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Autore: missgenius    06/06/2020    2 recensioni
"I alone know, as I think I do know, your love besides Thor, and that was the wicked Loki".
Post Ragnarok.
Asgard è distrutta, tutto è cambiato e nessuno sa dove si trovi Sif. Solo una persona sa, e il desiderio e la paura di ritrovarla si scontrano prepotenti. Loki potrà riuscire a convincerè la sua amata che per una volta nella vita è sincero? Ciò che lo attende potrebbe cambiare drasticamente il corso degli eventi.
*Sifki*
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sif, Thor
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Loki ricominciò a baciarla e baciarla e baciarla. Non ne aveva abbastanza di lei, del suo sapore, del suo odore. La fece stendere delicatamente sul letto, mentre scendeva sul suo collo e sul suo petto. Infilò una mano sotto la camicia per sfiorarle il fianco, ma sentì Sif irrigidirsi. Si staccò subito da lei, mentre si metteva a sedere sul letto.
"Scusa, non avrei dovuto. Se non vuoi io..."
"No, non è questo. È che io.. sono diversa. Il mio corpo sta cambiando. Non credo che ti piacerà."
Loki la guardava senza riuscire a capire che cosa volesse dire.
Poi lo sguardo di lei si posò sul suo stomaco.
"Dimmi che stai scherzando."
Lo sguardo di Sif però rasentava la paura.
"Sif."
Con un lungo dito le sfiorò i contorni del viso. 
"E' colpa mia... Mi dispiace. Avrei dovuto essere più attento. Non credevo che... Essendo di una specie diversa... che tu potessi restare incinta, ecco."
"Non dirlo... Io devo solo... abituarmi a questa idea. Non è facile per me. È come sei il mio corpo non fosse più il mio, e in effetti è così. Lo sto condividendo. È solo che non mi sento ancora del tutto a mio agio con questa nuova versione di me."
Loki la guardava. E decise che le avrebbe fatto cambiare idea.
"Sono ancora sotto l'effetto della pozione. Ti fidi di me?"
Le alzò delicatamente le braccia e le sfilò la camiciola.
Era divina, con i seni gonfi e pieni e lo stomaco rotondo.
Rimase a fissarla estasiato.
"Sei la cosa più bella che i miei occhi potranno mai guardare." Le posò un bacio sulla tempia.
"La dea del mio cuore."
Un bacio sulle labbra.
"L'essere più meraviglioso dei nove regni."
Un bacio sul delicato seno sensibile.
"E credo che non esisterà mai nulla di più straordinario quanto questo."
Si fermò davanti al suo ventre lasciando un delicato bacio lì dove si trovava il loro bambino. Poi posò gli occhi nei suoi.
"Se vuoi posso continuare a convincerti per tutta la vita."
Sif a quel punto impazzì. Lo prese per i capelli e si fece baciare fino a restare senza fiato. Gli tolse la sua camicia iniziando ad accarezzare i suoi pettorali asciutti, i muscoli definiti, fino a scivolare più giù.
Invertì le posizioni mettendosi a cavalcioni su di lui.
"Mia signora, avreste potuto iniziare prima e risparmiarmi la fatica di mettermi i vestiti. Che gesto ignobile da parte di una nobildonna del vostro calibro. Davvero disdicevole." 
"Sta zitto, e usa quella lingua in un modo migliore."
Loki sogghignò prima di prendere il bocciolo del suo seno tra i denti.
Sif sentiva le sensazioni quadruplicate, tutto le rimbombava nella testa e nel corpo ed era... Inebriante. Forse a causa del loro legame, sentiva e percepiva anche sulla sua pelle il piacere di Loki. Il seno era adesso particolarmente sensibile, e Loki era ...
Oh, dei. 
Quella lingua. 
Oh, dei! 
Si morse le labbra per soffocare un gemito.
Liberò i capelli dalla treccia lasciandoli liberi e indomiti. Come lei che adesso puntava in basso.
Riuscì a staccarsi giusto il tempo di eliminare gli altri vestiti. Poi fu solo un dolce oblio pelle contro pelle.



Non seppe dire con esattezza quanto tempo era passato. Poteva essere un'ora, un'eternità, non lo sapeva e nemmeno le importava.
Era accoccolata sul suo petto in uno stato di dormiveglia. Nessuno dei due parlava. Loki le sfiorava la schiena disegnando antichi simboli e rune sulla sua pelle nuda. Alla fine cullata dal suo respiro si addormentò.

Una lieve brezza la svegliò. O meglio, un alito di fresco che le sfiorava la pancia. Era piacevole. La accarezzava. Le ricordava quando da piccola in estate si metteva sulla sponda del lago insieme ai due principi a cercare un po' di refrigerio dall'afa. O lo stava proprio sognando?
Aprì un occhio per capire da dove venisse.
Vide Loki accovacciato contro il suo stomaco. Lo sfiorava con un dito lasciando strie blu al suo passaggio. Parlava a bassa voce mormorando parole incomprensibili. Non voleva interrompere quel momento. Cercò di concentrarsi per riuscire a sentire cosa diceva.
"Piccolo...." "....ti amiamo.." "... è strano..." "...la nonna..." "...sei come me..." "...gloria..."
Improvvisamente un bagliore blu le si irradiò dallo stomaco.
"È...lui?"
Loki si girò verso di lei di scatto.
"Mi dispiace, non volevo svegliarti."
Sif continuava a guardare incantata.
"Sì comunque. È lui."
Accarezzò con un dito il suo stomaco proprio lì dove la luce proveniva.
"Come è possibile?"
Loki fissò Sif un po' incerto su come spiegare.
"Lui è per metà jotun. La mia...razza... diciamo che ha la capacità di percepire i propri simili. Da quando ho accettato di essere quello che sono ho studiato la loro magia. È molto antica e potente. Una volta capito come funzionava l'incantesimo celativo che Odino mi fece quando mi trovò, ho trovato il modo per usare le capacità dei giganti di ghiaccio anche sotto forma di Aesir."
Sif lo fissò.
"Posso vederti?"
"Cosa?"
"Voglio vederti nella tua vera forma."
Il panico si impossessò di Loki.
"Non credo sia una buona idea." Si allontanò da lei.
"Loki."
Lei si mise a sedere sul letto.
''Loki guardami, non fuggirò spaventata, né la mia opinione su di te cambierà." Cercò di smorzare l'atmosfera. "Non penso che potrebbe andare peggio di com'è già."
Lo vide tirare un sorriso forzato.
"È parte di te. E come hai detto tu e anche parte di questo bambino. E quindi è anche parte di me."
Loki continuò a guardare oltre la parete.
"Mia madre nella visione ha detto che questa creatura porterà la gloria nei nove regni."
"Cosa significa?"
Loki tornò a guardarla.
"Non lo so. So solo che è davvero speciale."
Sif gli prese una mano e se la portò al viso.
"Per favore.''
Loki capitolò. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo.
Iniziando dalla punta delle dita, un leggero punto di blu iniziò ad espandersi su per l'avambraccio.
Linee sottili come volute di fumo iniziarono a disegnarsi sulla sua pelle.
Il suo viso divenne un intricato susseguirsi di arabeschi.
Poi aprì gli occhi.
Due occhi rosso rubino la guardavano cercando di analizzare qualsiasi emozione.
Sif era ammaliata.
Con la punta delle dita sfiorò i disegni sul suo viso.
Lui sussultò impercettibilmente.
"Ti ho fatto male?"
"No al contrario... È che sono particolarmente... Sensibili."
Sif gli si avvicinò ancora di più prendendogli il viso tra le mani per poi farle scivolare lentamente sul suo petto.
"Sei bellissimo.'' 
Una risata amara sfuggì dalle sue labbra.
"Non importa il colore della tua pelle o dei tuoi occhi Loki. Non importa davvero. Rimani sempre il mio imbroglione, lingua d'argento preferito."
Continuò ad accarezzare ogni linea, decisa più che mai a scoprirle tutte.
"A proposito di quella lingua d'argento..."
Non fece in tempo a finire la frase che Loki fu su di lei.



"Loki?"
"Uhm..?" 
Sif dovette fare appello a tutto il suo auto controllo per rimanere lucida quando lui stava esplorando deliziosamente il suo corpo. Di nuovo.
"Loki.''
Con la mano gli fece volgere il capo verso di lei.
Lui la guardò con quegli occhi rossi, occhi familiari eppure diversi, occhi che la fissavano curiosi.
''Ho apprezzato molto quello che hai fatto per me oggi. So che ti sei esposto più che mai, abbassando tutte le tue difese. Me ne rendo conto Ma non mi basta. Giurami solennemente su tua madre che da oggi in poi mi dirai soltanto la verità. Devo... Ho bisogno di potermi fidare di te."
Loki la guardò intensamente.
"Lo giuro su mia madre, e possano le Norme testimoniare contro di me se mai farò il contrario."
Sif gli accarezzò di nuovo il viso aprendosi in un dolce sorriso.
"Grazie."






Thor era preoccupato. Erano ore che non vedeva né Sif né Loki. 
Non che avesse chiesto, c'erano molte altre cose a cui pensare. Ma non li aveva visti né per il pranzo in comune, né per la cena. Era ormai tardi quando sentì sgattaiolare un passo felpato dalle cucine.
"Fratello!"
Loki per poco non lasciò cadere i piatti che teneva in bilico sulle braccia.
"Thor!! Mi hai fatto spaventare!"
"Scusa, non volevo. È che non ti ho visto per tutta la giornata, né te né Sif. Credevo che ti avesse ucciso e buttato il cadavere nello spazio."
"Grazie per esserti preoccupato della mia incolumità, come vedi sto molto bene, adesso vado."
"Dove vai? Camera mia è dall'altro lato."
Loki arrossì.
"No, credo che da stanotte potrò ricominciare a dormire nella mia stanza." Disse nel tono più indifferente possibile.
Un sorriso di comprensione si allargò sul suo viso.
"Ah, bene. E dimmi Sif starà con te?"
"È mia moglie, almeno sulla carta. Ci sono problemi?"
"Oh, no, no assolutamente. E dimmi, anche lei è stata con te tutto il giorno?''
"Abbiamo parlato."
''Ah ecco. Si dice così adesso?" Thor continuava a ridere come un matto.
"Oh fratellino caro. Stai perdendo la tua verve. Riesco a sentire l'odore di donna da qui."
  
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