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Autore: Coso96    07/06/2020    1 recensioni
Molto tempo fa, gli universi erano invasi da ogni genere di creatura: succubi, grifoni e chi più ne ha più ne metta. Ma data l'incapacità di difendersi da esse, i mortali pregarono di essere salvati,così da poter vivere in pace.
Un essere senza nome li ascoltò, un essere che fu capace di creare un universo dove bandire tutti mostri. Noi lo chiamiamo "il primo Guardiano"
Si dice che abbia sacrificato la sua vita per sigillare il mostro più feroce , un mostro così feroce che avrebbe potuto disintegrare tutto e tutti con un solo gesto, ma questa è un'altra storia.
Ora, i Guardiani nascono e crescono in quell'universo, combattendo creature di ogni sorta e ignorando l'esistenza della maggior parte dei mondi.
Adesso, per colpa di un Guardiano un po' impulsivo, l'equilibrio è spezzato.
Spetterà a lui riportare l'ordine in uno strano mondo di animali parlanti.
Tra strambe conversazioni e personaggi eccentrici, il nostro eroe dovrà fare il suo dovere di guardiano: proteggere i più deboli dai mostri... E chissà, magari imparerà un paio di cose.
Genere: Azione, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“nota del tizio che scrive.”
Un aggiornamento dopo una settimana? Un nuovo record se permettete... non vi ci abituate AH!
Voglio mettere le mani avanti qui... questo capitolo è ispirato ad un anime ( per chi lo segue capirà subito), ma essendo un anime... particolare, potreste trovarlo... abbastanza stupido AH! Però mi sono divertito un mondo a scriverlo, quindi... buona lettura e spero che afferriate le citazioni!https://www.youtube.com/watch?v=tLyRpGKWXRs( mettete questa alla parte dei fili)

“Tante piccole vittorie porteranno ad una grande sconfitta se ti monti la testa.”
Primo caos al suo pro-nipote
 


Coco e Francys si trovavano su un deserto roccioso, lo sguardo della ragazza era fisso sulla figura del guardiano, attento a qualsiasi movimento brusco.
“Allora... hai intenzione di attaccarmi o cosa?” Disse il ragazzo a braccia aperte, in segno di sfida.
La ragazza sparì in un fulmine blu e provò ad attaccarlo con una gomitata sul ventre, ma lui schivò il colpo con estrema grazia e contrattaccò con un ceffone così potente che le ficcò la testa nel terreno.
“Eeeeeeee... 120 a 0.” Disse Bridget con un segnapunti tra le zampe.
La bandicoot sfilò la testa dal terreno e sputò un tozzo di terra con disgusto. “PERCHÉ NON RIESCO A COLPIRTI ORA?! ALLA STAZIONE CI RIUSCIVO!” Fece frustrata battendo i pugni a terra. Non era possibile che riuscisse a schivare ogni suo colpo, sembrava quasi una macchina per il combattimento:ogni volta che vedeva un'apertura nella sua difesa, lui la chiudeva nell'esatto istante in cui attaccava.
“Non contare quel combattimento come tale. Non ero per niente serio durante il nostro primo incontro.”
La ragazza sbuffò infastidita.
“Il tuo problema è che ti affidi troppo su un punto di forza e non sugli altri.”
“Eh?”
“Ti affidi troppo ai tuoi poteri, in particolare alla velocità fulminea che possiedi. Quindi ti chiedo... come farai se incontrerai qualcuno più veloce di te? Non devi solo imparare a prevedere le mosse dell'avversario, ma devi anche riuscire a prevedere ciò che stanno per dire se vuoi avere qualche speranza.” La rimproverò Francys mentre la aiutava ad alzarsi.
“Siamo qui da una settimana, torniamo a casa...” Aggiunse guardando l'alba, lasciando la ragazza ai suoi dubbi.


“Tana del pannolino, 2 ore dopo.”

Yuria si trovava sul letto, lo sguardo privo di espressione sulla zuppa calda che aveva di fronte, come se le avessero tolto un pezzo di anima, il tutto sotto l'occhio preoccupato di Daisy.
“Sorellona... non mangia ancora.”
“SIAMO TORNATI!” Urlò Bridget aprendo la porta con ardore.
“Come sta Yuria?”Chiese Coco speranzosa.
“Ha smesso di piangere, ma è una settimana che non tocca cibo.” Rispose Judy.
La bionda abbassò il capo e sussurrò un fievole: “Capisco...”
Francys ignorò le 2 e tirò dritto avanti, sedendosi accanto alla ragazzina.
“Vi ringrazio per avermi salvato la vita...” Sussurrò lei.
Le bocche di tutti, tranne quelle di Chantal e Bridget, si spalancarono, più per quello che aveva detto che per il fatto che avesse finalmente parlato.
“Prendi. Non è molto, ed è pure danneggiato, ma Coco dovrebbe essere in grado di ripararlo. Ti aiuterà a trovare la tua maestra. ” Aggiunse mettendo un chip mal ridotto nella mano del ragazzo.
“Oh beh, ti ringrazio. Biondina,  Tocca a te.” Disse a Coco mentre teneva il chip in modo trionfante.
“Adesso... credo che me ne andrò.” Sussurrò la ragazzina tentando di alzarsi dal letto, ma Francys la fermò.
“Non credo proprio, tu resterai qui!” Ordinò il ragazzo in modo severo, cosa che la fece  un attimo sobbalzare.
“Non ti sono più di alcuna utilità e mi sono quasi ripre...”
“Forse non hai ben capito. Ora tu sei la mia seconda allieva, che ti piaccia o no!” Esclamò con tono fiero poco prima di essere colpito da una padella di Judy.
“E dimmi...” Fece la leporide digrignando i denti in modo psicotico. “Chi dovrebbe pagare per il suo cibo?”
Francys arretrò spaventato, mentre Coco si affrettò a togliergli di mano il chip per evitare che si danneggiasse ulteriormente.
“Allora... quali ossa vuoi che ti rompa?” Sussurrò la leporide con un'altra padella fra le zampe.
“Aspetta, aspetta, Chantal lavora come professoressa di matematica nella scuola di tua sorella, ti aiuterà lei!”
“Ehi, guarda che ci lavori pure tu!” Lo sgridò la non morta.
“Solo quando ho voglia...” La corresse il guardiano mentre cercava di allargare le distanze con Judy.
“Sorellona...” Daisy si mise tra i 2, allargò le pupille e inizio a far tremare il labbro.
“Bah, d'accordo, ma che sia l'ultima!”
Coco si sedette accanto alla sorella e le sorrise.
“Ti ci abituerai presto. E no, non potrai rifiutare: quando vuole fare una cosa la fa e basta.” Disse ridendo. 
“Devo dire che è... un tipo davvero strano.”
“Puoi dirlo forte.”
La bandicoot sentì improvvisamente le braccia della sorella attorno al capo.
“Grazie... per aver vendicato Kano... mi dispiace... per tutto.”
Coco sorrise e rispose all'abbraccio con altrettanto affetto.
“Non ho motivo per non perdonare mia sorella. Ora riposati, io devo andare a comprare degli attrezzi e dei componenti per riparare questo chip.” Aggiunse rimboccando le coperte a Yuria
La ragazzina fece un sorriso impercettibile e chiuse gli occhi.

“Mercato di Saharasquare, 1 ora dopo.”

“40 dollari per una cassetta degli attrezzi? Non puoi farmi un piccolo sconto?”
Il negoziante con cui stava parlando Coco, un cinghiale piuttosto nerboruto, sbuffò infastidito.
“Senti, signorina. Ti ho già fatto uno sconto sui componenti che hai preso, non posso scontarti pure gli attrezzi, vuoi farmi fallire?”
“C'è qualche problema, signorina?” Intervenne un tasso del miele mettendo una zampa sul fianco della bionda. “Se vuoi, posso comprartela io quella cassetta. Ovviamente ti costerà.  Che ne dici di darmi il tuo numero di telefono e un bacetto?” Aggiunse sporgendo le labbra sulla faccia della bandicoot.
“Già, ne faccio volentieri a meno...” La ragazza afferrò il muso del tasso e iniziò a scaricare elettricità nel suo corpo, abbastanza per tenerlo paralizzato ma non abbastanza per fargli perdere i sensi.
“Senti, sono qui per fare compere, non per farmi molestare da qualche tasso porco. Capisc!?!”
La ragazza notò che gli occhi del tipo stavano iniziando a perdere colore, quindi lo mollò.
“Che ne dici di darmi 50 dollari per avermi messo le mani addosso?” Chiese con un sorriso irritato in volto.
Il tasso mise subito mano al portafogli e le porse un bigliettone da 100, per poi correre il più lontano possibile da quella pazzoide, la quale si girò con un sorriso innocente verso il negoziante dicendo: “Ho appena trovato 100 dollari, che fortuna!”
“Sei una ragazza con le palle, signorina... eheh.” Fece lui ridendo con gusto.
La transazione fra i 2 procedette senza intoppi e la ragazza  si apprestò a lasciare quel mercatino il prima possibile, quando la voce di un uomo la fermò sul posto con una singola frase.
“Usare i tuoi poteri in pubblico non è un po' avventato da parte tua?”
La ragazza si girò e di fronte a lei si presentò la figura di un uomo con i capelli bianchi, cosa che la lasciò un attimo confusa.
“Ci conosciamo? Non ti ho mai visto nel covo di mio padre...”
L'uomo dai capelli bianchi sorrise.
“Ovviamente. Il tuo papi mi ha assunto da poco: vuole che prenda il sangue di quel Francys. Quindi, se mi dicessi dove si trova, sarebbe magnifico. Preferirei non uccidere quando non necessario.”
“Perché non lo cerchi per conto tuo? Io ci sono riuscita ai tempi, sono certa che potresti anche tu.” Disse nella speranza di sbarazzarsi di lui.
“Oh, scusa, forse hai pensato che stessi sopprimendo i miei “poteri”, ma io non sono un guardiano, di conseguenza non posso sentire la presenza di altri guardiani nelle vicinanze.”
“Ma allora come?!?!”
“Sei stata solo sfortunata che stessi nei paraggi. Adesso...” Aggiunse sguainando una spada dal mantello. “Ti costringerò a parlare.”
“Guarda Mamma, un cosplayer!” Urlò un piccolo topo indicando l'uomo in procinto di attaccare.
“Aspetta!” Lo fermò Coco.
“Vuoi parlare?” Chiese lui con tono minaccioso.
La ragazza guardò la folla di  animali presente nel mercato e sospirò. “Questo non è luogo per combattere... vogliamo spostarci in una zona... meno affollata?”
L'uomo in nero rimise la lama nel vestito e sbuffò. “Ti seguo...”
La ragazza sorrise e sparì in un lampo blu.
“(Lo seminerò con la mia velocità e avvertirò gli altri.) Pensò la ragazza mentre si dirigeva verso l'antartico.

“Pochi secondi dopo.”

Coco atterrò con violenza su un iceberg nel mezzo del nulla e starnutì.
“Brrrr, n-on è stata una buona idea v-enire qui vestita così leggera.” Balbettò mentre cercava di scaldarsi strofinando le mani.
“Tranquilla, ti scalderai combattendo.”
La ragazza impallidì e girò il capo: sul piano superiore dell'iceberg, con il viso annoiato come se avesse aspettato lì un'eternità,  l'uomo teneva lo sguardo puntato su di lei.
“Sei piuttosto veloce, ragazzina. Come ti chiami?” Chiese l'uomo mentre si crogiolava nello sguardo preoccupato della bionda, cosa che gli fece chiaramente capire di essere superiore.
“Coco... “Rispose arretrando. “... E tu?”
“Il mio nome è Leazar, Laezar per gli amici, e te lo chiederò un'altra volta...” Chiese sfoderando la spada. “Arrenditi e dimmi dove si trova Francys.”
La ragazza sudò freddo, come se avesse sentito già la lama sul collo: quel tipo era pericoloso.
“Adesso ti colpirò con un affondo diretto. Preparati!” Disse scomparendo dal campo visivo della bandicoot.
Impossibilitata dal vedere l'attacco del nemico, la ragazza reagì in fretta e, con un violento battito di mani, creò un'onda elettrica che coprì l'intera area.
“Niente male.” Fece l'uomo ricomparendo in cima all'iceberg senza neanche un graffio. “Qualche millesimo di secondo in più e ti avrei infilzato la carotide.” 
Coco ingoiò un grumo di saliva: le serviva un piano... e in fretta!
“Senti...” Fece nervosa. “Se non sei un guardiano... cosa sei? ” Chiese nel vano tentativo di prendere tempo mentre preparava la sua prossima mossa.
“Niente che tu debba sapere per forza.” Disse preparando il prossimo attacco. “Questo attacco sarà 10 volte più veloce del precedente.”
L'uomo si mosse ad una velocità tale che la sua immagine residua rimase sulla punta dell'iceberg e arrivò alle spalle della bionda, la quale continuava a fissare l'immagine, non accorgendosi che il suo avversario era già a pochi centimetri dal suo collo.
“Addio.” Sussurrò poco prima di tirare un fendente orizzontale che la ragazza parò afferrando il polso dell'uomo, 
“Che cosa?!?!”
Lo sguardo della bandicoot, da impaurito e preoccupato, divenne estremamente sicuro, cosa che l'uomo non ebbe il tempo di notare per colpa dell'improvviso dolore al rene causato da una sua gomitata.
“Colpo al rene... colpo al rene, colpo al rene e pausa...” La ragazza caricò il tallone di elettricità. “Eeee tallonata allo stomaco!”
“Grrr... piscierò sangue....” Biascicò Leazar inginocchiandosi a terra con un rivolo di bava alla bocca.
“Non è finita!” Esclamò poco prima di creare una sorta di lama elettrica sulla caviglia ed eseguire un calcio ad ascia tale da tagliare in 2 l'enorme iceberg su cui si trovavano, facendo schiantare l'uomo in mare.
“Forse ho esagerato...” Sussurrò Coco atterrando su un pezzo di iceberg e osservando il punto su cui si era schiantato il tipo.
All'improvviso, una serie di luci lampeggianti rosse iniziarono a comparire sul corpo della ragazza, la quale iniziò subito a guardarsi intorno ma comunque non riuscì a capire da dove provenissero. In un istante, 5 missili uscirono dall'acqua ed impattarono sulla sua schiena, lasciando un'ustione piuttosto grave.
Probabilmente, se non fosse stato per le sue capacità fisiche, sarebbe esplosa in mille pezzi.
“Dovevo aspettarmelo che saresti sopravvissuta.” Biascicò l'uomo mentre saliva sul pezzo di iceberg con un lanciarazzi in spalla.
“Bastardo...” Ringhiò Coco. “Dove diavolo hai preso quel lanciarazzi!?!?”
“Sai, faccio questo lavoro da molto tempo, ma non pensavo che una ragazzina come te sarebbe  riuscita ad ingannarmi. Devo dirlo, far finta di non essere in grado di leggere i miei movimenti ti ha giovato. Sei più forte e furba di quanto pensassi.” L'uomo, apparentemente calmo, iniziò a battere i denti e a grattarsi la guancia in modo nervoso. “Imperdonabile... IMPERDONABILE, IMPERDONABILE, IMPERDONABILE! UNA PRINCIPIANTE COME TE CHE RIESCE A COLPIRMI! TI AMMAZZO, DI TE NON RIMARRANNO NEANCHE LE OSSA!” Urlò Laezar poco prima di far fuoriuscire una serie di fili metallici dal mantello e afferrare  gli arti della ragazza, bloccandola sul posto, 
“Ma che!?!?”
“E adesso...” L'uomo sputò una serie di puntine sugli occhi della bionda, accecandola momentaneamente, per poi tirare fuori un MP40 ed iniziare a spararle l'intero caricatore addosso. Non soddisfatto, imbracciò nuovamente il lanciarazzi e fece fuoco.
“CHE MI DICI ORA, BRUTTA TROIA!!?? AHAHAHAHAHAH!!!”  Gongolò davanti alla cortina di fumo causata dall'esplosione.
“Quante cazzo di armi hai in quel mantello, vecchio?” 
Una volta che il fumo si diradò, gli occhi dell'uomo si spalancarono non appena vide la figura della ragazza ancora in piedi, ma la sorpresa si trasformò in un ghigno dopo aver visto le bruciature e l'enorme pozza di sangue ai suoi piedi.
“Hm, per essere una mortale che ha ottenuto i suoi poteri in modo artificiale, il tuo corpo è piuttosto resistente, ma in quelle condizioni...”  
“Vuoi sapere una cosa?” Lo interruppe Coco osservando i fili metallici che le bloccavano i movimenti con un sorriso. “Il metallo è un ottimo conduttore.” Sussurrò mentre delle scariche blu le attraversavano le braccia.
“Oh, merda!”
Una scarica da 300000000 di volt attraversò la colonna vertebrale di Leazar, che cadde a terra con gli occhi fumanti.
“Grandissima... puttana...”
Coco si trascinò verso il corpo inerme dell'uomo per dargli il colpo di grazia, ma la sua vista iniziò ad offuscarsi e anche il suo corpo cedette alle ferite.

“1 ora dopo.”

“Ehi... ti vuoi svegliare? Guarda che inizio a graffiarti.” Disse Bridget mentre punzecchiava le tette di Coco con un bastone.
“Hmmmmm... che ci fai qui,Bridget?” Mugugnò Coco aprendo leggermente gli occhi.
“Papà ha percepito il casino, quindi mi ha incaricato di controllare cosa stesse succedendo.” 
La ragazza sospirò. “Bridget, allontanati.” Ordinò con fermezza.
“Ma... sono appena arrivata!!”
“Ehi, Leazar, giusto? Lo so benissimo che sei ancora vivo.” Ringhiò mentre si rimetteva in piedi con gli occhi puntati sul corpo dell'uomo.
“Eheheh... mi hai beccato, ragazzina...” Fece lui rimettendosi in piedi allo stesso tempo. 
“Hm? Cosa sarebbe quel gatto con le ali?”
Bridget sbuffò.
“Io non sono un gatto! Se proprio vuoi saperlo sono la figlia di Francys, quindi ti consiglio di trattarmi con il dovuto rispetto!”
L'uomo sorrise a quella fortunata coincidenza. “La... figlia?” Sussurrò poco prima di tirare fuori un falcetto dal mantello, tagliare il braccio della felina e prendere un campione del suo sangue ad una velocità disumana.
“AAAAAHHHHHHHH!!” Urlò Bridget in preda al dolore mentre si teneva il moncherino.
“Oh signore, stai bene, Bridget?!?!” Chiese Coco preoccupata.
La felina fece una linguaccia affettuosa e rigenerò l'arto in un istante. “Scherzetto, sto benissimo, eheheheh.”
La bionda fece un sospiro di sollievo e spostò lo sguardo sull'uomo con la provetta di sangue.
“Sembra che tu abbia ottenuto ciò che volevi, quindi puoi pure lasciarmi in pace ora, giusto?”
“Al contrario, tesoro.” Disse lui mentre metteva la provetta al sicuro nel suo mantello con un sorriso terrificante. “Pensi davvero che ti lascerò andare dopo quello che mi hai fatto?” 
“Beh, ci ho provato, ma se vuoi ballare, allora accetto con gioia... Questo è lo stile americano!!” Disse facendo un doppio dito medio. “Questo invece è lo stile francese!” Esclamò imitando il gesto del taglio della gola con entrambe le mani. “Stile giapponese.” Continuò facendo il gesto del taglio della gola più un dito medio. “Mentre questo è lo stile italiano, per essere più specifici Napoli. I modi del mondo per dire -ammazzati-” Concluse con il gesto della tortura dell'amo dell'occhio e il pollice puntato sulla tempia.
Insomma, una volgare serie di gesti con una sola finalità: far capire all'avversario che era un lurido pezzo di merda già deceduto.
“Tu... lurida puttana...” Ringhiò Leazar battendo nuovamente i denti in modo nervoso.
“Mi hai stufato, ora farò sul serio.” Continuò sguainando un'enorme falce da combattimento, per poi privarsi del mantello e mostrare al di sotto di esso un fisico piuttosto snello con indosso solo un Mawashi.
“Mostrarmi il tuo pannolone non mi fermerà dal farti il culo!”Lo provocò Coco.
“Farmi... il culo? Io...ho già vinto.” Sussurrò lui con un ghigno.
“Eh?”
Le gambe di Coco cedettero improvvisamente, mettendola in ginocchio. Ci mise circa 5 secondi a notare gli enormi squarci che aveva sui tendini.
“Che... cazzo succede?!?!” Urlò più confusa che mai.
“Non è finita, signorina.” Disse Leazar indicando il ventre della bionda.
Un terzo squarcio aprì in 2 l'addome della ragazza, che, in un disperato tentativo di non morire dissanguata, cauterizzò la ferita grazie al calore emanato dalla sua elettricità.
“Sembri piuttosto confusa, ragazzina, Lascia che ti spieghi cosa sta succedendo. Il mio mantello è un oggetto molto particolare in grado di trasportare innumerevoli armi, però il possessore deve comunque fare i conti con il peso delle suddette”
“Quindi...” Fece Coco con il respiro pesante.
“Vedo che ci sei arrivata. Dovresti considerarti fortunata: pochi guardiani hanno l'onore di essere  uccisi da me quando faccio sul serio.”
Il panico pervase la mente della bandicoot e il respiro si fece ancora più pesante, quando un'altra decina di squarci comparirono sul suo corpo, facendola gemere dal dolore.
“(Quando aveva  il mantello era già più veloce di me, ma almeno riuscivo a seguire parzialmente i suoi movimenti. Questa... non è una bella situazione!!)”
La risatina di Bridget distrasse i due combattenti.
“Hm? che hai da ridere, ragazzina?” Chiese Leazar.
“Eheh, no, niente. La trovo solo una strana coincidenza. Proprio stamane Papà le ha chiesto cosa avrebbe fatto se avesse incontrato uno più veloce di lei ed eccoti qui. Piuttosto comodo direi, non trovi?”
“Comodo?” 
“Sì. Comodo, se ti sconfigge, vuol dire che l'allenamento sta dando i suoi frutti.”
“AHAHAHAHA!!” Rise l'uomo. “E COME DOVREBBE SCONFIGGERMI?! NEANCHE RIESCE A REGGERSI IN PIEDI!!”
“Ha ragione, Bridget...”
Le orecchie della felina si rizzarono alle parole della ragazza.
“Non posso muovermi e quella velocità... non riesco nemmeno a percepire i suoi spostamenti...”
“Oh, beh, neanche papà ci riusciva...”
“Cosa?!?”
“Mi hai sentito bene: tu eri di gran lunga più veloce di papà.”
“Ma...”
“Ricordi cosa ha detto? Devi affidarti a tutte le tue capacità. Poi sono sicura che la prima allieva del mio papino non perderà contro una persona del genere.”
La bandicoot pensò intensamente alle parole di Bridget. “Se lui non percepiva nulla, allora...”Finalmente, la strategia che l'avrebbe portata alla vittoria venne fuori e un sorriso decorò il suo volto, cosa che non sfuggì a Leazar.
“Ancora spirito, signorina?”
“Non spirito, ma la tua sconfitta!”
I denti di Laezar iniziarono nuovamente a battere dal nervosismo.
“Sei estremamente irritante come avversaria.”
La ragazza allargò le braccia e urlò: “AVANTI!! TI STO ASPETTANDO!!”
Leazar non se lo fece ripetere 2 volte e scattò in avanti per tagliare la testa della stronza che continuava a provocarlo. Nessuno, né Bridget né Coco, riuscì a notare l'attacco. Solo lui si rese conto che la punta della falce era entrata parzialmente nel collo della bandicoot, ma, stranamente, non era andata fino in fondo. Provò a sfilarla per riprovarci, ma sembrava incastrata, quasi come se fosse...
“Beccato!” Disse Coco afferrando il polso di Laezar e, stavolta, non avrebbe mollato la presa per nessun motivo.
“Tu...” L'uomo provò a colpirla con un calcio sul viso, ma la sua caviglia si ruppe, quasi come se avesse colpito un diamante. Quando finalmente diede uno sguardo alla lama della falce, incastrata fra i muscoli del collo della ragazza, capì cosa era successo.
“Ti... sei fatta colpire di proposito? Come? Nessuna reazione muscolare dovrebbe essere in grado battere la mia velocità. E poi nessun mortale ha un corpo così resistente!”
“Il cervello...” Sussurrò Coco.
“Eh?”
“Il cervello emana diversi impulsi di natura elettrochimica per le azioni di tutti i giorni, quindi ho pensato: cosa succederebbe se caricassi questo impulso con il mio potere? La risposta è semplice: la mia reazione muscolare si è accelerata a dismisura, permettendomi di fermare la lama. Sinceramente, avevo paura di friggermi il cervello, ma sembra che abbia funzionato.” Spiegò stringendo la presa sul polso dell'uomo. “E per la faccenda del  corpo... che io ricordi, sono sempre stata piuttosto resistente, ma se non avessi potenziato l'impulso, adesso la mia testa starebbe rotolando per terra.”
Mentre la bandicoot spiegava, Leazar continuava a cercare di divincolarsi dalla sua presa ferrea, fallendo miseramente ovviamente.
“Ma adesso basta parlare. Non so per quanto tempo posso tenere i miei muscoli sotto stress.”  Concluse Coco caricando il braccio libero di elettricità, facendo, per la prima volta, impallidire il suo avversario.
“Ehm... mi arrendo? Ehehehe” Rise lui in modo nervoso.
Una scarica di pugni così violenta da plasmare la forma delle nocche della ragazza su qualsiasi  superficie investì Leazar.
“La prossima cosa che dirai sarà -Non è possibile-” Disse Coco fermando il suo attacco, con la stretta sul polso dell'uomo ancora salda.
“Non è... possibile... cosa?!?!” Fece sofferente Leazar sputando litri di sangue.
“Addio...” Un'ultima scossa da 500000000 di volt investì il corpo inerme dell'uomo, mandandolo, almeno secondo i calcoli della bionda, all'altro mondo.
“E la vittoria è di...COCOOOOOOOO... BANDICOOOOOOOT!” Urlò Bridget con un microfono in mano.
“Dove hai preso quel coso?” Chiese Coco.
La ragazzina indicò il mantello di Laezar.
Coco e Bridget si fissarono per diversi secondi, dopodiché la bionda decise finalmente di rompere il silenzio dicendo: “Vabbè, aiutami ad arrivare alla fonte di elettricità più vicina, così che possa curarmi le ferite.”
“Agli ordini!” Esclamò la felina facendo il saluto militare.
Non appena si allontanarono dal campo di battaglia, Leazar aprì gli occhi, si trascinò verso il suo mantello e prese il campione di sangue.
“Ah... almeno ho compiuto la missione... non credere che sia finita qui, biondina. Sentirai ancora parlare di me.” Sussurrò poco prima di dirigersi verso il covo del suo committente.

“Nel frattempo, nei pressi di un supermercato di Downtown.”

“Vediamo... pasta, tofu, carote, latte e uova... dovrei avere tutto.” Mugugnò Chantal uscendo dal supermercato.
“La figlia di un duca demoniaco ridotta a fare la spesa per un guardiano e i suoi amici. Spero che mia madre non lo venga mai a sapere...” Sospirò affranta, per poi starnutire a causa di una piuma nera caduta sul suo naso. “Tsk, dannati uccellacci!”.
Passando vicino ad un vicolo, sentì una donna ed un uomo ansimare, cosa che la fece subito arrossire ed accelerare il passo.
“Pervertiti.”Sussurrò mentre uno strana polvere viola si poggiava sui suoi capelli.



“Nota del tizio che scrive.”
Bene, bene, siamo finalmente arrivati. Il prossimo capitolo sarà davvero uno spasso... almeno per me da scrivere ( anche se sto già alla fine AH!). Sono così eccitato al mostarrlo che potrei pure darvi un indizio...potrei AH!
 Comunque, spero vi sia piaciuto questo scontro molto... classico. “Oh, cosa farai se incontri uno più veloce?” Bam, eccolo qui, questa convenienza succede solo negli anime e nelle fanfiction AH!
Alla prossima!











   
 
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