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Autore: Molnya695    04/06/2020    1 recensioni
La vita lascia tracce indelebili su ognuno di noi. La mia non lascia semplici graffi, lividi o cicatrici. La mia vita scrive storie sulla mia pelle e io le trascrivo su carta. La scrittura è un'arte. La scrittura emoziona, fa immaginare. Un buon libro non si classifica in base ai vocaboli usati o alla bellezza della storia. Un libro diventa un buon libro se ci fa viaggiare, se ci fa emozionare, se ci rende parte di quel mondo che narra. Anche una sola parola su una pagina bianca può far immaginare mille cose ed è questa l'arte della scrittura: La parola giusta al momento giusto.
Genere: Dark, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: AU, Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, PWP
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Ed è in notti come queste che si inizia davvero a capire quanto importante siano le nuvole in cielo. Le nuvole che coprono le mie sorelle e mia madre. Quelle nuvole scure che odorano di pioggia. Nubi scure e pesanti. Si sente il rombo di un tuono in lontananza. La tempesta sta per scatenarsi. 

Chiudo gli occhi ed alzo il naso al cielo: nevicherà. Inizio a correre, prima che il sole tramonti, devo correre al lago velocemente e buttarmi in acqua. Lascio orme sulla terra umida e continuo a correre. Arrivo su una collina dove vi è una distesa di papaveri e la pioggia inizia a scrosciare. Una pioggia fine che bagna e appesantisce il mio pelo. Mi scuoto dall'acqua e riprendo a correre attraversando il campo rosso. Devo raggiungere il lago.

E corro, corro veloce. Guardo davanti a me e vedo la distesa d'acqua, ma non mi immergo. Non ancora. La luna non è ancora alta, ho tempo. Ho tanto tempo. Annuso l'aria prima di stendermi sull'erba e socchiudere gli occhi dopo un lungo sospiro. Non devo addormentarmi, devo rimanere vigile e buttarmi nel lago dopo il tramonto del sole. Devo rimanere vigile.... devo... buttarmi prima.... del tramonto del.... so...le..........

Un ululato.

La neve cade sul mio muso. Apro gli occhi e guardo in alto incrociando l'ultima cosa che voglio vedere: la Luna... è piena! Il mio stomaco si contrae e rigetto bile. I miei muscoli si irrigidiscono e  sento come se ogni centimetro del mio corpo fosse tagliato da coltelli affilati. Sento la pelle strapparsi. Sento le vene esplodermi sotto la pelle. Respiro affannosamente emettendo grugniti e lamenti soffocati. Sento il sangue uscirmi dal naso e le lacrime cadermi dagli occhi. Sento il sangue pulsarmi nelle tempie. La mia schiena si incurva tanto che mi sembra spezzarsi. Sento tutte le ossa che si spezzano. Apro la bocca, ma non esce che bava ed un rantolio orribile. Sento come se perdessi tutti i denti, ma come sempre stanno solo mutando in denti più uncinati e taglienti. I miei artigli si fanno lunghi come dita. Tremo con il corpo in dolore. Il cuore mi batte nel petto, così forte che sembra quasi fermarsi. Alzo la testa al cielo e lancio un grido che rimbomba.

La neve riprende a scendere lentamente e si fonde con il mio pelo candido. Cammino su per la collina mentre i papaveri muoiono al mio passare. Mi fermo in vetta e guardo davanti a me mentre la neve si fa rossa. Guardo a destra solo con gli occhi e sento una presenza alle mie spalle. Non ti basta mai, vero? ma a quella domanda sento solo lo scocco di una freccia che mi colpisce la zampa anteriore destra, la rimuovo con la sinistra e grido contro il mio aggressore!

Non sa chi sono mentre gli ringhio contro. Non sa chi sono mentre lo butto a terra. Non sa chi sono mentre gli respiro pesantemente sul viso facendo cadere della saliva sulla sua guancia. Lui mette le mani attorno alla mia zampa che lo tiene bloccato a terra per il collo. Si dimena e nei suoi occhi leggo la paura. Un odore che aleggia anche nell'aria. Porto indietro la testa e poi... 

Apro gli occhi. Sento dolore ovunque. La neve dove sono stesa è rossa mentre il resto è bianco. Tutto bianco tranne una figura. Una figura in nero che sta sopra ad una chiazza rossa. Non è l'uomo di prima, è un altro. L'ho già visto nei miei pensieri. 

   
 
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