C'è chi parte...
La valigia giaceva aperta sul letto, l’armadio sventrato e i vestiti alla rinfusa. Mamma le avrebbe detto che sembrava scoppiata una bomba, in quella stanza. E lei era lì, all’apparenza impassibile artefice del disastro, la schiena appoggiata al muro.
Una lacrima le rigò la guancia, solinga pellegrina sul suo viso, corse fino al mento, e poi — plick — cadde sul parquet nel silenzio della notte, rimbombandole nelle orecchie. Sapeva di averne bisogno — di andarsene — per sé e per nonna, che era la lei di qualche anno prima. Giocherellò con la monetina e si passò un dito sotto l’occhio. Respirò profondamente: era pronta.
prompt: lacrime
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