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Autore: EleAB98    05/06/2020    2 recensioni
(SERIE 1*) Hollywood U è una delle università più prestigiose della California.
Jane McMiller, ragazza ambiziosa dotata di grande talento, ha un sogno: diventare un'affermata regista. C'è solamente un ostacolo che s’interpone tra lei e il suo sogno. Thomas Hunt, infatti, il professore più in gamba dell'università, non le darà certo vita facile.
E come se non bastasse, la giovane ragazza si ritroverà, ancora una volta, a scegliere tra l'amore e la carriera.
Due mondi apparentemente inconciliabili, uniti da un filo sottile. Due mondi destinati a scontrarsi con la forza più misteriosa e allo stesso tempo più potente. La forza dell'amore.
Di un amore proibito che li sconvolgerà totalmente...
NOTA: Sono presenti delle citazioni tratte dal romanzo Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alunna e Il Professore'
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“Pronto, Thomas? Ci sei?”

“Jane... come stai?” rispose Hunt, dall’altro capo del ricevitore. “Non mi aspettavo una tua chiamata... in cosa posso esserti utile?”

“Beh, non mi occorre nulla di particolare. Avevo soltanto una gran voglia di sentirti” rispose lei. “Ma sei sicuro di stare bene? Mi sembri strano.”

“Sta’ tranquilla, è tutto a posto” mentì lui, cercando di rassicurarla. “Sono solamente un po’ stanco, tutto qua. Scusa se non ti ho chiamato oggi pomeriggio, ma sono stato molto occupato.”

“Capisco. Affari di lavoro?”

“Qualcosa del genere. Comunque, ti faccio le mie più sentite congratulazioni. Hai superato brillantemente la prova di Cinematografia. Sei riuscita a stupirmi anche stavolta.”

“Ne sono felice... senti... posso venire a casa tua? Potremmo festeggiare... ovviamente, se ti va.”

“Certo che mi va”
rispose lui, con perfetta naturalezza. “Ti mando un taxi, almeno sarai più tranquilla.”

“Ti ringrazio. Allora a tra poco.”

Hunt riagganciò il telefono. Se proprio doveva andarsene dalla Hollywood U, avrebbe perlomeno trascorso l’ultima serata con Jane e questo gli avrebbe, forse, dato la forza di salire su quel maledetto aereo per dirigersi alla volta di San Francisco.
 A quanto pare, doveva di nuovo tornare sui suoi passi. Anche stavolta, l’uomo stava rinunciando all’amore e alla sua felicità in nome di un qualcosa di più grande che avrebbe sancito, però, il bene di entrambi.

O almeno, così sperava.


 
***

 
“Thomas, finalmente!”

Non appena il regista aprì la porta, Jane si avventò immediatamente su di lui, dandogli un forte abbraccio che egli ricambiò con altrettanta intensità.

“Sei al settimo cielo, non è così?” domandò il professore, invitandola a entrare.

“Come potrei non esserlo?” ribatté lei, ricoprendolo di baci. “Adesso che ho concluso il mio primo anno con dei risultati più che positivi, non vedo l’ora di trascorrere l’estate in compagnia dei miei amici e... di te.”

A quelle parole, Hunt si rabbuiò per un istante.

“Di me?” domandò, incredulo.

“Certo, e di chi sennò? Non ti piace l’idea? Ormai saremo entrambi liberi dagli impegni accademici, dunque...”

“Hai pensato che potremmo vederci più spesso” concluse lui.

“Esatto. Qualcosa non va?”

Hunt sospirò.

“Siediti qui, per favore.”

“D’accordo... ti ascolto.”

“Ecco... innanzitutto, ci tenevo a farti i miei complimenti per l’esame. Hai davvero fatto un lavoro eccellente, su tutti i fronti. Quanto a noi due... io ci ho pensato molto, Jane, e forse dovremmo concederci un attimo di pausa per...”

“Per cosa Thomas? Per cosa?” ribatté lei, allarmata. “Non siamo stati insieme per ben tre settimane e adesso che ci troviamo nuovamente qui, insieme, hai la faccia tosta di dirmi...”

“Shh... Calmati Jane, lasciami spiegare” riprese Hunt, cercando di rassicurarla. “Volevo soltanto parlarti di una questione importante.”

“Devo forse preoccuparmi?” ripeté lei, con un filo di voce.

Hunt rimase in silenzio per qualche secondo. Lo sguardo di Jane riusciva sempre a farlo rimanere inerme, a lasciarlo letteralmente senza fiato. Quei bellissimi occhi azzurri continuavano ad immergersi nei suoi e l’espressione di Jane sembrava reclamasse il disperato bisogno di un bacio. Effettivamente, anche Thomas provò l’irrefrenabile desiderio di baciarla e, senza che potesse accorgersene, in un attimo si ritrovò ad assaporare nuovamente le dolci labbra della sua studentessa, la quale continuava ad esigere la presenza di Thomas. Per un momento, egli credette che avrebbe perso in via definitiva il controllo di sé. Quel bacio gli appariva, in un certo qual modo, diverso da tutti gli altri. Chissà, magari perché sarebbe stato l’ultimo. Colto da quell’improvvisa consapevolezza, Thomas prolungò il bacio e, per un breve momento, fu pervaso da quella felicità fin da troppo tempo desiderata, ma che purtroppo non avrebbe mai posseduto realmente.

D'altro canto, Jane sprigionava il suo stesso stato d'animo, testimoniato dall'incredibile sorriso che scaturì a seguito di quel lungo bacio.

“Wow, Thomas... sono rimasta senza parole” gli disse poi, continuando a guardarlo negli occhi.

“Anche io... si limitò a rispondere lui, scostando poi lo sguardo dalla sua figura.

“Qualcosa non va? Perché hai quell'espressione triste adesso?”

“Ti sbagli Jane, non sono affatto triste” sussurrò lui. “Voglio soltanto che tu rifletta riguardo a una cosa importante.”

“Cosa?” domandò lei, col fiato sospeso.

Thomas la guardò negli occhi.

“Conosci bene i rischi che corriamo... sei davvero disposta ad affrontarli?

“Conosci già la mia risposta. Tu piuttosto... non mi sembri poi così convinto. Cosa - o chi - ti ha fatto cambiare idea?”

“Niente e nessuno in particolare...” mentì l'uomo, scuotendo la testa. “Ho soltanto avuto modo di riflettere riguardo a noi due, e...”

“Se è per la cenetta romantica, possiamo anche rimandare o annullare, se preferisci...” disse lei, stringendogli la mano. “L'ultima cosa che voglio è farti pressioni.”

“Jane, tu non mi stai facendo affatto pressioni!” esclamò Thomas. “Non è questo il punto...”

“Allora quale sarebbe?”

Thomas rimase in silenzio.

“Ti prego, rispondimi...”

Jane, voglio essere franco e diretto con te. Finora non avevo mai rischiato così tanto di perdere il mio lavoro.

“Non capisco” rispose lei, sbigottita. “In questi ultimi tempi siamo stati molto attenti, e...”

“Ma le voci corrono...” riprese lui. “Con Beverly abbiamo già rischiato di rovinare le nostre rispettive reputazioni. Non... non possiamo farlo di nuovo.”

“Thomas, mi stai... mi stai lasciando?” domandò Jane, con le lacrime agli occhi. “Beh, in questo caso...”

La ragazza non riuscì a terminare la frase e fece per andarsene. Thomas, però, le bloccò delicatamente il braccio.

“Sai quello che provo per te. Ma sai anche quanto sia difficile per me lasciarmi totalmente andare.”

“E tu credi sia stato facile per me fidarmi di nuovo di te? Ci siamo lasciati soltanto due mesi fa e adesso questa situazione mi sembra un dejà-vu... credi forse che io non abbia paura delle conseguenze del nostro rapporto?”

“Senti Jane, non piangere, ti prego. Io sono una persona realizzata professionalmente, ma tu non ancora. E io non potrei mai perdonarmi se la vita non ti concedesse tutte le opportunità che ho avuto io.” concluse Hunt, accarezzandole delicatamente la guancia.

“Dunque, non c'è posto per i sentimenti? Perché mi hai fatto innamorare irrimediabilmente di te? Perché hai cambiato idea così all'improvviso? Tu sai che nel mio cuore ho già scelto te.”

A quelle parole, Thomas la guardò con tenerezza e allo stesso tempo con viva ammirazione.

“Sei giovane e ancora molto inesperta. Ma so anche che sei abbastanza matura da comprendere appieno la nostra situazione. E la nostra situazione è alquanto complicata.”

“Ma questo lo sapevamo già! Non lasciarmi, ti prego. Non adesso che sono così felice. Io non potrò mai essere completamente felice se tu non sei qui con me, al mio fianco.”

“Oh, mia dolce Jane... Vieni qui.”

Thomas si avvicinò a lei e non resistette all'impulso di regalarle l'ennesimo abbraccio. Quelle parole lo avevano colpito nel profondo e l'uomo dovette fare appello a tutta la sua forza interiore per non scoppiare a piangere lì, davanti a lei, come fosse un bambino.

“Sai...” le sussurrò poi “negli ultimi anni, solamente tu sei riuscita a tirar fuori questo mio lato dolce 'romantico', se così posso definirlo.”

“Davvero?” sorrise lei, alquanto stupita da quell'affermazione.

“Sì, davvero. Ti amo, Jane... più di quanto immagini.”

“Wow... ho conseguito davvero un ottimo risultato, allora... E ti amo anch'io, mio inguaribile testone” rispose lei, dandogli un dolce bacio.

Thomas ricambiò all'istante ma, questa volta, non riuscì del tutto ad abbandonarsi alla sensazione che quel gesto così intimo gli aveva suscitato.

“Vorrei soltanto che conseguissi degli ottimi risultati anche in ambito professionale” sentenziò infatti, interrompendo il bacio.

E ci riuscirò!" – esclamò la giovane. Del resto, lo sto già facendo."

Ne sei sicura?"

“Hai una vaga idea di chi stai parlando?” scherzò lei, regalandogli uno dei suoi sorrisi migliori.

Anche Thomas sorrise. La sua studentessa sapeva essere davvero ostinata.

“Mi dici come faccio a dirti di no, con quello sguardo così dolce e determinato?”

“È semplice. Non dirmelo affatto.”

Thomas scosse la testa e, nel mentre Jane gli si avvicinò. Il bacio che ne scaturì li coinvolse anima e corpo, tanto che nessuno dei due sembrava avesse la benché minima intenzione di fermarsi. Per il professore sarebbe stato veramente difficile rinunciare a lei.

   
 
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