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Autore: Justice Gundam    02/06/2020    1 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 35 – Tanto tempo fa a Desertopoli

 

Tanto tempo fa...

Il cielo sopra Desertopoli era diventato nero e tempestoso, e tutt'attorno si stava scatenando un'innaturale tempesta di lampi di strani colori, che immergeva la piccola città nel deserto in un'atmosfera tanto cupa quanto irreale. Lassù, a centinaia di metri di quota, diversi Pokemon dall'aspetto maestoso e terribile si scontravano con sempre maggiore violenza, e ad ogni loro mossa, si scatenavano lampi di luce, boati assordanti ed abbaglianti effetti. Il terreno veniva scosso da un lieve terremoto, che però si faceva sempre più intenso man mano che la lotta andava avanti...

Un gigantesco airone dalle piume azzurre stava eseguendo una serie di acrobazie, evitando gli attacchi di uno strano Pokemon felino che assomigliava ad una tigre dai denti a sciabola che scagliava terrificanti scariche elettriche. Poco più in là, un enorme golem fatto di roccia beige e arancione si difendeva strenuamente dai colpi di un mostruoso quadrupede fatto di lava mista ad acciaio... e in tutto questo, al centro di tutto questo caos, un unico enorme Pokemon irradiava l'intero paesaggio di una strana aura violacea, che si trasferiva ai Pokemon Leggendari che lottavano senza tregua. L'uomo che in quel momento stava cercando di porre fine a quel terribile caos aveva l'impressione che quell'aura stesse aumentando i poteri degli Pokemon, più di quanto già non fossero.

"Brave! Braaaave!" esclamò il Pokemon aquila che volava freneticamente attorno all'uomo - un individuo alto, dal fisico robusto, vestito dei tipici toni neutri di un nomade del deserto, un po' sdruciti dal tempo, con una sorta di mantellina che svolazzava alle sue spalle e un copricapo bianco da sotto il quale fluivano i suoi capelli neri e ricci, legati in due trecce sul davanti. Indossava un paio di sandali di cuoio marrone, e la sua pelle, per quello che si poteva vedere, era olivastra e segnata da una vita passata sotto i rigori del deserto.

Riparandosi il volto con un braccio, e tenendo nell'altra mano uno strano oggetto dalla forma insolita, l'uomo rispose al Pokemon - una possente aquila dal piumaggio bruno e dalla testa bianca, armata di un becco ricurvo e artigli uncinati affilati come pugnali. "Lo so, Braviary... siamo in pericolo ad ogni istante che restiamo qui. Ma non abbiamo molta scelta, se vogliamo fermare quel mostro. Maledizione, se penso che tutto questo è accaduto a causa dell'avidità di una sola persona..." affermò.

L'uomo e il suo Pokemon si voltarono per osservare, una volta di più, la mostruosità che aveva scatenato quell'apocalisse: era un autentico colosso, che torreggiava anchesulle case più alte di Desertopoli, e il suo aspetto non faceva che renderlo ancora più terrificante, con la pelle di colore grigio-blu attraversata da strisce rosate  sulle gambe e sulla coda, e la sua testa era relativamente piccola, con una larga bocca dotata di zanne ricurve, e un paio di lunghe corna che spuntavano dalle tempie. Al centro del suo corpo, c'era un buco nero che sembrava sprofondare nella creatura in un tunnel senza fondo, circondato da piastre di armatura di colore rosato che si incurvavano verso il centro. La cosa più inquietante, tuttavia, erano probabilmente le sue sei braccia, che non erano in alcun modo collegate al corpo: ognuna di esse fluttuava a poca distanza dalla creatura, e alcune tenevano nella mano artigliata alcuni anelli dorati che emanavano una luce calda...

L'uomo trattenne il fiato, e si avvicinò di qualche passo all'essere misterioso, il cui corpo sembrava quasi vibrare per l'immenso potere che emanava. Ogni movimento sembrava sempre più faticoso, come se la presenza di quel mostruoso Pokemon stesse riducendo l'ossigeno nell'aria...

Le braccia discorporate della mostruosa creatura si sollevarono ancora un po', formando un cerchio attorno al colosso torreggiante. Immediatamente, una serie di anelli di luce nera si dipartirono dal corpo della mostruosità e investirono il terreno, scavando in esso delle vere e proprie trincee! Braviary e il suo allenatore riuscirono appena in tempo ad evitare di essere investiti dall'attacco Neropulsar della mostruosa creatura. I Pokemon Leggendari, nel frattempo continuavano a scambiarsi colpi terrificanti, in una Battle Royale che avrebbe potuto sembrare spettacolare, se solo non avesse messo in pericolo tutti gli abitanti della città nel deserto...

Con uno stridio acuto, Articuno scagliò un attacco Bollaraggio contro Raikou, che evitò agilmente la raffica di bolle usando Doppioteam. Le copie illusorie del Pokemon Leggendario vennero colpite e cancellate, ma Raikou stesso riuscì ad avvicinarsi correndo a zigzag sulla sabbia. Dovunque posasse le zampe, la sabbia si trasformava in parte in vetro.

"Attento, Braviary!" esclamò l'uomo. Raikou scatenò una raffica di fulmini contro Articuno e gli altri Pokemon che volavano sopra di lui, e alcune scariche arrivarono pericolosamente vicine a Braviary, che riuscì per un pelo ad evitarle. Un penetrante odore di ozono pervase l'aria, e l'uomo si coprì la bocca con una delle larghe maniche del suo vestito, riparandosi da una raffica di sabbia che stava per colpirlo in piena faccia. "Qui si mette male... dobbiamo fermare Hoopa, o di Desertopoli non resterà nulla, nemmeno le pietre. Ma per farlo... dobbiamo cercare di avvicinarci..."

"Brave!" esclamò il Pokemon aquila, e rivolse la sua attenzione allo strano oggetto che l'uomo teneva nell'altra mano. Sembrava una bottiglia, la cui parte inferiore aveva la forma in un anello grigio-verde, con dei piccoli "tentacoli" di ceramica dorata che circondavano un buco che faceva sembrare quell'oggetto una specie di ciambella; la parte superiore, invece, aveva la forma di una strana maschera rosata che recava un sorriso sardonico, e aveva un paio di piccole corna ricurve ai lati...

"Sì, lo so, Braviary... l'unica possibilità che abbiamo di fermare Hoopa è usare il Vaso del Vincolo. E temo che avrò bisogno del tuo aiuto per arrivare fin lì." disse l'uomo con espressione tesa. Sapeva fin troppo bene quanto fosse pericoloso quello che stavano per tentare... ma era anche l'unico modo per evitare che lo scontro tra titani in corso devastasse l'intera zona e mettesse in pericolo anche il resto del continente. Kalos aveva già visto un'apocalisse in passato, e solo per un incredibile colpo di fortuna ne era uscito intero. Non era il caso di sfidare nuovamente la sorte...

"Avrò bisogno di te, Braviary. Tu sai quello che voglio dire, vero?" chiese l'uomo. Con la mano occupata, armeggiò sul collo della strana bottiglia, e ne svitò il tappo, per poi tenerlo tra due dita.

Braviary non aveva bisogno di farselo dire due volte. Con un cenno della testa, svolazzò dietro al suo allenatore e afferrò saldamente le falde del suo vestito, assicurandosi che non si strappasse mentre erano in volo. Con decisione, il possente rapace si levò in volo e sollevò il suo allenatore, che teneva ben salda in mano la sua strana bottiglia, e volò verso il colosso a sei braccia, che si avvide del loro tentativo e si voltò lentamente verso di loro. Non sembrava intenzionato ad attaccarli, ma l'uomo sapeva bene che aveva molti altri metodi per difendersi.

"Occhio a quello che fa, Braviary. Non ho la più pallida idea di cosa potrebbe tentare..." ammise. Una delle braccia fluttuanti del Pokemon più grande si spostò, tenendo stretto uno scintillante anello dorato e puntandolo contro i due.

Braviary si tenne pronto a virare di colpo da un lato per evitare l'attacco con il quale il gigante a sei braccia minacciava di colpirli... ma all'improvviso, il tempo sembrò rallentare, e il Pokemon aquila emise uno stridio di disappunto quando si rese conto che le sue ali, malgrado tutti i suoi tentativi, stavano battendo sempre più lentamente... come se l'aria fosse diventata improvvisamente più densa!

L'allenatore strinse i denti rabbiosamente quando si accorse che l'anello dorato che stava nelle mani del Pokemon a sei braccia era circondato da una sorta di miasma semitrasparente che si levava dalla sua superficie come una vapore viola e verde. Una frazione di secondo dopo, un turbine di luci avvolse completamente il Pokemon aquila e il suo allenatore, che cercarono come potevano di sottrarsi a quella forza che li risucchiava verso il centro dell'anello. Per alcuni istanti, il mondo attorno a loro si ridusse ad un vortice di forme indistinte e colori innaturali...

Di colpo, quella sensazione innaturale cessò, e l'uomo si ritrovò a respirare di nuovo l'aria appesantita, addensata ma comunque perfettamente naturale che pervadeva il luogo di quello scontro fra titani. In quello stesso momento, lui e Braviary videro Regirock che sollevava le braccia e faceva sì che una raffica di rocce aguzze come pugnali emergesse di colpo dal terreno, dritte contro Heatran... e contro di loro, che per qualche motivo erano finiti proprio sulla traiettoria di quell'attacco Pietrataglio! L'uomo sgranò gli occhi e trattenne a stento un'esclamazione di orrore... a quella distanza non avrebbe fatto in tempo a...

Il pensiero non si era ancora materializzato del tutto prima che Braviary scattasse verso l'alto, con la rapidità di un guerriero disciplinato unita alla forza della disperazione. Per una questione di pochi centimetri, Braviary riuscì ad evitare l'attacco e sottrarre anche il suo allenatore al tremendo impatto... ma solo in quel momento, si resero conto che, qualunque fosse la mossa che l'avversario aveva usato, era riuscita in qualche modo a teletrasportarli dall'altra parte del campo di battaglia. Il colossale Pokemon a sei braccia era da tutt'altra parte rispetto a loro, e continuava a controllare gli altri Pokemon Leggendari.

"Un... teletrasporto?" mormorò l'uomo, mentre Regirock veniva allontanato da un poderoso attacco Cannonflash da parte di Heatran. "Ugh... così non va. Non va assolutamente. Dobbiamo trovare un altro modo di avvicinarci a lui e usare il Vaso del Vincolo. E' l'unica possibilità che abbiamo di fermare quel Pokemon..."

Braviary emise un gracchio appena udibile mentre cercava di pensare ad un altro sistema per raggiungere il Pokemon più grande... e poco lontano, un enorme drago bianco dalle ali avvolte di fiamme rosse apparve da un buco turbinante che si era aperto nel bel mezzo del cielo. L'uomo e il suo Pokemon si scansarono rapidamente, mentre Reshiram scagliava dalle fauci un'enorme fiammata che trasformò parte del terreno in vetro opaco del colore dell'ambra! Con un'esclamazione di furia e rabbia, Reshiram si scagliò contro Articuno, che emise uno stridio allarmato e cercò di difendersi con un attacco Eterelama - il Pokemon airone si voltò di scatto, e sbattè le ali per scagliare contro di lui una raffica di fendenti. Il dragone bianco virò di colpo, e riprese l'assalto scagliando un attacco Dragospiro... e subito dietro di lui apparve un altro Pokemon, uno che l'uomo e il suo Braviary non conoscevano per niente: era un pipistrello gigante ma scheletrico, con un muso tozzo, grandi occhi rosa e un paio di orecchie appuntite che formavano una sorta di falce di luna sulla sua testa. Le sue enormi ali erano a forma di falci di luna, del colore del cielo notturno con numerosi puntini bianchi simili a stelle, e il bordo era dorato e terribilmente affilato.

"E quello... che Pokemon sarebbe? Non credo di averlo mai visto..." sussurrò tra sè l'uomo. Si riscosse dal suo stupore, e decise che quel Pokemon poteva essere la loro migliore possibilità di fermare quella strana creatura, che in quel momento era impegnata a creare altri vortici in mezzo al cielo. "Okay... allora cerchiamo di attirare la sua attenzione. E speriamo che Hoopa non lo conosca."

"Brave!" Braviary prese di nuovo il volo portando con sè il suo allenatore, e si diresse verso il Pokemon pipistrello, che ancora si guardava attorno indeciso su dove si trovasse e cosa dovesse fare. Braviary si avvicinò rapidamente e stridette il più forte possibile, un grido agghiacciante che per un attimo risuono in tutto il campo di battaglia prima di essere inghottito dal fragore della lotta. Il Pokemon simile ad un pipistrello gigante strinse i denti e voltò la testa dall'altra parte per l'improvviso dolore alle orecchie, e dopo un secondo passato a cercare di riprendersi dallo stordimento, spalancò le sue grandi ali e si lanciò all'inseguimento dell'aquila e del suo allenatore. Ad un cenno dell'uomo, Braviary cercò nuovamente di dirigersi verso il gigantesco Pokemon di nome Hoopa, questa volta però tenendosi a debita distanza in modo che non potesse usare il suo attacco precedente contro di loro.

"Un po' più vicino, Braviary... dobbiamo fare in modo che Hoopa e quel Pokemon misterioso si attacchino a vicenda!" affermò l'allenatore. Una fiammata enorme scagliata da Heatran mancò di pochissimo Articuno ed esplose in cielo, facendo cadere dall'alto una raffica di lingue di fuoco. "Ugh... dobbiamo fare in fretta, non riusciremo a reggere a lungo se continua così!"

"Brave!" esclamò Braviary. Nonostante la fatica si facesse ormai sentire, il coraggioso Pokemon aquila lanciò un acuto stridio di battaglia e si avvicinò ad Hoopa con tutta la velocità di cui era capace, cercando al tempo stesso di non esporsi agli attacchi del Pokemon nemico. Nel momento in cui il colosso si voltò verso di loro, Braviary si tenne pronto... e vide il nemico puntare contro di lui una delle sue sei mani, nel cui palmo si stava condensando un attacco Neropulsar.

"Tieniti pronto, Braviary..." affermò l'uomo. "Non avremo un'altra possibilità, se quell'attacco ci investe."

Gli occhi di Hoopa si illuminarono, e un'ondata di energia oscura eruppe dai palmi delle sue mani aperte, per viaggiare ad alta velocità contro Braviary e il suo allenatore. Per fortuna, il Pokemon aquila non si lasciò cogliere di sorpresa. Non appena ebbe la sensazione che l'attacco di Hoopa stesse per partire, si gettò di lato e tenne stretto il suo allenatore con tutte le sue forze. Anche così, riuscì ad evitare il dirompente attacco Neropulsar soltanto per un soffio, e il misterioso Pokemon pipistrello si ritrovò improvvisamente sulla sua traiettoria! Con uno stridio allarmato, avvolse le ali attorno a sè per farsi scudo... ma un attacco così potente, scagliato da un Pokemon di quella statura, riuscì comunque a superare le sue difese e lasciarlo stordito e barcollante! Il Pokemon simile ad un pipistrello gigante stridette di nuovo e cercò di riprendere quota, riuscì per un pelo a non precipitare, e descrisse un'agile cabrata per rimettersi in posizione. Questa volta, però, aveva presente cosa ci fosse da fare... e soprattutto, aveva un bersaglio!

"LUUUUUNALAAAAAA!" Il Pokemon pipistrello esclamò il proprio nome, con una voce melodica e di chiaro timbro femminile. Spiegò nuovamente le ali, sul cui interno si accesero numerose "stelle" che emanavano una tenue ma calda luce azzurrina... e creò un'enorme sfera di luce argentata che poi scagliò con precisione e potenza contro la mostruosità a sei braccia! Braviary e il suo allenatore videro gli occhi diabolici di Hoopa spalancarsi per la srpresa quando il poderoso attacco Lucelunare lo colpì in pieno, e lampi di luce azzurrina e viola percorsero dolorosamente il suo enorme corpo!

Sulle prime, sarebbe potuto sembrare che Hoopa avesse accusato un colpo decisivo... ma il misterioso Pokemon riuscì a riprendersi con sorprendente velocità, e fissò la Pokemon pipistrello con espressione irritata, come se quest'ultima gli avesse fatto un torto personale. Poi, con un grugnito rabbioso, Hoopa si lanciò contro la sua nuova avversaria... scordandosi del tutto di Braviary e del suo allenatore, che si tennero a distanza di sicurezza giusto il tempo necessario per permettere al gigantesco Pokemon a sei braccia di lanciare il suo attacco senza lasciarli esposti. 

Con uno scatto rapidissimo per una creatura così immensa, Hoopa scagliò nuovamente l'attacco di prima contro la Pokemon simile ad un pipistrello. Quest'ultima sgranò gli occhi e cercò di scansarsi... ma mentre faceva cossì, Hoopa non prestò attenzione a Braviary e al suo allenatore, che ne approfittarono immediatamente. Con una virata, Braviary si avvicinò al fianco dell'avversario, approfittando di un angolo morto... e il suo allenatore puntò verso Hoopa la bottiglia aperta.

"Grazie, Braviary! Adesso sono sicuro di poterlo sigillare! Vaso del Vincolo, fai il tuo dovere!" esclamò. Dal collo della bottiglia uscì un fascio di luce che raggiunse il gigantesco Hoopa, poco prima che quest'ultimo potesse scagliare un altro colpo contro la misteriosa Pokemon pipistrello. Immediatamente, una strana luminescenza iridata cominciò a diffondersi sul corpo di Hoopa, che rabbrividì e cominciò ad artigliare l'aria... quasi volesse cercare di aggrapparsi ad un appiglio invisibile per sfuggire al risucchio! Una corrente d'aria stava già aspirando il gigantesco Pokemon verso l'interno del Vaso del Vincolo... e come se fossero anche loro stati colpiti da quello strano oggetto, anche gli altri Pokemon Leggendari cominciarono a tremare visibilmente, e si paralizzarono all'istante!

"COSA... CHE COSA... CHE COSA STAI FACENDO?" tuonò la voce telepatica di Hoopa all'interno della mente dell'uomo, come un tuono che si avvicinava sempre di più fino a sofffocare ogni altro suono. "PERCHE' MI FAI QUESTO? IO NON STO FACENDO ALTRO... CHE ESAUDIRE IL DESIDERIO CHE MI E' STATO ESPRESSO!"

L'uomo strinse i denti e si concentrò il più possibile, anche con quel suono terrificante che minacciava di stordirlo. "Lo... lo so, Hoopa... ma non posso permetterti di farlo. Mi rendo conto che non è colpa tua... ma se ti lascio fare... la mia città verrà distrutta, e io non posso permetterlo!" esclamò. Il braccio che teneva il Vaso del Vincolo tremava sotto la pressione del vento che spirava verso il suo interno, e il sudore imperlava la sua fronte... ma l'uomo teneva duro e cercava di sostenere il magico artefatto finchè Hoopa non venisse sigillato al suo interno!

"E' STATO... UNO DEL VOSTRO VILLAGGIO... AD ESPRIMERE QUESTO DESIDERIO! E' STATO LUI A CHIEDERE TUTTO QUESTO!" tuonò Hoopa. La sua voce telepatica era talmente possente che all'uomo sembrò quasi di sentirla fisicamente, e sentì i timpani rimbombare sotto la pressione delle onde sonore. "PERCHE'... PERCHE' ADESSO VUOI NEGARE QUELLO CHE LUI VOLEVA?"

"Perchè non è questo... non è questo che aiuterà il nostro villaggio e la nostra gente! Lui... è stato accecato dall'avidità... un semplice mortale... non dovrebbe possedere questo potere!" affermò. Dopo qualche istante, finalmente il Pokemon a sei braccia cominciò a cedere, e venne trascinato di qualche passo verso il Vaso del Vincolo. Incoraggiato da questo risultato, l'uomo fece avvicinare un po' di più il suo Braviary... con il risultato che il risucchio aumentò ulteriormente, e Hoopa si ritrovò a dover usare tutte le sue forze anche solo per rallentarlo! I Pokemon Leggendari cominciarono a sbiadire, come se fossero stati nient'altro che delle proiezioni senza corpo... e per primo Heatran si afflosciò a terra, con gli occhi vitrei e la bocca semiaperta!

Gli altri Pokemon Leggendari non sembrarono troppo sorpresi di quanto stava accadendo... anzi, alcuni di loro davano addirittura l'impressione di essere sollevati. Uno alla volta, tutti loro scomparvero nel nulla, lasciandosi dietro soltanto una scia di luci argentate che volteggiarono in aria come tanti fuochi fatui. Hoopa continuava a perdere le forze... e ormai non distava che qualche passo dal collo del Vaso del Vincolo!

"VOI UMANI... CHIEDETE SEMPRRE COSE DI CUI POI NON AVETE BISOGNO..." esclamò Hoopa. L'abitante del deserto e il suo Braviary potevano giurare che ci fosse una punta di feroce sarcasmo nella sua voce, e la frase venne seguita da una breve risata, sardonica ma allo stesso tempo amareggiata. "NON DOVREI STUPIRMENE, A QUESTO PUNTO... DOPO QUELLO CHE E' SUCCESSO TEMPO FA, CON IL VOSTRO FAMOSO SOVRANO..."

"Non dare la colpa a tutti noi... per gli errori di pochi!" esclamò l'uomo. Finalmente, Hoopa cedette del tutto alla potenza del Vaso del Vincolo, e cominciò a scomparire al suo interno come se fosse stato aspirato da un'idrovora! Le sue mani artigliate si mossero ancora, mentre l'enorme Pokemon cercava disperatamente di sfuggire al suo destino. Ma ormai non c'era più niente da fare. Il rumore di risucchio si intensificò, e con un ultimo grugnito di rassegnazione, l'enorme creatura scomparve nel vaso. Il contenitore magico si scosse ancora per qualche istante, facendo ballare il braccio che lo teneva come se fosse stato percorso da una scarica elettrica... e finalmente, come se fosse stata una Pokeball, il Vaso del Vincolo cessò di muoversi, e il deserto  circostante ripiombò in uno spettrale silenzio. Ora, tutto era finito - i Pokemon Leggendari che fino a poco tempo prima stavano mettendo sottosopra il luogo erano scomparsi nel nulla, e soltanto masse di sabbia spostata, crateri anneriti e un acre odore di fumo testimoniavano che si era svolta una furiosa battaglia. Quando l'abitante del deserto aprì gli occhi, arrischiandosi di vedere se fossse davvero tutto finito, constatò con sollievo che i danni alla sua città erano stati tutto sommato limitati. Un colpo di fortuna che aveva quasi del miracoloso. Se la lotta si fosse svolta soltanto qualche metro più in là, alcuni degli attacchi avrebbero raggiunto il centro abitato, provocando devastazione... e molto probabilmente anche diverse vittime.

"Brave..." Braviary emise un sospiro, sollevato che tutto fosse andato tutto sommato per il meglio. Esausto ma soddisfatto, aprì le ali in modo che facessero da paracadute, e rallentò appena un po' quando fu il momento di posare il suo allenatore per terra.

"Sì, Braviary... grazie mille, sei stato davvero coraggioso... non credo di aver mai sostenuto una battaglia così impegnativa... e pericolosa." sussurrò l'uomo. Sopraffatto dall'emozione e dalla fatica, cadde in ginocchio sul terreno sabbioso, e restò lì per qualche istante a riprendere fiato. Ma c'era ancora qualcosa da fare... e restò lì soltanto il tempo necessario a recuperare le forze. "Ora però dobbiamo fare in modo che tutto questo non possa ripetersi."

"Viary!" Il Pokemon aquila assentì vigorosamente, e il suo allenatore si fermò per raccogliere il "tappo" del Vaso del Vincolo, e piazzarlo sul collo, in modo che il mostruoso Pokemon non potesse più uscire. Diversi metri sopra di loro, uno strano spiritello viola pallido, il corpo decorato di strisce rosate, e la gambe sostituite da una strana "coda" che terminava in una voluta di fumo, fluttuava senza peso, e in quel momento stava scuotendo la testa per scacciare la sensazione di vertigine.

"Owww... accidenti, che esperienza... per fortuna l'altro me stesso non ha fatto troppi danni..." mormorò tra sè, mentre scrutava la scena con i suoi acuti occhi gialli dalle pupille verdi. Con fare distratto, fece volteggiare un anello dorato tra le mani e guardò al suo interno, come se sperasse di trovare qualche risposta a domande che lo assillavano.

Un'immagine sfocata cominciò ad apparire nell'anello, mostrando un uomo anziano, dalla pelle scura e segnata dalle intemperie, che indossava dei vestiti che lo facevano sembrare una sorta di sciamano. Era inginocchiato a terra, e teneva tra le mani un grande anello dorato che emetteva una luminosità che dapprima doveva essere stata abbagliante, ma che ora si faceva sempre più flebile. L'uomo anziano guardavaa con rabbia incredula il misterioso gioiello, e sembrava non raccapezzarsi di quanto stesse accadendo...

"Certo... ora capisco..." disse tra sè Hoopa con un sospiro. "Il mio potere è stato sigillato... perchè i desideri espressi da quest'uomo stavano portando allla rovina questo paese. Per questo è successo tutto questo... Forse è vero che le persone non sono abbastanza mature da usare un potere come il mio. A questo punto, è meglio andarsene."

Con un semplice comando mentale, la versione miniaturizzata di Hoopa fece espandere l'anello che teneva in mano e lo lasciò, facendo sì che fluttuasse a mezz'aria. Una sorta di portale azzurrino si accese all'interno dell'anello, e Hoopa vi passò attraverso, scomparendo nel passaggio dimensionale che si richiuse subito dopo. Il suo anello restò fermo in aria per una frazione di secondo... poi, si dissolse a sua volta e scomparve in una pioggia di polvere argentata.

 

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"Anziano Kuwari... voi eravate consapevole dei rischi che si sarebbero potuti correre nell'abusare del potere di Hoopa, non è vero?"

Il giorno dopo, la persona responsabile dell'incidente si era trovata a dover apparire di fronte al consiglio di Desertopoli per rispondere delle sue azioni. Era stato appurato che Kuwari si era impadronito dell'anello di Hoopa che l'esploratore aveva portato al villaggio non più di qualche giorno prima... e a causa dei suoi desideri sconsiderati, Hoopa si era trasformato in quella mostruosità colossale che aveva evocato tutti quei Pokemon Leggendari, mettendo in pericolo la sopravvivenza di Desertopoli. Per fortuna, non era successo nulla di davvero irreparabile... ma il rischio era stato tale, e le potenziali conseguenze così disastrose, che la gente di Desertopoli non aveva ritenuto giusto farla passare liscia al responsabile di tutto ciò. E tra questi, c'era anche il valoroso che assieme al suo Braviary aveva rischiato tutto per sigillare Hoopa.

"Era stato detto esplicitamente che il potere di Hoopa non poteva essere usato alla leggera. Che avremmo dovuto condividerlo, senza farci prendere dall'egoismo." stava dicendo in quel momento. Per l'occasione, era stato allestito un tribunale nella piazza principale del villaggio, e l'accusato era seduto sotto un tendone, davanti ad un gruppo di altre figure di autorità, in attesa del giudizio. "Per quale motivo ha scelto di ignorare i nostri avvertimenti, e usare ugualmente i desideri di Hoopa in questo modo?"

"E' strano che ancora non ve ne rendiate conto." rispose l'accusato. Il suo volto rugoso si sollevò in un sorriso amareggiato. "Mi sembrava abbastanza ovvio, dopotutto. Avete visto anche voi quanto dobbiamo lottare ogni giorno con le intemperie, con la crudeltà del deserto. Finora siamo riusciti a sopravvivere, ma cosa accadrà quando verremo colpiti dalla prossima siccità? Quando non ci saranno più risorse per noi e per le altre comunità? Con il potere di Hoopa, avremmo potuto avere tutte le risorse che ci servivano, per sempre! Anche voi, Ghris, vi renderete conto della verità delle mie parole."

Ghris, così si chiamava l'uomo che aveva fermato l'ira di Hoopa, dovette fermarsi per un istante e considerare quello che Kuwari aveva detto in propria difesa. "C'è del vero in quello che dite. Questo non lo si può negare." ammise. "Tuttavia, voi avete cercato di spingervi ben oltre la semplice conservazione del villaggio e del nostro benessere. Cosa pensavate di fare, con tutti i Pokemon Leggendari che avete fatto arrivare fin qui? Non credo che fossero indispensabili al nostro popolo."

"Non ve ne rendete conto? Se ci fossimo limitati a voler sopravvivere... presto o tardi, la fama della nostra città come un oasi di salvezza si sarebbe diffusa." continuò Kuwari, la testa bassa ma la voce ancora ferma. "Quanti avrebbero cercato di impadronirsi con la forza di quello che saremmo riusciti a costruire? Gli altri popoli del deserto avrebbero provato invidia verso la nostre condizioni di vita, e avrebbero fatto tutto quello che era il loro potere per impadronirsi loro stessi di Hoopa! Quello che dovevamo fare... era tenerci pronti a difendere la qualità della nostra vita! Meglio ancora, con dei Pokemon così potenti al nostro servizio, avremmo potuto diventare noi la tribù che avrebbe dominato questa regione... anzi, l'intero continente! Non avremmo più dovuto vivere nella paura che qualche nemico o che la natura ci togliesse quello che abbiamo conquistato con tanti sacrifici!"

"In altre parole... lei voleva utilizzare i Pokemon Leggendari per la conquista." affermò un altro degli anziani. Il suo tono era calmo, ma da piccoli particolari traspariva l'incredulità che provava nel rendersi conto di quali fossero i piani di quell'uomo di cui pure si fidava.

"Definitela come volete. Per quanto mi riguarda, io ho voluto correre questo rischio perchè se fosse andata bene, il nostro popolo avrebbe potuto vivere in pace e nel benessere finchè Hoopa fosse stato dalla nostra parte." replicò Kuwari. "Per quanto mi riguarda, ho agito per il nostro bene. E' andata male. Hoopa ha perso il controllo, ed è successo quello che è successo. Ma vi chiedo, avevate un'idea migliore? Avevamo il potere di cambiare il mondo, perchè non usarlo per creare un mondo in cui non avremmo più dovuto temere nulla?"

"La nostra idea era semplicemente quella di usare Hoopa per la sopravvivenza della nostra gente, non per imporci sugli altri popoli di Kalos." rispose una donna anziana accanto a Ghris. "Quello che lei sta proponendo è molto pericoloso. Ci sta chiedendo... di diventare degli oppressori per non essere oppressi noi stessi."

"Faremmo semplicemente quello che farebbero i nostri nemici se ne avessero la possibilità." affermò Kuwari, con un accento di frustrazione. Non capiva perchè si ostinassero a tenersi aggrappati a quei loro ideali... cosa se ne facevano degli ideali se avessero finito per essere calpestati dai loro nemici? "Dovevamo difenderci in qualche modo... e visto che voi avete deciso di sprecare il potere di Hoopa, e di continuare a comportarvi come niente fosse, allora toccava a me fare in modo che una simile occasione non venisse sprecata."

Ghris fissò con intensità l'anziano, che continuava a difendere la propria posizione con convinzione ma senza enfasi. Doveva ammettere che provava un certo rispetto per Kuwari, e che quello che diceva aveva un suo senso... ma non al punto da giustificare certe sue azioni. "Capisco. Quindi lei è convinto di questo... quand'è così, non credo di poterle far cambiaare idea, nè di averne il diritto." rispose. "Detto questo, però... non possiamo passare oltre quello che lei ha fatto. E' stata un'azione sconsiderata, che ha messo in pericolo tutti quanti. Perciò... dovremo passare il nostro giudizio su di lei."

Kuwari non si oppose. "Condannatemi pure. Non mi importa. Sono sicuro che il futuro mi darà ragione." rispose.

Passarono diversi secondi, durante i quali i giudici del tribunale improvvisato iniziarono a consultarsi tra loro, peer poi guardare la folla riunita e cercare di comprendere le loro intenzioni. Per la maggior parte, gli abitanti di Desertopoli stavano condannando le sue azioni... ma alcuni di loro esprimevano una certa simpatia nei confronti del vecchio, pur non giustificando quello che aveva fatto. Per questo, la decisione del gruppo si faceva effettivamente un po' difficile. Dovevano pensare ad un modo per accontentare quante più persone possibile...

Finalmente, il leader degli anziani prese la parola. "Abbiamo deliberato, e siamo giunti ad una conclusione." affermò con tono grave. "Quanto lei ha fatto, anziano Kuwari, non è cosa sullaa quale si possa passare sopra. Secondo le tradizioni della nostra gente, la sua punizione dovrebbe essere l'esilio. Ma considerati tutti i fattori... credo che per questa occasione, possiamo dimostrare un po' di clemenza. Quindi, la sua punizione sarà di essere bandito dal consiglio. Potrà continuare a vivere qui  a Desertopoli come un comune cittadino, ma ogni privilegio e facoltà legato alla sua posizione le sarà per sempre interdetto. Questa è la nostra decisione. C'è qualcuno che ha delle obiezioni?"

Il pubblico mormorò per qualche istante, ma nessuno si oppose, e Kuwari accettò la sua condanna con un'alzata di spalle. Poteva andargli molto peggio, tutto sommato... e non fece resistenza mentre due uomini armati di lance dalla punta in pietra e due Pokemon simili a dei tozzi cactus - due Cacnea, per l'esattezza - lo raggiungevano e lo scortavano verso casa sua.

"Per quanto riguarda lei..." continuò il leader degli anziani, rivolto a Ghris. Quando l'uomo e il suo Braviary si voltarono verso di lui, l'anziano fece un sorriso sommesso. "E' stato grazie al suo coraggio e al suo spirito di abnegazione se siamo riusciti ad evitare un disastro molto peggiore. Perciò... vorremmo chiederle se volesse accettare lei un posto nel consiglio di questa città. Ci sarà bisogno anche di lei per i tempi che ci attendono... Kalos sta attraversando un periodo importante, e credo che presto si decideranno i destini di molte persone. Dobbiamo... fare in modo che i nostri discendenti non ripetano i nostri errori, e credo... che sarà anche grazie a lei se riusciremo ad ottenere questo risultato. E' disposto a darci una mano in questo gravoso compito?"

L'uomo si lisciò i baffi, e rivolse uno sguardo al suo Braviary, che fece un cenno di assenso con il becco, e indicò il Vaso del Vincolo che si trovava dietro una spessa teca di vetro, alle spalle della giuria, e tenuto d'occhio da un paio di Conkeldurr. Non c'era bisogno di pensare troppo a quella proposta...

"Se questa richiesta viene da voi, anziano... sarò onorato di accettare." rispose Ghris. "Abbiamo ormai capito che non ci sono scorciatoie... il potere di Hoopa ci è sembrato un modo semplice di risolvere i nostri problemi, ma abbiamo visto che un simile potere finisce per far impazzire le persone e togliere loro il lume della ragione. No, se vogliamo davvero fare sì che il futuro della nostra città sia prosperoso, dobbiamo costruirlo assieme. E non sarà un'impresa semplice."

"E' proprio per questo che umani e Pokemon si aiutano a vicenda. Non può essere una sola persona a prendersi sulle spalle la sorte di un intero paese." rispose la donna del tribunale improvvisato.

 

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Tempo presente...

"Sorellina... hey, sorellina, svegliati!"

Vera sentì la familiare voce di suo fratello che la chiamava, penetrando il muro del sonno in cui la ragazzina era immersa. Peccato... stava facendo un sogno così bello... era lì, sul podio del campionato di Coordinatori di Pokemon di Hoenn, sotto le luci della ribalta, che teneva in mano il trofeo, con Glaceon che festeggiava al suo fianco! Max poteva anche aspettare qualche istante, prima di farla svegliare così...

"Hmm... ciao, Max..." mormorò Vera. "Bel momento che hai scelto per interrompere un gran bel sogno... Che succede?"

"Ah, ben svegliata, bella addormentata sul treno per Desertopoli!" rispose Drew con un sorriso ironico. Anche se diceva così, però, Vera non potè fare a meno di notare che anche i suoi capelli del colore dell'erba fresca erano un po' scompigliati, probabilmente perchè ci aveva dormito sopra. Mentre Hitomi... lei era ancora nel mondo dei sogni, con la testa appoggiata alla spalla di Max e un filo di bava che le usciva da un angolo della bocca! "Tra non molto dovremmo arrivare a destinazione. Forse è meglio che iniziamo a raccattare i nostri bagagli e ci prepariamo a scendere."

Vera si passò una mano sulla faccia in modo da mandare via gli ultimi residui di sonno. Il paesaggio desertico che li aveva accompagnati già da un po' di tempo si era fatto meno arido, e si vedevano già dei campi coltivati strappati alle sabbie, e della vegetazione tropicale che cresceva in maniera ordinata ai lati della strada ferrata. In lontananza, si vedeva già una grande città che aveva ben poco da invidiaare a certe metropoli che Vera aveva visitato nei suoi viaggi... lo skyline di Desertopoli era segnato da alcuni alti grattacieli e da edifici ad elevata tecnologia, e la città era percorsa da delle ampie strade - a Vera ricordò vagamente una versione più sana e più tranquilla di Reborn City, la claustrofobica metropoli che lei e i suoi amici avevano salvato dal Team Meteora soltanto pochi mesi prima... chissà come se la stavano passando Cain, Heather, Saphira e gli altri, ora che ci pensava? Heather le aveva detto che lei e Shelly sarebbero partite per il loro viagggio, e avrebbero visitato un altro continente, in modo da lasciarsi alle spalle quella città a cui erano legati ricordi così gravosi...

"Cercherò di ricontattare Cain e gli altri, quando ne avrò la posssibilità..." disse tra sè Vera, per poi alzarsi e dare un'occhiata fuori dal finestrino. La città si stava avvicinando sempre di più, e dalla sua posizione, era in grado di vedere che alla periferia della città si trovavano delle case più piccole ma altrettanto belle e dall'apparenza spaziosa. Altro che un piccolo villaaggio in mezzo al deserto... Desertopoli era una vera e propria oasi."

"Avete visto che roba? Non immaginavo che una città così potesse esistere in mezzo ad un deserto come questo..." disse Max. Hitomi, nel frattempo, si stava svegliando, scuotendo lievemente la testa da una parte e dall'altra. "Come hanno fatto a costruire una meraviglia simile?"

"Mettendo un mattone sopra l'altro, no?" arrivò puntuale la risposta tagliente di Hitomi, che ora si era compleetamente svegliata e cercava in qualche modo di riavviarsi i capelli. Max le rivolse un'occhiata che sembrava voler dire: 'Ha, ha, molto divertente.'

"Scherzi a parte, non ne ho idea. Perchè non chiediamo a qualcuno di loro come hanno fatto ad edificare sulle sabbie?" continuò Hitomi. La bambina si mise a posto i vestiti e andò a guardare dal finestrino, mentre da dietro il gruppetto arrivava qualcuno che sembrava altrettanto interessato.

"Vedo che siete molto interessati alla nostra città... e che combinazione trovarvi sul treno verso casa!" affermò una voce femminile che Vera giurò di aver già sentito prima. Assomigliava molto alla voce di Maram, la ragazza nativa di Desertopoli che aveva fatto loro da guida, e che aveva raccontato loro la storia di Hoopa.

Infatti, quando Vera si voltò verso la persona che stava arrivando, vide che si trattava proprio della ragazza. Vestita degli abiti tradizionali di un'abitante del deserto, con un ampio vestito bianco sopra camicetta e pantaloni blu, un paio di stivali beige che recavano ancora i segni della sabbia, e una sorta di piccolo turbante da cui spuntavano due trecce del suoi lunghi capelli neri, la giovane donna si avvicinò alzando una mano in segno di saluto. "Benvenuti a Desertopoli, la città dove sono nata. Sono sicura che vi piacerà... come potete immaginare, ci sono molte cose da vedere qui in giro!"

"Ciao, Maram!" esclamò Max. Anche Hitomi fece un piccolo sorriso e mosse una mano in direzione della giovane guida. "Sì, in effetti vedo bene che è un posto molto grande e spettacolare... e quell'edificio così enorme, che cos'è? Mi sembra quasi una vela gigantesca!"

Max indicò un grattacielo che svettava su tutti gli altri: si trattava di una costruzione imponente e maestosa, che sovrastava di un bel po' anche i grattacieli più alti. La sua forma era molto particolare: vista da così lontano, sembrava un'immensa barca a vela che navigava in mezzo alla città. Il suo profilo era a forma di falce di luna, in modo da dare l'impressione di una vela gonfiata dal vento, e sulla sommità si vedeva una piccola costruzione sferica, dalla quale si sarebbe potuto godere di una vista mozzafiato dell'intera città.

"Aaaah, quella è la nostra opera più conosciuta! E' l'Hotel Velasabbia, il più alto edificio di tutto Kalos!"  spiegò la giovane donna. "I suoi prezzi sono esorbitanti... credo che dovrei risparmiare per almeno tre o quattro anni prima di potermi permettere una sola notte in una delle sue stanze."

"Sì, ne ho sentito parlare... e pare che il ristorante al piano di sopra offra, tra le altre cose, anche battaglie di Pokemon di alto livello." rispose Hitomi. "Hm. Peccato che non siamo dei ricconi." Anche mentre diceva così, Hitomi manteneva la sua ormai tipica espressione neutrale, e non sembrava che fosse davvero dispiaciuta per non poter visitare quel luogo di lusso.

"Avete fatto un lavoro eccezionale a costruire questa città nel bel mezzo del deserto." affermò Vera, sinceramente aammirata. Il suo sguardo passò dall'Hotel Velasabbia alle abitazioni più piccole che creavano una sorta di mare di erba e cemento. "Da quando è accaduto quell'incidente che lei ci ha raccontato... avete lavorato sodo perchè la vostra città si risollevasse."

"Come ho detto, non tutto il male viene per nuocere." disse la giovane donna con un sorriso orgoglioso. "Purtroppo, a causa dei desideri sfrenati di quell'anziano... Kuwari, si chiamava... la nostra città ha subito dei danni abbastanza importanti. Da allora... la mia gente si è rimboccata le maniche, e ha fatto del suo meglio per fare sì che Desertopoli si risollevasse."

"E i risultati si vedono..." commentò Drew. "Mi sembrava di aver capito che lei fosse in qualche modo legata alla persona che per prima ha dato la spinta allo sviluppo di Desertopoli. Lei è... una suaa discendente, giusto?"

Maram disse di sì con la testa. "Sì, ricordi bene. Io e mio fratello Baraz siamo discendenti di Ghris, colui che ha sigillato il potere malvagio di Hoopa nel Vaso del Vincolo." affermò. "Ghris ha dato una grande svolta alla nostra città e alla sua politica dopo quell'episodio. I cambiamenti, sia in positivo che in negativo, che Hoopa ha fatto alla nostra terra sono diventati il punto di inizio del nostro nuovo sviluppo. E' stato da lì che abbiamo cominciato a diventare la grande città che siamo adesso."

"Immagino che da qualche parte avete qualche memoriale... qualcosa che ricordi gli eventi di cento anni fa, giusto?" chiese Max.

Merem disse di sì con la testa. "Sì, c'è un memoriale proprio nella piazza dove si è svolto lo scontro con Hoopa." affermò. "Adesso che arriviamo in stazione, dovremmo trovare mio fratello ad accoglierci. Sono sicura che se glielo chiediamo, lui sarà ben disposto a farvi da guida."

"Bene. Ci fa piacere... chissà che non troviamo qualcosa di interessante da quelle parti..." affermò Hitomi. "Ci piacerebbe sapere qualcosa di più anche sulla Mega Evoluzione, se ce ne fosse la possibilità."

"Mega Evoluzione?" chiese Merem, un po' spiazzata. Guardò prima Vera e Drew, poi Max ed Hitomi, quasi volesse cercare di capire cosa li spingesse a fare questa domanda. "Hmm... non posso dire di saperemolto, per questo dovreste rivolgervi agli attuali custodi della Mega Evoluzione a Yantaropoli. Ma forse possiamo trovare qualcosa, io e mio fratello."

"Non sentitevi obbligati. In fondo è una curiosità che ci vorremmo togliere." disse Hitomi. La più piccola del gruppo si sfregò gli occhi con una mano, e guardò Vera che stava ammirando lo spettacolo di Desertopoli che si avvicinava sempre di più. Il suo Mega Cerchio era ancora al suo polso, e sapeva che il suo Blaziken aveva ancora la Megapietra che Elisio aveva dato loro a Reborn. Poi, la sua attenzione si spostò a Drew, che sedeva al suo posto con quella sua classica espressione ironica e un po' beffarda, come se si divertisse a prendere in giro tutti. Anche lui aveva il suo Mega Cerchio, che in quel momento teneva nascosto da qualche parte.

Loro erano riusciti a raggiungere un livello di intesa con i loro Pokemon tale per cui erano riusciti a sbloccare la Mega Evoluzione. Era stato un momento di assoluta eccitazione per tutti loro, vedere i loro Pokemon raggiungere quella nuova forma e ribaltare la situazione a sfavore del Team Meteora, e se non fosse stato peer loro, non sarebbero mai riusciti a sconfiggere Lin e a salvare il mondo...

Ma quello che Hitomi non riusciva a spiegarsi era... come poteva fare lei a raggiungere con i suoi Pokemon la stessa intesa che Vera e Drew avevano raggiunto, rispettivamente, con Blaziken ed Absol? C'era qualche segreto? Forse perchè Vera e Drew  erano più aperti con i loro sentimenti, e non si facevano problemi a condividerli con i loro Pokemon? Hitomi non era mai stata una ragazzina troppo espansiva, e nel corso della sua vita, si era trovata spesso messa in disparte dai suoi coetanei per il fatto che non esprimeva molto le sue emozioni. Gli altri bambini la trovavano inquietante e fredda... e col tempo, Hitomi si era convinta che per lei fosse lo stesso, e che si sarebbe abituata ad essere messa in disparte.

Da quando però aveva iniziato il suo viaggio nel mondo dei Pokemon, però, qualcosa era cambiato in lei. Non che fosse diventata più estroversa, o molto meno cinica... ma adesso, considerava importante la sua amicizia con i suoi Pokemon - in particolare con il suo starter Sceptile - e il fatto di non riuscire ad esprimere bene le sue emozioni la preoccuupava, per quanto non lo avrebbe ammesso tanto facilmente davanti ai suoi compagni. C'era qualcosa che non andava in lei? Perchè non riusciva ad essere aperta e spontanea come Vera, Max e Drew?

"Che razza di domande che mi faccio... sembrerebbe quasi che anch'io voglia un Mega Cerchio o cose del genere. Non ho nemmeno una Megapietra, santi numi..." pensò tra sè, e guardò fuori dalla finestra per distrarsi dai suoi pensieri e ammirare Desertopoli. Sembrava davvero una bella città, e aveva il suo fascino... pensò tra sè che sarebbe stato interessante andare a fare un giro, e magari vedere qualche negozio. Avrebbero avuuto il tempo di farlo, giusto?

"Tutto bene, Hitomi?" chiese Max, notando l'espressione un po' svagata della sua amica e rivale. "Mi sembri un po' distratta. Non è da te, senza offesa."

"Sto bene. Stavo solo facendo un po' di riflessioni tra me e me." rispose Hitomi. Max la guardò con espressione vagamente preoccupata - essendo notevolmente intelligente per la sua età, il ragazzino con gli occhiali si era reso subito conto che alcuni dei modi di fare di Hitomi erano un po' strani per lei... ma decise che probabilmente lei si sarebbe irritata se avesse cercato di farla parlare, e scelse saggiamente di non interferire.

"Comunque, se c'è qualcosa che vuoi dirmi, o di cui vuoi parlare... noi siamo qui, dì pure quello che vuoi." affermò Max, per poi mettersi le mani dietro la nuca e rimettersi comodo sul suo sedile. Certo che il treno ci stava meettendo un bel po' di tempo, ad arrivare in stazione... Desertopoli era un posto molto più grande di quello che si aspettava.

"Ci vorrà ancora un po' prima di arrivare in stazione." spiegò Maram, quasi avesse anticipato la domanda che Max si era fatto. "Vi consiglierei di prendervi un po' di tempo per raccogliere tutto quello che avete. Ci sarà molto da vedere, e dovremo fare in fretta. Vi avverto, ci sarà da fare un po' di slalom tra la folla."

"Okay... immagino che una città come questa riceva sempre un bel po' di visitatori, vero?" chiese Drew, per poi dare una rapida occhiata ai suoi bagagli, in modo da assicurarsi che tutto fosse a portata di mano e in bella vista. "A proposito, Maram... sai anche dove potremo fermarci per la notte?"

"Non vi preoccupate, ci sono abbastanza Pokemon Center in giro, che un allenatore di Pokemon non rischia mai di dover dormire all'addiaccio!" rispose Maram con un sorriso arguto. "Vi posso anche consigliare i posti che vi convengono di più. E i ristoranti migliori, se volete."

"Questa dei ristoranti mi sembra un'idea fantastica!" rispose Vera, con tanto di stelline luminose che si accendevano tutt'attorno a lei! Non era un segreto che la piccola coordinatrice di Petalipoli avesse sempre avuto un robusto appetito.

Tutti fecero una breve risata - anche Hitomi riuscì ad abbozzare un sorriso e ridacchiare sommessa - prima che la loro attenzione tornasse alla città. Man mano, diventava sempre più facile distinguerne i particolari: un mercatino allestito sui lati di una strada, un distributore di benzina, una splendida villa con giardino, con chissà quali Pokemon stravaganti che vi abitavano...

Vera non aveva dubbi. Quella gita a Desertopoli si stava preannunciando davvero indimenticabile...

 

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"Hmm... il treno dall'interno di Kalos è un po' in ritardo. Spero che non sia un problema per Maram." disse tra sè il ragazzo in attesa sulla passerella del treno proveniente da Foretville, mentre si metteva a posto la mantellina bianca che aveva sulle spalle, e che si accompagnava elegantemente con il suo turbante rosso. In contrasto con quel colore vivace, il resto dei suoi vestiti non attirava minimamente l'attenzione, con quell'anonimo bianco del corpetto principale, i pantaloni grigi e gli stivali da viaggio.

Baraz, l'altro discendente dell'eroe che aveva sconfitto Hoopa in passato, diede un'altra occhiata al tabellone degli arrivi. Adesso c'era una scritta che diceva che sarebbe arrivato in ritardo di non più di un quarto d'ora... beh, se dicevano così, allora probabilmente c'era da fidarsi. Il servizio di trasporto pubblico di Kalos era di solito molto affidabile. E comunque, visto che sua sorella era finalmente di ritorno, era più che disposto ad aspeettare un po' di più.

"Certo che il tempo vola... tra non molto, sarà il momento di festeggiare il nuovo anniversario del giorno in cui il nostro onorato bisnonno è riuscito a fermare Hoopa ed impedire che quel desiderio male espresso condannasse a morte il nostro paese." riflettè tra sè il giovane. Si guardò attorno, osservando le persone che si affrettavano da una parte all'altra della stazione centrale. Molti di loro portavano con sè dei pacchi, dei bagagli, dei vestiti... chissà dove li avevano comprati, in qualche centro commerciale o in qualche mercato all'aperto... fatto sta che Baraz trovava un po' irritante il fatto che certe persone sembrassero pensare a Desertopoli come una specie di paradiso dove potevano soddisfare tutti i loro desideri materiali. Quante di quelle persone conoscevano davvero la storia di Desertopoli, e a quanti di loro importava davvero? Se doveva essere sincero, questa ondata di materialismo che sentiva diffondersi sempre di più gli dava non poco fastidio.

Baraz si distrasse da questi pensieeri, e diede un'occhiata al tabellone degli arrivi. Tra non molto sarebbe arrivato il treno di Maram, e voleva mostrarle il suo migliore sorriso quando lei fosse scesa dal vagone passeggeri...

 

 

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: Grazie ancora di aver letto questo nuovo capitolo della mia storia! Ho un bel po' di impegni in questi giorni, ma cerco sempre di ritagliarmi un po' di tempo per voi. State certi che tenterò di aggiornare qualche altra storia entro una decina di giorni... magari la mia storia di Sonic X, visto che credo di avere un po' di ispirazione!

Nel prossimo capitolo, Vera e i suoi compagni arriveranno finalmente a Desertopoli... e finalmente, il Pokemon che ha dato il via alle vicende del film farà il suo trionfale ingresso in scena! Ebbene sì, finalmente vedremo Hoopa come protagonista! Anche se gli eventi del film saranno un po' diversi dalla versione canon...

A presto!

 

 

 

  
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