara, la ragazza rise così tanto da non riuscire più a respirare.

Quando riprese fiato, Shota se la tirò in braccio, e lei abbandonò la testa sulla sua spalla.

Potè sentire chiaramente la ragazza rabbuiarsi -Tutto bene?Ti ho traumatizzata in qualche modo?-

-No, è stato perfetto, davvero bellissimo.E’ solo che ora sto pensando a … sai a cosa sto pensando.-

Shota la strinse, certo che lo sapeva.

-Yara, io…-

Lei lo baciò.-Tranquillo , non devi dire nulla.Mi passerà, cercherò un’agenzia come tutti gli altri.-

-No, una cosa devo dirla.Io ti amo.E lo so che dirtelo subito dopo aver fatto sesso fa tanto liceale alla prima esperienza, ma è vero.Ho cercato di fingere che non fosse così, di reprimerlo.E non l’ho capito ora, ma da un bel pò.Non lo so, credevo fosse il momento giusto per dirtelo.-

Shota si sentiva tremendamente vulnerabile in quel momento.Non aveva mai detto quella frase a nessuno.

E se lei non ricambiasse?

-Ti amo anche io Shota.-La mano di Yara gli accarezzò il viso, scostandogli le ciocche corvine  che lo nascondevano.

-Come andava la festa?-chiese Yara un pò di tempo dopo, rivestendosi.

-Avete fatto un casino assurdo quest’anno, la scuola sarà molto più tranquilla senza la vostra classaccia.-

Yara ridacchiò.-Bugia.Sarà una noia assurda.-

Vero.Ma non lo ammetterò mai.

 

 

 

Shota si era fermato a dormire nel dormitorio con Yara.Sarebbe sgattaiolato fuori all’alba, per il momento non aveva voglia di andarsene, anche perché Mic aveva le chiavi del suo appartamento che Shota gli aveva invaso momentaneamente mentre cercava anche lui casa.

-Scrivigli un messaggio.-aveva suggerito Yara, mentre gli teneva la testa poggiata sul petto.

Mic, dove sei?

Nella camera accanto a quella di Yara, where are YOU bro?

Nella camera di Yara.

….

Mic?

….

Ictus?

Did u ?

Yes man!

Yara stava soffocando le risate mentre Shota, decisamente di buon umore, prendeva in giro il migliore amico imitando le sue espressioni in inglese.

-WHAT THE FUCK!!!!-il grido di Mic oltrepassò le pareti, portando i due amanti sull’orlo di una crisi di pianto per il divertimento.

Qualche secondo dopo, qualcuno iniziò a bussare in modo compulsivo alla porta.

Quando Shota andò ad aprire , si trovò davanti Mic, i lunghi capelli biondi attorcigliati a caso sulla testa, gli occhiali da vista, con ancora la camicia addosso ma in mutande.

-I hate you, both of you. Mi farete impazzire!Non potevate aspettare domani, just a few hours!-

Yara aveva smesso completamente di respirare, mentre Shota si era dovuto accasciare a terra per le risate.

Scansando il corpo dell’amico, Mic si era andato a sedere con Yara.

-Now I stay here.Mi avete fatto passare il sonno.-incrociò le braccia imbronciato, ma subito si sciolse quando sia Yara che Shota lo abbracciarono.

-We love u Mic!-sapeva che lo stavano prendendo in giro, ma non era male.

-Obviously you do.I’m amazing!Vi voglio bene anche io, bitches.-

Mic guardò qualche istante il volto di Shota.

Lo conosceva da 15 anni.Non lo aveva mai visto tanto felice.


Sarei ripetitiva se vi chiedessi scusa per l'attesa.Userò la giustificazione che sono in piena sessione di esami.E devo dire che ho ponderato a lungo quanto entrare nel dettaglio "eroticamente parlando" in questo capitolo.Ho optato per qualcosa di più soft, non essendo stata molto spinta la storia fino ad ora ho preferito rimanere su quella linea.
Con questo capitolo si conclude il nostro salto nel passato,volevo raccontare un pò di come Shota e Yara avessero iniziato la loro relazione.
Nel presente i neo ritrovati innamorati ci aspettano per iniziare una nuova vita, non priva di complicazioni e nuovi arrivi....
Come sempre vi invito a lasciare il vostro pensiero, le vostre recensioni sono uno dei motivi per cui condivido questa storia, che altrimenti sarebbe stata archiviata nel mio computer per sempre.
Vi saluto e spero davvero di aggiornare presto.

   
 
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