- Mi sei mancato tanto, angelo…

Lo sguardo di Aziraphale mi ricorda i numerosi e tormentati sogni che ho fatto ogni notte da quando lui ha lasciato l’Egitto insieme a Mosè.

Ogni volta che mi svegliavo, mi maledivo per non averlo fermato o per non essere andato con loro, ma volevo proteggere entrambi. O almeno è quello che credevo di aver fatto. Anche se Aziraphale mi ha perdonato, io non lo farò mai con me stesso per non averlo salvato dalle frustate di quell’egiziano. Ogni volta che guarderò le ferite sulla schiena dell’angelo, aggiungerò un secolo di torture nell’Inferno a quel bastardo.

Gli occhi di Aziraphale si fanno più grandi. La sua pelle sa di vaniglia ed emana un forte calore.

Le sue labbra s’impossessano delle mie. Non è un bacio semplice ma bellissimo come quello che ci siamo dati a casa sua vent’anni fa.

È… stupefacente. Mi fa dimenticare quello che sta succedendo intorno a noi. Desideravo questo momento da quando Aziraphale mi ha detto di aver dato la sua spada di fuoco ad Adamo ed Eva.

L’inaspettata passione che sento nelle sue labbra e nella sua lingua mi fa perdere le forze e mi stendo sul letto ma senza staccarmi dal mio angelo.

Mi sento come… come quando sono caduto e sono diventato un servo di Satana… ma questa volta sono caduto tra le braccia dell’amore. Sì, lo so, è sdolcinato un pensiero del genere da parte di un demone, ma è rivolto ad Aziraphale, perciò non lo rinnego neanche a me stesso.

Voglio godermi questo momento per sempre. Non voglio la guerra e neanche la pace. Non m’importa più niente dell’Inferno e del Paradiso. Voglio solo Aziraphale.

So di non meritarmelo, ma lo amo troppo e voglio dimostrarglielo con tutte le mie forze.

Lo sento allontanarsi da me e riapro gli occhi. Mi sta sorridendo. E io rischio di piangere.

- Anche tu mi sei mancato tanto, caro…- mi sussurra mentre mi asciuga una lacrima con il pollice.

- Mi disp…

Lui m’interrompe baciandomi di nuovo. Sento la sua mano accarezzarmi i capelli.

Senza interrompere questo miracolo, schiocco le dita per tirare le tende del mio letto. Nessuno potrà toccarle finché Aziraphale ed io saremo così uniti.

Fosse per me, resterei qui in eterno. Lui non è una creatura di Dio qualsiasi. È… è… è… ineffabile.